Cia ho appena istallato un' AL.PI mod. ALPINA TCA 35 mi trovo benissimi riesco a scaldare 250 mq la mando a pallet ma anche a legna. Nonostante sia legna staggionata di circa un anno mi si crea uno strato di catrame sulle pareti interne. Qualcuno di voi ha lo stesso problema? come si crea? è vero che può danneggiare la caldaia? come si può risolvere il problema? Grazie per le vostre risposte.
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formazione catrame
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Non sono un tecnico di caldaie, ma posso spiegarti cosa avviene nella combustione della legna che utilizzi nel tuo impianto. Spero che queste informazioni ti siano comunque utili.<br><br>Dunque, la legna non sufficientemente essiccata comporta diversi problemi tra i quali il fatto che non produrrà mai una combustione ottimale; inoltre il potere calorico della legna non secca, può ridurre del 40% o 50% la resa stessa. E ognuno può arrivare a questa conclusione riflettendo sul fatto che l’acqua non brucia.<br>Una combustione non completa produce residui ed emissioni che fuoriescono con i gas di combustione verso l’esterno e si depositano sottoforma di catrame sulle pareti interne della stufa, nei suoi canali, nella canna fumaria e in parte fuoriescono sottoforma di polveri fini e altre sostanze chimiche inquinanti e tossiche.<br>La biomassa, qualunque sia la sua origine, è costituita da una parte organica combustibile ( la cui composizione chimica media è Carbone 50%,Ossigeno 42,5%, Idrogeno 6,5% Azoto 1%), da una parte minerale inerte, e dall’acqua. Le sostanze organiche, cioè le resine, i tannini, ed i polimeri (cellulosa, emicellulosa e lignina), per azione della ossidazione ad alta temperatura durante la combustione, subiscono delle profonde modificazioni chimiche, liberando energia e producendo dei residui, che, a seconda della qualità della combustione, possono variare entro certi limiti.<br>I principali residui sono:<br>Le ceneri che costituiscono dal 2 al 3 % della massa anidra della biomassa e sono il residuo della sua parte minerale (silicio, calcio, magnesio, potassio, acido fosforico, etc.) Costituiscono un eccellente fertilizzante.<br>Ossidi di Azoto. Le alte temperature favoriscono l’unione tra le molecole d’ossigeno e di azoto presenti nell’aria. La loro produzione non dipende dunque dal tipo di combustibile impiegato, e non può essere del tutto eliminata, ma solo ridotta dal controllo dell’aria comburente.<br>Ossidi di Zolfo. Lo zolfo è presente in quantità minime nella legna, di più’ in combustibili fossili, come carbone e gasolio. L’anidride solforosa, mescolandosi col vapore acqueo di condensa soprattutto in canne fumarie mal isolate, produce piccole quantità di acido solforico, che è tra i responsabili del precoce deterioramento dei camini. Insieme con gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo sono i principali responsabili delle piogge acide.<br>Ossidi di carbonio. Costituiscono la massa principale dei gas di risulta della combustione. Il monossido di carbonio si produce sulla superficie della legna come primo risultato della combustione, e brucia poi ad anidride carbonica per successiva ossigenazione. Se dunque la combustione avviene in carenza di ossigeno, essa non si arresta completamente, ma procede producendo monossido, anziché biossido, che è il risultato naturale di una combustione corretta. Questo processo, oltre ad essere antieconomico, poiché riduce di molto la potenza termica ottenibile, è anche molto pericoloso perché il monossido di carbonio è un potente veleno, in virtù della sua affinità con la emoglobina del sangue.<br>Idrocarburi incombusti. Le molecole che costituiscono la parte organica della biomassa sono estremamente stabili: occorre un’alta temperatura per spezzarle ossidandole.<br><br><i>(estratto da mie discussioni precedenti)</i><br><br>Ely
