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Adeguamenti fotovoltaico delibera 642/2014/R/EEL

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  • Adeguamenti fotovoltaico delibera 642/2014/R/EEL

    Di seguito la comunicazione ricevuta in data odierna da un fornitore

    A seguito della pubblicazione della deliberazione 642/2014/R/EEL (vedi allegato: “642-14.pdf”) “Ulteriori disposizioni relative all’installazione e all’utilizzo dei sistemi di accumulo. Disposizioni relative all’applicazione delle norme CEI 0-16 e CEI 0-21”.

    Cosa succede:


    Entrano in vigore le varanti V1/2014-12 delle norme CEI 0-21 e CEI 0-16 (vedi allegati: “CEI 0-21 Variante V1_2014-12.pdf” e “CEI 0-16 Variante V1_2014-12.pdf”)
    Viene stabilito il transitorio di adeguamento dei prodotti alle nuove varianti, come meglio spiegato di seguito
    Cosa contengono le varianti:


    Introduzione di un ritardo intenzionale all’attivazione delle funzioni P(f) e Q(V) per tutti i tipi di inverter (anche FV)
    Le regole di connessione e prove (Allegato N-bis) sui sistemi di accumulo per impianti connessi in MT secondo la Norma CEI 0-16
    Le regole di connessione (per ora senza prove, sarà il futuro allegato B-bis) sui sistemi di accumulo per impianti connessi in BT secondo la Norma CEI 0-21
    DETTAGLI TECNICI:


    TUTTI I TIPI DI GENERATORI - ritardo intenzionale all’attivazione delle funzioni P(f) e Q(V) per tutti i tipi di inverter (anche FV, con o senza accumulo)


    La funzione P(f) deve avere un RITARDO DI ATTIVAZIONE impostabile da 0 a 1 s con step di 50 ms (default setting = nessun ritardo intenzionale)
    La funzione Q(V) deve avere un RITARDO DI ATTIVAZIONE impostabile da 0 a 30 s con step di 1 s (default setting = 3 s)
    Prendendo come esempio di riferimento il ritardo di attivazione della P(f) questo significa che per ritardo intenzionale impostato p.es. a 200ms, la funzione P(f) si attiva quando la frequenza supera stabilmente la soglia impostata (default = 50.3Hz) per almeno 200ms. Se invece la frequenza rientra sotto 50,3Hz “prima” dei 200ms, il contatore si deve resettare e ci vorranno altri 200ms continuativi di superamento dei 50,3Hz per attivare la funzione.
    Una volta attivata la funzione, questa deve essere eseguita nel più breve tempo possibile portando la potenza dal valore erogato all’istante di superamento dei 50,3Hz al valore previsto in base alla curva P(f) secondo il valore attuale raggiunto dalla frequenza e in ogni caso in un tempo ulteriore non superiore a 1 sec (ritardo “Intrinseco” massimo del regolatore della funzione P(f), ovvero response time massimo ad un gradino di frequenza con ritardo intenzionale impostato a zero).
    Considerazioni analoghe valgono per il ritardo intenzionale all’attivazione della funzione Q(V). In tal caso parliamo di ritardo alla attivazione al superamento della soglia della “banda morta” di tensione, che ha valori di default pari compresi tra 0,92*Un e 1.08*Un.


    SISTEMI DI ACCUMULO


    Per i sistemi di accumulo connessi alla rete tramite inverter, si aggiunge quanto segue oltre a quanto già previsto per gli inverter FV,:


    Capability PQ eventualmente estesa al semipiano inferiore nel caso di inverter bidirezionale e limitata in P ai valori Psmax (potenza massima di scarica) e Pcmax (potenza massima di carica) propri del sistema di accumulo e al più coincidenti con la potenza massima attiva dell’inverter (Pninv).
    Per convertitori bidirezionali, regolazione potenza attiva da comando esterno con possibilità di modulare sia la potenza in scarica che il passaggio da scarica a carica, sempre nei limiti massimi da Psmax a Pcmax.
    Condizioni di funzionamento in sovrafrequenza
    3.1) Nel caso di sistema di accumulo connesso tramite convertitore bidirezionale, il generatore dovrà essere in grado di interrompere l’eventuale ciclo di scarica in atto e attuare, compatibilmente con lo stato di carica del sistema, un assorbimento di potenza attiva fino a Pcmax. Per raggiungere sempre Pcmax a 51,5Hz a partire da Pinst a 50,3Hz (valore potenza esportata all’istante di superamento della soglia di 50,3Hz) si può operare con statismo definito dinamicamente in base al valore (Pcmax+Pinst)/1,2Hz, oppure in modo discreto utilizzando una famiglia di non meno di 10 curve preimpostate.
    3.2) Nel caso di sistema connesso tramite inverter (non bidirezionale), la funzione opera esattamente come per i FV convenzionali.
    Condizioni di funzionamento in sottofrequenza
    In tutti i casi il generatore dovrà essere in grado di interrompere l’eventuale ciclo di carica in atto e attuare, compatibilmente con lo stato di carica del sistema, una erogazione di potenza attiva sfruttando la carica accumulata in batteria. Nel caso di sistema connesso al bus DC di un FV, l’accumulo aggiungerà al più una potenza pari a Psmax con valore complessivo al più pari a Pninv.
    Sempre nel caso di accumulo su bis DC di un FV, lo statismo dovrà essere calcolato in modo che il sistema si porti dal valore Pinst di potenza erogata/assorbita al superamento dei 49,7Hz al valore Pinst + Psmax percorrendo la retta che passa da [Pinst; 49.7Hz] e [Pninv; 49.1Hz].
    La norma riporta diversi esempi a seconda che il sistema sia di tipo bidirezionale, monodirezionale, oppure con accumulo sul bus DC di un generatore FV (a sua volta mono o bidirezionale)
    Funzione Q=f(V).
    Per gli accumuli aggiunto un parametro K compreso tra 0 e 1 che sarà definito dal gestore della rete nel regolamento di esercizio insieme agli altri parametri caratterizzanti la curva Q=f(V).
    Questo parametro consentirà al sistema, all’interno della banda morta di tensione (di default compresa tra 0,92*Un e 1,08*Un) non solo di essere “neutro” ovvero di operare a cosphi unitario con reattiva esportata/assorbita nulla, ma anche di comportarsi come un induttore o condensatore, esportando/assorbendo un valore costante di potenza reattiva.


