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esperimento di fisica

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  • esperimento di fisica

    Salve a tutti.
    E' un po che frequento questo forum solo come lettore, ma oggi mi è tornato in mente un vecchio esperimento che mi mostrò il mio professore di fisica alle superiori e volevo scambiare due parole...

    in pratica il professore tramite una manovella azionava uno strumento (che non so come si chiama) composto da una ruota di legno ricoperta da uno strato di rame su cui poggiavano delle linguette di rame fissate alla base dello strumento.
    In pratica facendo girare la ruota, le linguette sfregavano contro il disco di rame fissato alla ruota generando elettricità statica che tramite un collegamento veniva convogliata a due condensatori.
    I condensatori erano collegati a due barre metalliche mobili(si poteva regolare la distanza tra di esse) e piu il prof girava la manovella piu i condensatori si caricavano, fino a scatenare una scarica tra le due barre.
    Se le barre erano vicine le scariche erano deboli e frequenti, se erano lontane le scariche erano molto potenti ma poco frequenti.

    Ora, visto che di fisica ne so quanto gargamella , qualcuno mi può spiegare brevemente cosa accade?
    se questa energia statica venisse convogliata altrove si può utilizzare come energia elettrica per alimentare qualcosa?

  • #2
    Per prima cosa BENVENUTO
    l'esperimento effettuato dal prof
    è una macchina elettrostatica.
    ciao a tutti
    leo48
    -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
    -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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    • #3
      Allora, facciamo chiarezza: I condensatori sono delle "Bottiglie di Leida" (Bottiglia di Leida - Wikipedia) e il generatore elettrostatico è probabilmente una "Macchina di Wimshurst" (Macchina di Wimshurst - Wikipedia).

      Come puoi leggere nella pagina di wikipedia, questa è una macchina elettrostatica ad induzione, in grado di sfruttare il movimento meccanico del povero professore di turno per trasformarlo in energia elettrostatica. :-)

      Ora non voglio entrare nel dettaglio, sprecherei pagine di post :-), ma la macchina sfrutta il fenomeno dell'induzione magnetica per "strappare" elettroni dal metallo posto sul disco rotante in modo da immagazzinarli nelle bottiglie di leida (condensatori) i quali accumulano la differenza di potenziale elettrico che, una volta sufficiente, fa scoccare la scintilla.

      Una spegazione migliore della mia la trovi qui: La macchina di Wimshurst

      se questa energia statica venisse convogliata altrove si può utilizzare come energia elettrica per alimentare qualcosa?
      Onestamente non credo, anche se non mi sono mai posto il problema. Il fatto è che la differenza di potenziale (Volt) è molto elevata, ma credo che la quantità di energia prodotta (Ampere) sia bassissima... ora non ci metterei la mano sul fuoco, ma non credo si possa usare per uno scopo più elevato di scoccare scintille davanti agli alunni divertiti (quando il prof piglia la scossa, si intende :-) )
      .:@ Andreabont @:.

      Il mio motto in teoria è "Tutto è possibile, basta esserne capaci"...
      ma data l'ironia tro
      ppo sottile lo modificherei in "Tu provaci, poi vediamo come va..."

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