Decreto Sviluppo. Spunta l’ipotesi della Perequazione agli Incentivi sul Solare Fotovoltaico - EnergeticAmbiente.it

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Decreto Sviluppo. Spunta l’ipotesi della Perequazione agli Incentivi sul Solare Fotovoltaico

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  • #31
    terzo conto energia (con il caos preso in pieno)

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    • #32
      Tutto di qualità superiore alla media

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      • #33
        attendiamo dati di impianti simili da altre zone.
        1,26 kWp 6 x SANYO HIP210NKHE1,Prov. Brescia,Azimuth -90°,Tilt 17°,inverter Riello-UPS 1500 in esercizio dal 01/09/2009
        Produzioni: 2010=1325; 2011=1476; 2012=1387; 2013=1294; 2014=1305; 2015=1327; 2016=1344; 2017=1350; 2018=1239; 2019=1329; 2020=1431.... 2021=0 kWh

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        • #34
          Originariamente inviato da Spaziozero Visualizza il messaggio
          Marco tu hai affermato molte volte di credere nel libero mercato e di ostacolare le distorsioni, ora evidentemente perche' di Milano hai cambiato repentinamente opinione.

          .
          se dico di limitare l'incentivo ai prime 1000 kwh..sto limtando gli incentivi per dare spazio almercato..non capisco dove sono in contraddizione..

          POX..confermo che ho colto da te l'idea dei primi 1000 kwh... è un'ottima idea..l'ho subito sposata e la ripropongo convinto..
          Marco
          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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          • #35
            Io non capisco, ci sono voluti quattro DM e un pseudo decreto per lo sviluppo per capire che al sud un pannello "acchiappa" più sole rispetto ad uno simile al nord? a me sembra una guerra tra poveri (per progettisti ed installatori che lavorano al di sotto dei 30 kW-come me- che non fanno parte di una società strutturata FV con il commerciale, progettazione, installazione ecc, che affrontano una guerra a portare la commessa in saccoccia visto i tanti competitori/preventivi). Per il conto energia, signori, come molti di voi hanno affermato, il bandolo della matassa solare è squisitamente politico; perchè quando hanno copiato la 387 e le varie forme di incentivazione dai teutonici non hanno bloccato le potenze ad una soglia al più dei 500 kW? (peccato originale del CE) perchè hanno permesso che imprendiotori del NORD (Germania, Nord Italia, ecc) facessero la "pila" (soldi in terra calabra) con distese "non di pilu" ma con pannelli e MW e MW giù in terronia? Secondo me chi installa un impianto al di sopra dei 500 kWp è un produttore di energia elettrica al pari dei grandi "produttori" di energia elettrica e quindi partecipare al mercato dell'energia libera è dovuto, senza incentivo in Conto Energia ma una forma del tipo tariffa del tipo ominicomprensiva. Scusate per le mie divagazioni, ma ne ho le scatole piene di cambiamenti repentini, io opero al Nord e la cosa potrebbe nenche interessare sepuur terroncello, ma se dovessimo fare sempre i "menefreghisti" dividendo la nazione anche nelle FER tra NORD e SUD con il centro da moderatore (come il cencelli vuole) stiamo respirando aria fritta. Siamo alle soilte... comiche... italiane ...

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            • #36
              ENERGIA LOMBARDO PEREQUAZIONE SU FOTOVOLTAICO DISCRIMINA SUD - Agenzia di stampa Asca
              1° 20 Kwp trinasolar, 3 sma 7000tl, tilt 25°, azimut 9° (in TOP 20 su 12mila impianti europei)
              2° 10 Kwp qixin solar, sma 12000tl, tilt 20°, azimut -105° e -15°
              3° 2 Kwp isola, mppsolar PIP3024GK, 2 batterie Haze 230Ah
              -----> noi amiamo il sole 365 giorni all'anno <-----

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              • #37
                Energia: Saglia, per rinnovabili revisione incentivi (Rep)

                Dowjones

                ROMA (MF-DJ)--Per le energie "rinnovabili puntiamo a una revisione degli incentivi, allo sviluppo delle reti contestualmente allo sviluppo degli impianti (con l'autorizzazione unica), a una maggiore capacita' di programmazione territoriale da parte delle Regioni, e a eventuali 'limiti' alla potenza installabile nei casi di pericoli per la sicurezza del sistema".

                E' quanto scrive in una lettera sul supplemento economico de 'La Repubblica' il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Saglia, in risposta ad Agostino Conte, vicepresidente del Comitato energia di Confindustria, che ha sollevato una serie di riflessioni e di criticita' circa lo stato del mercato elettrico italiano. pev

                (END) Dow Jones Newswires

                October 24, 2011 03:18 ET (07:18 GMT)

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                • #38
                  premesso che questa legge non verrà mai approvata, premesso che è ingiusta, immorale e iniqua, premesso che è solo un altro modo per destabilizzare il settore....questo decreto, riguarderebbe i nuovi impianti o avrebbe effetti retroattivi?
                  trinasolar 6,58Kw, 28 moduli da 235 W
                  inverter Solar max 3000 + Solar max 4200
                  Agrigento-San Leone
                  Dati geografici - Lat: 37.26° Lon: 13.59°
                  http://www.sonnenertrag.eu/de/agrige...023/13621.html

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                  • #39
                    questo è il punto !!!!!