    TRANSITORIO DI ADEGUAMENTO/CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI RISPETTO ALLE NUOVE VARIANTI: DELLE NORME CEI 0-21 E CEI 0-16:


    SISTEMI DI ACCUMULO:


    Dal 1 gennaio 2015 la connessione dei sistemi di accumulo, sia in media che in bassa tensione, è possibile fornendo unicamente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio di conformità alle rispettive norme e varianti, secondo il DPR 445/00;
    L'applicazione dell'allegato N.bis della CEI 0-16, ovvero l'obbligatorietà di fornire i test report per le connessioni in media tensione, si avrà per richieste di connessione successive al 1 settembre 2015.
    INVERTER FV- TUTTI:


    Prodotti esistenti, ovvero che sono ad oggi già certificati secondo le “attuali” edizioni delle norme CEI 0-21 e CEI 0-16, ANTE PUBBLICAZIONE delle 2 varianti V1/2014-12


    Per richieste di connessione fino al 31 agosto 2015 si potranno utilizzare gli attuali inverter FV non dotati del ritardo intenzionale, fornendo l’attuale DIch. di Conformità alle “vecchie “ CEI 0-16 e CEI 0-21
    Per richieste di connessione dal 1 settembre 2015, sarà obbligatorio fornire una dichiarazione sostitutiva di atto notorio secondo DPR 445/00 che certifichi la presenza del ritardo intenzionale all’attivazione delle funzioni P(f) e Q(V). Quindi si dichiarerà la conformità a CEI 0-21 e CEI 0-16 incluse varianti V1/2014-12 (pur senza avere i test report accreditati, ma solo quelli interni);
    Per richieste di connessione dal 1 settembre 2016, si deve produrre una Dich. di Conformità alle “nuove” edizioni, supportata da test report (per la CEI 0-16) e si vedrà per la CEI 0-21 in base ai lavori del CEI…


    IMPORTANTE:


    Gli inverter isolati da 2.0 e 2.5 KW non saranno aggiornabili e quindi non potranno essere inseriti in richieste di connessioni posteriori al 30 Agosto 2015
    Gli inverter monofase da 3.0-3.6-4.2-5.0-6.0KW presenti su richieste di connessione posteriori al 30/8 potranno essere aggiornati ma solo in fabbrica ABB.
    Gli inverter trifase da 5.8-7.5-8.5-10.0-12.5-20.0-27.6KW presenti su richieste di connessione posteriori al 30/8 potranno essere aggiornati in campo attraverso un FW, AURORA MANAGER LITE scaricabili dal sito e un convertitore RS232-485
    A partire da metà luglio saremo in grado di iniziare a spedire inverter monofase di produzione aventi già implementate le nuove varianti richieste dalla normativa CEI-021
    A partire da fine luglio saremo in grado di iniziare a spedire inverter trifase di produzione aventi già implementate le nuove varianti richieste dalla normativa CEI-021
    Gli inverter centralizzati non saranno più certificati, pertanto non potranno essere più installati fino all’uscita della nuova generazione (orientativamente inizio 2016).
    Ho chiesto delucidazioni ai tecnici Enel di varie zone ma non mi hanno saputo dire niente.

    Voi ne sapete qualcosa?
    File allegati

  • #2
    Nuovi sviluppi:

    Posticipo entrata in vigore nuova CEI 0-21 V1 e CEI 0-16 V1

    In data 16 Luglio 2015 l’autorità per l’energia ha emesso una nuova delibera in cui rimanda al 1° gennaio 2016 la necessità di adeguare gli inverter secondo le nuove prescrizioni della CEI 0-21 e della CEI 0-16, vedi link sotto:
    Posticipo entrata in vigore nuova CEI 0-21 V1 e CEI 0-16 V1 | Finpolo
    ______________________________________
    MATTEO Ing. MUSSINI
    Responsabile Tecnico – Energy Manager

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