spider una semplice ******.. ossia invece del classico pannello... una busta di plastica con dentro l'acqua.... risultato funziona per funzionare..ma a pressione atmosferica con tutte le conseguenze del caso...
tipico del mercato americano...dove gli autocostruttori regnano ... non certificano nulla.. ed in caso di successo commerciale aprono chiese piene di fedeli e santuari del pannello solare ripiegabile.. puù essere una svolta su un camper tale congegno.. ma vale poco meno del classico bidone di polipropilene resistente agli UV tinto di enro che glis tabilimenti balneari mettevano in testa ai locali doccie per dare acqua stemperata

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Qualunque cosa che mi scalda l'acqua a costo basso puo' andar bene , spiegami quali sono le conseguenze del caso a pressione atmosferica , visto che gli impianti a svuotamento funzionano a quella pressione? , poi puo' essere lo stesso una ******.....

Fatti la doccia col bidone messo al sole , poi quando sei ricoverato nel centro grandi ustionati , ti veniamo a chiedere se era stemperata ">

infatti per me sono una grana ****** anche gli impianti a svuotamento...inventati appositamente per tranquillizzare i progettisti cagasotto che poco sanno del mestiere che fanno e che temendo la famigerata stagnazione rifiutano l'uso di valvole di sicurezza e vasi di espansione di facile calcolo.. io francamente non stresserei un pannello con riempimenti a caldo o altre stronzate simili...per la paura della stagnazione...che non è un inconveniente...ma una attuazione di una misura progettuale per fermare l'apporto di calore nei boyler o di andare 40 gradi sotto zero o per il fatto che il sole è sparito.... mi preoccuperei di trovare la pressione ideale del sistema..la dovuta precarica.. il tipo tecnologico dei amteriali da usare.. e fare una buona scelta complessiva.. piuttosto che innamorarmi delle tesi di chi mi vuole rifilare qualcosa..

Il problema di un sistema che bolle a 100 gradi...sono proprio i 100 gradi.. facilmente raggiungibile da un sistema in stagnazione... mentre un sistema che sta ad una pressione di precarica idonea per controbattere i picchi di temperatura...che so 10 bar.. con un pn 16 di protezione con valvola di sicurezza .. inizia a bollire gia ai bei 150 e spicci gradi.. mantenendosi stabile epr una altra trentina di gradi prima di iniziare a ribollire di brutto..(all'aumento di t aumenta la pressione...fino all'apertura della valvola)..
ti allego il digramma di mollier... se ci dai una occhiata capisci..

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Io invece direi che , fermo restando di mettere lo scaricatore di pressione per sicurezza , potrei far fare da polmone ( se permesso dalle norme ) all'acquedotto , negli impianti CN che hanno il serbatoio lontano dall'utilizzo , posso non mettere la valvola di non ritorno sulla mandata , quindi le variazioni di pressione si compensano su tutta la rete , e poi questo gran problema dello sfiato non lo vedo , in un normale utilizzo di 3-4 persone ogni 2 o 3 ore c'e' un utilizzo di ACS calda , quindi basta che venga aperto un attimo un rubinetto e ho gia scaricato l'eccesso di pressione.... ">
Al limite quando vado via posso lasciare aperto un rubinetto , quel tanto che cada una goccia ogni tanto , con un recipiente per riutizzare quell'acqua anche per il WC ">

spider o hai letto male quello che ho scritto...quindi rileggi... oppure hai le idee confuse sugli schemi impianto... a quel punto volendo te li illustro

Infatti utilizzi un 'galactico' non standard e' difficile seguirti.... ">

Me ne rendo conto.. il problema lo vivono anche gli altri progettisti che si relazionano con me..

per fartela breve in maniera semplice semplice..

negli impianti solari a circolazione forzata... non potendo spegnere il sole quando ho raggiunto la temperatura massima di accumulo... fermo la circolazione.. .. in maniera tale che se il pannello continua ad essere insolato... il calore non raggiunge il boyler.. questa si chiama stagnazione.. quindi è una fase progettualmente prevista.. atta a sospendere l'apporto di calore all'accumulo..

per evitare che l'acqua o meglio il mix acqua glicole contenuto nel circuito pannello vad in ebollizzione.. ai 100 gradi o meno.. precarico il circuito ad una pressione superiore a quella atmosferica.. posticipando così il punto di ebollizione invece che a 100 magari a 160 o 170 gradi.. comunque sia il fluido eprmane nel pannello ed ha un gradiente di temperatura medio tra le parti insolate e le parti in tubo in ombra (microcircolazione)

negli impianti a svuotamento invece..per interrompere il flusso di calore svuoto il pannello...così..quando mi riserve il calore.. riempiendolo nuovamente...magari ho il pannello a 160 gradi e il fluido a 80.. con un certo stress del pannello stesso

stesso discorso per il sotto zero...
nel sotto zero o nella scarsa temepratura pannello nel primo caso..fermo la circolazione e confido nel glicole..che mi tutela un bel po..

mentre nel secondo caso neinte glocle e svuoto.... qui tanti problemi non ce ne sono...purchè il bidone dis vuotamento sia in una zona riscaldata...altrimenti ghiaccia anchesso

in caso di pioggia o grandine i pannelli tanto di un tipo che dell'altro sono soggetti potenzialmente a danni..

.... venendo poi al pannello ripiegabile.. quello del tread.. nona vendo questo resistenza meccanica.. non puo essere pressurizzato quindi bolle a 100 gradi.. quindi ha tutti gli svantaggi dello svuotamento e della circolazione frozata insieme...visto poi il prezzo del kit.. 500 dollari.. costa quanto due pannelli piani di buona fattura.. ovviametne forniti ad una ditta

Guarda che una spiegazione a modino cosi nemmeno a scuola, garzie . ">

A chi stavi spiegando tutto questo , ho solo chiesto con che plastica fosse fatto quel pannello , quello a 100gradi e' gia fuso .....