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Sistemi di accumulo: Regolamenti e costi

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  • Sistemi di accumulo: Regolamenti e costi

    Salve,nel mio lavoro di tesi devo analizzare le varie opzioni di destinazione dell'energia prodotta da un impianto fotovoltaico presente in un' azienda. L' impianto in questione è da 300kWp e, attualmente, l'energia non autoconsumamata viene ceduta in rete e quindi venduta. Volevo sapere se, in base ai regolamenti vigenti, sarebbe possibile accumulare tale energia in un sistema di accumulo e, se si, quanto verrebbe a costare l installazione e l' accumulatore. Grazie

  • #2
    Il problema che la normativa corrente non permette che un sistema di accumulo sia connesso direttamente alla rete, pertanto per utilizzarlo ci vuole un teleruttore che isola i due impianti, con tutti i problemi di consumo, produzione che ci sono, non tralasciando che gli inverter on grid installati non vanno bene per un sistema ad isola.

    Escludendo questo problema i costi sono proporzionali al dimensionamento, che varia in base al fabbisogno, e non è di semplice risposta.
    Unica cosa possibile, normativamente parlando, è un sistema tipo UPS.

    Economicamente parlando senza incentivi non cè nessun vantaggio economico a sobbarsi questa spesa.
    Non tenendo conto di quanto sia autoconsumo dell'azienda, se lavora solo durante le ore solari o se lavora in modo intensivo la notte.

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    • #3
      se l'energia immessa è poca (nel senso che si lavora a ciclo continuo) una soluzione tipo UPS magari puo stare in piedi..ad esempio con un sistema che monitorando l'eccesso accende dei carica batterie in progressione..e poi di notte si usa tale energia per una rete di illuminazione ad isola...è vero che l'immesso diurno viene pagato poco, però le aziende comprano energia di notte a prezzi relativamente bassi..bisogna vedere se il gioco vale la candela.

      Se invece occorre immagazzinare la produzione di sabato e domenica per poi usarla in settimana , l'investimento in batterie potrebbe essere elevato.. mentre il loro uso (kwh anno "spostati"), assai ridotto...senza contare che poi nel periodo di ferie estive comunque non si puo pensare di immagazzinare 15-20 giorni di produzione..e che esistono magari ponti di 3-4 giorno in primavera... e quindi una buona fetta di energia rischia di andare in rete..

      In inverno la produzione di sabato e domenica non ricaricherebbe di molto le batterie..che quindi avrebbero un tasso di utilizzazione comunque basso..
      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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      • #4
        Grazie ad entrambi della risposta, che, tra l'altro, mi sono state utili!

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