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Avrei un quesito (probabilmente stupido)

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  • Avrei un quesito (probabilmente stupido)

    Ciao, premesso che sono l’ignoranza in persona, volevo porre un quesito.
    Supponendo di avere a disposizione una forza meccanica costante in grado di produrre, opportunamente collegata ad un generatore di corrente, una potenza di supponiamo 2 kW.
    Nel momento in cui le utenze domestiche sono spente e non consumano i 2 kW prodotti costantemente dal generatore e le batterie ad esso collegate sono cariche, cosa succede?
    Il generatore gira a vuoto senza nessun problema?
    Occorre fermare il generatore per evitare danni tipo surriscaldamento o rotture meccaniche?

    Se ho scritto delle castronerie vi prego di perdonarmi!!!

    Grazie mille a chi avesse voglia e tempo di rispondermi.

    Ghighi

  • #2
    Beato te che hai energia da buttare.
    In quel caso, se hai le batterie cariche, e non hai bisogno di corrente,
    V E N D I L A !
    Ciao

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    • #3
      Eh, in effetti avrei dovuto sircivere supponiamo che per "assurdo".... :P

      ..la mia domanda, seppur stupida, è motivata dall'impossibilità di collegamento alla rete tramite conto energia..

      Sempre grazie a chi per bontà mi darà una risposta...

      Ciao a Triac!!!

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      • #4
        Il problema non è per niente stupido, anzi è uno dei problemi su cui si cimenta la tecnica.
        Se il generatore elettrico è azionato da un motore diesel o a benzina, i 2 KW vanno intesi come potenza massima. Se il carico elettrico non li richiede, il motore non li produce e riduce al minimo il consumo, perchè ha un un regolatore che mantiene costante la velocità.
        Se il generatore è fotovoltaico, quando le batterie sono cariche è possibile scollegare i pannelli (collegamento "aperto") o cedere l'energia prodotta in più ad un carico scaldante, oppure, se si ha un contratto con il gestore della rete, vendere l'energia con incentivo ("conto energia").
        Se si possiede un generatore eolico di piccola o media dimensione, non è possibile interrompere i collegamenti e lasciarlo senza carico, perchè le pale rischierebbero di volare via per eccessiva velocità. L'energia prodotta deve essere comunque utilizzata in proprio o venduta (esiste anche il "conto energia" per il minieolico) e questo entro certi limiti mantiene le pale "frenate". Oltre un certo limite di velocità del vento, i generatori fanno intervenire dei meccanismi di autoprotezione ("pale a bandiera, orientamento del rotore di lato rispetto al vento, freni meccanici o elettrodinamici , ..... )

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        • #5
          Ciao Andy grazie per la risposta..
          vediamo se ho capito: Il generatore di corrente se non è sotto carico fa meno resistenza alla rotazione e l'ipotetica pala girerebbe a velocità folli, giusto? Quindi in una maniera o nell'altra bisogna rallentarlo..
          E' vero che l'ideale è vendere alla rete l'energia in eccesso, ma questo si può fare con i generatori eolici (girante e generatore elettrico) autocostruiti?!?

          Credo serva documentare l'impianto che si installa, o basta farsi mettere il contatore necessario e poi ci si collegare anche un generatore autocostruito senza nessuna dichiarazione di rispetto di normative ecc ecc?

          Grazie!!!!!!!!!!

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          • #6
            Produrre idrogeno no? O magari aria compressa? L'attrezzatura non costa poi tanto...

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            • #7
              CITAZIONE (janvaljan @ 14/3/2008, 23:29)
              Produrre idrogeno no? O magari aria compressa? L'attrezzatura non costa poi tanto...

              Produrre idrogeno non costa tanto (e non rende quello che hai speso per produrlo) ma prova a comprimerlo e stoccarlo....

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              • #8
                Molti dei nuovi interessati all'energia eolica pensano di poter velocemente autocostruirsi un generatore e crearsi una rendita vendendo l'energia alla rete.
                La cosa non è così semplice ed il motivo principale lo hai già individuato: il proprietario della rete non accetterebbe mai di far collegare in rete una generatore autocostruito e privo di omologazioni. E nessun autocostruttore spenderebbe la (ingente) somma necessaria per far omologare il suo unico apparecchio, nè riuscirebbe a garantire l'uniformità di caratteristiche su altri apparecchi che volesse autocostruire.
                Il motivo secondario è che gli inverter (pochi tipi nel mondo) per l'immissione dell'energia eolica in rete sono programmati su misura per alcuni generatori prodotti in serie da grandi produttori e non per quelli autocostruiti.
                La migliore applicazione dei generatori autocostruiti è negli impianti stand-alone costituiti da generatore-regolatore-batterie-inverter e con il complemento di alcuni pannelli fotovoltaici.

