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Cambio regime commerciale da RID parziale a SSP

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  • Cambio regime commerciale da RID parziale a SSP

    Ciao a tutti,
    Mi appresto ad effettuare il cambio di regime commerciale del mio impianto FV da RID parziale a SSP, per quanto riguarda il GSE ho visto che avrei tutta la documentazione necessaria tranne il "Verbale di intervento sul gruppo di misura per connessione SSP/cessione parziale relativi al contatore di Scambio e verbale di intervento sul gruppo di misura dell'energia prodotta e incentivata per il contatore di produzione".

    Ho chiamato il numero verde 800085577 di e-distribuz. che mi dice di inviare una PEC con la richiesta, che dovrei inventare nel senso che non esiste un modulo specifico.

    Vorrei chiedere a chi ha già fatto di recente tale operazione consigli e aiuto.

    Inoltre mi chiedo se a livello di portale Terna-Gaudì occorre fare qualcosa.

    Grazie e buona giornata.
    Impianto FV 5,98 kW, 3° CE
    26 x Trina Solar TSM 230 + Power One Aurora PVI 6000 OUTD-IT, Azimut 0°, Tilt 0°

    Provincia di Lecce, Connesso dal 12/03/2011.

  • #2
    io credo che va chiesto solo a gse , che deve trattare le letture in altra maniera da rid a ssp . cmq dicci dicci , che mi servirà tra un pò anche a me .

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    • #3
      Dalle informazioni raccolte funziona così, bisogna fare solo due pratiche differenti sul portale del GSE (per il passaggio da RID parziale a SSP):
      1) annullamento della convenzione RID (parziale) per il quale occorrerà caricare alcuni allegati tra cui i "vecchi" verbali di attivazione dei contatori ed una bolletta del fornitore di energia elettrica da cui si evinca il POD. L'annullamento sarà effettivo dalla fine del mese successivo alla trasmissione di tutti gli allegati.
      2) richiesta di nuova convenzione di SSP, che partirà dal giorno successivo a quello di annullamento del RID.

      Saluti!
      Impianto FV 5,98 kW, 3° CE
      26 x Trina Solar TSM 230 + Power One Aurora PVI 6000 OUTD-IT, Azimut 0°, Tilt 0°

      Provincia di Lecce, Connesso dal 12/03/2011.

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      • #4
        ciao a tutti!
        aggiorno la discussione in quanto dovrei fare anch'io una pratica di cambio regime commerciale da RID totale a SSP.
        Da quanto pare il nuovo DTR prevede che tale modifica vada notificata al GSE tramite modello 01 e che potrebbe far cambiare le tariffe incentivanti se il cambio di regime va ad intaccare i presupposti per i quali si sono viste riconosciute le tariffe a suo tempo (sinceramente non ricordo la casistica...).
        poi si di dice anche che se il POD cambia (per iniziativa del produttore) si perdono le tariffe in quanto tale pod deve essere unico e rimanere tale per tutta la durata degli incentivi

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        • #5
          novità in merito al cambio da rid a ssp?
          imp.1 2,94 kw - tilt 20° azimut +10° so - 14 pannelli sharp poli 210; inverter. sma 3300sb - Mt
          imp.2 19,32 kw - tilt 7° azimut +40° so - 86 pannelli rec poli 225; 3 inverter. sma 6000tl - Mt
          imp.3 9,40 kw - tilt 20° azimut +10° so - 40 pannelli aleo solrif 235; inv. aurora 10.0 TL - Mt

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          • #6
            Buongiorno a tutti, a me sta capitando l'opposto. Passaggio da SSP (con FTV-SR incentivato 2° conto Energia) a Cessione Totale, quindi con cambio sia di regime commerciale (vs. RID), sia di tipo connessione, da bidirezionale appoggiata ad un POD di prelievo, a bidirezionale appoggiata ad un POD di sola immissione.

