Io e la mia ragazza, stiamo valutando le varie alternative che ci offre il mercato, per scaldare casa (ancora in fase di progetto).<br><br>Abitiamo in provincia di Cuneo a 600 m di altitudine.<br><br>Abbiamo la possibilità di tagliare legna di nostra proprietà, e quindi avevamo pensato di puntare su una caldaia a legna.<br><br>Dopo aver letto vari post su questo forum e in generale su internet, sono giunto alla conclusione che non so se per le nostre esigenze sia effettivamente economico.<br><br>Lavorando tutti è due, la casa rimarrebbe per gran parte del giorno vuota.<br><br>Teoricamente parlando, ci servirebbe:<br>-1 ora di calore tra le 7 e le 8<br>-2 ore di calore tra le 12 e le 14<br>e poi dalle 18 alle 22<br><br>In pratica, per via di questa situazione di Accendi/Spegni, mi verrebbe già a priori da scartare l'opzione riscaldamento a pavimento (lenta nello scaldare velocemente i locali), e caldaia a legna (non adatta e con minor resa in caso di accensioni e spegnimenti continui).<br><br>Il vero risparmio, dunque, va calcolato in base alle nostre esigenze di CALORE, durante le 24 ore. OK, ci sono i puffer, ecc. pero' a sto punto non conviene economicamente parlando, adottare un riscaldamento classico a gas metano, con in aggiunta una stufa a legna da mettere in un living (cucina + salotto uniti)?<br><br>con il gas, ed i termosifoni classici sopperisco alle brevi ma intense richieste di calore, con la flessibilità della programmazione delle accensioni, e la rapidità e nella comodità nell'emissione di calore.<br><br>con la stufa a legna scaldo dalle 18 in poi, risparmiando notevolmente sui consumi.<br><br><br>Per le mie esigenze, secondo voi, è effettivamnte la scelta migliore?<br><br>grazie a tutti<br><br><br><br><br>
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riflessione sul vero risparmio
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Provincia di Cuneo, se tu spegni alle 22, alle 7 praticamente parlando ti trovano assiderato.<br>Vi è un sistema intermedio che adotterei nel tuo caso di riscaldamento lampo, ventilconvettori.<br>E' il sistema più rapido in assoluto, ha una temperatura di funzionamento intermedia fra termo e radiante e quindi può beneficiare della condensazione di una caldaia a metano.<br>Può essere integrato con un termocamino o una termostufa, dipende dalla pezzatura della legna, se collegato ad un serbatoio di scambio e accumulo termico, visto che si lavora a temperature leggermente più basse di quelle richieste da un impianto a termosifoni, 50°C circa.<br>La caldaia va collegata direttamente al serbatoio in carico alto e scarico basso, mentre con una serpentina bassa integri con il termocamino/termostufa.<br>Naturalmente il locale dove è installata la sorgente di calore a legna beneficia di un certo calore diretto, + la stufa che il termocamino.<br>Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Barney09 @ 4/1/2008, 09:00)</div><div id="quote" align="left">Io e la mia ragazza, ....<br>.....<br><br>Per le mie esigenze, secondo voi, è effettivamnte la scelta migliore?<br><br>grazie a tutti</div></div><br>oppure poteresti valutare d installare una pompa a cavitazione<br><br><span class="edit">Edited by mariomaggi - 5/1/2008, 21:38</span>
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io faccio i tuoi stessi orari ed ho un riscaldamento<br>a PAVIMENTO....<br><br>Ti Garantisco che conviene se lo lasci quasi sempre acceso...<br><br>il mio parte alle 5:30 e si spegne alle 10:30 ...<br>in questo modo lavora dalle 7:00 alle 11:30 circa .<br><br>il tutto , consuma meno di un impianto Tradizionale in<br>funzione più di 3 Ore ( come nel nostro caso ) .<br><br>considera che la caldaia scalda acqua a 42° e il ritorno è a 25° circa..<br>quindi deve scaldare " Solo " la differnza di 17°...!<br><br>vedi tu.. ciao , dany
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