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La legna anche se stagionata un anno, a differenza del pellet, contiene ancora parecchia acqua (anche 25-30%). E' quindi necessario ridurre al minimo la condensazione dei fumi umidi sugli scambiatori facendo lavorare la caldaia a temperature elevate (min 65°C, meglio 70°C) come consigliato per tutte le altre caldaie a legna. In ogni caso la pulizia degli scambiatori (e della scatola fumi) dovra' essere piu' frequente rispetto al pellet.<br>Se il controllo della pompa viene effettuato dalla scheda (previo consenso del termostato) puoi impostare la partenza della pompa a 65°C. Potrebbe essere interessante applicare una pompa di ricircolo sfruttando le uscite della scheda elettronica: fino a 65°C lavorerebbe la pompa di ricircolo confinando l'apporto calorico alla sola caldaia, oltre quella temperatura funzionerebbe la pompa di impianto estendendo l'apporto calorico alla casa.Bye
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (caldodalmais @ 20/11/2007, 08:26)</div><div id="quote" align="left">Potrebbe essere interessante applicare una pompa di ricircolo sfruttando le uscite della scheda elettronica: fino a 65°C lavorerebbe la pompa di ricircolo confinando l'apporto calorico alla sola caldaia, oltre quella temperatura funzionerebbe la pompa di impianto estendendo l'apporto calorico alla casa.</div></div><br>se leggi sui libretti UNICAL ed ARCA, l'assenza della pompa ricircolo fa decadere la garanzia.<br>Io le installo anche sui termocamini, per evitare, come minimo, le stratificazioni interne.<br><br>Max.63 , domanda per curiosità:<br>_con impianto freddo, dopo l'accensione quanti spegnimenti e riaccensioni ci sono prima che il circolatore vada in continuo?<br>_c'è una circolatore di ricircolo?<br>_ a che temperatura sono impostati i paramentri pompa e caldaia?<br>_puoi mandarci una foto dell'impianto?<br><br>ciao Caldodalmais, e ciao Max.63<br><br><br>massimo<br><br><br><center><b>At tached Image</b></center><br><table class="fancyborder" style="width:50%" align="center" cellpadding="4" cellspacing="0"><tr><td align="center"><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d5215f82e49bf0992c7fd07429a16656.jpg" alt="Attached Image"></table><p>se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene
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metto il naso anche dove non dovrei perchè non è il mio campo. Ricordo una caldaia a tubi d'acqua che dava problemi simili alimentata a denso quando ero ragazzo. Il rimedio empirico era la riduzione manuale della portata della pompa sino a far raggiungere 90 ° all'acqua. Solitamente in una ventina di minuti il catrame spariva, una volta però in questo modo si è incendiato il camino
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Cia ho appena istallato un' AL.PI mod. ALPINA TCA 35 mi trovo benissimi riesco a scaldare 250 mq la mando a pallet ma anche a legna. Nonostante sia legna staggionata di circa un anno mi si crea uno strato di catrame sulle pareti interne. Qualcuno di voi ha lo stesso problema? come si crea? è vero che può danneggiare la caldaia? come si può risolvere il problema? Grazie per le vostre risposte.</div></div><br>Io ho una caldaia a legna, all'interno (NON nello scambiatore) si forma come una crosta di catrame nero che col tempo si stacca da sola.<br>Finora non ho avuto problemi, anche il manuale caldaia lo da come un fenomeno normale, l'importante è che il catrame non coli eccessivamente, (legna troppo umida) provvocando corrosione.
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esempio tratto circuito con pompa ricircolo<br><br><center><b>Attached Image</b></center><br><table class="fancyborder" style="width:50%" align="center" cellpadding="4" cellspacing="0"><tr><td align="center"><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/bca0e0e6fa464513ac06887050dd39b1.jpg" alt="Attached Image"></table><p>se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (tekneri @ 20/11/2007, 22:25)</div><div id="quote" align="left">esempio tratto circuito con pompa ricircolo</div></div><br>Domanda per Tekneri, ma la pompa ricircolo-anticondensa lavora sempre (sopra i 50-55°)?<br><br>Oppure come ho visto, viene installato un termostato sul ritorno che fà partire la pompa ricircolo quando l'acqua è sotto i 55° e la ferma sopra questo limite?<br><br>Ciao!
