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Decreto semplifica Fotovoltaico e modello unico

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  • Vincolo paesaggistico

    Salve a tutti.
    Premetto che è la prima volta che vorrei usare l'iter semplificato per una connessione di un fotovoltaico.
    Nel file guida di Enel per la compilazione, ho visto che appare più volte (e in un rosso minaccioso) la nota che dice
    che l'iter semplificato non può essere usato se esistono vincoli paesaggistici (non specifica quali però).
    Nella parte "Dichiarazioni" c'è la nota dove si dichiara che l'impianto sarà realizzato nel rispetto dell'art 7-bis del Dlgs 28/11.
    All'articolo del citato Dlgs, si legge che "l'installazione di impianti solari fotovoltaici e termici con le modalità di cui all'articolo 11, comma 3, del decreto legislativo n. 115 del 2008, su edifici non ricadenti fra quelli di cui all'articolo 136, comma 1, lettere b) e c), del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, non è subordinata all'acquisizione di atti amministrativi di assenso, comunque denominati."
    Quindi, un immobile ricadente nella fattispecie dell'art. 142 del Dlgs di cui sopra, (ad es. vicino ad un fiume/torrente, come può capitare) possono adottare l'iter semplificato.
    In questo caso chi chiede il benestare paesaggistico? L'Enel? Non credo proprio. Ho infatti chiesto in Enel ma cascano dalle nuvole.
    Mi sa che è un "baco" normativo, uno dei tanti.
    A qualcuno è capitato un qualcosa del genere?
    Buona serata
    Flavio

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    • Secondo me se c'è un qualsiasi vincolo non puoi effettuare l'iter semplificato ma devi andare in ordinario e chiedere al comune/provincia o chi di competenza le eventuali autorizzazioni...

      saluti

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      • Ma se la legge dice che tale installazione "non è subordinata all'acquisizione di atti amministrativi di assenso, comunque denominati" che autorizzazione paesaggistica vuoi chiedere? È scritto chiaro che non serve nessuna autorizzazione, non la devi chiedere ne tu ne enel, o almeno questo dice la norma. Nella realtà nessuno tra enel comuni e soprintendenze sembra aver letto questa semplice frase, che peraltro vige da prima del modello semplificato. Come spesso succede la legge vale meno di quello che i vari attori hanno capito o fatto finta di capire

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        • Si infatti, il Decreto è chiaro: non possono seguire l'iter semplificato gli impianti che ricadono nell'art. 136 del Dlgs 42/2004 (che è il T.U. dei beni culturali).
          Quindi, se seguo alla lettera, se ho una casa vicino ad un torrente (quindi tutelata ai sensi dell'art 142 del T.U.) posso seguire l'iter semplificato.
          E' evidentemente una stortura perchè l''art 7-bis del Dlgs 28/11 confligge chiaramente con il T.U.
          L'ennesimo provvedimento fatto di fretta, con lo scopo di facciata di semplificare le cose: invece crea confusione.
          Il legislatore si dimostra, ancora una volta, incompetente. (noticina: mi chiedo se sono veramente incompetenti o se lo fanno apposta. In entrambi i casi è grave)
          Buona giornata a tutti
          Flavio

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          • In una delle poche installazioni su falda che ho fatto (3kwp ma con contestuale richiesta di prelievo) c'erano un po di vincoli (zona gravine) e il comune voleva la paesaggistica semplificata...li ho talmente stressati sulla non necessita con tutti gli articoli si legge, che quando ho presentato di proposito SOLO la cil,mi hanno risposto "non serve nemmeno quella" [emoji6]

            inviato dal mio LG G4
            FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
            FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
            FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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            • Modifica della sagoma dell'edificio

              Gentili utenti del forum,


              Sono Salvatore Scotto,
              Mi presento in quanto questo è il mio primo post su questo forum che seguo da tempo con interesse.


