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calorifero sotto mensola in marmo.

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  • calorifero sotto mensola in marmo.

    Salve,

    sono un nuovo iscritto che iniziato da poco ad abitare in una in casa costruita intorno agli anni 70. In questa casa ho dei caloriferi in ghisa posizionati sotto le soglie delle finestre che hanno praticamente la stessa profondita' dei termosifoni.
    I termosifoni si trovano circa 10 cm sotto le soglie.
    Secondo voi, queste soglie, influiscono sul corretto funzionamento dei termosifoni? Mi basta isolarle dal basso?

    Ogni consiglio è ben accetto...

  • #2
    se riesci ad isolare dall'interno avrai meno dispersione di calore naturalmente,se e' in nicchia isola tutto intorno

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    • #3
      benvenuto pasaran,
      se intendi aumentare la circolazione d'aria che lambisce il termosifone, puoi raccordare lo spigolo "morto" in alto verso il muro sotto la mensola. Puoi usare un cartoncino per fare le prove, se va meglio poi potrai usare qualcosa di piu' stabile.
      Vedrai che il flusso d'aria raccordato aumentera' un po' la velocita', quindi asportera' un po' piu' di calore.

      Ciao
      Mario
      Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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      Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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      L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
      Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
      ------------------------------------------------

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      • #4
        Grazie delle risposte. Vi allego una foto per spiegarmi meglio. Mettere un cartoncino secondo me è inutile perchè il calorifero è praticamente attaccato alla soglia.

        Secondo voi, vale la pena farla tagliare a filo finestra?

        Grazie
        File allegati

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        • #5
          scusa ma avevi detto che era a circa 10 cm sotto la finestra!!!meglio chiudere la nicchia che tagliare il davanzale ,altra soluzione allungare gli attacchi del termosifone isolare la nicchia tutt'intorno lasciando spazio per giro del calore e fare un invito arrotondato anche di pochi cm come indicava il buon Mario ,naturalmente la prossima primavera

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          • #6
            Ciao pasaran,
            avevo capito anch'io che intendessi forzare l'efficienza di scambio del radiatore,

            Originariamente inviato da pasaran Visualizza il messaggio
            Secondo voi, vale la pena farla tagliare a filo finestra?
            Secondo il mio modesto parere, sì.
            Ma non a filo finestra, a metà infisso con interposizione di materiale isolante.
            Altrimenti così è un gran bel ponte termico!

            Poi o inserisci un foglio di materiale riflettente dietro al termosifone, o chiudi la nicchia come suggerito.

            Pace!
            Gym
            Dal giorno 08/02/2017 questo account è inattivo.
            Per favore non inviate alcun messaggio (soprattutto mail) al sottoscritto riguardante questo Forum poiché non otterrete alcuna risposta.
            Grazie!

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            • #7
              A buon senso direi che il termine più importante di dispersione è il muro dietro il termosifone piuttosto che la soglia.

              L'intervento di isolamento del retro dei termosifoni riduce normalmente le perdite "immediate" verso l'esterno tra il 3 e il 6%, in relazione alla composizione e spessore del muro. Valori più alti... sono solo fantasie.
              I termotecnici direbbero che si incrementa dello stesso termine l'efficienza dei corpi scaldanti, intendendo come efficienza il rapporto tra calore restituito all'ambiente e quello "pompato" dall'impianto nel termosifone.
              Tutta questa spiegazione per dire che, indipendentemente da tutti gli altri fattori di dispersione della casa, l'intervento proposto rimane comunque valido.

              I tappetini di foam isolante con rivestimento metallizzato si trovano a poco prezzo (sui 10 euro a metro quadro) in tutte le catene di bricolage e prodotti per la casa e il fai-da-te. Anche quelli più comuni, di soli 3mm di spessore, sono alquanto efficaci. Uno spessore maggiore può al massimo far guadagnare un ulteriore 0,5%. La spesa si ripaga da sola in 9-18 mesi come riduzione nei consumi di riscaldamento.
              Già che ci sei puoi arrivare a ricoprire con lo stesso tappetino anche la soglia, come dici tu isolandola dal basso. Si può creare così anche la forma arrotondata che suggeriva Mario.

