Al centro Italia non dovrebbe cambiare niente, la partita e' sud-nord.
In ogni caso incentivare di piu' un impianto che produce meno e' solo uno sporco affare politico. Se il nord e' ridotto ad "elemosinare" qualche centesimo in piu' a kwh prodotto, allora e' proprio la cartina di tornasole che c'è qualcosa che non va!
1° 20 Kwp trinasolar, 3 sma 7000tl, tilt 25°, azimut 9° (in TOP 20 su 12mila impianti europei)
2° 10 Kwp qixin solar, sma 12000tl, tilt 20°, azimut -105° e -15°
3° 2 Kwp isola, mppsolar PIP3024GK, 2 batterie Haze 230Ah
-----> noi amiamo il sole 365 giorni all'anno <-----
lo scopo degli incentivi è di ripagare l'installazione di un impianto FV in un tempo
ragionevole non in 30 50 anni,gli incentivi del secondo e terzo conto energia grazie
al calo del prezzo dei moduli aveva reso possibile la realizzazione di impianti anche
in condizioni non ottimali come impianti a nord o con rilevanti ombreggiamenti,alcuni
vantavano di essere in grado di rientrare della spesa sostenuta in 3 anni,
repentino calo degli incentivi rende non più sostenibile l'installazione di impianti
in condizioni non ottimali,non trovo sbagliato visto la riduzione degli incentivi la divisione
del paese in macro aree in base alla producibilità,l'energia FV va prodotta e consumata
nel luogo di produzione, se poi i tedeschi fantastichino di trasportare l'energia dall'africa
o dalla grecia fino a loro che facciano come credono.
......non trovo sbagliato visto la riduzione degli incentivi la divisione
del paese in macro aree in base alla producibilità,.........
Buongiorno Pox,
in Francia funziona cosi (o almeno lo e' stato, se nn modificato, fino a ieri) ........... chi sta in Normandia percepisce un incentivo maggiore rispetto a chi sta in Costa Azzurra.
Incentivo direttamente proporzionale all'irraggiamento. Forse chi sbaglia, siamo proprio noi...........
ciao car.boni
Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.
Buongiorno Pox,
in Francia funziona cosi (o almeno lo e' stato, se nn modificato, fino a ieri) ........... chi sta in Normandia percepisce un incentivo maggiore rispetto a chi sta in Costa Azzurra.
Incentivo direttamente proporzionale all'irraggiamento. Forse chi sbaglia, siamo proprio noi...........
ciao car.boni
La reazione di assolare è fuori luogo.....che ha l'impianto quasi in Libia dovrbbe avere un incentivo minore rispetto a chi lo ha quasi in Austria.
perchè io devo rientrare in 10 anni mentre uno di catania ci rientra in 6? i miei 20000 euro li ho pagati come lui mica i miei soldi valevano di piu'!!!!
Questa era una vera e propria discriminazione
Impianto Tot.Integrato da 4,07 kwp; 22 moduli Aleo s16 da 185w inverter SMA 4000tl-20 Orientamento: 10 pannelli -60° sud, 12 pannelli +20° sud.Tilt 18°
Ubicazione: Pordenone
Perche'?
Se il nord ha meno sole e' pur vero che ha meno temperatura e il paradosso che un impianto posto a 1000 metri slm in collina-montagna del nord produce come un impianto posto al centro-sud. Perche' dovrebbe essere incentivato di piu' solo sulla base della latitudine?
In ogni caso essere in pianura padana con nebbia nei bassi strati e' un fattore climatico avverso, perche' tutti gli italiani attraverso le loro bollette dovrebbero pagare di piu' un "padano" e meno un "siciliano"?
Allora se proprio volete far passare una cosa del genere preleviamo dalle bollette su base regionale.
Volete piu' soldi? Prelevateli dalle bollette "padane" e non da quelle di altre regioni, ognuno incentiva il proprio territorio!
