Non so se a qualcuno sia già capitato un problema simile a quello in cui mi sono imbattuto. E' un'altra testimonianza, se ce ne fosse ancora bisogno, di quanti inconvenienti possano capitare con la procedura on line di connessione e di come i problemi informatici e la rigidità delle procedure influenzino negativamente la qualità del servizio che Enel dà ai produttori. Scusate se il post è un po' lunghetto ma devo inserire un minimo di informazioni altrimenti non si capisce.
La storia inizia al termine dei fatidici 20 gg. lavorativi dall'inoltro della domanda, quando finalmente ricevo il preventivo di connessione per un impianto fotovoltaico da 4,5 Kw. Mi aspettavo, avendo fatto tanti impianti, il solito importo attorno ai 200-300 euro. Non potete immaginare il mio stupore quando ho letto la cifra di 2950 euro (IVA inclusa) per la connessione alla rete!!
Incredulo, cerco di capire la motivazione per una cifra così alta.
Nel documento è specificato che “il preventivo di connessione, è stato elaborato secondo le seguenti condizioni:
• Potenza già disponibile per la connessione (art. 1.1,cc del TICA) 3.3 kW;
• Potenza in immissione richiesta (art. 1.1,dd del TICA) 4.5 kW;
• Potenza in prelievo richiesta per usi diversi da servizi ausiliari 3.3 kW;
• Potenza nominale dell’impianto di produzione 4.5 kW;
• Potenza ai fini della connessione (art. 1.1,z del TICA) 1.2 kW.”
Tali dati risultano coerenti con la domanda di connessione ma non spiegano certo come mai l’importo sia così alto.
Più avanti si legge:
Valore € 2.418,64 determinato come minimo tra:
A = € 35,00 * 1.2 + € 90,00 * 1 * 1.2 * € 21,08 +100 = € 2.418,64
B = € 4,00 * 1.2 + € 7,50 * 1 * 1.2 * € 5,23 +6000 = € 6.051,87
Rispetto alla formula riportata nel TICA mi sembra che al posto della distanza in km sia stata riportata una cifra in euro (evidenziata in rosso) e questo potrebbe spiegare il problema, del resto se guardo altri preventivi ricevuti la struttura della formula è sempre coerente con il TICA mentre questa mi risulta proprio anomala.
Più avanti viene inoltre precisato che “non devono essere effettuate opere strettamente necessarie alla realizzazione fisica della connessione” e “non sono previsti lavori per la realizzazione della connessione”.
Aggiungo che il sito di installazione è in una zona residenziale e nelle immediate vicinanze c'è già un altro impianto fotovoltaico per cui è ragionevole che non siano previsti lavori per la realizzazione della connessione.
Tutto fa presumere che si tratti di un grossolano errore. Contatto il referente Enel di zona indicato nel preventivo e anche lui si dimostra assai sorpreso dell’importo e sostiene che si tratta sicuramente di un errore. Mi avvisa però che i sistemi informatici non consentono di correggere un errore di questo tipo e che lui può solo aprire un ticket all'assistenza tecnica del portale evidenziando il problema. Aggiunge che i servizi informatici hanno una enorme coda di problemi da smaltire e mi avverte che ci vorranno dei mesi. Ci sarebbe però un’altra soluzione più veloce che in altri casi ha funzionato: devo annullare la domanda di connessione dal portale e riemettere una nuova domanda. Mi assicura che in questo caso in 3-4 giorni riceverò un nuovo preventivo la cui elaborazione verrà tenuta sotto controllo.
Contatto allora il cliente, il quale però giustamente vuole avere una rassicurazione scritta da Enel che, a fronte dell’annullamento della domanda, si impegni a mettere a disposizione il nuovo preventivo nei 3-4 giorni promessi. Ricontatto il referente di zona il quale ribadisce che lui non può inviare alcuna comunicazione scritta e che non può andare oltre un accordo verbale basato sulla fiducia reciproca.
Non mi sempra una risposta accettabile e non mi resta a questo punto che scrivere un fax di reclamo ad Enel sollecitando una tempestiva correzione del preventivo e riservandomi eventualmente di chiedere l’indennizzo previsto per il ritardo.
Chissà però quanto dovrò attendere...
Potete facilmente immaginarvi lo stato d'animo... Mi piacerebbe sapere se qualcun altro ha avuto una esperienza simile e come è andata a finire.
