vi riporto di seguito un testo che ho trovato su internet,
vorrei sapere se le affermazioni fatte sono vere
grazie
Per chi legge ed è interessato a questi sistemi, dirò che questa tecnologia è nata in Italia, e il suo brevetto, (che gli consente di sfruttare l’onda in salita e discesa, quindi raddoppiando la produzione), è stato depositato circa quattro mesi orsono, poteva essere depositato ancora agli inizi del 2008, ma in Italia non c’era alcun interesse su questo argomento.
Tramite un amico-collega, la tecnologia è stata portata al “KOREA GREEN ENERGY SHOW”, poche decine di giorni orsono, 13 – 16 Ottobre 2009, impianti presentati in Corea al COEX di Seoul dalla K.I. ENERGY, e ha veramente ricevuto grandi apprezzamenti anche dalla società organizzatrice della fiera, KEMCO, che ha avviato con la società la certificazione, per la successiva istallazione in OCEANO di un impianto di produzione.
La tecnologia e il brevetto hanno interessato anche una fra le più grandi società Finlandesi, che opera nel settore marittimo, progettazione, istallazione impianti, manutenzioni navali, ecc.
La sfida lanciata con l’iscrizione alla competizione del Saltire Prize in Scozia dove parteciperà alla competizione fra Università, Centri di Ricerca, Multinazionali, Aziende e Banche Consorziate su progetti come Pelamis, OSU, OPT, ed altri ancora, dove si dovrà produrre 100 GWh, in due anni di funzionamento con una farm istallata dal vero in mare di 20 MW istantanei, almeno con una resa di circa il 30% (paragonabile alla resa dell’eolico offshore, una fra le più elevate) e ritenuta attualmente dagli esperti, (anche i più ottimisti), irraggiungibile per il Moto Ondoso, produzione dei 100 GWh d’energia che sarà certificata dall’EMEC, coinvolgerà il progetto Italiano, con produzione Coreana e istallazione Finlandese.
Il progetto era, in origine, per prestazioni al 100% su un moto ondoso di 1 metro, (anche se il sistema produce con onde anche di poche decine di centimetri), questo per consentirne l’utilizzo nel Mediterraneo, (in riferimento ai dati delle Boe meteo marine Italiane), quindi per consentire generazione d’energia la dove sia necessario produrre rapidamente energia, ma senza attendere anni.
Per rendere ancora più efficace il concetto d’innovazione del sistema qui riportato, eseguiremo una valutazione confronto, con una centrale nucleare Francese per la produzione d’energia elettrica.
Il sito esaminato è quello di “Saint Laurent des Eaux”, con due reattori funzionanti, produce una potenza di 1800 MW, (1,8 GW), il 2,5% dell’energia elettrica di tutta la Francia e il 75% del fabbisogno della regione dove il sito è collocato.
Su una superficie di 1 Kmq di mare, in Mediterraneo, (con modesto moto ondoso), si possono istallare impianti per almeno 1 MW, col sistema “TRITON K.I. ENERGY”, pari ad una produzione superiore ad un singolo Reattore della centrale di “Saint Laurent des Eaux”.
Va sottolineato che mano a mano il sistema “TRITON K.I. ENERGY” viene istallato, inizia a produrre energia, e una centrale con una capacità di 1/2 GW istantanei, può essere istallata in un anno, e la sua collocazione non ha i problemi e i costi del nucleare.
Riprendendo quindi i dati TERNA relativi al consumo energetico in Italia, pari a circa 337 TWh di energia elettrica, e simulando di produrli nella loro interezza, con centrali da 4 GW (ognuna occupa, con specifiche BOE, 4 Kmq di superficie marina), avremo che ogni centrale da 4 MW produrrà 35.040 MWh con moto minimo da 1 metro d’altezza, circa 35 TWh, quindi per produrre i fatidici 337 TWh serviranno una decina d’impianti, che consentiranno di non emettere in atmosfera 252.750 Tonnellate di CO2.
