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2° CE - richiesta comune con ommessa richiesta Paesaggistica

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  • 2° CE - richiesta comune con ommessa richiesta Paesaggistica

    In nostro cliente,
    che nel 2010 ha deciso di realizzare un impianto Fv (42 kW), con altra ditta
    ma per il quale lavoriamo in altro modo,

    Dovendo rifare la copertura del capannone, ha riscontrato un errore nell'allora richiesta del titolo autorizzativo per la realizzazione dell'impianto.

    La ditta infatti all'epoca aveva fatto una semplice richiesta di manutenzione ordinaria, non notando che in realtà era richiesta anche un'atorizzazione paesaggistica.
    Il comune, non si è accorto neppure lui del problema.

    ora dovendo rifare la copertura salta fuori il probelma e il cliente vorrebbe sanare la cosa, anche mediante sanzione.

    Il problema è che il comune dice che in questi casi, la sanzione da pagare va misurata con il benfecio conseguito con la realizzazione dell'impianto
    e quindi calcolano semplicemente
    produzione x anni x (incentivo+costo energia).
    chiaramente viene fuori una cifra assurda in confronto al costo dell'impianto ecc ecc.

    vi chiedo se vi è mai capitato un caso simile e come in caso l'avete affrontato o risolto.
    oppure che mi consigliate.

  • #2
    mi suona assai strano

    Di solito si paga MAggior Profitto, Danno Ambintale, Sanzione

    Il Maggior Profitto è inteso come la differenza fra il valore del manufatto non autorizzato e il suo costo di costruzione, poi moltiplicato pe certi indici a seconda della zona, della destinazione, etc.
    Per i valori si usano tabelle esistenti.
    Nel caso poi siano lavori di manutenzione, ampliamento, modifica..ci sono di solito importi fissi forfettari

    Il Danno ambientale è di solito il Maggio profitto + una certa %

    La sanzione è un importo fisso che varia in base al tipo di lavoro-zona-destinazione.

    Di solito dovrebbe esserci ua delibera Comunale che dice come fare i conti e i valori forfettari o le tabelle di riferimento... inizia a fartela dare..o chiedi ad un geometra del posto di chiederla..
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      premesso che non ho ben compreso il tuo calcolo di "maggior profitto"
      ti dico che la cosa è in fase di trattazione e confronto con l'uffico comunale del caso.
      Anche loro non sanno cosa applicare nello specifico,
      calcolano come Maggior profitto = produzione x rendita al kw (incentivo+scambio) x anni
      - costo dell'impianto in 5 anni su 20

      gli viene una cifra come 70.000€

      un assurdo.

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      • #4
        Beh..come vedi dopo 1 post hai gia cambiato conteggi..ora DEDUCI il costo impianto (pro quota).

        La logica sottostante è che vogliono incamerare loro il "beneficio" derivante dall'atto illegale..che nel caso si una nuova costruzione è dato dal valore della stessa MENO il suo costo di costruzione.

        TUTTAVIA i COmuni dovrebbero aver fatto una delibera in cui specificano i vari casi.+Bologna ad esempio dice che per le Manutenzioni, non si usa i calcolo del PROFITTO..che sarebbe impossibile (se rifai un tetto che profitto puoi avere?)..ma ci sono dei FISSI a forfait (pure bassi).

        Se manca delibera, penso occorra fare riferimento al DL nazionale sulla tutela ambientale..che non ho mai letto...

        Se davvero la lege Nazionale dice che i conteggio va fatto fra VALORE REALE del bene meno il suo costo di produzione...il loor conteggio è corretto..salvo il fatto che andrebbero scontati il valore del denaro (i profitti sono stati fatti in 5 anni e andrebbero riportati al valore dell'anno di costruzione) e poi tenendo conto del rischio d'impresa (impinato non valeva certo la sempice attualizzazione dei flussi futuri, perche si puo rompere, serve manutenzione, etc).

