Ciao,
1) Immagino l'impianto sarà <20kWp ovvero ti eviterai officina elettrica, giusto? In questo caso non dovrebbero esserci problemi ad intestarlo ad una persona fisica, anche se con P.Iva. Meglio però se chiedi al GSE su questo aspetto.
2) Quello che dovrebbe essere il V CE definitivo è appena uscito...bisogna studiarselo. Comunque dovresti poter accedere senza problemi, purchè sotto i 50kWp
3) Assolutamente si! Il certificato di smaltimento sarà intestato al nome del SR, che dimostrerà di avere titolarità alla bonifica+installazione fv tramite l'atto del diritto di superficie.

Saluti

No, l'impianto avrà potenza massima pari a circa 55 kWp.
Quindi tu mi consigli di stipulare il contratto del diritto di superficie prima della rimozione amianto?

Pensavo anche alla possibilità di installarmi un contatore a mio nome/nome della srl del caso.

P.S: ovviamente la pratica burocratica me la gestirei da solo.

Avendo appena finito di leggere il V CE (assumendo che sia il definitivo...forse), ti suggerisco fortemente di stare sotto i 50kWp onde evitare lo spiacevole iter del registro; nessuno comunque ti vieta di provare ad entrare in graduatoria con un 55kWp.

Da quello che ho inteso farai autoconsumo (sulla tua utenza immagino e non su quella del condominio) quindi giustamente dovrai avere la P.Iva. Per quelle che sono le mie conoscenze, dovrebbe bastarti aggiungere nelle attività tue professionali la vendita nell'energia usando la tua P.Iva ma visto che non sono prettamente il mio scope of work decisamente meglio sentire da una commercialista/UdD/GSE.

L'atto del diritto di superficie è assolutamente da fare prima più per una questione legale che per l'incentivo: la SCIA la devi intestare a tuo nome e non al condominio, il piano di lavoro alla ASL anche così come la responsabilità di tutti i lavori deve essere a tuo carico (devi essere tu il committente dato che poi vuoi prendere il premio).

Oltre a le questioni POS, committenza e responsabile lavori, ci sono anche quelle legate alla possibilità che la proprietà dell'edificio (condominio) possa metterti il bastone tra le ruote durante la costruzione...dopo che hai bonificato 400mq e magari installato 20kWp sarebbe un bel guaio.
E comunque, e te lo dico per esperienza visto che fino ad oggi la mia società ha fatto esclusivamente impianti fv per se stessa con diritti di superfici, senza un atto registrato dal notaio le banche non ti fanno vedere neanche 1c€

Salutoni

Vero, c'è il limite di 50 kWp su rimozione amianto altrimenti registro.

A dire la verità non ho una mia utenza (visto che l'abitazione del condominio è intestata a mio padre) per cui credo che non posso usufruire del premio autoconsumo (farò sola vendita).

Va bene, seguirò il tuo consiglio per il diritto di superficie e mi informerò presso il mio commercialista.

Per quanto riguarda le pratiche burocratiche la mia idea sarebbe quella di occuparmi solamente della SCIA impianto fovoltaico, UTF, e GSE e lasciare a qualcun altro gli oneri di direzione lavori, POS e quanto altro relativi alla rimozione amianto.

Il diritto di superficie deve essere registrato?

Ringraziandoti Marsell, attendo comunque altre opinioni.

Siccome farai vendita, anche se lo fai con P IVa di Lav. Autonomo, produrrai redito di Impresa e avrai contabilita separata. detrai costi e recuperi IVA. Penso che il Condominio debba avere maggioranza qualificata per innovare uso di una parte comune (concedere diritto superficie).Marco

Cosa vuoi dire con Penso che il Condominio debba avere maggioranza qualificata per innovare uso di una parte comune (concedere diritto superficie)?

Il mio commercialista mi suggerisce di aprire un srl in quanto un lavoratore autonomo non può "vendere energia" e questa attività può essere meglio associata ad una attività di impresa.

Che essendo una modifica importante sulla stato di fatto e di diritto di una parte comune, credo che la deibera sia da prendere con una maggioranza qualificata..a memoria..2/3 dei millesimi.

Ha ragione il commercialista a dire che è reddito di impresa..ma penso che lo puoi fare con stessa P IVa ma con contabilità separata..ma sgui i suoi consigli..M

Certo Marcober, la mia idea è questa:
1) chiedo il consenso al condominio tramite una delibera condominiale;
2) se ottengo il consenso, faccio una scrittura privata;
3) chiedo preventivo di connessione ad Enel;
4) se il preventivo di connessione è fattibile, vado dal notaio e converto in atto ciò che prima era una scrittura privata;
5) istruisco tutta la pratica rimozione amianto/impianto fotovoltaico.

Ciao Sischio,
per la parte condominio posso dirti che (ne sto seguendo uno adesso) è necessario il verbale dell'assemblea condominiale e l'approvazione della maggioranza qualificata.
Sopra i 20 kW a memoria non credo tu possa utilizzare la tua PI di libero professionista in quanto l'attività di vendita è "rilevante", ovvero hai una centrale di produzione di energia e non un impianto fv al servizio del tuo studio, utenza, ecc..
A mio avviso non ti conviene fare autoconsumo (qlc kW su 50 installati??) perchè, facendo cessione totale con l'UTF vai via molto più spedito e leggero, non ti pare?

Saluti
Francesco

Certo che si! Sicuramente la banca non mi darà il finanziamento senza il consenso del condomio.

Come avevo già scritto non posso fare autoconsumo in quanto il contatore è intestato a mio padre quale proprietario dell'appartamento quindi sarà cessione totale.

Buonasera a tutti,
.... temo nn sia cosi.
La maggioranza qualificata (3/4 dei m/m) va bene unicamente se a fare l'impianto e' il condominio.
Se invece a fare l'impianto e' un terzo soggetto e' necessario avere il 100% dei m/m.
Mi e' capitato un caso simile su un condominio industriale pluripiano nelle mie zone. Bene, si sono esaminati regolamenti condominiali (che nn dicono nulla al riguardo) e pareri legali.
Alla fine, per evitare rischi, s'e' lasciato perdere (stiamo parlando di un impianto da oltre 1.2 MWp.........)
Dov'e' il rischio? Il rischio e' che un domani qualcuno si svegli ed impugni la sentenza e faccia saltare tutto. Ecco perche' serve l'assenso di tutti.
Fate attenzione.
Buonaserata
car.boni

@car.boni: Grazie della info..

ma è mai possibile che in italia per sapere una cosa bisogna chiedere a decine di tecnici/burocrati e poi comunque non ti danno una risposta definitiva e certa??????

Immagginavo che per maggior tutela fosse necessario il consenso unanime..
Anche perch'è, a mio avviso, un verbale di assemblea trova il tempo che trova in caso di contestazioni future, soprattutto se il SR non è il condominio.
Il top sarebbe un buon diritto di superficie acquisito con deposito dal notaio, ben fatto e firmato da tutti i proprietari, e tanti saluti..
Più difficile e costoso a farsi che a dirsi ahimè.. (soprattutto per impianti piccoli o per tanti condomini)

Saluti
Francesco

Direi che sia più che sufficiente l'atto del diritto di superficie firmato dall'amministratore del condominio (che è la persona fisica che rappresenta il condominio quale persona giuridica).