Sono ovviamente graditi suggerimenti. In ogni caso quando riceverò la risposta da Enel pubblicherò un nuovo post di aggiornamento per condividere l'esperienza.
La storia inizia al termine dei fatidici 20 gg. lavorativi dall'inoltro della domanda, quando finalmente ricevo il preventivo di connessione per un impianto fotovoltaico da 4,5 Kw. Mi aspettavo, avendo fatto tanti impianti, il solito importo attorno ai 200-300 euro. Non potete immaginare il mio stupore quando ho letto la cifra di 2950 euro (IVA inclusa) per la connessione alla rete!!
Incredulo, cerco di capire la motivazione per una cifra così alta.
Nel documento è specificato che “il preventivo di connessione, è stato elaborato secondo le seguenti condizioni:
• Potenza già disponibile per la connessione (art. 1.1,cc del TICA) 3.3 kW;
• Potenza in immissione richiesta (art. 1.1,dd del TICA) 4.5 kW;
• Potenza in prelievo richiesta per usi diversi da servizi ausiliari 3.3 kW;
• Potenza nominale dell’impianto di produzione 4.5 kW;
• Potenza ai fini della connessione (art. 1.1,z del TICA) 1.2 kW.”
Tali dati risultano coerenti con la domanda di connessione ma non spiegano certo come mai l’importo sia così alto.
Più avanti si legge:
Valore € 2.418,64 determinato come minimo tra:
A = € 35,00 * 1.2 + € 90,00 * 1 * 1.2 * € 21,08 +100 = € 2.418,64
B = € 4,00 * 1.2 + € 7,50 * 1 * 1.2 * € 5,23 +6000 = € 6.051,87
Rispetto alla formula riportata nel TICA mi sembra che al posto della distanza in km sia stata riportata una cifra in euro (evidenziata in rosso) e questo potrebbe spiegare il problema, del resto se guardo altri preventivi ricevuti la struttura della formula è sempre coerente con il TICA mentre questa mi risulta proprio anomala.
Più avanti viene inoltre precisato che “non devono essere effettuate opere strettamente necessarie alla realizzazione fisica della connessione” e “non sono previsti lavori per la realizzazione della connessione”.
Aggiungo che il sito di installazione è in una zona residenziale e nelle immediate vicinanze c'è già un altro impianto fotovoltaico per cui è ragionevole che non siano previsti lavori per la realizzazione della connessione.
Tutto fa presumere che si tratti di un grossolano errore. Contatto il referente Enel di zona indicato nel preventivo e anche lui si dimostra assai sorpreso dell’importo e sostiene che si tratta sicuramente di un errore. Mi avvisa però che i sistemi informatici non consentono di correggere un errore di questo tipo e che lui può solo aprire un ticket all'assistenza tecnica del portale evidenziando il problema. Aggiunge che i servizi informatici hanno una enorme coda di problemi da smaltire e mi avverte che ci vorranno dei mesi. Ci sarebbe però un’altra soluzione più veloce che in altri casi ha funzionato: devo annullare la domanda di connessione dal portale e riemettere una nuova domanda. Mi assicura che in questo caso in 3-4 giorni riceverò un nuovo preventivo la cui elaborazione verrà tenuta sotto controllo.
Contatto allora il cliente, il quale però giustamente vuole avere una rassicurazione scritta da Enel che, a fronte dell’annullamento della domanda, si impegni a mettere a disposizione il nuovo preventivo nei 3-4 giorni promessi. Ricontatto il referente di zona il quale ribadisce che lui non può inviare alcuna comunicazione scritta e che non può andare oltre un accordo verbale basato sulla fiducia reciproca.
Non mi sempra una risposta accettabile e non mi resta a questo punto che scrivere un fax di reclamo ad Enel sollecitando una tempestiva correzione del preventivo e riservandomi eventualmente di chiedere l’indennizzo previsto per il ritardo.
Chissà però quanto dovrò attendere...
Potete facilmente immaginarvi lo stato d'animo... Mi piacerebbe sapere se qualcun altro ha avuto una esperienza simile e come è andata a finire.
Sono ovviamente graditi suggerimenti. In ogni caso quando riceverò la risposta da Enel pubblicherò un nuovo post di aggiornamento per condividere l'esperienza.
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