        Aldila di questo, non c'è rischio che possano couqnue ritenere illegittimo impianto ..nonsanabile..e chiedano di levarlo? se avesero fatto domanda, era autorizzable? ne esistono latri simili in zona?
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #5
          riguardo l'illeggitimatà dell'impianto.
          non è mai stata negata alcuna autorizzazione paessaggistica per applicazioni uguali o anche simili. Putroppo la normativa ha classificato l'area come soggetta a valutazione ambientale, ma non si considerano disurbanti ecc ecc impianti del genere.
          Basti pensare che stiamo parlando di una zona artigianale, con capannoni di tutti i tipi colori, forme ecc, con i realtivi impianti, silos, ecc, e coperture scure chiare, argentate ecc ecc. Anche recentissimamente realizzati. Cosa vuoi mai che disturbino 2 pannelli complanari ad una falda??
          A tal proposito un collega tecnico che lavora in altro comune, sostiene che la cosa andrebbe sanata d'ufficio senza alcun onere, in quanto per casi così non si è mai negato e non si negherebbe mai l'autorizzazione paesaggistica.
          Quindi il fallo non è nel aver costruito quello che non era possibile o permesso realizzare ma di non essere passati per una procedura dall'esito noto e che comunque non avrebbe cambiato l'esito delle cose.
          Purtroppo questa è un'interpretazione che non ha cavilli normativi..... e al comune serve un foglio di carta che gli sollevi da ogni responsabilità.

          in merito faccio notare che secondo me anche il comune è un po' colpevole perchè ritengo che sia compito suo controllare se la tipologia di richiesta o di titolo autorizzativo utilizzato è idoneo al caso, zona, realizzazione.
          Mentre non ha fatto altro che archiviare la cosa e via.

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          • #6
            In effetti il Comune in mancanza di Paesaggistica fornita, ,doveva , mi pare, intimare di non iniziare e chiedere addirittura lui il documento mancante....tuttavia difficilmente si potrà dimostrare che è stato il Comune ad indurre in errore, perché l'altro massimo non lo ha rilevato, ma non ha fato nulla per determinarlo. penso che il Comune non possa evitare di applicare la sanzione , sarebbe responsabile del danno erariale.

            Per prima cosa, bisogna leggersi bene la normativa nazionale e vedere se Comune ha fato una delibera in proposito, e come ci si regola se manca delibera....se esiste delibera, secondo me si risolve con poco.
            Ultima modifica di marcober; 16-09-2015, 13:38.
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #7
              Io direi che il problema potrebbe essere il discorso della 'inefficacia del titolo autorizzativo' nel DM controlli. In teoria sanando la situazione dovresti metterti a posto anche col GSE ma proprio la manina sul fuoco non la metterei (ovvero non ho ancora capito se vale al momento dell'entrata in esercizio o al momento dell'eventuale controllo). Ovvero, sviscera sta cosa... perché se fosse la prima che ho detto io smonterei l'impianto.

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              • #8
                Il dubbio GSE ci è venuto chiaramente.
                ritengo che se il cliente sana la cosa con il comune e quindi con la pubblica amministrazione, in teoria dovrebbe aver scontato la sua pena,
                e visto che il gse fa le veci di una pubblica amministrazione non ritengo che per lo stesso reato possa farla pagare al cliente due volte.
                La mano sul fuoco con il gse però non la metterei neppure io..... o almeno immagino che loro in caso ci provino a togliere qualcosa o tutto.

                Cosa intendi con il "smontare l'impianto"?
                nel senso che se il titolo non è idoneo dal punto di vista del gse, conviene smontarlo e non percepire più i restanti incentivi?

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                • #9
                  Se fosse una violazione rilevante, in teoria (poi spero non lo si applichi alla lettera) per il dm controlli non si limitano a levare gli incentivi restanti, ma ti chiedono indietro pure quelli già erogati. Quindi, oltre a pagare 70.000 euro di sanatoria, ridai indietro tutti i soldi al GSE e poi rimani solo con la vendita. Secondo me è necessario essere sicuri che effettuando la sanatoria ci si regolarizzi anche con il GSE.