            Sono coinvolti Terna (Gaudì), GSE e Distributore di Rete. Le domande alle quali sto cercando di dare una risposta sono rispettivamente:

            1) Per TERNA-Gaudì, l'impianto passa in sola cessione ed è necessaria una modifica CON o SENZA validazione? Nel primo caso - CON validazione - appare necessaria la realizzazione di una nuova sezione, che potrebbe avere un senso se si procede con l'estinzione della precedente e la realizzazione di questa nuova, "lavorando" esclusivamente su questo POD. Solo che la cosa deve essere giustificata da un verbale di modifica della connessione esistente, che implica una nuova pratica c/o il Distributore il quale ha paventato la possibilità di cambio del POD, che sarebbe un disastro. Nel secondo caso - SENZA validazione - come è percorribile, se lo è?

            2) Per il GSE, come anzidetto, l'utilizzo del Mod. 01 mette diciamo "non al sicuro" il mantenimento delle tariffe incentivanti, anche se si sta operando solo nel cambio tra SSP e RID, perché muterebbero dei presupposti non ben identificati... Poi, la procedura è la più indicata, vale a dire chiusura del contratto di SSP e apertura di quello in RID o cessione a grossista.

            3) Per il Gestore di Rete, interpellato sull'argomento, la risposta è che è necessario procedere ad una Richiesta di Modifica di una Connessione Esistente, peraltro in assenza di una procedura certa sulla questione, ma le argomentazioni in campo appaiono fondate:
            «In base alle definizioni del TICA (art.1.1, lettera ii), punto 2.), la variazione della connessione da punto di prelievo a punto di immissione (le definizioni sono all'art.1.1 del TIT) è a tutti gli effetti una richiesta di connessione, come adeguamento della connessione esistente, perché comporta almeno:
            a) la modifica della potenza in prelievo;
            b) la modifica dell'impianto esistente.

            (Basterebbe anche solo uno dei due aspetti per farla risultare una richiesta di connessione.).
            Quindi va gestita attraverso una pratica di connessione, con gli oneri del caso a carico del richiedente, da valutare alla luce dell'art. 6 del TICA.
            Sarà necessario che il richiedente ci mandi anche lo schema unifilare aggiornato, cui seguirà da parte nostra l'emissione di un nuovo regolamento di esercizio.
            In quanto modifica all'impianto, potrebbe richiedere un adeguamento all'ultima versione delle norme CEI, qualora necessario.
            Non cambia la titolarità del punto della misura, essendo la connessione in BT (art. 7.2 del TIME)."
            Rimane quindi la spada di Damocle dell'adeguamento alla CEI 0-21 4/2019, in assenza di totale modifica della configurazione impiantistica, oltre a dover ripagare le spese di connessione che, in pratica, dovrebbero ripagare l'eventuale rimozione di uno dei due gruppi di misura esistenti, resosi inutile.

            Vi risulta che si debba procedere in questo modo?
            Grazie a chi vuole aiutarmi e mi scuso se pongo in questa discussione la questione... "capovolta", ma non ho trovato discussioni più pertinenti di queste e mi sembrava dispersivo aprirne una nuova.
            Cordialità, Marco
            Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare (Jake & Elwood - The Blues Brothers) :cool::cool:

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            • #7
              POD di sola immissione secondo me non esiste , perchè anche con cessione totale devi avere un fornitore in prelievo,
              a parte questo , praticamente te vuoi passare da un CE con SSP e CE con cessione totale , ma eri domestico in SSP ?

              Tecnicamente in pratica si tratta di togliere il contatore produzione e quello in scambio diventa produzione/prelievo , sicuramente e-distribuzione ci deve entrare nel mezzo per modificare i contatori soprattutto per mandare le misure corrette....

              poi io sono solo appassionato , dovrebbe intervenire un installatore che lo abbia fatto ..... ma sei sicuro che ti convengahai fatto tutti i conti ?
              AUTO BANNATO

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              • #8
                Non so quali sono le cause che ti portano a richiedere rid da ssp. Io sono nella parte opposta ma so che non posdo richiederlo avendo un impianto in 1 Ce. Dare testa testa con te volentieri. Va che ci perdi una caterba a passare a rid . A meno che tu ora non autoconsumi 1 kwh . Ma cosi hai gia ssp che è pari ad un rid . Perche buttare in aria tutto questo ? Pensaci

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                • #9
                  A parte mancano molti dati : tipo kwp impianto , se domestico , etc perchè passare a cessione totale implica partita iva
                  AUTO BANNATO

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