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La scheda dell'Alpina ha 2 uscite pompa (pompa on/pompa off) + neutro dove collegare i 2 circolatori. Il valore del parametro pompa fornisce lo spartiacque per l'attivazione dell'una o dell'altra in alternativa. Non servono quindi altri rilevatori di temperatura, mentre per le altre caldaie non sono documentato.<br>ByeBye
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Per - tekneri - Ieri è venuto il tecnico della ECOFABER per quel problema di catrame. Dopo un serie di settaggi sulla centalina e come dicevo impostaziono della caldaia a 60° e la pompa a 45° ma con un sistema di combustione a me strano, cioè utilizzare pallet e legna nello stesso momento ossia farla partire col pallet e automaticamente quando la fiamma è bella viva avvine la combustione della legna che si trova su ina griglia soprastante.Incretulo ho provato e dopo circa 8 ore di lavoro ho notato che i consumi sia del pallet e delle legna sono minimi rispetto a prima 8 ore / 5Kg di pellet poca legna , la caldaia molto spesso in mantenimento ma sopattutto il catrame si sta sciogliendo e sembra che non si formi più come prima.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (max.63 @ 22/11/2007, 19:22)</div><div id="quote" align="left">cioè utilizzare pallet e legna nello stesso momento ossia farla partire col pallet e automaticamente quando la fiamma è bella viva avvine la combustione della legna che si trova su ina griglia soprastante.</div></div><br>Cioè fammi capire, tu la caldaia la fai andare a pellet e carichi la legna su una griglia che stà sopra al bruciatore del pellet?<br><br>
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Catrame in una stufa a pellet palazzetti
Salve a tutti, ho appena letto quello che avete scritto. IO ho un problema su una stufa ma a pellet(palazzetti minnie) non a legna e fin'ora non era mai successa la formazione di catrame. Stasera come tutte le sere pulisco la stufa e l'accendo dopo 1 ora esco e quando rientro dopo 2 ore la casa è piena di fumo nero che esce dal vetro davanti che era chiuso e addirittura da dove carico il pellet. Appena andato via tutto il fumo prendo i tubi per pulire la canna fumaria e c'era il catrame attaccato ovunque fino all'uscita della canna fumaria.
Premetto che,la pulizia dell'interno stufa viene fatta ogni giorno,che i residui in un fondo al tubo vengono tolti regolarmente e la canna fumaria uguale. Ora c'è un però, 10 giorni fà ho preso un sacco di pellet diverso che ho visto ha un potere calorico minore(non di molto ma in effetti scalda MOLTO MOLTO meno) e che fin da subito lascia molto residuo e fà immediatamente il fumo nero. Insomma io non ho intenzione di avere aria poco calda e magari di respirare anche sostanze tossiche. Quindi vorrei capire, dipende tutto dal tipo di pellet giusto? perchè sulla pulizia, mi faccio due scatole così ma i tubi,i condotti,tutte le vaschette dietro la ghisa è tutto strapulito e non capisco perchè quest'anno che ho usata meno la stufa rispetto all'altro anno mi ha fatto così.....e quindi avendo preso un pellet(che il venditore mi ha detto essere uguale, ma mi sà che non lo è)diverso l'unico problema credo sia il pellet. Ma come diavolo si fà a imbroccare il pellet giusto? Insomma la pulizia và bene ma non voglio respirare il catrame.Cosa posso fare?
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Ciao, se ne hai solo 3 sacchetti non buttarli compera del pellet ottimo e ogni sacco di quello buono allungalo con un 10% di quello schifoso, non dovrebbe comportare grandi peggioramenti, ti consiglio di prendere del pellet di conifera chiaro, lascia perdere di faggio e altre schifezze provane 1-2 sacchi prima di aquistarne molto, prendilo in mano e sbriciolalo quardaci bene dentro deve essere il più possibile chiaro esente da pezzettini di plastica e sabbia e altre schifezze se ha pezzi scuri può essere corteccia o peggio laminatino, calcola che le conifere hanno i nodi scuri ma all'interno la percentuale deve risultare bassissima, ora non ricordo ma se ti documenti c'è una prova da fare con un bicchiere d'acqua per vedere se è valido.
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leone sandriCiao, se ne hai solo 3 sacchetti non buttarli compera del pellet ottimo e ogni sacco di quello buono allungalo con un 10% di quello schifoso, non dovrebbe comportare grandi peggioramenti, ti consiglio di prendere del pellet di conifera chiaro, lascia perdere di faggio e altre schifezze provane 1-2 sacchi prima di aquistarne molto, prendilo in mano e sbriciolalo quardaci bene dentro deve essere il più possibile chiaro esente da pezzettini di plastica e sabbia e altre schifezze se ha pezzi scuri può essere corteccia o peggio laminatino, calcola che le conifere hanno i nodi scuri ma all'interno la percentuale deve risultare bassissima, ora non ricordo ma se ti documenti c'è una prova da fare con un bicchiere d'acqua per vedere se è valido.
Hai ragione li aggiungo pian piano. Io avevo valutato queste marche che ne dici?????
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Io ho una caldaia che non è molto delicata di stomaco, però ci tengo alle emissioni in atmosfera e quel poco che utilizzo ho un pellet austriaco di Abete 100%, non sono molto ferrato sulle varie certificazioni da guardare, mi appoggio ad un mio amico che lo ritira in austria in segheria assieme al suo legname, prova a chiedere a Biomassoso e DottRG penso che ti sapranno aiutare con le varie sigle, i dati che hai riportato sono un pò troppo generici, anni fà dentro un tipo di pellet vi era della plastica rossa + una spece di laminatino aveva anche un odore quasi di solvente o collante...... per quello ti consiglio di provarne qualche sacco di prova.