              Vorrei porre l'attenzione su un tema secondo me non ancora approfondito: la modifica della sagoma dell'edificio.


              in particolare il D.lgs. 115/2008 recita:
              "nonché di impianti solari termici o fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi"


              Nel caso di pannelli classici (4 cm di altezza) installati in piano, paralleli e aderenti al tetto (sollevati di qualche cm per fissarli ad una struttura di sostegno) in zona vincolata paesaggisticamente ma non su edificio
              ricadente tra quelli di cui all'articolo 136, comma 1, lettere b) e c) d.lgs 42 del 22 gennaio 2004.


              Dinanzi ad un comune e/o ad una sovrintendenza che dichiarano che tale impianto implica la modifica della sagoma,
              A quale riferimento tecnico normativo potrei appellarmi per "difendere" l'adozione dell'iter semplificato e la mancata richiesta di autorizzazione paesaggistica? Non vorrei fare affidamento solo al buonsenso di tali enti.


              Grazie per le eventuali risposte.

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              • ma non pè che stai fasciandoti la tseat prima di rompertela?
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                • Originariamente inviato da Sas Visualizza il messaggio
                  ... in zona vincolata paesaggisticamente ma non su edificio ricadente tra quelli di cui all'articolo 136, comma 1, lettere b) e c) d.lgs 42 del 22 gennaio 2004.
                  Di fatto la procedura semplificata non viene accettata se c'è un qualsiasi vincolo perchè Comuni e Soprintendenze continuano a volere la paesaggistica, almeno in Lombardia.
                  Ultima modifica di mangusta; 26-03-2016, 19:19.
                  .
                  http://www.casasostenibile.org/casa.html

                  Commenta


                  • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                    ma non pè che stai fasciandoti la tseat prima di rompertela?
                    Da quanto ho capito il modello unico è una comunicazione. L'unica verifica da attendere è quella del gestore di rete che non include la verifica della rispondenza all'articolo 7 bis, comma 5, del d.lgs 28 2011.
                    Il mio timore è quello di partire con l'installazione dopo aver ricevuto il parere tecnico positivo del distributore, e ritrovarmi poi accusato di abuso edilizio (e con SSP negato magari).

                    @Mangusta

                    Premesso che il caso Lombardia è un chiaro esempio di corto circuito legislativo...In quale fase la procedura semplificata viene bloccata? Quale ente la blocca? in che modo?

                    Grazie

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                    • Originariamente inviato da Sas Visualizza il messaggio
                      ...In quale fase la procedura semplificata viene bloccata? Quale ente la blocca? in che modo?
                      Boh??
                      Io mi riferivo a domande preventive agli enti che hanno risposto "no, ci vuole paesaggistica" nonostante i riferimenti a leggi e decreti.
                      .
                      http://www.casasostenibile.org/casa.html

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                      • Originariamente inviato da Flavioma Visualizza il messaggio
                        Salve a tutti.

                        In questo caso chi chiede il benestare paesaggistico? L'Enel? Non credo proprio. Ho infatti chiesto in Enel ma cascano dalle nuvole.
                        Mi sa che è un "baco" normativo, uno dei tanti.
                        A qualcuno è capitato un qualcosa del genere?
                        Buona serata
                        Flavio
                        Buona sera Flavio, a mio parere hai centrato un punto importante su cui da giorni sto ragionando.

                        Il DM 19 Maggio 2015 è chiaro all'articolo 3: gli impianti del citato decreto, non necessitano (più) di autorizzazione paesaggistica, esclusi quelli ricadenti nell'ambito dell'articolo136, comma 1, lettere b) e c), deldecreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Per esempio, il Comune di Verona ha recepito pienamente la normativa e la applica a pieno regime: Comune di Verona | Procedura semplificata per i piccoli impianti fotovoltaici .... E il Gestore di Rete AGSM, che per lo più ha competenza a Verona, in accordo quanto al precedente periodo, permette di scegliere l'iter semplificato nel caso in cui si debba installare un impianto fotovoltaico su un edificio a 20 m da un corso d'acqua vincolato ai sensi dell'art. 142 (e NON 136), comma 1 del D. Lgs. 42/2004 (ho affrontato il tema con un referente).