1° 20 Kwp trinasolar, 3 sma 7000tl, tilt 25°, azimut 9° (in TOP 20 su 12mila impianti europei)
2° 10 Kwp qixin solar, sma 12000tl, tilt 20°, azimut -105° e -15°
3° 2 Kwp isola, mppsolar PIP3024GK, 2 batterie Haze 230Ah
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Scusate vi fate tante domande ma chi e' che comanda nel governo : il paralitico e i suoi scagnozzi o sbaglio ? vi rendete conto di quanto ci fanno spendere con le loro stronxate ultima quella dei ministeri al nodde ?
E' anche vero che e' logico incentivare gli impianti dove sono piu' produttivi. Pero' se io ho un tetto al nord non lo posso spostare a sud ed e' ragionevole che anche al nord gli impianti siano incentivati in modo da avere un rientro adeguato.
Poi attenzione, se io ho un tetto in Sicilia orientato verso nord che dovrebbe succedere ? Perche' non dovrebbe essere 'perequato' anche quello ?
Secondo me e' ragionevole un correttivo in favore degli impianti che producono di meno, ma non completo, solo parziale, insomma l'impianto che produce piu' energia dovrebbe continuare ad essere spinto di piu'.
Comunque la perequazione dovrebbe essere fatta in base al rendimento energetico stimabile, non alla sola latitudine.
Questo discorso e' valido per piccoli impianti su tetto, per grossi impianti a terra la perequazione dovrebbe essere ancora inferiore.
ciao
Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010. Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.
Potrei anche essere d'accordo in parte ma quello che più mi dispiace è che ogni giorno si cambino le regole, sicuramente un grosso danno per chi ci lavoro o per chi intende investire in questo campo...tra un pò si inventeranno la tassa sul sole!
La mia opinone.
La corrente se ricordo bene sul mercato del sud costa più che al nord (maggiori costi di produzione, di infrastrutture, quel che è...) quindi ci sta che venga anche pagata di più a chi la produce. Ora, l'utente finale del sud paga più cara la corrente rispetto ad uno del nord? Se sì nulla da dire, se il prezzo è il medesimo a livello nazionale non mi sta affatto bene per cui o l'utente finale del sud paga di più la corrente o anche per i produttori il prezzo deve essere uguale a livello nazionale. "Ma così disincentivi gli investimenti al sud" col cavolo, hai comunque una maggior produttività annua.
Ho usato l'utente del sud per semplicità, il discorso vale per tutte le zone in cui è diviso il mercato dell'energia elettrica.
Obiettivamente un'area del Paese è già favorita naturalmente dall'irraggiamento maggiore.Poi una certa regione ha diciamo così gestito allegramente le autorizzazioni..provocando uno sviluppo anomalo che ha messo in crisi l'immissione nella rete elettrica.Su questa rete adesso bisogna investire ed i costi di connessione non coprono di certo gli investimenti necessari.Chi paga?
Essendo il FTV non un mercato libero è giusto che vengano presi dei provvedimenti.....anche in Germania ci sono dei correttivi.
Ma tanto i soldi degli incentivi pagati in quella regione finiscono in gran parte all'estero...
Poi se vogliamo sottilizzare non conviene di certo al sud che i fondi x gli incentivi siano in proporzione alle bollette elettriche.....altrimenti di impianti non ne verrebbero più realizzati perchè i soldi sono già finiti.
1,26 kWp 6 x SANYO HIP210NKHE1,Prov. Brescia,Azimuth -90°,Tilt 17°,inverter Riello-UPS 1500 in esercizio dal 01/09/2009 Produzioni: 2010=1325; 2011=1476; 2012=1387; 2013=1294; 2014=1305; 2015=1327; 2016=1344; 2017=1350; 2018=1239; 2019=1329; 2020=1431.... 2021=0 kWh
Dopo due post segati, chiaramente non posso piu' liberamente partecipare alla discussione...
Incentivare gli impianti meno efficenti, l'Italia e' un Paese molto strano!
Decreto sviluppo, si chiama!