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                    • #40
                      Originariamente inviato da solareèbello Visualizza il messaggio
                      premesso che è ingiusta, immorale e iniqua,?
                      un "secondo me" non guasterebbe..
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • #41
                        non è secondo me...è secondo logica razionale...non avrebbe alcun senso...come si fa a stabilire una tariffa? allora perchè non ragioniamo sul grado di esposizione...diamo di piu' a chi ce l'ha inclinato verso nord e meno chi verso sud...non lo chiamerei perequazione degli impianti fotovoltaici ma "polentizzazione" del fotovoltaico
                        trinasolar 6,58Kw, 28 moduli da 235 W
                        inverter Solar max 3000 + Solar max 4200
                        Agrigento-San Leone
                        Dati geografici - Lat: 37.26° Lon: 13.59°
                        http://www.sonnenertrag.eu/de/agrige...023/13621.html

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                        • #42
                          Ho capito solareèbello che forse diminuirebbero gli incentivi (se fosse retroattiva) agli impianti già in esercizio, ma io non so cosa farci:tutte le opinioni hanno pari dignità.
                          A maggior ragione se i soldi in ballo non sono di privati.
                          In Spagna oltre alla retroattività hanno imposto un N° max di ore di funzionamento annuo incentivate: il che corrisponde grosso modo all'irraggiamento notevolmente diverso che esiste, per esempio tra l'Andalusia ed Euzkadi (Paesi Baschi).
                          Ultima modifica di Beppe66; 26-10-2011, 21:25.
                          1,26 kWp 6 x SANYO HIP210NKHE1,Prov. Brescia,Azimuth -90°,Tilt 17°,inverter Riello-UPS 1500 in esercizio dal 01/09/2009
                          Produzioni: 2010=1325; 2011=1476; 2012=1387; 2013=1294; 2014=1305; 2015=1327; 2016=1344; 2017=1350; 2018=1239; 2019=1329; 2020=1431.... 2021=0 kWh

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                          • #43
                            siccome una LEGGE "ingiusta, immorale, iniqua" non sarebbe mai passata al controllo del Parlamento (prima europeo per la Direttiva e poi in vari e svariati Parlamenti europei) o di un tribunale (europeo o nazionale), devi adeguarti la fatto che la maggioranza ha deciso che fra gli obiettivi dele Leggi che incentivano il solare ci sono:
                            - lo sviluppo armonico del territorio (leggasi non concentrarlo solo ove rende di più)
                            - la coesione sociale (leggasi, accessibile a tutti o a quasi tutti)

                            In nessun punto delle Leggi si fà riferimento alla MASSIMIZZAZIONE della produzione per incentivo speso.. perchè questo sarebbe incompatibile con gli obiettivi detti prima che invece sono ESPLICITATI (insieme ad altri che ora non ci interessano)

                            Bene, questo significa che l'incentivo in una Nazione deve poter permettere l'istallazione ANCHE al Nord. Punto e basta. Questo è giusto, morale ed equo..e questo trovi scritto nella Legge..se non ti piace fai un referendum.

                            Ovvio che un conto è dire che "al Nord" deve potersi pagare..altra cosa è dire "orientato al Nord"..allora non è piu questione di accessibilità generica ad una "campagna" (perchè di questo si tratta, non è una macchina per fare soldi a spese del vicino che non lo mette)..ma di fattibilità tecnica puntuale.
                            Che poi la legge non lo vieta..se lo metti orietato al Nord, contribuisci pro-quota all'obbiettivo nazionale..fosse anche per 1 solo kwh-anno..ma con la stessa dignitàdi tutti..solo che tieni a tuo carico il costo globale ..non ci trovo nulla di male in questo.


                            Chiarito quindi che iniquo sarebbe fissare incentivi che non ripagano al Nord, ora spiegami tu perchè (fatta la premessa di prima) avere un sovra-incentivo al Sud è giusto ed equo.

                            marco
                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                            • #44
                              marco,
                              continui a citare leggi che non conosco. Per favore, vieni incontro alla mia ignoranza e me le citi per esteso, così mi acculturo? Come sai io rispetto le leggi anche quando penso siano sbagliate, quindi mi aiuterebbe a decidere se essere d'accordo.

