Pratica rigettata, il cliente vuole comunque costruire l'impianto, è abusivo? - EnergeticAmbiente.it

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Pratica rigettata, il cliente vuole comunque costruire l'impianto, è abusivo?

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  • Pratica rigettata, il cliente vuole comunque costruire l'impianto, è abusivo?

    Gentili amici di Energeticambiente,

    vi scrivo perchè mi trovo davanti ad un problema legislativo.
    Lavoro per un'azienda che si occupa di rinnovabili, nel realizzare un impianto domestico il comune ha rigettato la pratica in quanto incompleta. Il cliente vuole comunque fare l'impianto in modo totalmente abusivo e i miei capi mi rassicurano dicendo che la sola richiesta Enel con la firma dello schema elettrico non comporta per me alcun tipo di rischio malgrado l'impianto sia totalmente abusivo. Secondo me io qualche rischio lo corro e mi sono rifiutato, ma loro cercano di convincermi. Chi ha ragione?

  • #2
    Beh, tu come mandatario dichiari che l'impianto è stato realizzato in conformità alla pratica comunale...
    Impianto totalmente integrato allacciato 11/10/2010
    2.35kwp orientamento ENE - tilt 3°
    Pannelli Brandoni Solare 235W - Inverter Schneider Sunezy 2001 - Osimo (AN)
    http://www.rendimento-solare.eu/it/o...301/14352.html

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    • #3
      Quindi pur essendo vero che Enel e comune non si parlano, io nella dichiarazione di fine lavori all'Enel dichiaro che sono in regola anche col comune... per cui falsa testimonianza...

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      • #4
        Originariamente inviato da dilam Visualizza il messaggio
        il comune ha rigettato la pratica in quanto incompleta.
        Se la pratica è solo incompleta magari basta completarla con i documenti mancanti ?

        Originariamente inviato da dilam Visualizza il messaggio
        i miei capi mi rassicurano dicendo che la sola richiesta Enel con la firma dello schema elettrico non comporta per me alcun tipo di rischio
        Al di là della deontologia professionale che basterebbe IMHO per rifiutarti, la sola richiesta Enel + schema elettrico (quindi a impianto non ancora iniziato) non comporta alcun rischio.
        I rischi ci sono poi con le pratiche di fine lavori e connessione come già scritto da cobrak.
        .
        http://www.casasostenibile.org/casa.html

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        • #5
          Ma perché un tecnico dichiara che è conforme "alla pratica comunale" ? Un tecnico dichiarerà che è conforme nei riguardi della realizzazione tecnica e della conformità dei materiali impiegati ?

          Ma aldilà di tutto cosa sarà mai questo documento mancante ?

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          • #6
            Originariamente inviato da umbi Visualizza il messaggio
            Ma perché un tecnico dichiara che è conforme "alla pratica comunale" ?
            ALLEGATO P: DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’ DI FINE LAVORI DI REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI PRODUZIONE

            Con la presente dichiarazione, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 DPR 28 dicembre 2000 n. 445, consapevole delle responsabilità e delle sanzioni penali previste dall'art. 76 del citato DPR per false attestazioni e dichiarazioni mendaci, il sottoscritto ....
            ...DICHIARA
            ...che l'impianto di produzione sopraindicato è stato realizzato nel rispetto delle tempistiche previste dalla normativa vigente in relazione al titolo abilitativo alla costruzione ed esercizio dell'impianto (DIA, SCIA ecc...) presentato al Comune di XXXXXX il XXXXX
            .
            http://www.casasostenibile.org/casa.html

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            • #7
              La pratica non può essere completata perchè il cliente ha delle difformità sul tetto.
              L'iter di connessione è partito al momento della CIL, alla quale, dopo circa un mese, il comune ha risposto intimando la diffida.
              Poichè i lavori non sono ancora partiti, sono in regola con il comune, ma il cliente vuole proseguire ugualmente.
              Può sfruttare l'iter di connessione già in corso ma, dato che io non voglio firmare il fine lavori, dovrebbe trovare un tecnico disposto a firmare fine-lavori + conformità.
              Dalle vostre risposte ho capito che se io mi rifiuto di firmare questi due documenti non rischio nulla. Ho semplicemente iniziato la procedura di connessione quando era regolare farlo (visto che il comune non aveva ancora risposto). Giusto?

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              • #8
                Grazie mangusta,

                forse umbi si riferiva al fatto che (come spesso accade in Italia coi vari enti), l'Enel non chiede alcun documento di natura "comunale-urbanistica" anche se credo, che nella di.co. implicitamente viene considerato conforme a tutte le norme vigenti.