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incentivare i primi 1000 kwh anno, ad un prezzo che permette di rientrare dell'investimento in base alla taglia impinato..il resto immesso al prezzo di mercato..marco
CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-offFV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione
non si tratta di incentivare gli impianti più o meno efficenti altrimenti gli impianti li faremo in libia e in
tunisia,lo scopo del conto energia o almeno credo,è di sviluppare una produzione di energia pulita,
sull'intero territorio nazionale e possibilmente di consumarla vicino dove viene prodotta,purtroppo lo
schema degli incentivi quando è nato sembrava equilibrato ma il repentino calo del prezzo dei moduli
ha avvantaggiato i grossi impianti a terra specialmente al sud dove investitori italiani e stranieri hanno
trovato una buona redditività,tra spread dei bpt e incentivi tanta ricchezza italiana andrà all'estero.
un buon sistema equilibrato di incentivazione potrebbe essere incentivare solo 1000 kwh/kwpil surplus
ritiro dedicato gli impianti più produttivi sempre avvantaggiati ma non super,
lasciamo stare i campanilismi regionali che c'entrano un bel niente
marco mentre scrivevo il messaggio hai rilanciato anche tu i 1000 kwh che avevo proposto alcuni
mesi fà,l'idea non piace a nessuno perchè potrebbe rendere gli impianti meno redditizi in fondo
si tratta di business
Marco tu hai affermato molte volte di credere nel libero mercato e di ostacolare le distorsioni, ora evidentemente perche' di Milano hai cambiato repentinamente opinione.
Per quanto riguarda l'incentivare gli impianti dove viene consumata l'energia, faccio notare che tutti gli indicatori prevedono una riduzione dei consumi al nord e un incremento nel centro-sud, ragion per cui, se confermato poi dall'andamento reale si prefigura utilita' pubblica il puntare sugli impianti del centro-sud.
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una discussione davvero animata.
sinceramente mi sembra un tema complesso, che meriterebbe una maggiore qualità della discussione pubblica e non il classico blitz inserito nel primo veicolo normativo disponibile. Tra l'altro (e proprio per questa modalità) creando incertezza e turbativa del mercato. così non stupisce che le banche aggiungano altri punti di interesse per il "rischio paese".
altrove (http://www.energeticambiente.it/legi...#post119261752) avevo scritto che l'incentivo deve compensare delle barriere d'ingresso sul mercato (qualora sia giudicato, come nel caso, di interesse pubblico che una data azione si produca. Ora, nel caso specifico l'interesse pubblico è la produzione di energia da fonte rinnovabile per i suoi effetti di contrasto al cambiamento climatico, di calmiere ai prezzi dei prodotti fossili e di riduzione della dipendenza dai fornitori di detti prodotti). Le barriere sono di varia natura. E qui ce ne sono diverse:
1- c'è il costo produttivo al kWh (che nel fossile è ca 60,00 €/MWh secondo le ultime stime 2010 del GME) che è ovviamente influenzato dalla produttività, ma anche dal costo del denaro;
2- ci sono i costi di accesso alla rete (che sono notevolmente maggiori dove la rete è meno ammagliata e più satura), soprattutto se come propone l'AEEG venissero fatti pagare anche alle FER come potrebbe essere equo data l'ormai rilevanza della produzione;
3- ci sono i costi (anche sotto forma di tempi) delle autorizzazioni e dei finanziamenti.
Ora non tutti questi fattori giocano a sfavore del Nord. Ma tutti contano nell' "equazione" di calcolo degli incentivi. Ad esempio, il costo del denaro è di qualche punto percentuale maggiore al sud, la stessa finanziabilità per i privati è molto più difficile e l'equity maggiore, la rete talvolta ti chiede somme rilevanti e tempi nell'ordine delle decine di mesi per connetterti, non parlo delle autorizzazioni per carità di patria...
Volete una controprova, cari amici? qui http://www.energeticambiente.it/legi...#post119262015 ho postato una tabella da Atlasole.
Una precisa simmetria: i grandi impianti sono per metà al sud (con centro e nord a dividersi il resto) mentre i piccoli per metà al nord (con centro e sud a dividersi il resto).
La ragione non può che essere la finanziabilità dei progetti. Riferita evidentemente solo al finanziamento alle famiglie ed alle imprese (che al sud evidentemente non riescono a fare: solo il 13% degli impianti da 50 a 100 kW sono al sud e nelle isole. Solo il 15 % nelle regioni del centro, ben il 72% al nord) mentre il finanziamento diretto dei grandi impianti da molti milioni di euro di costo si fa dove c'è il miglior rendimento finanziario.