                              Comunque:
                              1- sviluppo armonico del territorio (nella tua accezione "non concentrarlo") significa 30% al Nord, 30% al centro e 30% al sud? Allora bisogna alzare gli incentivi al sud (o abbassarli a nord) perchè ora è 72-15-13 (va bene, è più complicato, ma comunque è più al nord).
                              2- coesione sociale (molto curiosa la tua definizione), come sopra.

                              Io trovo diversi punti in cui si indica il principio della massimizzazione dei risultati degli incentivi, Qui, ho riassunto alcuni.

                              Poi sull'orientamento a nord ovviamente sono d'accordo, l'esempio è inappropriato. Ma anche dire che avere "sovra-incentivi" al sud non è giusto, è un modo di argomentare che trovo scorretto.
                              I "sovra-incentivi" non sono nè giusti, nè equi, nè legali. Ciò è pacifico.
                              Ma il punto è stabilire SE sono "sovra-incentivi" (e perchè).

                              Colgo l'occasione per dire a beppe66 che "tutte le opinioni hanno la stessa dignità" (ci mancherebbe, nessuna è del papa "ex cattedra"), ma non tutte hanno la stessa robustezza o validità. Occorre metterle alla prova dell'argomento migliore (o, se vuoi, più convincente). Poi dire "ti calerebbero i soldini nel portafoglio" lo trovo poco rispettoso (e dunque anche in conflitto con le regole del forum, regola 1), ti prego di non farlo.
                              Ultima modifica di alvisal61; 26-10-2011, 19:22.

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                              • #45
                                Ciao Alessandro

                                ecco alcun passaggi della Direttiva 2009.

                                Nel favorire lo sviluppo del mercato delle fonti energetiche rinnovabili, è necessario tener conto dell’impatto positivo sullo sviluppo a livello regionale e locale, sulle prospettive di esportazione, sulla coesione sociale e sulla creazione di posti di lavoro, in particolare per quanto riguarda le PMI e i produttori indipendenti di energia.

                                Il passaggio a una produzione energetica decentrata ...... favorisce lo sviluppo e la coesione delle comunità .


                                Non sono io che "interpreto"..è proprio scritto..deve essere decentrata e creare coesione..per questo è incompatibile con un modello CONCENTRATO che MASSIMIZZA output/spesa.

                                Nel messaggio dove elenchi gli obiettivi, vedo gli obiettivi "classici", cioè sicurezza..sostenibilità.. relativamente alla massimizzazione, se proprio devo scovarlo..lo devo estrapolare da "garantire la competitività delle economie europee e la disponibilità di energia a prezzi accessibili"..e francamente se interroghi qualsiaisi imprenditore ti risponderà che non lo aiutiamo certo con la componente A3... al massimo ti chiedeva di fare il carbone..

                                Sulla Distribuzione regionale..GSE dice:la potenza installata degli impianti fotovoltaici mostra che il 47% della capacità installata è al Nord, il 35% al Sud e il 18% al Centro.
                                Non mi sembra male.. non vedo necessità di incentivare ULTERIORMENTE il Sud

                                Ma il punto è stabilire SE sono "sovra-incentivi" (e perchè).
                                lo so che tu fai riferimento a "costi indiretti" che sarebbero presenti solo al SUD..ma quali sono? incidono poi così tanto? perchè se sono trascurabili, allora un incentivo che è equo al Nord forzatamente crea sovra.incentivo al SUD..per non farlo dovrebbe essere iniquo al Nord e appena sufficiente al SUD, ma visti i risulttai così non è.
                                marco
                                Ultima modifica di marcober; 27-10-2011, 08:07.
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                • #46
                                  sento dire di impianti ad udine che producono 1400 KWh/kwp...io ad AG ho prodotto 1550 Kwh/kwp.....quindi produco il 10% in piu'...ma allo stesso tempo parlare di un 30% di sovradimensionamento delle tariffe del nord a discapito del sud.....credeteci credeteci....per i legaioli è un sogno che non si realizzerà anche perkè ne avete ancora per poco....cmq come diceva alvisal, se lo scopo è creare armonia allora bisogna aumentare le tariffe incentivanti del sud....in poke parole come si dice dalle mie parti....questo decreto non ha nè testa nè coda!!!!!
                                  trinasolar 6,58Kw, 28 moduli da 235 W
                                  inverter Solar max 3000 + Solar max 4200
                                  Agrigento-San Leone
                                  Dati geografici - Lat: 37.26° Lon: 13.59°
                                  http://www.sonnenertrag.eu/de/agrige...023/13621.html

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                                  • #47
                                    marco,
                                    prendo atto dei passaggi che citi. Ci rifletterò e rileggerò la Direttiva. Poi ti rispondo (ovviamente è chiaro che lo sviluppo provoca coesione sociale e che le rinnovabili sono produzione decentrata. 10 MW per gli standard dell'energia sono decentratissimi).
                                    Direi, frettolosamente, che farne discendere che la politica UE (sinceramente pensavo che ti riferivi al dibattito nel nostro parlamento dove ci sono toni molto più localisti) sia incompatibile con un modello concentrato che massimizza la spesa potrebbe essere rispondente allo spirito complessivo del testo. Ma definire modello concentrato centrali da pochi MW in grado di produrre pochi GWh è eccessivo. Poi si tratta, casomai, di massimizzare gli output e minimizzare la spesa (per kWh). Altre volte eri d'accordo.

