Vorrei brevemente esporre una situazione di cui mi sto interessando e il comportamento dell'ufficio delle dogane (utf) di modo da avere dei suggerimenti su come muovermi.

La situazione è alquanto complessa, ma cercerò di sintetizzarla al massimo cose segue.

c'è una ditta che al contempo è produttore (centralina idroelettrica) e distributore (propria rete con circa 200 clienti allacciati).
da circa il 2000 per una serie di avvenimenti, la ditta smette di versare all'UTF gli importi dovuti dalla vendita di energia ai clienti e diviene morosa; c'è anche da dire che dallo stesso anno la ditta sospende la fatturazione verso i propri clienti.
nel 2007 la ditta procede a fatturare ai clienti tutto il regresso e con le somme incassate decide di sanare la propria posizione verso l'utf.
pertanto scrive una nota all'utf in cui descrive quanto è stato prodotto e distribuito ai clienti e il totale fatturato per il periodo 2000-2007, evidenziando le voci imp.erariale e add.le enti locali, dicendosi ovviamente pronta a versare lo stesso importo all'utf, maggiorato di eventuali sanzioni e interessi di mora.

l'utf calcola le somme dovute in questo modo:
applica le aliquote "usi diversi" su tutti i kWh prodotti.
questo importo è maggiore di quanto invece fatturato ai clienti, in quanto molti sono domestici residenti e quindi con aliquote inferiori e con l'esenzione per parte dei kWh consumati.

Come giudicate la questione? Hanno sbagliato a fare questo conteggio? Le imposte non dovrebbero generarsi con la cessione di energia al cliente finale (e non quindi con la produzione)? Se lui fosse stato solo produttore, mica pagava le aliquote usi diversi per ogni kWh che avrebbe ceduto in rete, giusto?
Cosa si può contestare di questa sanzione?