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                  • #10
                    Quando ho installato i miei impianti, il mio tecnico ha dovuto presentare direttamente al comune che è parte del parco del ticino, la domanda per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica direttamente al comune.
                    Solo a fronte del silenzio assenso della commissione ambientale della regione lombardia nel caso del primo impianto (superficie inferiore ai 25 m2) e di risposta positiva per il secondo (sup. superiore ai 25 m2) è stata concessa autorizzazione paesaggistica ed è stato possibile richiedere la SCIA per la realizzazione.

                    A mio parere il comune che ha rilasciato il titolo autorizzativo alla realizzazione dell' impianto senza autorizzazione paesaggistica è il primo responsabile dell' irregolarità della pratica, quindi dovrebbe quanto meno non richiedere alcun importo a sanatoria.
                    In prima battuta cercherei un accordo con il comune, e in caso di esito negativo secondo me c'è spazio per battagliare legalmente ...
                    Ultima modifica di fabioe; 17-09-2015, 08:32.
                    Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
                    EV - ZOE 41 kwh - Rasaerba e Tagliabordi a batteria litio 40 V Greenworks

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                    • #11
                      Se il Comune parla di Maggior Profitto significa che danno per scontato che la domanda di valutazione postuma paesaggistica sarà accolta, altrimenti si parlerebbe di Danno Ambientale (piu cara come sanzione). Si fa una domanda e in 180 gg devono rispondere...se la valutazione è positiva, si paga il Maggior profitto + Sanzione e questo sana reati amministrativi e PENALI...e quindi anche GSE non avrebbe nulla da obiettare. Se non fosse accettata domanda, ordinerebbero demolizione, e quindi è implicito che occorrerebbe restituire al GSe incentivi (+ pagare penso una sanzione). Penso non occorra restituire controvalore dell'Immesso. Però in tal caso dal Maggior profitto si dovrebbe levare il valore degli incentivi, e quindi diventa negativo..e Maggior proditto è usato come base per calcolare danno ambientale..che paradossalmente si annulla (?)

                      Comunque visto che danno per scontato che sia sanabile..non vedo problemi..ora si tratta di chiamare un bravo consulente che, insieme ad avvocato, faccia una perizia del Maggior Profitto piu bassa possibile...io la imposterei sostenendo che non si puo parlare di "profitto" di una Manutenzione Straordinaria..cioè, se io in una casa sostituisco una trave rotto, non ho alcun profitto maggiore..non aumento eventuale pigione all'affittuario..il valore dell'immobile al massimo torna come prima. Allo stesso modo se cambio tetto da ardesia a coppi..o se cambio persiane con tapparelle..etc
                      Per questo motivo, i Comuni che hanno dettagliato come fare i conti del Maggior profitto (ex Bologna), ove non ci sia un volume o una superficie aggiuntiva (su cui si puo fare una valutazione al metro quadro di Maggior Valore e di relativo costo di costruzione), ma si sia in presenza di lavori di manutenzione...hanno delle tariffe forfettarie di Maggior profitto, indipendenti dal reale costo della manutenzione, dei metri quadri che ha riguardato, e del valore aggiuntivo che portano al manufatto (e quindi al proprietario)

                      Altro argomento è relativo alla Natura dell'Incentivo.
                      Se qualora non accettassero argomentazione precedente, in subordine ci puo eccepire che Incentivo non è un profitto (infatti per le persone fisiche non è tassato), in quanto AdE ha sempre detto rappresenta un ristoro di un investimento fatto dal soggetto e dai relativi costi di gestione..investimento che non avrebbe fatto i assenza di pubblica sollecitazione e incentivo.
                      Quindi se incentivo rappresenta il "valore" che ripaga il "maggior costo" sostenuto dal Soggetto (e la Legge che l istituiva prevedeva che NON deve portare ad un PROFITTO per il Soggetto!!)..QUELLO gia rappresenta sia il COSTO sostenuto (compreso il costo finanziario e il RISCHIO del promotore) e la pari somma di "rimborso".
                      E quindi il vero PROFITTO del Promotore potrebbe essere ridotto al puro valore dell'energia Prodotta (sia autoconsumata che immessa...ma magari ci si puo "dienticare" di quella autocosnumata presentando solo le fatture emesse al GSE). Ovviamente non si può dedurre il costo di costruzione (pro quota di 5 ani) perche come detto si presumo che il costo sia ripagato euro per euro dall'Incentivo introitato, che quindi non è Profitto.
                      Poi piu o meno velatamente si puo far capire che una sanzione elevata obbligherebbe il Soggetto ad una azione di responsabilita verso Comune o Dirigente, che con il loro errore hanno comunque "partecipato" a creare il danno...anche se la responsabilita di presentare la domanda paesaggistica è in capo esclusivamente al Soggetto...però come deterrente puo servire, in modo che "accettino" i conti proposti e non ne facciano di altri che comprendano incentivo.