                        ENEL Distribuzione, invece, ha aggiunto una restrizione. Non eslude l'iter semplificato solo per gli impianti installati in zone di cui all'art. 136, comma 1, lettere b) e c), bensì per ogni edificio che "ricada in centri storici, ville, parchi, e/o immobili sottoposti a vincolo paesaggistico" (vedi nota in rosso nel momento di eseguire la verifica preliminare per l'accesso all'iter semplificato da Portale Produttori). Di conseguenza, un impianto fotovoltaico su un edificio a 20 m da un corso d'acqua vincolato ai sensi dell'art. 142 (e NON 136), comma 1 del D. Lgs. 42/2004, con ENEL Distribuzione deve seguire l'iter ordinario, quindi nessuna comunicazione informativa da parte del Gestore di Rete a Comune e Regione, quindi (a parer mio) necessità da parte del Produttore di inviare richiesta di autorizzazione paesaggistica alla Soprintendenza (via Comune) e titolo autorizzativo al Comune.

                        La cosa più rilevante è però la seguente:
                        Con un impianto installato su immobile con vincolo DIVERSO da quello di cui all'art. 136, comma 1, lettere b) e c) del D.Lgs 42/2004, ma con:
                        - Tensione BT
                        - Potenza di immissione < Potenza disponibile in prelievo
                        - Potenza nominale ? 20 kW
                        - In regime di Scambio Sul Posto
                        - Complanare alla copertura
                        - Senza altri impianti di produzione sullo stesso punto
                        da portale Produttori ENEL Distribuzione bisogna inviare la domanda con iter ordinario (appunto per la presenza di vincolo generico paesaggistico, nonostante il rispetto dei requisiti del DM 19 Maggio 2015).
                        Per poter inviare la domanda però, è necessario, mettere la spunta su "NO" relativamente a "L'impianto è realizzato sul tetto di edificio con le modalità di cui all'articolo 7-bis, comma 5, del DLgs n. 28 del 2011?" e questa scelta mi è stata consigliata da un tecnico ENEL per iscritto.
                        Però a mio avviso è quantomeno discutbile perchè l'articolo 7-bis, comma 5, del DLgs n. 28 del 2011 e in cascata tutti le varie leggi richiamate (articolo 11, comma 3, D. Lgs 115/2008; articolo 3, comma, lettera a) D. Lgs. 192/2005;...) parla di installazioni di impianti fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda senza modificare la sagoma, ad esclusione di quegli immobile ricadenti nel vincolo di cui all'art. 136, comma 1, lettere b) e c) del D. Lgs 42/2004.
                        Quindi nel caso da me menzionato io riterrei esatto spuntare "SI'" a "L'impianto è realizzato sul tetto di edificio con le modalità di cui all'articolo 7-bis, comma 5, del DLgs n. 28 del 2011?", ma il sistema non permette di procedere.

                        Onestamente mi trovo in difficoltà per risolvere questo punto perchè i tecnici ENEL di contatto hanno competenze diverse da quelle autorizzative/legislative e non possono oggettivamente rispondere per come hanno strutturato il Portale Produttori e per chi li ha istruiti su come muoversi.

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                        • Originariamente inviato da Sky Visualizza il messaggio
                          ...ENEL Distribuzione, invece, ha aggiunto una restrizione. Non eslude l'iter semplificato solo per gli impianti installati in zone di cui all'art. 136, comma 1, lettere b) e c), bensì per ogni edificio che "ricada in centri storici, ville, parchi, e/o immobili sottoposti a vincolo paesaggistico"
                          Non vedo dove sia la restrizione.
                          Art. 136, comma 1, lettere b) e c)
                          Le ville, i giardini e i parchi, ..., che si distinguono per la loro non comune bellezza. I complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici;

                          ...quindi esattamente quello che scrive Enel.

                          Originariamente inviato da Sky Visualizza il messaggio
                          Di conseguenza, un impianto fotovoltaico su un edificio a 20 m da un corso d'acqua vincolato ai sensi dell'art. 142 (e NON 136), comma 1 del D. Lgs. 42/2004, con ENEL Distribuzione deve seguire l'iter ordinario
                          Di conseguenza ...da cosa?
                          .
                          http://www.casasostenibile.org/casa.html

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                          • La Lombardia ci ha messo qualche mese e il MiSe ha dovuto dirglielo due volte ma alla fine l'ha capito.
                            La paesaggistica serve solo per Art. 136, comma 1, lettere b) e c) del D. Lgs. 42/2004.