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                • #9
                  Diventa difficile avere un'integrazione tra solare ed eolico avendo anche una certa sicurezza di copertura delle necessità di elettricità che si possono avere durante l'anno.. Certo, ovviamente avere l'integrazione del solare migliora la situazione rispetto al solo eolico..

                  Mi viene quasi da pensare che le strade più sensate siano due, prendere un sistema omologato e sfuttare l'incentivo oppure autocostruirselo evitando la spesa dell'inverter e usare l'energia prodotta per scaldare l'acqua sanitaria o dell'impianto di riscaldamento..

                  Che ne pensi?

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                  • #10
                    CITAZIONE (andy48 @ 14/3/2008, 23:57)
                    Molti dei nuovi interessati all'energia eolica pensano di poter velocemente autocostruirsi un generatore e crearsi una rendita vendendo l'energia alla rete.
                    La cosa non è così semplice ed il motivo principale lo hai già individuato: il proprietario della rete non accetterebbe mai di far collegare in rete una generatore autocostruito e privo di omologazioni. E nessun autocostruttore spenderebbe la (ingente) somma necessaria per far omologare il suo unico apparecchio, nè riuscirebbe a garantire l'uniformità di caratteristiche su altri apparecchi che volesse autocostruire.
                    Il motivo secondario è che gli inverter (pochi tipi nel mondo) per l'immissione dell'energia eolica in rete sono programmati su misura per alcuni generatori prodotti in serie da grandi produttori e non per quelli autocostruiti.
                    La migliore applicazione dei generatori autocostruiti è negli impianti stand-alone costituiti da generatore-regolatore-batterie-inverter e con il complemento di alcuni pannelli fotovoltaici.

                    quoto al 100%.... <img src=">
                    il problema maggiore e' che la velocita' del vento non e' costante, pertanto la potenza erogata non e' mai lienare, molti principianti pensano di ottenere subito e tanto, se un generatore e' da 500 w questo lo sara' solo con venti forti, non si puo' partire subito nella realizzazione di mega alternartori perche' non si conoscono i problemi di fondo derivanti dalla costruzione, dal montaggio, dalla regolazione e equilibrature, per non parlare della parte di sostegno che mantiene tutto il sistema. la teoria e' diversa dalla pratica.

                    Edited by eneo - 15/3/2008, 12:33

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                    • #11
                      Hai perfettamente ragione Eneo,
                      i quesiti che ho posto sono da profano e un po' campati in aria ma era solo per farmi un'idea generale.
                      Per questo nel messaggio precedente ho scritto che probabilmente la miglior cosa per iniziare sarebbe o qualcosa di piccolo acquistato e collegato alla rete oppure un autocostruito da usare per esempio come riscaldamento o preriscaldamento dell'acqua sanitaria.

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                      • #12
                        CITAZIONE
                        Diventa difficile avere un'integrazione tra solare ed eolico avendo anche una certa sicurezza di copertura delle necessità di elettricità che si possono avere durante l'anno.. Certo, ovviamente avere l'integrazione del solare migliora la situazione rispetto al solo eolico..

                        Se si tratta di un sistema isolato con batterie ed inverter, l'integrazione tra generatore eolico e pannelli fotovoltaici non è per niente difficile.
                        Se non si vuol sovradimensionare l'impianto di autogenerazione, l'acqua calda non deve essere prodotta con lo scaldabagno elettrico, ma con pannelli solari, biocombustibili o gas.

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                        • #13
                          Ciao a tutti <img src=">
                          CITAZIONE (andy48 @ 14/3/2008, 22:48)
                          Il problema non è per niente stupido, anzi...Se il generatore è fotovoltaico, quando le batterie sono cariche è possibile scollegare i pannelli (collegamento "aperto")

                          Ciao andy48 No! i regolatori per impianti stand alone mettono in cortocircuito i moduli, non lasciano aperto mai il circuito.

                          CITAZIONE
                          ...o cedere l'energia prodotta in più ad un carico scaldante, oppure, se si ha un contratto con il gestore della rete, vendere l'energia con incentivo ("conto energia")...