                      A mio parere il comune che ha rilasciato il titolo autorizzativo alla realizzazione dell' impianto senza autorizzazione paesaggistica è il primo responsabile dell' irregolarità della pratica, quindi dovrebbe quanto meno non richiedere alcun importo a sanatoria.
                      Nel primo post il ns amico parla di Man ORDINARIA..penso sia un refuso.
                      In effetti bisogna capire che TITOLO hanno in mano..perchè come detto, oggi sotto 200 kw, in Lombardia, se aderente e in agoma, e fuori dai centri abitati, si installa con CIL...che quindi non prevede alcun atto positivo del Comune...puoi partire subito o dopo 21 giorni, non ricordo. Se ti dimentichi Paesaggistica, certo il COmune dovrebbe scriverti imponendoti il divieto di Inizio lavori, ma se non si accorge, la Responsabilita resta sempre e solo tua...

                      Diverso se loro hanno emesso un Atto positivo (PAS ad esempio), senza un documento essenziale per farlo...
                      Ultima modifica di marcober; 17-09-2015, 08:31.
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • #12
                        Non so che procedura adotta il comune in questione, nel mio esiste una commissione ambientale comunale che esamina per prima la domanda per il rilascio dell' autorizzazione paesaggistica.
                        Solo dopo questo primo passaggio viene trasmessa a regione, se iter è identico anche per comune in questione, sono in torto marcio ...
                        Il responsabile della procedura deve segnalare se la documentazione presentata per realizzazione impianto è incompleta o non conforme.
                        Altra cosa se dichiari manutenzione ordinaria e fai impianto ....
                        Ultima modifica di fabioe; 17-09-2015, 09:00.
                        Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
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                        • #13
                          Iter è quello in ogni regione ove la competenza è delegata al COmune.
                          Il problema è che l'iter lo devi attivare tu...se non lo attivi..e presenti una CIL che non prevede alcun atto positivo del Comune (ma sei tu che sotto tua responsabilita dici che farai lavori che NON richiedono PAS) ..il Comune non ha molte responsabilità.
                          Certo, avrebbe dovuto incrociare il fatto che la CIL era in una zona protetta..ma ripeto..un conto è se il Comune deve EMETTERE un atto positivo (autorizzare) e lo fa senza un documento necessario..altra casa è se il COmune deve solo archiviare una domanda di uno che DICHIARA sotto sua responsabilita che farà una cosa che NON richiede autorizzazione esplicita e che quindi solo comunica" che la fa e inizia a farla...in tal caso il COmune (a mio parere) non ha colpe.

                          Qui il ns amico parla di Man ORDINARIA..cosa che è gia errata...ma no vorrei fosse il "preludio" al fatto che appunto fosse necessaria solo un CIL..che era incompleta...ma che come CIL non richiede alcun assenso del Comune e nessun atto autorizzativo che possiamo definire illegittimo. Di errato c'era solo la domanda, che porta la firma del richiedente ..il comune lo timbra solo come protocollo, per dar data certa, non per dire che è ok...
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • #14
                            Qui si parla di secondo CE, anche allora era necessario solo CIL ?
                            Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
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                            • #15
                              Appunto...non lo so..lo deve dire lui che tipo di procedura ha attivato in COmune..il fatto che parli di Man Ordinaria...o l'ha scritto alla cavolo..o depone molto per una CIL
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                              • #16
                                Ciao a tutti,

                                il mio comune in questa modulo "Comunicazione Installazione Impianto Fotovoltaico" parla di manutenzione ordinaria. Oggi magari è superato, ma al tempo del 2° CE magari era ancora valido