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                • #9
                  bhe se firmi una di.co non è che ti prendi la responsabilità sul titolo edilizio. inoltre l'allegato P parla di tempistiche relative al titolo edilizio, non di conformità edilizia... ovviamente se non hai titoli non hai tempistiche da dichiarare... La conformità edilizia è responsabilità del proprietario (e di chi ha realizzato/progettato l'edificio eventualmente) o tua se asseveri appunto la conformità edilizia. Nel caso specifico, il Comune secondo me vuole oneri per regolarizzare eventuali difformità e, a meno che non siano opere insanabili, consiglia al tuo cliente di mettere in stand-by l'enel (presenti dichiarazione di ritardo per questioni autorizzative), gli fai mettere a posto l'edificio a livello edilizio se no lo saluti e avanti un'altro.

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                  • #10
                    Grazie levyrameg,

                    il discorso è che il cliente non vuole regolarizzare, e io ho sbagliato a presentare il progetto al comune, avrei dovuto rifiutarmi sin dall'inizio perchè la storia puzzava, ma la mia inesperienza è stata cattiva consigliera.
                    Le mie preoccupazioni in merito riguardano il fatto che:
                    1) Pur non interessandomi che l'edificio sia abusivo o meno (sono un ing. industriale e non ho competenze in merito quindi non potrei nemmeno consigliare nulla al cliente che pure lui è un tecnico), ma che l'impianto è installato completamente all'oscuro del comune. Se in futuro qualcuno denuncerà l'abuso io che ho firmato la di.co. dell'impianto e ne ho permesso l'allacciamento alla rete enel ci andrò di mezzo assieme al cliente?
                    2) Considerando che il comune ha una pratica (seppure archiviata) con la quale mi diffidava dal proseguire/iniziare i lavori, la mia firma sul fine-lavori e sulla di.co. da presentare all'enel, potrebbero attestare la mia malafede? (ovvero tu sapevi che il comune non ti aveva concesso l'autorizzazione e hai fatto l'impianto ugualmente omettendo di presentare documentazione al comune)
                    3) Ho notato che la giurisprudenza italiana è piena di sentenze del tipo "l'ingegnere in quanto tecnico non poteva non sapere..." Se firmo la di.co. io non posso non sapere che l'impianto fotovoltaico debba essere installato secondo le vigenti norme urbanistiche...

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                    • #11
                      ripeto o fai mettere a posto dal cliente la regolarità edilizia o lascia perdere. Se il comune ti ha già diffidato... Tanto quella roba la dovrà mettere a posto prima o poi...

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                      • #12
                        fai come ti suggerisce levyrameg "...fai mettere a posto dal cliente la regolarità edilizia..." altrimenti il tuo cliente avrà sul tetto un'altra difformità. Poi il tutto diventa difficile da sanare. Dopo aver ricevuto la diffida nel proseguire i lavori, dovevi sospendere le attività . Ora è semplice trovare il colpevole basta leggere chi ha firmato i documenti a partire dalla data di ricevimento della notifica. Di certo è che il distributore elettrico non ha colpa, anzi, ma può a sua volta rincarare la dose in quanto il tecnico\soggetto responsabile ha validato e sottoscritto informazioni mendaci.

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                        • #13
                          Salve Tn19, i lavori non sono proprio iniziati, quindi sono ok col comune. Solo che il cliente vuole continuare lo stesso contro la mia volontà.
                          La connessione ENEL può portarla avanti lui con il mio progetto preliminare (che è stato presentato prima della diffida) ma se io non firmo il fine-lavori e di.co. la responsabilità ricadrà sul tecnico (se mai lo trova) che glieli firma.
                          Penso che il mio ragionamento possa essere corretto... L'impianto ancora non è installato l'unica cosa in essere è la richiesta di connessione che è stata accettata, quindi l'ENEL sta aspettando che l'impianto sia finito per connetterlo.

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                          • #14
                            Dilam, il tuo ragionamento è corretto. Ciò che è stato fatto prima della notifica ( come firme) non importa in quanto sono i preliminari per avviare tutto l'iter. Quello che conta è che dal ricevimento della diffida si fermino i lavori. Quindi come dici niente fine lavori e niente dichiarazione di conformità. Se il cliente vuole procedere fatti fare una lettera di revoca per l'incarico ricevuto e lo saluti.