Tra l'altro, dato che la maggior parte degli impianti che ormai si possono fare (inferiori a 1 MW) si fa già al nord (per il 63%) e pochissimo al sud (per il 19%), mi sembra che il problema non si ponga.
Andando al dato generale (cioè tutti gli impianti e non solo quelli oltre i 50 kW) segnalo che il veneto (39.000 impianti) conta come calabria, campania, puglia (19.000) molise e basilicata messi insieme. In altre parole, nel veneto da solo ci sono tutti gli impianti che ci sono nel sud continentale
Comunque se ho capito bene l'idea non è di aumentare l'incentivo a NORD, ma di ridurlo al SUD. Quindi il gioco è al ribasso.
L'anno prossimo avremo il 100% delle (poche) istallazioni al Nord. Dove c'è poco sole.
Poi, Carlo, discutiamo pure il modello francese o spagnolo. Quando è partito il IV CE si poteva anche fare, ma così fa danno.
Inoltre bisogna considerare tutti e tre i fattori che ho indicato (e magari anche altri). Non so se in Francia giocano nello stesso modo, o in Spagna. Ad esempio non so se a parità di incentivo anche in Francia il nord avrebbe fatto il 72% delle istallazioni tra 100 kW e 50 kW lasciando al centro del paese il 15% ed al sud (nel nostro caso più isole) il 13%. Nota che è così anche se le ore di insolazione della sicilia sono oltre il 50% in più della lombardia. Mi sembra evidente che non sia il fattore più importante nelle decisioni di investimento.
1) finalmente mostrate il vostro vero volto
2) altro che emissioni"zero" , vi interessano solo i soldini
3) le regole del gioco non si cambiano mai a partita iniziata
4) io , del Sud, che conosco le vicissitudini che ho incontrato per realizzare un impianto di 0,750 MW vi posso garantire che abbiamo avuto dei costi superiori a quelli che può avere uno del Nord , dai materiali, trasporti allo stesso costo del denaro (4,5%);
dunque ben vengano i correttivi ma per il nuovo .
5) così è una vigliaccata .
VERGOGNATEVI
Ultima modifica di oscarwild1; 21-10-2011, 20:09.
Motivo: errore
facciamo un gioco, oscar.
tu racconta i tuoi costi (impianto 750 kW) specificando le caratteristiche fondamentali dell'impianto parametrandoli a 1 MW (cioè aumentali del 25%).
Qualcuno degli amici lombardi ci racconti i suoi per un impianto simile da 1 MW.
Vediamo quanta differenza c'è.
Poi confrontiamo le condizioni di finanziamento (tasso e garanzie).
Alla fine vediamo se il maggior sole (che è una dotazione naturale) è compensato o no da minore efficienza di sistema. Se qualcuno pensa che l'efficienza di sistema è un vantaggio naturale del nord e quindi non va compensata credo che valga anche per il sole.
Penso basti questo dato
per l'impianto di 748,9 kW
il Corrispettivo complessivo LEASING è stato di euro 3 243 445,00 tasso leasing nominale applicato 4,50 %
il raffronto ad 1 MW è semplice
Le peripezie ed i sacrifici per ottenere le autorizzazioni sono inestimabili.
grazie Alvisal :sei stato sempre il più equilibrato.
Ultima modifica di oscarwild1; 21-10-2011, 20:10.
Motivo: errore
@oscar a quando risale questo impianto? azimut,tilt,location,tipologia d'installazione,messo in esercizio il.. è a inseguimento?..altrimenti non si riesce a valutare...
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questo non è rilevante, beppe:
il tema è:
- impianto da 750 kW,
- installato maggio 2011
- a terra
- silicio policristallino
- pali in ca (quindi maggior costo fondazioni)
- 3.200.000 leasing, 4,50%
- magari sarebbe utile sapere marca di pannelli ed inverter, distanza e modalità della connessione.
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