Ho dato un'occhiata a quegli allegati e ho qualche osservazione:
1- l'effetto del vento (posto che sia nello stesso senso delle onde, il che non è detto) mi pare trascurabile, visto che l'aria ha una densità 800 volte minore dell'acqua
2- quei cestelli che permettono il movimento dell'acqua in un senso solo, verso l'interno ma non verso l'esterno, non mi convincono. Non sono degli scolapasta con un foglio di politene dentro; ogni foro del cestello deve avere una valvola, cosa meno semplice (non dico che non si possa)
3-non ho capito che c'entra la parola 'chip'
4- il meccanismo che produce il movimento (figura 3 dell'allegato tecnico) mi pare un po' troppo macchinoso.
Si tratta sostanzialmente di un dispositivo che sfrutta da un lato solo della ruota il movimento dell'onda, sia in salita che in discesa, in modo da creare una coppia di rotazione.
Bene, un rotore Savonius posizionato con l'asse orizzontale potrebbe fare la stessa cosa in modo più semplice ! Basta che fosse disposto con l'asse normale alla direzione delle onde (ancorato al fondo e non galleggiante) e disposto in modo da sfruttare al meglio il moto rotatorio dell'acqua delle onde (quindi con la concavità delle pale nella parte superiore)
4. il vero problema per sfruttare il moto delle onde non è tanto quello di far girare un rotore, ma di trasformare questo moto rotatorio più o meno transitorio in energia elettrica o meccanica. Come si pensa di realizzare questo in modo continuo ?
1- l'effetto del vento (posto che sia nello stesso senso delle onde, il che non è detto) mi pare trascurabile, visto che l'aria ha una densità 800 volte minore dell'acqua
2- quei cestelli che permettono il movimento dell'acqua in un senso solo, verso l'interno ma non verso l'esterno, non mi convincono. Non sono degli scolapasta con un foglio di politene dentro; ogni foro del cestello deve avere una valvola, cosa meno semplice (non dico che non si possa)
3-non ho capito che c'entra la parola 'chip'
4- il meccanismo che produce il movimento (figura 3 dell'allegato tecnico) mi pare un po' troppo macchinoso.
Si tratta sostanzialmente di un dispositivo che sfrutta da un lato solo della ruota il movimento dell'onda, sia in salita che in discesa, in modo da creare una coppia di rotazione.
Bene, un rotore Savonius posizionato con l'asse orizzontale potrebbe fare la stessa cosa in modo più semplice ! Basta che fosse disposto con l'asse normale alla direzione delle onde (ancorato al fondo e non galleggiante) e disposto in modo da sfruttare al meglio il moto rotatorio dell'acqua delle onde (quindi con la concavità delle pale nella parte superiore)
4. il vero problema per sfruttare il moto delle onde non è tanto quello di far girare un rotore, ma di trasformare questo moto rotatorio più o meno transitorio in energia elettrica o meccanica. Come si pensa di realizzare questo in modo continuo ?
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