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                            • #15
                              Originariamente inviato da dilam Visualizza il messaggio
                              quindi sono ok col comune. Solo che il cliente vuole continuare lo stesso contro la mia volontà.
                              Se hai fatto un preliminare non ti preoccupare. La domanda di connessione in genere è fatta prima della richiesta di autorizzazione per cui non vedo problemi. Occhio nell'allegato A della domanda di connessione c'è dichiarazione inizio procedimento autorizzativo. Cosa che hai fatto. Adesso secondo me dovresti:

                              - comunicare al cliente formalmente dicendo che non puoi andare avanti col mandato viste le difformità da sanare.
                              - nel caso in cui il cliente si illumini, comunicare ad enel il ritardo per quanto riguarda l'iter autorizzativo (così si congelano le tempistiche del preventivo), fai sanare, risblocchi enel e chiudi la pratica a impianto finito.
                              - nel caso in cui il cliente voglia per forza andare avanti, la comunicazione di cui sopra di fatto pone una linea di confine tra il tuo incarico e quanto fatto successivamente, per cui dormirei sogni sereni. Roba che fa esperienza.

                              Insomma, l'importante è che comunichi con qualcosa di scritto al clinte sia la problematica sorta sia la tua intenzione di proseguire solo a sanatoria eseguita.

                              Io farei così.

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                              • #16
                                Originariamente inviato da Tn19 Visualizza il messaggio
                                Se il cliente vuole procedere fatti fare una lettera di revoca per l'incarico ricevuto e lo saluti.
                                Questa non è così semplice, io sono dipendente quindi una lettera di revoca non posso farla perchè coinvolgerei l'azienda. Se loro vogliono proseguire (così mi sembra) la connessione andrà fatta da un altro tecnico. Ammesso che sia possibile che risulti un responsabile tecnico diverso dall'azienda che ha installato. Ecco che sorge un'altra domanda: il responsabile tecnico per la firma di di.co. e fine-lavori può essere esterno all'azienda? credo di no

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                                • #17
                                  ma di che tipo di difformità stiamo parlando?

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Hai fatto solo un preliminare, non ti preoccupare troppo. Semmai fai ragionare il padrone dell'azienda... Se il comune ha già notificato la questione mi pare da idioti insistere.

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                                    • #19
                                      Stiamo parlando di una difformità che il cliente non vuole sanare in quanto metterebbe nei guai il vicino (le due case hanno un lato in comune) che ha costruito un intero piano accanto casa sua... A me pare una scusa da finto ingenuo sinceramente.
                                      Comunque sono lieto di sapere che se vorrà andare avanti non rischio nulla... mi dispiace un po' schierarmi contro la mia azienda, che probabilmente non potrà operare lo stesso. Ma non possono portare a casa lavori di questo tipo dato che i rischi vanno a me.

                                      P.s. anche se mi sono presentato in un apposito post nel forum dedicato ai saluti ci tengo a precisare che sono un giovane ingegnere da meno di un anno responsabile tecnico, quindi ogni vostra risposta è per me fonte di sapere e per questo motivo vi ringrazio tutti, e vi chiedo scusa per la mia insistenza e/o eventuali ripetizioni.

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                                      • #20
                                        Salve a tutti, stavo leggendo questa discussione in quanto ce una parte che mi interessa e volevo sottoporre.
                                        Mio padre nel 2010 ha fatto un impianto su un tetto di un capannone da 100 kw.
                                        Siamo stati allacciati il 23.12.10 quindi NON siamo rientrati nella 129/2010.
                                        Ora non sappiamo se il tecnico aveva dato la fine lavori presso il Comune.
                                        Leggendo un po' i Vostri messaggi sono andata a vedere sul portale gse e mi sono letta la DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’ DI FINE LAVORI DI REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI PRODUZIONE di cui parla @MANGUSTA ma non leggo la frase che ha riportato ... "che l'impianto di produzione sopraindicato è stato realizzato nel rispetto delle tempistiche previste dalla normativa vigente in relazione al titolo abilitativo alla costruzione ed esercizio dell'impianto (DIA, SCIA ecc...) presentato al Comune di XXXXXX il XXXXX ".
                                        Quindi volevo chiedere, nel caso in cui non fosse stata data l fine lavori edilizia a cosa si potrebbe incorrere?

                                        Grazie

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                                        • #21
                                          Se sei stata allacciata (cioe' e' venuto enel e tutti i contatori erano in funzione) prima del 31/12/2010 , e sembra il tuo caso , non rientri nella legge 129 e sei in regola.......
                                          Ultima modifica di spider61; 20-01-2015, 10:56.
                                          AUTO BANNATO

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                                          • #22
                                            Mi sto mettendo in contatto con lo studio che aveva fatto la pratica ma sembrano introvabili.
                                            Nel caso in cui non fosse stata data la fine lavori e sono passati 4 anni, come mi dovrei comportare? se venisse un controllo del gse mi potrebbe togliere il contributo? e