                            Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile :: Piccoli impianti fotovoltaici: Modello Unico nazionale

                            ...meglio tardi che mai.
                            .
                            http://www.casasostenibile.org/casa.html

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                            • Originariamente inviato da mangusta Visualizza il messaggio

                              ...quindi esattamente quello che scrive Enel.

                              Direi di no. Ho affrontato l'argomento con referenti ENEL Distribuzione di diverse zone: se un immobile è sottoposto a un generico vincolo paesaggistico (quindi non solo art. 136, comma 1, lettere b) e c) del D. Lgs. 42/2004) non è possibile scegliere l'iter semplificato. Ho anche una risposta scritta e pure molti utenti in questo forum l'hanno confermato. Il DM 19 Maggio 2015, invece, escluderebbe solo gli immobili di cui all'anzidetto art. 136, comma 1, lettere b) e c).

                              Originariamente inviato da mangusta Visualizza il messaggio
                              Di conseguenza ...da cosa?

                              Di conseguenza da quanto scritto sopra.

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                              • Qualcuno ha una risposta per il mio quesito sulla modifica della sagoma dell'edificio (post 276)?

                                In caso contrario qualsiasi tecnico comunale/sovrintendenza potrebbe invalidare il modello unico per la maggior parte degli impianti fotovoltaici.

                                Grazie per le eventuali risposte.

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                                • Originariamente inviato da Sky Visualizza il messaggio

                                  se un immobile è sottoposto a un generico vincolo paesaggistico (quindi non solo art. 136, comma 1, lettere b) e c) del D. Lgs. 42/2004) non è possibile scegliere l'iter semplificato.
                                  secondo me ti fasci la testa prima di averla rotta e chiedi a persone che, non sapendo esattamente cosa rispondere, ti dicono "meglio di no".
                                  Se non ci sono vincoli art. 136, comma 1, lettere b) e c) vai con la procedura semplificata.
                                  .
                                  http://www.casasostenibile.org/casa.html

                                  Commenta


                                  • Sas..ma se un pannello complanare fosse una modifica di sagoma...non pensi che le circa 500.000 Comunicazioni edilizie fatte sino ad oggi , anche in zone soggette a vincoli, sarebbero state oggetto di verifica edilizia e richiesta di ripristino per mancanza di autorizzazione?

                                    Insomma..perche mai da oggi che esiste una procedura semplificata..il COune dovrebbe cambiare atteggiamento rispetto ad una tipologia di manufatto?

                                    Ripeto..ma non è che ti stai fasciando la testa prima di rompertela?

                                    Hai un Reg Comunale che dice quello che dici tu?
                                    Hai esempio di diniego di Enti coinvolti in Autorizzazioni che hanno bocciato domande in tal senso?

                                    Possibile che nella tuo Comune e nella zona soggetta a vincolo non ci sia gia un FV complanare?
                                    Se si..perche l'Ente coinvolto dovrebe avere dato parre favorevole quando era necesasrio che lo esprimesse..e ora dovrebbe emettere un diniego, quando addirittura il suo parere non è più necessario?



                                    Ultima modifica di marcober; 07-04-2016, 13:09.
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da mangusta Visualizza il messaggio
                                      non sapendo esattamente cosa rispondere, ti dicono "meglio di no".
                                      In verità tutti i tecnici ENEL cui ho parlato erano fermamente convinti della cosa (vincolo paesaggistico generico -> Iter ordinario). Da qui nasce la mia perplessità.
                                      Che poi a logica e normativa alla mano dovrebbe essere come dici tu, è certamente un altro conto.