                                    Riguardo all'interrogazione a "qualsiasi imprenditore", proprio ieri ho parlato con un signore che vende 1 TWh di energia (150 ml €) e ovviamente era molto arrabbiato con la A3 e le FER. Peccato che abbia torto (come gli ho detto). La verità è che (anche) a causa della crescita delle FER il PUN in Italia non è cresciuto, malgrado un incremento del prezzo dei prodotti petroliferi del 30% (brent da 60 ad 80 $/bar, carbome da 70 a 92, gas da 12 a 15). E' cresciuto in tutta Europa (salvo la Spagna).
                                    Quindi, se l'imprenditore ha una centrale a carbone (o ad olio pesante) capisco che è arrabbiato (i 24 impianti a carbone italiani hanno perso il 26% delle ore di funzionamento, perdendo il 6% dei ricavi lordi, gli impianti ad olio -42- hanno perso il 27% delle ore); se vende energia dovrebbe essere contento (il PUN negli ultimi due anni è calato del 30% e i prezzi al dettaglio sono rimasti invariati, anzi sono aumentati); se la compra deve essere arrabbiato. Ma non con le FER. Scelga meglio con chi.

                                    Come sai benissimo quando la UE, anche nei documenti del 2011, parla di contenere i costi dell'energia intende in una prospettiva di medio periodo. Perchè in questa prospettiva (2030-50) essere più indipendenti dai prodotti petroliferi ci consentirà di non doverne subire i probabili rincari strutturali.

                                    Infine, sempre frettolosamente, sinceramente non intendo (se non per vis polemica) che debbano addirittura crescere gli incentivi al sud. Credo che gli incentivi siano adeguati, forse generosi, ma correggere gli ostacoli sistemici all'investimento tramite interventi mirati (ora non farmi dire cosa, ma potrebbe essere più sicurezza, una parziale garanzia pubblica per abbassare i tassi di un paio di punti, ridurre i costi assicurativi, sicuramente potenziare la rete).

                                    Comunque, leggo e poi ti dico se mi hai convinto e cambio idea.
                                    Ultima modifica di alvisal61; 26-10-2011, 23:34.

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                                    • #48
                                      Ma definire modello concentrato centrali da pochi MW in grado di produrre pochi GWh è eccessivo. Poi si tratta, casomai, di massimizzare gli output e minimizzare la spesa (per kWh). Altre volte eri d'accordo
                                      .
                                      per "concentrato" intendo GEOGRAFICAMENTE, ECONOMICAMENTE e quindi SOCIALMENTE (per sociale intendo la sensazione che una politica sia accessibile a tutti o no..che sia una opportunità per tutti o no..perchè se creiamo la cassa del Mezzogiorno allora è chiara la finalità economica e geografica..se creaiamo il Sostegno al fotovoltaico, non mi sta bene che si siano spazi di territorio esclusi e altri superincentivati)
                                      Poi, ovvio, all'interno di un'area geografica definita, nessun impinato solare è da solo una eccessiva concentrazione (tranne forse pochissimi casi)...ma questo non c'entra nulla col precludere (o meno) l'accesso ad un sistema ad aree meno soleggiate 8o super incentivarne altre per non precludere le prime)
                                      Quando dicevo che occorreva MASSIMIZZARE output/Spesa, in altre discusioni, era sempre riferito la fatto che abbiamo corso troppo velocemente, istallando a PREZZI ECCESSIVI, per l'output che quella spesa produce in termini di kwh..insomma, crescere a 5-6 giga/anno quando incentivo era 0,4 nel FV contro 0,1 nell'eolico e nelle biomasse (TO meno valore energia), mi sembra una pazzia..visto che poi SOLO 12-18 mesi dopo, si può spendere il 50% in meno!

                                      La verità è che (anche) a causa della crescita delle FER il PUN in Italia non è cresciuto, malgrado un incremento del prezzo dei prodotti petroliferi del 30%avvantaggiati).
                                      Chiaramio questa favoletta, nata nel 2010 quando per motivi di domanda/offerta il PUN non è cresciuto come avrebbe potuto se avesse seguito aumenti petroliferi e perchè il gas era basso.... nel 2011 il PUN medio è a 70,8 euro, contro 64,12 del 2010 (+10,4%)..ma addirittura se vedi ottobre 2011/2010 leggi 78,1/65,78 cioè +18,7%
                                      Altro che stabilita grazie alle rinnovabili!
                                      A questi aumenti devi poi aggiungere un bel +45% delle ACCISE (settembre2011/2010).
                                      Il conto per le aziende che consumano energia e la comprano sul mercato è salatissimo..ma anche per i consumatori domestici non è andata bene nel 2011..+4% nel primo trimestre, +2% nel secondo, +0% nel terzo..ma non vedo segni MENO.