              Venendo più precisamente al tuo quesito: non credo che la soglia possa avere un effetto apprezzabile sul rendimento del termosifone. Casomai può produrre un piccolo ponte termico, alquanto ridotto perchè lo spessore è esiguo. Daltronde è invece benefico che l'aria calda che sale dal termosifone, per effetto della soglia, venga deviata e non lambisca i vetri (il che aumenterebbe le dispersioni in misura ragguardevole).

              Ultima osservazione: un'altra fonte comune di perdite di calore sono i cassonetti delle tapparelle. Nel tuo caso, essendo essi a filo verso l'interno e quindi ricavati a spesa... del muro esterno, può essere proficuo isolare anche questi applicando dell'isolante sulle superfici interne e chiudendo eventuali spifferi. Il risparmio è più difficile da quantificare, dipendendo da una moltitudine di fattori, ma di norma il costo del lavoro è ripagato in tempi piuttosto brevi.

              Fra tutti gli interventi possibili c'è anche - com'è stato già suggerito - il taglio termico della soglia. Ma tra le diverse azioni da attuare conviene privilegiare quelle con rapporto costi benefici più favorevoli, cioè isolamento del retro-temosifone e del cassonetto.

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              • #8
                Grazie. La spiegazione di tguido56 in particolare è molto esauriente.
                L'appartamento purtroppo è veramente carente dal punto di vista della coibentazione. Tra l'altro si trova all'ultimo piano con sopra una terrazza ricoperta da guaina. Nel mio appartamento ho incollato dei pannelli isolanti spessi 3 cm (non ricordo la marca purtroppo) al soffitto, e poi ho realizzato un controsoffitto in cartongesso, ma credo che non sia assolutamente sufficente.

                Purtroppo ora i soldi a disposizione sono davvero pochini, spero al piu' presto di riuscire a cambiare gli infissi e a rifare i cassonetti, per il momento ogni consiglio è ben accetto.

                Solo altre due cose:
                1) che tipo di materiale usare per coibentare i cassonetti?
                2) I tappetini di foam isolante con rivestimento metallizzato, sono visibili? Possono essere verniciati come il muro?

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                • #9
                  Che tipo di materiale usare per coibentare i cassonetti?
                  Esiste un'ampia gamma di buoni materiali isolanti con conduttività attorno a 0,04 W/m°K e costi contenuti. Più o meno l'uno vale l'altro: polistirolo espanso, lana di roccia, pannelli di fibra di vetro, schiuma poliuretanica, ecc.
                  Trattandosi di un lavoro un po' di fino e in uno spazio limitato (l'avvolgibile deve continuare a girare normalmente dopo l'intervento!) penso che il classico polistirolo è quello che si aggiusta più facilmente e, se necessario, si rifila senza troppa fatica. Con qualche "punto di tenuta" fatto con silicone dovrebbe stare su da solo. Magari ascolta anche qualche altro consiglio più autorevole del mio prima di imbarcarti nel lavoro.
                  I tappetini di foam isolante con rivestimento metallizzato, sono visibili? Possono essere verniciati come il muro?
                  La metallizzazione serve a riflettere la radiazione termica infrarossa, quindi crea maggiore isolamento. Se proprio l'effetto non piace meglio usare un isolante tradizionale, senza foglio di alluminio. Però in tal caso occorrerà uno spessore maggiore per ottenere lo stesso isolamento, direi almeno 8 mm. I tappetini commerciali metallizzati NON si possono verniciare perchè l'alluminio è rivestito con un sottile foglio plastico (serve a mantenere l'effetto specchio nel tempo) e quindi la pittura attacca poco o niente.

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