                                      Commenta


                                      • Originariamente inviato da Sas Visualizza il messaggio
                                        il mio quesito sulla modifica della sagoma dell'edificio (post 276)
                                        Il tuo "appiglio normativo" a mio avviso sta proprio in com'è formulato l'articolo 11, comma 3, del D.Lgs 115/2008. Esso, riassunto, recita così:

                                        Le modalità richiamate sono due:

                                        A
                                        A1 Aderente al tetto
                                        A2 Stessa inclinazione e stesso orientamento del tetto
                                        A3 Nessuna modifica della sagoma dell'edificio
                                        A4 Superficie inferiore a quella del tetto

                                        oppure

                                        B
                                        B1 Integrato nel tetto
                                        B2 Stessa inclinazione e stesso orientamento del tetto
                                        B3 Nessuna modifica della sagoma dell'edificio
                                        B4 Superficie inferiore a quella del tetto

                                        Nel caso B non ti poni il problema. Nel caso A, se insinuassero che il pannello aderente modifica la sagoma dell'edicio, non sarebbe mai possibile il rispetto contemporaneo di A1 e A3 e quindi l'unico caso fattibile sarebbe il B. Ma a quel punto il Legislatore avrebbe riportato una ridondanza, invece se ha espressamente indicato "ADERENTI O INTEGRATI" evidentemente voleva includere le due possibilità ritenendo tollerabile l'appoggio del pannello sulla copertura senza che emerga una modifica della sagoma.

                                        Detto questo per me non possono farti questa osservazione perchè a quel punto, al di là della semplificazione del DM 19 Maggio 2015, qualsiasi impianto fotovoltaico parzialmente integrato (appoggiato) non rispetterebbe le modalità dell'articolo 11, comma 3, del D.Lgs 115/2008 e dovrebbe venir installato previa DIA e non previa comunicazione preventiva (lo stesso articolo 11, comma 3 del D.Lgs 115/2008 dice che negli altri casi serve una DIA, ora SCIA o, meglio, PAS per le rinnovabili). Si creerebbe così un precedente non da poco, esteso a tutto il Territorio e riguardante anche quanto giù depositato negli anni precedenti. Non credo che nessuno abbia voglia di sollevare un polverone simile.

                                        La cosa interessante a mio avviso è che nei casi che esulano dall'art. 136, comma 1, lettere b) e c) del D. Lgs 42/2004 risulta ora possibile installare l'impianto fotovoltaico (rispettante anche gli altri requisiti del DM 19 Maggio 2015) senza che le Soprintendenze possano dare prescrizione su forma, tipologia di integrazione, colore dei pannelli,... che in certi ambiti sistematicamente erano soliti emettere.

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                                        • Io non ho capito una cosa:

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                                          • Originariamente inviato da Melo81 Visualizza il messaggio
                                            perchè non utilizzare l'Iter Classico e basta?
                                            Perché se ci sono i requisiti per l'iter semplificato il Portale Produttori di ENEL Distribuzione non permette di proseguire con l'iter ordinario.

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                                            • @sky:

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                                              • Il colmo di tutta questa storia è che facendo l'iter ordinario basta indicare sul portale enel gli estremi di protocollo di una comunicazione fatta al comune (una dia o una scia o qualcosa altro anche non facente riferimento al fotovoltaico), e l'impianto viene regolarmente allacciato a rete: nella mia zona l'enel non ha mai richiesto copia della comunicazione al Comune, ed il Comune non si è mai attivato a controllare l'esistenza del fotovoltaico in assenza di una comunicazione.
                                                Viceversa con la procedura semplificata l'Enel è costretta a inviare PEC al comune creando i presupposti per l'attivazione del procedimento urbanistico di controllo con conseguente invio di richiesta di documentazione integrativa. Ne vedremo delle belle.

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                                                • Vorrei poi vedere l'ENEL e i comuni come si metteranno d'accordo, con tutti i casini che combinano...