                                      Se poi aggiungi che nello stesso periodo (settembre 2011/2010) il PUN in Spagna ha fatto +25,9%, in Germania ha fatto + 14,78 e in Francia + 9%, ti rendi conto che ANCHE DOVE ci sono + rinnovabili, il PUN è aumentato (questo al netto delle accise, che vanno poi SOMMATE agli aumenti del PUN).
                                      Perchè in questa prospettiva (2030-50) essere più indipendenti dai prodotti petroliferi ci consentirà di non doverne subire i probabili rincari strutturali.


                                      Come sai benissimo quando la UE, anche nei documenti del 2011, parla di contenere i costi dell'energia intende in una prospettiva di medio periodo. Perchè in questa prospettiva (2030-50) essere più indipendenti dai prodotti petroliferi ci consentirà di non doverne subire i probabili rincari strutturali
                                      .
                                      Nel 2040 il mio impianto avrà 32 anni..quello che doveva dare l'avra dato..quindi occorrerà reinvestire per poter produrre altra energia solare..per cui misurare l'effetto di questo sforzo (Ce 1°-4°) in orizzonte successivo al 2035 mi pare aria fritta..
                                      ragioniamo di quello che accade ora..incentivi, aumenti di costo, aumenti di energia rinnovabile..per cercare di contenere costi, qualcuno punta il dito su incentivi troppo generosi..mi sembra che anche tu concordi sulla necessita di una perequazione..sul meccanismo di perequazione, discutiamone, ovvio..marco
                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                      • #49
                                        Originariamente inviato da solareèbello Visualizza il messaggio
                                        sento dire di impianti ad udine che producono 1400 KWh/kwp...io ad AG ho prodotto 1550 Kwh/kwp.....quindi produco il 10% in piu'... come diceva alvisal, se lo scopo è creare armonia allora bisogna aumentare le tariffe incentivanti del sud....in poke parole come si dice dalle mie parti....questo decreto non ha nè testa nè coda!!!!!
                                        Ovviamente la perequazione non va fatta sui dati tuoi o miei..il GSE dice che le ore di lavoro medie sono 1350 al SUD , 1100 al Nord...+22,7%.
                                        Se poi tu hai un impinato esposto male o scadente, è giusto che prendi tanto quanto un buon impinato al Nord, ma questo è tutt'altro discorso.

                                        Come puo legegre sopra, ALvi non ha alcuna intenzione di aumentare tariffe al SUD, era una provocazione ..ma chiede (giustamente) che se ci sono ostacoli strutturali al SUD vengano rimossi..sono d'accordo..
                                        Tuttavia se A FINE 2010 ERAVAMO a 47% al Nord e 35% al SUD, sapendo che il TREND è di allacciare medi e grossi impianti al SUD, fra poco la situazione sarà capovolta..quindi a quel punto?

                                        marco
                                        Ultima modifica di marcober; 27-10-2011, 09:45.
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • #50
                                          Si continua a perdere di vista il vero problema: a mio avviso è inconcepibile che tale intervento di perequazione possa essere applicato agli impianti esistenti . PUNTO.

                                          Sul futuro possiamo discutere e a quel punto ognuno si comporta di coseguenza.

                                          Mi ricordo, da bambino, che solo i prepotenti tentavano di cambiare le regole a gioco iniziato. Siamo seri.

                                          Inoltre ancora oltre al mio esplicito esempio di costi effettivi non ho visto nulla. Solo chiacchiere .

                                          PS Alvisal , rimani sempre il più lucido.
                                          saluti

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                                          • #51
                                            Assolutamente daccordo, qualsiasi modifica non può essere retroattiva e dovrebbe passare almeno un anno dalla legiferazione all'entrata in vigore.

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                                            • #52
                                              Non sarei così sicuro: le banche europee che hanno "prestato" soldi alla Grecia si sono accordate con l'UE per "forse" rientrare del 50% dei prestiti accordati.
                                              Quindi si possono benissimo inventare-escogitare una imposta per chi usufruisce di incentivi ftv: così viene ridotto comunque (per la retroattività non si dovrebbe poter fare....però non si sa mai..) l'incentivo e lo "rivestono" come una "giusto" contributo di solidarietà.
                                              1,26 kWp 6 x SANYO HIP210NKHE1,Prov. Brescia,Azimuth -90°,Tilt 17°,inverter Riello-UPS 1500 in esercizio dal 01/09/2009
                                              Produzioni: 2010=1325; 2011=1476; 2012=1387; 2013=1294; 2014=1305; 2015=1327; 2016=1344; 2017=1350; 2018=1239; 2019=1329; 2020=1431.... 2021=0 kWh

