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Indennizzi automatici ENEL per ritardi connessione impianto - contenzioso con ENEL: come fare?

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  • Indennizzi automatici ENEL per ritardi connessione impianto - contenzioso con ENEL: come fare?

    Salve, vorrei raccontare questa storiella anche per accogliere esperienze e suggerimenti da chi è (o è stato) nella mia situazione. Ho già postato tempo fa i primi passi, ma ne approfitto per completare la storia e descrivere la situazione attuale. Una tipica storia italiana....

    Come imprenditore agricolo, ho iniziato l'avventura del FV con l'idea di smaltire l'eternit su una falda del mio capannone.
    L'impianto (finanziato ovviamente da una banca) è risultato pari a 66kWp.

    Ho seguito tutto l'iter di richiesta più di un anno fa, e a maggio 2010 ENEL mi ha inviato il preventivo (in BT) specificando che:
    1) era necessaria una nuova linea dedicata di circa 400 metri che avrebbero realizzato loro
    2) non erano necessarie autorizzazioni di alcun tipo
    Avevo argomentato oralmente - già in fase di sopralluogo - che la linea doveva attraversare un canale di bonifica e una strada provinciale, ma nulla è successo.
    A settembre ho completato le "opere strettamente necessarie per la connessione".

    Poi... il silenzio. ENEL aveva 90 giorni lavorativi per realizzare la connessione (a meno delle autorizzazioni). A novembre 2010 finalmente - dopo mie sollecitazioni - ENEL si è svegliata ed ha iniziato il suo iter, affidando ad un tecnico esterno (!) la progettazione di questa nuova linea.
    Nel frattempo abbiamo realizzato l'impianto che è stato completato il 29/12/10 ma che non ha potuto immettere corrente in rete per tutto questo tempo perchè non c'era la linea.

    A gennaio 2011 il tecnico ha completato il progetto della nuova linea, riscontrando che erano necessarie autorizzazioni paesaggistiche. Solo allora (dal preventivo) ENEL ci ha mandato una comunicazione per dire che c'era bisogno di autorizzazioni e che "le stavano chiedendo".
    ENEL solo a febbraio ha richiesto effettivamente le autorizzazioni ai vari Enti, che sono arrivate (e qui la faccio breve, sarebbe un romanzo...) relativamente da poco permettendoci di giungere all'allaccio "al pelo" entro il 30 giugno, e quindi rientrando nei Salva-ALCOA.
    Ora siamo in attesa (lunga) del responso del GSE, mentre la banca ha già cominciato a chiedere indietro i soldi...

    Intanto ho richiesto l'indennizzo automatico ad ENEL (ex art. 14 del TICA 2010) sia per il ritardo nella connessione, sia perchè ci hanno comunicato in ritardo che erano necessarie autorizzazioni (art. 8.4 e 8.5). Si tratta (secondo me) di alcune migliaia di euro, quindi non è proprio una stupidaggine. E poi, penso al valore morale della cosa....

    ENEL ha risposto negando ogni addebito, senza però entrare nello specifico e citando (questa è bella) una lettera - a me ignota - in cui si parla di "richiesta di autorizzazioni ENEL" molto precedente (a settembre 2010) alla data in cui hanno chiesto effettivamente le autorizzazioni agli Enti esterni (febbraio 2011) e che, quindi, sarebbe entro i limiti previsti dal TICA. Ho chiesto ad ENEL di avere una copia di questa lettera, per l'intanto.

    Ho parlato inoltre con un funzionario molto cortese dell'Autorità per l'En.Elettrica, che mi ha detto che l'iter autorizzativo riguarda unicamente (come era logico) gli Enti DIVERSI da ENEL, ma che però probabilmente loro non possono fare molto per supportare la causa di ciascun privato perchè non sono strutturati per farlo; intanto ha richiesto la documentazione, ma ho capito che non posso affidarmi a loro.

    A questo punto non so che fare, cioè come portare avanti il contenzioso con ENEL: devo fargli causa? Esiste qualcuno che sa come fare o che può dare consigli? Esiste un Ente a cui rivolgermi o devo contattare un avvocato (di che tipo?).

    Grazie a tutti.

  • #2
    Per quanto mi riguarda preferisco far io stesso la progettazione della linea elettrica e delle necessarie autorizzazioni.
    Bisogna leggersi per bene il TICA cosa dice nel merito.

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