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                                                  • Non ci capisco più nulla...
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                                                    Installazione di un impianto da 2 kW con pannelli aderenti alla falda (contatore esistente 3,3kW)
                                                    Posso fare iter semplificato?
                                                    Belluno - Impianto 2.76 kWp - SMA Sunny Boy 3000 TL-20 - 12 SolarWorld 230 Wp - Azimut -70° sud - tilt 23°
                                                    06.04.2011 - 31.12.2012 - produzione 6.026 kWh

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                                                    • Siamo al solito caos: fabbricato vicino a corso acqua con vincolo art. 142, ho chiesto a ufficio tecnico se potevo fare semplificata ENEL. Mi ha risposto che in seguito a PEC di Enel avrebbero comunque fatto richiesta di svincolo sovrintendenza con ordine fermo lavori. Allora ho chiesto se potevo avviare procedimento ordinario con SCIA e richiesta autorizzazione vicolo idrog., ma mi ha sconsigliato di procedere in quanto il fabbricato risulta edificato dopo il 1985.
                                                      La sovrintendenza chiederebbe l'autorizzazione paesggistica postuma alla edificazione di tutto il fabbricato anche in presenza di regolare licenza edilizia, come precisato da una recente sentenza della Corte Dei Conti (così ho capito).

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                                                      • Originariamente inviato da Melo81 Visualizza il messaggio
                                                        scegliamo se utilizzare l'iter classico o quello semplificato?
                                                        In verità no perché comunque il Portale Produttori "ti guida". Se tu per esempio vuoi inserire un impianto fotovoltaico da 5 kW in immissione su un POD com 3,3 kW di potenza disponibile in prelievo utilizzando l'iter semplificato, proprio non ti lascia avviare la richiesta.Idem se vuoi inserire con iter ordinario un impianto fotovoltaico complanare al tetto, in Scambio Sul Posto, di 2 kW su POD BT che già possiede 5 kW di potenza disponibile in prelievo (e nessun altro impianto ad esso connesso): ti blocca invitandoti a passare all'iter semplificato o, meglio, a modificare qualche campo per poter proseguire con quello ordinario.

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                                                        • Originariamente inviato da mhell Visualizza il messaggio
                                                          senza presenza di vincolo paesaggistico2 kW con pannelli aderenti alla falda (contatore esistente 3,3kW)Posso fare iter semplificato?
                                                          Sì, certo.

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                                                          • Originariamente inviato da Bocalb Visualizza il messaggio
                                                            Il colmo di tutta questa storia è che facendo l'iter ordinario basta indicare sul portale enel gli estremi di protocollo di una comunicazione fatta al comune (una dia o una scia o qualcosa altro anche non facente riferimento al fotovoltaico), e l'impianto viene regolarmente allacciato a rete: nella mia zona l'enel non ha mai richiesto copia della comunicazione al Comune
                                                            ENEL Distribuzione ha facoltà di chiedere conferma all'Ente competente se l'impianto dichiarato è correttamente autorizzato. Tendenzialmente lo fa quando ha ricevuto l'Allegato P (Fine Lavori). A me è successo che mi chiamasse un Comune lamentandosi che il Gestore di Rete aveva ricevuto la Fine Lavori Impianto di Produzione mentre loro no (richiesta infondata perchè trattandosi di Conunicazione Inizio Attività in Edilizia Libera non c'era bisogno).

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                                                            • Prima pratica iter semplificato
                                                              Enel comunica al comune e il comune chiama il cliente per incongruenze:
                                                              1. Data inizio lavori antecedente quella di inoltro al comune (io ho inserito la domanda il 13, inizio lavori il 15 e enel conunica il 18)...poco male perché tanto i lavori non sono effettivamente iniziati il 15...
                                                              2. Mancano i dati catastali...strano perché la domanda OBBLIGA a inserirli...forse non l'hanno visti...
                                                              3. Il comune vuole 60 euro di diritti di segreteria! Chiamato il tecnico...non avevano mai visto una semplificata, anche per un altro impianto presentato in questi giorni! Spiegatogli che è operativa da questo anno, mi chiede i 60 euro! Gli faccio presente che dal primo ottobre 2014 per quel tipo di impianto "non è necessario alcun atto di assenso comunque esso denominato" e quindi non ho bisogno di nessuna loro conferma o atto per montare...domani gli mando la documentazione e sentiamo che dicono!

                                                              inviato dal mio LG G4
                                                              FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
                                                              FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
                                                              FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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