Evita il faggiolino.
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10 giorni fà ho preso un sacco di pellet diverso che ho visto ha un potere calorico minore(non di molto ma in effetti scalda MOLTO MOLTO meno) e che fin da subito lascia molto residuo e fà immediatamente il fumo neroOSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Originariamente inviato da SILVISSIMA Visualizza il messaggiofin'ora non era mai successa la formazione di catrame.
Due domande:
il condotto fumario l'hai pulito tutto fino al cappello o hai pulito solo il tratto dentro casa?
Per caso il condotto fumario ha dei tratti orizzontali?Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)
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Questo e' il pellet!
Questo è il risultato che mi ha dato quel tipo di pellet!
Secondo tutti voi, ha senso fare analizzare quella sostanza nera appiccicosa e sopratutto far causa al produttore perchè mi ha ridotto la stufa una schifezza??? La stufa và peggio, i tubi tutti pieni di quella schifezza che accendono la stufa si scioglie e dà cattivo odore che sono certa essere tossica e per di più poi presumo di dover sostituire ventola e altro essendo tutto totalmente impastato!
Questo è il pellet che mi ha SCIUPATO la stufa!!!!
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Ciao Silvissima,
Casualmente è lo stesso pellet che sto usando io nel mio TC da circa una settimana.
Marca "La Lignea" ti posso garantire che a parte un potere calorifico non eccelso e residui cerenerosi leggermente più abbondanti rispetto al nocciolino, per il resto brucia alla grande e non crea alcun problema di liquami.
Secondo quanto vedo dalle foto, il problema è probabile che sia nel condotto fumario ed anche nella pulizia della stufa.
Rispondi alle domande del mio post precedente.Ultima modifica di renatomeloni; 16-03-2013, 20:37.Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)
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Dalla foto 1 si evince che il catrame cola tra il condotto fumi e la flangia metallica posta sul solaio.
Mi spieghi da dove sta fuoriuscendo? Dal cappello?
Il tratto di condotto fumario che oltrepassa il solaio che va all'aperto è coibentato, o esce tal quale quello interno?
La carburazione della stufa è normale? (fiamma giallo azzurro, corposa alta e con niente fumo)
Lunghezza totale del condotto fumario?
Il pellet se è perfettamente conservato non c'entra niente, ripeto lo uso da più di una settimana e problemi zero.
Stasera ho chiamato un'amico che lo usa tutto l'inverno è anche lui mi ha confermato che il pellet è ok.
le cause di un simile problema sono imputabili perlopiù a questi fattori:
Combustibile umido;
Ventola fumi non funzionante correttamente;
Condotto fumario non idoneo (non coibentato, di sezione inferiore, ostruito, ecc);
infiltrazioni d'acqua dal cappello;
Combustione non ottimale del generatore;
Fascio tubiero ostruito;
Uscita fumi ostruita;
Lascia perdere le richieste di risarcimento danni all'azienda produttrice del pellet, rischi di spendere una marea di denaro per niente, oltre alla figuraccia che faresti.
Fai controllare da un tecnico stufa e condotto fumi il problema è li, non sul pellet.
Tienici aggiornati
SalutiIl dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)
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Ti ringrazio per i consigli....io ero ben convinta che non fosse puro legno!
Ma allora scusa perchè quella sostanza nera? Se fosse legno puro nei tubi ci dovrebbe rimanere questa sostanza?
Non è cambiato nulla da 3 anni se non il pellet.....ecco perchè ho pensato a quello dato che faceva tanto residuo.
Io cos'è successo non lo sò eprchè son tornata dopo un ora e non sò cosa non ha funzionato....
Il combustile non era umido perchè è in una stanza asciutta. Il condotto fumario non è coinbentato perchè siamo in una casa vecchia e nei prossimi mesi quando ci spostiamo nella casa nuova sarà coibentata.
Il condotto non era ostruito ma era pulito perchè era stato totalmente pulito 4 giorni prima. Non ci sono state infiltrazioni. Quindi forse il generatore o altri.....
Il tecnico di zona è TOTALMENTE INCOMPETENTE e lo devi chiamare 80 volte per farlo venire e nonostante tutto(come se io dovessi pregarlo per farlo lavorare e pagarlo!)non viene! Troverò un tecnico di un'altra provincia che mi costerà uno stonfo!
L'unica credo sia aprire la stufa pulirla intanto tutta e la ventola e vedere se c'è qualcosa di anomalo....
Grazie per i consigli
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