Intanto si parla di ricerca e ci si meraviglia di continuo per quello che gli altri realizzano, prendendo in esame altre nazioni che noi consideriamo sempre più evolute della nostra.
vorrei sapere se le affermazioni fatte sono vere
grazie
Per chi legge ed è interessato a questi sistemi, dirò che questa tecnologia è nata in Italia, e il suo brevetto, (che gli consente di sfruttare l’onda in salita e discesa, quindi raddoppiando la produzione), è stato depositato circa quattro mesi orsono, poteva essere depositato ancora agli inizi del 2008, ma in Italia non c’era alcun interesse su questo argomento.
Tramite un amico-collega, la tecnologia è stata portata al “KOREA GREEN ENERGY SHOW”, poche decine di giorni orsono, 13 – 16 Ottobre 2009, impianti presentati in Corea al COEX di Seoul dalla K.I. ENERGY, e ha veramente ricevuto grandi apprezzamenti anche dalla società organizzatrice della fiera, KEMCO, che ha avviato con la società la certificazione, per la successiva istallazione in OCEANO di un impianto di produzione.
La tecnologia e il brevetto hanno interessato anche una fra le più grandi società Finlandesi, che opera nel settore marittimo, progettazione, istallazione impianti, manutenzioni navali, ecc.
La sfida lanciata con l’iscrizione alla competizione del Saltire Prize in Scozia dove parteciperà alla competizione fra Università, Centri di Ricerca, Multinazionali, Aziende e Banche Consorziate su progetti come Pelamis, OSU, OPT, ed altri ancora, dove si dovrà produrre 100 GWh, in due anni di funzionamento con una farm istallata dal vero in mare di 20 MW istantanei, almeno con una resa di circa il 30% (paragonabile alla resa dell’eolico offshore, una fra le più elevate) e ritenuta attualmente dagli esperti, (anche i più ottimisti), irraggiungibile per il Moto Ondoso, produzione dei 100 GWh d’energia che sarà certificata dall’EMEC, coinvolgerà il progetto Italiano, con produzione Coreana e istallazione Finlandese.
Il progetto era, in origine, per prestazioni al 100% su un moto ondoso di 1 metro, (anche se il sistema produce con onde anche di poche decine di centimetri), questo per consentirne l’utilizzo nel Mediterraneo, (in riferimento ai dati delle Boe meteo marine Italiane), quindi per consentire generazione d’energia la dove sia necessario produrre rapidamente energia, ma senza attendere anni.
Per rendere ancora più efficace il concetto d’innovazione del sistema qui riportato, eseguiremo una valutazione confronto, con una centrale nucleare Francese per la produzione d’energia elettrica.
Il sito esaminato è quello di “Saint Laurent des Eaux”, con due reattori funzionanti, produce una potenza di 1800 MW, (1,8 GW), il 2,5% dell’energia elettrica di tutta la Francia e il 75% del fabbisogno della regione dove il sito è collocato.
Su una superficie di 1 Kmq di mare, in Mediterraneo, (con modesto moto ondoso), si possono istallare impianti per almeno 1 MW, col sistema “TRITON K.I. ENERGY”, pari ad una produzione superiore ad un singolo Reattore della centrale di “Saint Laurent des Eaux”.
Va sottolineato che mano a mano il sistema “TRITON K.I. ENERGY” viene istallato, inizia a produrre energia, e una centrale con una capacità di 1/2 GW istantanei, può essere istallata in un anno, e la sua collocazione non ha i problemi e i costi del nucleare.
Riprendendo quindi i dati TERNA relativi al consumo energetico in Italia, pari a circa 337 TWh di energia elettrica, e simulando di produrli nella loro interezza, con centrali da 4 GW (ognuna occupa, con specifiche BOE, 4 Kmq di superficie marina), avremo che ogni centrale da 4 MW produrrà 35.040 MWh con moto minimo da 1 metro d’altezza, circa 35 TWh, quindi per produrre i fatidici 337 TWh serviranno una decina d’impianti, che consentiranno di non emettere in atmosfera 252.750 Tonnellate di CO2.
Intanto si parla di ricerca e ci si meraviglia di continuo per quello che gli altri realizzano, prendendo in esame altre nazioni che noi consideriamo sempre più evolute della nostra.
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