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                                • #17
                                  Lore..
                                  Nel tuo comune sono previsti vicoli paesaggistici ?
                                  Nel mio, che è un piccolo comune, se ti presenti con una comunicazione di questo tipo ti dicono che è necessaria autorizzazione paesaggistica,
                                  Non so se è una "cortesia" ... ma ti informano che senza quella non puoi fare impianto
                                  Ultima modifica di fabioe; 17-09-2015, 09:37.
                                  Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
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                                  • #18
                                    Ciao fabioe,

                                    che io sappia solo in alcune zone del comune ci sono vincoli paesaggistici (centro storico, vicino al fiume e al torrente,ecc sul sito del comune c'è una tavola dei vincoli dove si possono vedere), adesso però il mio comune non accetta più quel modulo, ma tramite la piattaforma MUTA della Regione Lombardia bisogna fare la procedura FERCEL

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                                    • #19
                                      Esatto..per cui il Comune riceve una mail che dice che un tizio ha caricato una pratica relativa al loro territorio per una FER che non esige alcun atto di assenso...per cui secondo me il Comune non va manco a guardare chi e cosa si carica..tanto non deve protocollare, verificare, deliberare nulla.
                                      Per cui se manca una paesaggistica, lui di errori non ne ha commessi.

                                      Oggi il Lombardia ,nel caso di cui si discute (falda, non in centro, paesaggistica) puoi fare semplice Comunicazione Muta sino a 200 kwp...non so nel 2010 ma penso fosse lo stesso.
                                      Poi se è Man ordinaria o straordinaria non importa molto..in edilizia libera si possono fare anche le straordinarie...
                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                      • #20
                                        La procedura telematica mi sembra sia stata approvata con delibera regionale del 2012.
                                        Non penso che nel 2010 2° CE fosse già in essere, resta comunque secondo me la responsabilità dell' ufficio tecnico/edilizia del comune che comunque a rigore di logica (ed anche probabilmente in modo formale andando a scavare tra le righe del regolamento edilizio comunale) doveva leggere (oltre che protocollare e basta) quanto gli veniva consegnato ....

                                        Ora "ce stanno a provà" ...
                                        Ultima modifica di fabioe; 17-09-2015, 17:04.
                                        Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
                                        EV - ZOE 41 kwh - Rasaerba e Tagliabordi a batteria litio 40 V Greenworks

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                                        • #21
                                          Fabioe..come detto anche io la userei come spauracchio affinche Comune accetti i miei conti sula sanzione...ma sapendo che non posso sostenerla in giudizio...non penso che Comune sia tenuto ad una verifica di merito della pratica..poi, che ufficio tecnico ci possa pure buttare un occhio e segnalarti che manca un documento, ci sta...ma secondo me non è compito suo.

                                          Comuqnue sui moduli CIL di solito c'è la casellina dove dici che NON servono atti di assenso (paesaggistica) o che SERVONO (e li alleghi) o che servono e chiedi al Comune di acquisirli...bisogna vedere loro cosa hanno barrato..
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • #22
                                            Marco ...
                                            il tuo punto di vista è condivisibile se il comune non ha una propria commissione ambiente nominata dal consiglio comunale.
                                            Assodato il contrario, sono sicuramente elencate nel proprio regolamento edilizio comunale, le pratiche che devono passare in prima istanza al vaglio di quest' ultima.
                                            (Anche perchè altrimenti non si capirebbe per quale motivo è stata costituita questa commissione)
                                            Ora se io presento CIL che comunica intervento in area che richiede questa documentazione e il comune non mi segnala questa mancanza è sicuramente inadempiente rispetto alla norma che si è dato in proprio regolamento edilizio.

                                            Partendo da questi presupposti (commissione edilizia comunale esistente e regolamento edilizio in vigore all' epoca) secondo me si può puntare a qualcosa di più concreto di uno "spauracchio" rivolto al comune ....

