Impianto FV su Masseria del 1800 - EnergeticAmbiente.it

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Impianto FV su Masseria del 1800

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  • Impianto FV su Masseria del 1800

    Qualcuno potrebbe aiutarmi a capire come muovermi per ottenere le autorizzazioni necessarie alla realizzazione di un impianto FV sul tetto di una struttura sottoposta alla Soprintendenza per i Berni Architettonici?
    Soprattutto, è possibile realizzarli?
    Ho chiamato alla segreteria dell'ufficio in questione (sito a Lecce) e un funzionario mi ha detto che (per quanto ne sa lui!) la realizzazione di questi impianti in queste strutture è impossibile, soprattutto se si tratta di impianti di grandi dimensioni (il mio è un 20Kw). Mi ha consigliato comunque di parlare direttamente con il responsabile dell'ufficio dopo le ferie.
    Il mio cliente sarebbe disposto a realizzare l'impianto anche su suolo agricolo costruendoci magari un gazebo removibile.
    Grazie e Buone Feste a tutti.
    EcoBioService

  • #2
    ciao EcoBioservice,
    di impossibile non c'è quasi niente, tutto sta nel tempo, nella volgia e nei costi da sostenere per arrivarci in fondo.

    Io sono riuscito ad installare il primo impianto privato (2,94KW) in un comune toscano, in zona a vincolo paesaggistico (sottoposta alla soprintendenza di Firenze), quando tutti mi consigliavano di lasciare perdere in quanto le domande venivano sistematicamente bocciate.

    Mi ci sono voluti sei mesi per preparare la documentazione (lavorandoci a tempo perso), di cui la relazione paesaggistica costituisce il tassello principale e altri 6 mesi per ottenere tutti i permessi necessari (del comune e della soprintendenza).

    Quindi tanto tempo, per fortuna pochi costi, in quanto mio padre è ingegnere inscritto all'albo e ha firmato tutto.

    Io ho realizzato un pergolato fotovoltaico, aperto su tutti i lati e non impermeabile (cioè i pannelli non sono accostati ma distanziati) il tutto non più alto di 2,4 metri.
    Questi tipo di installazione non da luogo ad aumento di volume, non si corre il rischio che venga bocciato perchè qualcuno in comune sospetti che un domani, costruendo intorno quattro pareti, si crei una struttura chiusa (come è il caso delle tettoie fotovoltaiche impermeabili) ed inoltre prende il massimo di incentivo essendo di tipo totalmente integrato.

    Insomma è la struttura che deve essere fatta totalmente in legno che meglio si inserisce in un contesto rurale vincolato e che puo’ sperare di ottenere il via libera.

    Per l’iter autorizzativo dipende dalle leggi regionali (che se emanate prima, hanno la precedenza su quelle nazionali, ad esempio il d.l. del 30 maggio 2008, n.115, pare non valere per le zone soggette a vincoli): o e’ direttamente il privato che chiede l’autorizzazione alla soprintendenza e poi la allega alla DIA presentata al comune, oppure si fa istanza di autorizzazione paesaggistica al comune e poi ci pensano loro, se la commissione edilizia integrata l'accetta, a richiedere il parere alla soprintendenza.

    In ogni caso la soprintendanza ha a disposizione 60 giorni, dopo di che vale il silenzio assenso.

    Questo se basta l’autorizzazione, caso diverso e se il tipo di impianto che vuoi realizzare ricade nella necessità del procedimento unico (in questo caso o è la provincia o la regione a gestirlo), gli oneri sostanzialmente non cambiano, ma pare che per tale procedimento occorrano tempi molto più lunghi, anche se la legge li vorrebbe conclusi in un massimo di 180 gironi.

    Per prima cosa ti consiglio di collegarti al sito della regione e guardare leggi e circolari inerenti cio’ che vuoi realizzare.
    Se ti servono altri chiarimeti sono a disposizione.

    In bocca al lupo e non mollare!!!

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    • #3
      Grazie gmp.net mi hai dato notevoli spunti da cui partire per portare a termine questa missione complicata ma non impossibile come dici tu. Verrò a cercarti se avrò bisogno di eventuali consigli e/o chiarimenti!!! ;-)
      Ti ringrazio vivamente e ti auguro un magnifico 2009.
      EcoBioService

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      • #4
        gmp.net, una curiosità; il pergolato, hai qualche foto?
        Il mio primo impianto FTV online
        dalle 06:00 alle 22:00
        Il mio primo impianto FTV su rendimento-solare.eu
        Il mio secondo impianto FTV su rendimento-solare.eu
        Il mio terzo impianto FTV su rendimento-solare.eu

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        • #5
          curiosità: per il pergolato che hai costruito hai previsto un basamento in calcestruzzo oppure hai semplicemente conficcato i pali di sostegno nel terreno?

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          • #6
            Staffe a forma di elle di acciaio inossidabile annegate nel calcestruzzo, controstaffa sempre a forma di elle, un paio di bulloni sempre inox.

            Nel mio caso le staffe sono murate nel basamento/soletta di una piazzola auto, in alternativa un più econico plinto in calcestruzzo per ciascun montante, poichè bisogna tener conto dell'effetto vela dei pannelli sottoposti all'azione del vento.

            Travi in legno lamellare di abete impregnato in autoclave, levigato e verniciato con impregnanti speciali, il legno non appoggia nemmeno in terra per cui non e soggetto all'umidità in alcun punto.

            Ricorda che l'impianto e quindi ancor di più la struttura di sostegno, devono resistere perfette per almeno 20 anni.

            Il legno direttamente nel terreno finirebbe per marcire moltro prima, anche direttamente murato non mi piace, poiche acqua si infiltrerebbe e ristagnerebbe.

            Ti posto una foto di dettaglio del fissaggio, se ti servono altre info sono a disposizione.
            File allegati

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            • #7
              Originariamente inviato da gmp.net Visualizza il messaggio
              Staffe a forma di elle di acciaio inossidabile annegate nel calcestruzzo, controstaffa sempre a forma di elle, un paio di bulloni sempre inox.

              Nel mio caso le staffe sono murate nel basamento/soletta di una piazzola auto, in alternativa un più econico plinto in calcestruzzo per ciascun montante, poichè bisogna tener conto dell'effetto vela dei pannelli sottoposti all'azione del vento.

              Travi in legno lamellare di abete impregnato in autoclave, levigato e verniciato con impregnanti speciali, il legno non appoggia nemmeno in terra per cui non e soggetto all'umidità in alcun punto.

              Ricorda che l'impianto e quindi ancor di più la struttura di sostegno, devono resistere perfette per almeno 20 anni.

              Il legno direttamente nel terreno finirebbe per marcire moltro prima, anche direttamente murato non mi piace, poiche acqua si infiltrerebbe e ristagnerebbe.

              Ti posto una foto di dettaglio del fissaggio, se ti servono altre info sono a disposizione.
              Davvero ottima e interessante soluzione!
              Grazie del confronto gmp! e grazie anche della tua disponibilità!
              ..poi quando installerò il mio primo pergolato magari ti mando anch'io una foto!

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