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                                              • #53
                                                io che sono stato un pioniere del nord la penso come voi ultimi due , il sud è strutturato per ora peggio del nord ed a conti fatti la maggior insolazione porta ad un'ammortamento impianto pari al nord , però non credo valga su impianti a terra di grosse dimensioni , dove si son buttati in tanti quando hanno visto molti soldini da guadagnare ( spero che almeno una buona percentuale nn sia in odore di mafia e camorra ) sui grossi impianti A TERRA una correzioncina del 2 -3 % la vedrei bene .
                                                sbagliato correggere al rialzo impianti al nord che produrrebbero poco perchè ( caso limite ) esposti verso nord, non lo fai . cmq costerebbero poco anche alla collettività visto la bassa produzione .
                                                dopo 5 anni dall'installazione impianto sul capannone sono ancora indeciso se installarlo sulla mia casa , perchè dicembre e gennaio il tetto è assolato solo per 5 ore giorno causa le case dei vicini, che ci volete fare sono abituato a rendimenti vicini al 98%.

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                                                • #54
                                                  Alby,
                                                  qui ho postato un'analisi delle istallazioni in Italia ed effettivamente nella classe degli impianti da 2 a 15 MW prevale il SUD (62% dei 29 impianti da 9 a 15 MW; 51% dei 92 impianti da 5 a 9 MW; 39% dei 325 impianti da 2 a 5 MW), ma parliamo di ca 190 impianti. Spero anche io che la mafia non ci sia entrata, ma deve essere passata per le più grandi banche e fondi internazionali per farlo (lo so che può farlo, ma anche dal nord perchè a questo punto parliamo di gente diversa dal killer semianalfabeta).
                                                  Invece gli impianti molto grandi (10 impianti oltre i 15 MW) sono per la metà al nord e questo è curioso. Dato che si tratta di pochissimi casi andrebbero guardati da vicino per rispondere.

                                                  Gli impianti sotto i 2 MW sono tutti per lo più al Nord.
                                                  Complessivamente il 60% degli impianti sono al Nord.

                                                  Direi che una correzione per gli impianti sopra i 5 MW potrebbe avere senso (ma tanto non si possono più fare). Naturalmente insieme ad interventi sulla rete per ridurre le barriere al dispacciamento.

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                                                  • #55
                                                    Primo punto, la perequazione OVVIAMENTE non sarà retroattiva, altrimenti ci sarebbero 280.000 cause civili e penali contro lo stato ed oggi è prevista la "class action".

                                                    Secondo punto, i miei impianti, in terra "padana", anche se bassa (romagna), producono come al sud e se ci guardate bene su rendimento-solare.eu troverete impianti del nord in collina, montagna (dove non prendono la nebbia, unica e vera discriminante tra nord e sud), che producono quanto impianti in pianura al sud.

                                                    Io penso che la "perequazione" sia una cosa giusta e per giusta intendo "democratica", anche se in realtà penalizzerebbe ancora il nord, visto che il caro vita al sud è molto inferiore, quindi probabilmente anche il costo degli impianti stessi (senza contare i materiali, ma prendendo ad esempio il costo del lavoro uomo/macchina).

                                                    Le statistiche in mano alla ragioneria generale ora ci sono, ci sono 3 anni di storico (dal boom degi impianti), ci sono i dati sui movimenti regionali di E.E. (dove per esempio la lombardia è la maggior installatrice, la puglia il maggior produttore) e dove ci sono regioni che si trovano ad essere "esportatrici di E.E." quando fino a pochi anni fa erano "energivore" (vedasi Marche)....

                                                    Per il futuro penso sia meglio che la perequazione vi sia, per il passato, ormai le carte sono state giocate, i costi sostenuti erano più elevati e l'imvestimento era un vero e proprio rischio economico, adesso invece molte cose sono cambiate, i costi sono calati, l'unica cosa che sembra non essere mutata è la capicità dei "regolamentatori" alla diminuzione di "burocrazia" nel senso perrgiorativo del termine!
                                                    Il mio primo impianto FTV online
                                                    dalle 06:00 alle 22:00
                                                    Il mio primo impianto FTV su rendimento-solare.eu
                                                    Il mio secondo impianto FTV su rendimento-solare.eu
                                                    Il mio terzo impianto FTV su rendimento-solare.eu

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                                                    • #56
                                                      i confronti sulle produzioni delle varie regioni si deve fare nell'arco di diversi anni lo storico
                                                      esiste e parla chiaro,può capitare che in alcune zone piova poco un'anno,poi alla fine il
                                                      costo degli impianti è proporzionale agli incentivi e anche il gse ci mette del suo