                                            Il mio ragionamento si basa su regolamento edilizio del mio comune all' interno del parco del ticino, se nel comune in questione nel 2010 avevano altro regolamento che non prevedeva commissione ambiente comunale allora giustamente si ridimensiona tutto a "spauracchio" ....
                                            Ultima modifica di fabioe; 17-09-2015, 18:04.
                                            Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
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                                            • #23
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                                              Ora se io presento CIL che comunica intervento in area che richiede questa documentazione ...
                                              Si ma come detto, bisogna vedere cosa è stato detto al Comune in quella domanda..cioè se loor hanno erroneamente barrato la casela che dice "NON è richiesto altro atto di assenso"..perche il Funzionario doveva passare pratica alal COmmissione? e era corretto, avrebbe ricevuto reprimenda per aver mandato pratica a COmmisisone senza motivo, facendo perdere tempo e soldi al COmune...

                                              Per cui per dare giudizio bisognerebbe vedere cosa hanno dichiarato loro nella domanda...se nela domanda non vi era alcuna casella da sbarrare ..allora uno spiraglio esiste..ma nel mio comune la casella c'è...e una dele tre le devi sbararre, altrimenti non ti prootocolano la pratica...ma la scelta è tua e del tuo profesisonista...se sbaglia , poi paga.
                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                              • #24
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                                                ... perche il Funzionario doveva passare pratica alal COmmissione? ...
                                                Non doveva passare pratica a commissione, ma segnalare a chi presenta domanda che non era in edilizia libera, ma era subordinata a autorizzazione paesaggistica perchè previsto da regolamento edilizio comunale e dalle norme del PTG.
                                                Ripeto .. il mio ragionamento è valido "formalmente" se supportato dalle premesse al mio post precedente, e comunque sempre a rigore di logica tant'è che nel primo post mi pare che si dica che il comune "non si è accorto" e che è sfuggito anche a loro ...

                                                Per assurdo se presento come pratica di manutenzione ordinaria/straordinaria (CIL) una nuova costruzione di abitazione cosa fa il comune .... accetta, timbra, protocolla e basta ?
                                                Ci sarà qualcuno che legge quanto arriva all' ufficio tecnico no ..?

                                                In ogni caso hai ragione Marco, senza conoscere i termini esatti della pratica che è stata presentata è sterile continuare con queste disquisizioni ...
                                                Ultima modifica di fabioe; 17-09-2015, 20:21.
                                                Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
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                                                • #25
                                                  Ma il Comune non accetta nulla. ...il fatto che hai fatto una CIL nulla, non ti dà alcun titolo per costruire...sempre abusiva è ...e se lo fai non puoi mica poi dire che i danni li deve pagare il comune perché tu hai fatto una CIL nulla... Diverso se il comune emette un titolo positivo di autorizzazione., se è errato e nullo, ma tu costruisci in buona fede e la tua domanda non era nulla a sua volta, allora si che paga il Comune



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                                                  • #26
                                                    A questo punto sono curioso di sapere da Stagno come pensano di procedere ...
                                                    Se pagare punto e basta oppure cercare di cavalcare formalmente la corresponsabilità nell' errore da parte del comune che a me sembra esserci stata ....

                                                    L' esempio fatto sopra ovviamente non era per dire che in quel modo acquisivo titolo a costruire nuova abitazione ... era per sottolineare he comunque ufficio tecnico deve fare proprio lavoro compresa la lettura di quanto viene loro inviato ....
                                                    Ultima modifica di fabioe; 17-09-2015, 20:48.
                                                    Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
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                                                    • #27
                                                      La butto lì, ma il maggior profitto non potrebbe essere solo quello relativo alle migliori tariffe incentivanti ottenute grazie all'istallazione su tetto ? Cioè se avesse comunque installato l'impianto a terra avrebbe comunque avuti i benefici dell'impianto, ma con tariffe inferiori. Perchè la violazione non è stata aver installato l'impianto ma averlo installato su tetto, almeno credo, sempre che non servisse la paesaggistica anche a terra.

                                                      Riguardo al GSE credo andrebbe verificato il testo del decreto, in alcuni credo si faccia esplicito riferimento all'esigenza di una CIL e niente più.

                                                      ciao
                                                      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                                                      Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                                                      • #28
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                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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