                          Si! in una casa isolata si potrebbe dopo la ricarica delle batterie deviare l'energia sulle resistenze di un boiler per l'acqua calda, su pannelli radianti (in inverno), su un impianto esterno di illuminazione, ecc.

                          Salutoni
                          Furio57
                          L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                          LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                          Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                          • #14
                            Io in queste realizzazioni "artigianali" collegherei direttamente il generatore eolico ad un compressore volumetrico, con un serbatoio di grande capacità. Zero collegamenti elettrici ed aria compressa a volontà.

                            Per farci cosa? Beh con l'aria compressa posso farci:

                            -il freddo laminandola all'uscita
                            -il caldo interrefrigerando il compressore
                            -energia meccanica da usare in casa o fuori traportandola in bombole

                            Commenta


                            • #15

                              CITAZIONE
                              i regolatori per impianti stand alone mettono in cortocircuito i moduli, non lasciano aperto mai il circuito.

                              ....
                              Non è una regola generale. I pannelli possono stare sia aperti che in cortocircuito senza danno. Alcune riviste propongono regolatori di carica con switch in serie, anche se la maggior parte dei regolatori in commercio è di tipo shunt.
                              Un esempio è qui:
                              http://www.technick.net/public/code/cp_dpa...cir_solorb_scc3
                              Ma forse è sbagliato parlare di fotovoltaico in una discussione di eolico. Me ne scusi l'amministratore.

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                              • #16
                                riferendomi a Janvaljan

                                CITAZIONE
                                o in queste realizzazioni "artigianali" collegherei direttamente il generatore eolico ad un compressore volumetrico, con un serbatoio di grande capacità. Zero collegamenti elettrici ed aria compressa a volontà.

                                Per farci cosa? Beh con l'aria compressa posso farci:

                                -il freddo laminandola all'uscita
                                -il caldo interrefrigerando il compressore
                                -energia meccanica da usare in casa o fuori traportandola in bombole

                                l'aria compressa è interessante come vettore energetico. Unici quesiti: in applicazioni artigianali che efficienza può avere un piccolo compressore applicato al sistema sopra esposto?
                                Che tipo di compressore usi? Funziona anche a potenza disponibile variabile ( visto che il generatore eolico non darà mai piena potenza costante )?

                                A presto!
                                www.energeticambiente.it

                                www.energoclub.org

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                                • #17
                                  CITAZIONE (SolarPrex @ 19/3/2008, 08:51)
                                  riferendomi a Janvaljan

                                  l'aria compressa è interessante come vettore energetico. Unici quesiti: in applicazioni artigianali che efficienza può avere un piccolo compressore applicato al sistema sopra esposto?
                                  Che tipo di compressore usi? Funziona anche a potenza disponibile variabile ( visto che il generatore eolico non darà mai piena potenza costante )?

                                  A presto!

                                  Caro Solar

                                  premetto che ti parlo in via puramente teorica, visto che le conoscenze che ho sono quelle di un comune studente di ingegneria, che la pratica non l'ha vista nemmeno col binocolo.

                                  Detto questo, vediamo un pò di rispondere:

                                  come compressore adotterei ovviamente un volumetrico, ad esempio un semplice sistema biella-pistone a tenuta in un cilindro. Praticamente gli stessi usati nei comuni frigoriferi, o anche negli aerosol.

                                  Il problema della regolazione non si pone, il pistone pompa aria in proporzione al numero di giri. Un problema più grosso potrebbe essere l'avvio, per cui è necessaria una certa coppia all'albero che non sempre la turbina può fornire.
                                  In questi casi si potrebbe progettare qualche sistemino che tieni aperte la valvola di aspirazione finchè non viene raggiunta una certa velocità dell'albero. In questo modo il compressore funziona "a vuoto", semplicemente aspirando e ributtando fuori l'aria. Ad esempio una valvola supplementare comandata da qualcosa di simile agli "eccentrici" che si usavano una volta per i motori a vapore, non so se hai presente.

                                  Da una sfasciacarrozze invece potresti reperire con facilità dei compressori volumetrici rotativi, a palette o Roots. Questi hanno il vantaggio di essere molto più compatti, equilibrati e con minori vibrazioni. Lo svantaggio è il campo operativo molto limitato, in particolare i compressori a palette lavorano bene solo ad un fissato valore della pressione di uscita.

                                  Se riesci a reperirne qualcuno facilmente potresti divertirti un pò! <img src=">

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