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                                            • #23
                                              Bambi, la dichiarazione di cui parla Magusta è l'allegato P ovvero la fine lavori da inviare ad Enel. Se per caso non hai depositato la fine lavori, lo puoi fare in sanatoria pagando una sanzione. Inoltre, se hai fatto l'impianto su un capannone con i pannelli complanari a falda, non è detto che tu abbia dovuto per forza fare una DIA o Scia o PdC. Se per caso fosse stata presentata una sola comunicazione in comune, la fine lavori classica non è richiesta (anche se è meglio farla....). Tant'è che il GSE non la chiede manco per gli impianti soggetti alla 129/10... Non essendo poi tu ricaduto nella legge 129/10 non mi allarmerei poi troppo. Tra l'altro a ben leggere la 129/10 richiedeva di dare una fine lavori al comune quando spesso l'opera non era finita, ovvero mancava sicuramente almeno da posare il contatore di produzione per cui a rigore dichiarare di aver chiuso i lavori è un non-sense (che ovviamente si era obbligati a fare, ma io feci solo pochi impianti domestici che richiedevano solo comunicaizone). ancora, all'epoca l'allegato P non richiedeva esplicitamente quanto indicato da mangusta, c'era comunque, per essere ligi, da comunicare al distributore i dati relativi al titolo abilitativo secondo (mi pare, vado a capocchia) la delibera 125/10.

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                                              • #24
                                                Scusa bambi , ma hai cambiato il testo della discussione mentre rispondevo ?!
                                                AUTO BANNATO

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                                                • #25
                                                  no, assolutamente.

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                                                  • #26
                                                    Sinceramente sono un pò preoccupata, mio padre ha messo anima e cuore in quel progetto e tutti i suoi risparmi e visto che rimarrà li per 20 anni e io poi sarò la responsabile non vorrei dover indebitarmi perchè il gse mi toglie il contributo.
                                                    Io sto cercando un elenco di documentazioni che il GSE chiede durante i sopralughi ma nessuno mi sa dire con certazza cosa chiede.
                                                    Come può essere possibile una cosa del genere, un ente dovrebbe mettere a disposizione un elenco di tutti gli allegati da richiedere in caso di sopraluogo.

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Allora mi sono incasinato io , perche' avevi scritto anche nelle ispezioni del GSE , ti ha scritto tutto levyrameg, per il comune almeno una comunicazione in carta semplice dovrebbero averla fatta , a quei tempi (forse) non si chiamava nemmeno CIA.... io nel 2010 sul tetto di casa , il comune e' piccolo e ci si conosce un po' tutti , andai in ufficio a portarla e chiedere se andava bene , il fatto che fosse complanare al tetto era tutto OK... nel tuo caso impianto da 100kw mi sembra starno che non sia stato scritto qualcosa....
                                                      AUTO BANNATO

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da dilam Visualizza il messaggio
                                                        *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
                                                        Tu firmando il progetto dichiari che il sistema fotovoltaico da te progettato funziona, o che sia sul tetto o che sia in giardino o che sia sotto il letto del proprietario. Che cosa centri tu col comune scusa? La firma che metti sullo schema elettrico vale per la funzionalità dell'impianto o che esso esista o no.

                                                        Sarebbe come dire che se io compro una macchina rubata, tu che l'hai progettata e costruita sei in parte responsabile e consapevole del furto.
                                                        Ultima modifica di nll; 22-01-2015, 22:00.

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                                                        • #29
                                                          Originariamente inviato da Jovanz Visualizza il messaggio
                                                          Tu firmando il progetto dichiari che il sistema fotovoltaico da te progettato funziona
                                                          Non è neppure così... firmando il progetto ti assumi la responsabilità sul progetto. Poi c'è un installatore che firmando una di.co attesta che l'impianto è stato eseguito a regola d'arte e in conformità col progetto. Per cui se l'impianto non funziona non è necessario che il progetto sia sbagliato... Inoltre c'è anche spesso un direttore lavori che attesta la conformità dell'opera...

                                                          La questione sollevata da dilam è però un pelino più sottile e ha a che fare con la pratica verso il distributore dove è necessario, mi pare per la AEEG 125/10, dichiarare di avere avviato un procedimento autorizzativo per l'impianto, con tanto di numero di telefono del responsabile dell'ente incaricato al rilascio dell'autorizzazione. Sia chiaro, anche questo documento lo firma il soggetto responsabile... ma se curi la pratica e sei a conoscenza di un abuso mi pare deontologicamente scorretto non far presente la cosa ed in caso di palese volontà nel protrarre l'abuso ritengo corretto rifiutare l'incarico.

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                                                          • #30
                                                            stamattina mi stanno facendo 2 allacci
                                                            tra la nuova caterva di documenti da compilare c'è anche quello della rispondenza al progetto!
                                                            FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
                                                            FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
                                                            FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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