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                                                      • #57
                                                        Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                        ecco alcun passaggi della Direttiva 2009.
                                                        Nel favorire lo sviluppo del mercato delle fonti energetiche rinnovabili, è necessario tener conto dell’impatto positivo sullo sviluppo a livello regionale e locale, sulle prospettive di esportazione, sulla coesione sociale e sulla creazione di posti di lavoro, in particolare per quanto riguarda le PMI e i produttori indipendenti di energia.
                                                        Il passaggio a una produzione energetica decentrata ...... favorisce lo sviluppo e la coesione delle comunità .
                                                        Non sono io che "interpreto"..è proprio scritto..deve essere decentrata e creare coesione..per questo è incompatibile con un modello CONCENTRATO che MASSIMIZZA output/spesa.
                                                        Marco,
                                                        tu dici che la produzione da FER è incompatibile con un modello concentrato (territorialmente) che massimizza la spesa (in un solo luogo). In linea generale credo di essere d'accordo. L'insieme del dibattito porta in questa direzione. E ciò sia in riferimento a quello europeo (soprattutto nelle sue declinazioni "ambientaliste") che a quello italiano.
                                                        Nell'accezione che hai precisato dopo (livello di macroregioni) direi che non fa una piega. Naturalmente ciò non impedisce che alcune macroregioni si possano specializzare in ciò che gli riesce meglio. Un sistema di incentivi che contrastasse tale tendenza "naturale" credo sarebbe discutibile. Ciò che devono ottenere gli incentivi è di equilibrare barriere di accesso della tecnologia (cioè, in altre parole, ovviare al fallimento del mercato che impedisce di considerare nel costo per kWh della generazione da fonte fossile tutte le eseternalità ambientali ed i danni collaterali che provoca) rispetto alle fonti fossili, non rispetto alle istallazioni altrove.
                                                        Ovviamente ciò non significa (perchè sarebbe un'altra cosa) sovraincentivare per provocare la specializzazione di un dato territorio (sia esso il nord, il sud, l'est o l'ovest).

                                                        Però il testo che tu citi (Direttiva 2009/28/CE, par. 1) in effetti dice che "Il controllo del consumo di energia europeo e il maggiore ricorso all’energia da fonti rinnovabili, congiuntamente ai risparmi energetici e ad un aumento dell’efficienza energetica, costituiscono parti importanti del pacchetto di misure necessarie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra ... Tali fattori hanno un’importante funzione anche nel promuovere la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, nel favorire lo sviluppo tecnologico e l’innovazione e nel creare posti di lavoro e sviluppo regionale, specialmente nelle zone rurali ed isolate."
                                                        Si tratta di un obiettivo collaterale (o aggiuntivo), non del principale. Tra l'altro "rurale ed isolata" non mi sembra il caso della Lombardia (con tutto il rispetto per la sua ottima agricoltura). Anzi, si applicherebbe meglio all'interno della Sicilia (e della Campania).
                                                        L'obiettivo è ridurre le emissioni. In questa accezione (t CO2eq evitate) mi sembra evidente che una maggiore produttività kWh/kW sia auspicabile, a parità di incentivi.

                                                        Rilevante anche il paragrafo 4 "Nel favorire lo sviluppo del mercato delle fonti energetiche rinnovabili, è necessario tener conto dell’impatto positivo sullo sviluppo a livello regionale e locale, sulle prospettive di esportazione, sulla coesione sociale e sulla creazione di posti di lavoro, in particolare per quanto riguarda le PMI e i produttori indipendenti di energia." Quindi bisogna tenerne conto, perchè evidentemente è di interesse pubblico, dello sviluppo "regionale e locale" e della "coesione sociale" (connessa con lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro).


                                                        Va bene. Nessun problema, si tratta di obiettivi importanti. Una differenza di enfasi, nel mio intervento rispetto al tuo, derivava anche dal fatto che mentre tu citi la Direttiva (mal) trasposta nel D. Lgs. 28/11 io citavo la Disciplina degli Aiuti di Stato del 2008. Si tratta di documenti con finalità in parte diversi. Trattandosi di ragionare sull'entità degli incentivi (e non, in modo più allargato, sulle politiche di sostegno che possono avere anche carattere non economico, ma regolativo o autoritativo) mi sembrava un testo più focalizzato. Nella "Disciplina" è molto centrato il problema della sovraincentivazione, e a tal fine viene proposto il "Test comparativo" (16):
                                                        1) la misura di aiuto persegue un obiettivo preciso di interesse comune? ("nell'ambito della presente disciplina, il rilevante obiettivo di interesse comune consiste nella tutela ambientale")
                                                        2) l'aiuto è correttamente strutturato per conseguire l'obiettivo d'interesse comune, ovvero pone rimedio al fallimento del mercato o consegue altri obiettivi?
                                                        2.a) l'aiuto di Stato è uno strumento adeguato?
                                                        2.b) vi è un effetto di incentivazione, ovvero l'aiuto modifica il comportamento delle imprese?
                                                        2.c) la misura di aiuto è proporzionata, ovvero lo stesso cambiamento di comportamento potrebbe essere ottenuto con meno aiuti?
                                                        3) le distorsioni della concorrenza e l'incidenza sugli scambi sono limitate, in modo che il bilancio complessivo sia positivo?

                                                        Direi che il "Test" andrebbe fatto per decidere se la modifica regionale degli incentivi è adeguata (magari si decide di sì).

                                                        Ma, direi anche che gli obiettivi ulteriori (sacrosanti) della politica generale delle FER, citati nella Direttiva, possono essere serviti (anche) con strumenti più efficaci della mera incentivazione economica.

                                                        Ultima modifica di alvisal61; 31-10-2011, 19:45.

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                                                        • #58
                                                          Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                          .
                                                          Nel 2040 il mio impianto avrà 32 anni..quello che doveva dare l'avra dato..quindi occorrerà reinvestire per poter produrre altra energia solare..per cui misurare l'effetto di questo sforzo (Ce 1°-4°) in orizzonte successivo al 2035 mi pare aria fritta..
                                                          ragioniamo di quello che accade ora..incentivi, aumenti di costo, aumenti di energia rinnovabile..per cercare di contenere costi, qualcuno punta il dito su incentivi troppo generosi..mi sembra che anche tu concordi sulla necessita di una perequazione..sul meccanismo di perequazione, discutiamone, ovvio..marco
                                                          Semplifichiamo, vuoi?
                                                          Esiste una Direttiva approvata, che rappresenta evidentemente un compromesso tra istanze diverse e in parte contrastanti:
                                                          - la necessità di contenere i costi dell'energia per il sistema economico ed i cittadini (che porterebbe a incentivi 0 e utilizzo massimo delle infrastrutture esistenti, utilizzo del combustibile più economico nel breve periodo, quindi più carbone);
                                                          - quella di contrastare i cambiamenti climatici che si prevede possano portare gravissimi danni -diretti ed indiretti- nel medio-lungo periodo (ma mio figlio nel 2050 ha esattamente 50 anni, conto sia vivo), che porterebbe ad incentivi molto alti;
                                                          - quella di costituire un'assicurazione contro il rischio che i prodotti petroliferi, e in generale fossili, tendenzialmente crescano di prezzo (il recente intervento di Lisa Orlandi sulla newsletter del GSE segnata da Osvaldo lo fissa ad un floor minimo di 90 $/bar), sbilanciando ulteriormente la nostra bilancia commerciale e costringendoci a dipendere da un regolatore implicito delle nostre economie esterno (che potrebbe essere anche la Cina in via due volte indiretta. Lei aumenta gli acquisti e i nostri fornitori li riducono a noi o ci alzano i prezzi);
                                                          - l'obiettivo da te evidenziato, di favorire lo sviluppo locale ma anche (evidenzierei) le PMI.

                                                          Questa fissa un percorso di crescita. Atteniamoci a questo.

                                                          Il target è complessivo (lo deve articolare il PAN) e da dividere in anni. Lo sforzo lo misuriamo al 2020. Poi se in questo orizzonte avremo aiutato la tecnologia ed il settore ad essere competitivo senza altri aiuti (almeno economici) otterremo il risultato (forse) più importante gratis.
                                                          Avremo un'economia più efficiente, meno inquinante, basata su risorse locali (europee), e non ricattabile (almeno per queste materie prime, per altre non è così facile).
                                                          Ultima modifica di alvisal61; 31-10-2011, 18:16.

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                                                          • #59
                                                            Mr dish i tuoi impianti "padani" sbit e sassi producono quanto i miei.
                                                            Hai dimostrato che realizzare un buon impianto con passione e ottimi materiali puo' essere performante come un impianto del centro-sud. Fino al 2010 nella superclassifica tra i 9000 impianti europei risultavano in testa due impianti trentini. Una contraddizione incentivare ancora di piu' impianti che producono bene gia' adesso.
                                                            Anche perche' lo ripeto il nord gode di temperature minori che compensano in buona percentuale la minore insolazione.
                                                            Quindi cosa andiamo ad incentivare con la perequazione? L'inefficenza, l'uso di materiali scadenti?
                                                            1° 20 Kwp trinasolar, 3 sma 7000tl, tilt 25°, azimut 9° (in TOP 20 su 12mila impianti europei)
                                                            2° 10 Kwp qixin solar, sma 12000tl, tilt 20°, azimut -105° e -15°
                                                            3° 2 Kwp isola, mppsolar PIP3024GK, 2 batterie Haze 230Ah
                                                            -----> noi amiamo il sole 365 giorni all'anno <-----

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                                                            • #60
                                                              Spaziozero..per questo la soluzione di incentivare solo i primi 1000 kwh è equa..mette i trentini e i siciliano allo stesso piano..non si capisce () perchè nessun trentino strepita e tutto il Sud insorge..marco
                                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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