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Vinaccia come biomassa?

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  • Vinaccia come biomassa?

    Buongiorno a tutti,
    Affascinato dall'utilizzo delle biomasse per ottenere energia termica ed elettrica, mi sono iscritto per cercare di colmare la mia abissale ignoranza in materia.
    Qualcuno è documentato in merito all'utilizzo di vinacce come combustibile? tenete conto che sono conscio che attualmente la legge obbliga le cantine al totale conferimento delle stesse alle distillerie. Il mio pensiero va in primis al sottoprodotto delle distillerie ed in secondo luogo all'utilizzo della vinaccia direttamente dalle cantine in un remoto futuro in cui sia liberalizzato l'utilizzo. Ringrazio a tutti quelli che risponderanno

  • #2
    Per vinacce buccette et similia, dato lo zucchero in esse contenuto, forse sarebbe meglio pensare all'estrazione di bioetanolo, comunque puoi cominciare col vedere questi 2 allegati:
    File allegati
    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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    • #3
      bacco, prima di pensare alla cogenerazione, devi far mente locale e partire dalla domanda: quanto materiale ho a disposizione?
      infatti, per la cogenerazione le quantità in campo non sono proprio modeste......
      riscaldamento a biomassa e PDC
      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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      • #4
        Vinaccia notevoli quantitativi

        Grazie per aver risposto, il problema dei quantitativi, se le cose vanno avanti in questa direzione non ci sarà in quanto le distillerie, negli ultimi anni pagano sempre meno la vinaccia prodotta dalla vinificazione. Dalla prossima vendemmia, è già stato comunicato alle cantine che dovranno pagare per conferire le vinacce presso le distillerie. Sarà quindi "Solo" un problema burocratico avere a disposizione ingenti quantitativi di questa materia.

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        • #5
          benissimo, allora vuol dire che per noi costruttori di caldaie a biomassa e impianti di cogenerazione, si apriranno nuovi e interessanto orizzonti lavorativi.
          sarebbe proprio ora che in Italia, da parte di enti, politici e molti altri, non fossero solo parole, ma subntrassero i fatti......
          riscaldamento a biomassa e PDC
          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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          • #6
            vinacce e elettrico

            arrivate tardi, informatevi stanno già faciendo, almeno in emilia romagna, e poi è tecnologia vecchia, mio suocero fino al 1975 produceva energia con locomotore riciclati in Città di Modena, saluti

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            • #7
              chi arriva tardi?
              riscaldamento a biomassa e PDC
              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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              • #8
                Meglio tardi che mai

                Non credo sia "tardi". Lo ribadisco, sono un perfetto ignorante in materia, ma se la vinaccia fresca attualmente deve essere conferita in distilleria, cerco solo di chiarirmi le idee in caso, come prevedo, venga liberalizzata tale fonte di energia.

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                • #9
                  Alla distilleria Bocchino le vinacce esauste vengono essicate in un forno rotativo alimentato dalla combustione di una parte delle vinacce stesse, il biometanolo scartato nella colonna di distillazione viene accumulato e venduto a parte. Le vinacce essicate vengono deraspate e i semi venduti a chi estrae olio di vinaccioli. Gli esperimenti di pellettizzazione hanno dato risultati scarsi per l'alto contenuto in ceneri e per ora vengono fornite a una centrale a biomassa solida . La combustione delle vinacce crea un problema di abbattimento nei catalizzatori per l'alta percentuale di ioni rame .

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                  • #10
                    E che ne pensereste di un impianto di cogenerazione? Ho un bacino d'utenza che nonm richiede costi di trasporto per la materia prima, ce l'ho in casa!

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                    • #11
                      Prova a farti una gita da queste parti:

                      http://www.tis.bz.it/doc-bereiche/re...osparkasse.pdf

                      °°°°°Caviro sca, leader italiana nella produzione e
                      commercializzazione di vino e nella lavorazione dei
                      sottoprodotti della vinificazione, è attiva nel recupero
                      e la valorizzazione degli scarti da lavorazioni (vinacce
                      esauste, bucce d'uva, borlande di fecce di vino, sovvallo
                      dell'impianto di compostaggio, ecc..) ed ha da tempo
                      attivato a Faenza (RA) un impianto di cogenerazione per
                      la produzione di energia termica ed elettrica ed uno
                      di digestione anaerobica per produzione di biogas
                      da scarti di lavorazione delle fecce di vino.Gli impianti
                      consentono all'azienda un'autonomia energetica di circa
                      il 90%. Caviro vende una quota parte dell'energia
                      elettrica prodotta e beneficia di certificati verdi. Questo
                      Case Study illustra nel concreto le potenzialità generate
                      da impianti a biomasse che sfruttino scarti delle
                      lavorazioni e potenzialità locali, con ottimizzazione
                      dei processi e della resa produttiva
                      • conoscere le valutazioni economiche°°°°°°

                      Quanto sopra è tratto da qui:
                      http://www.fiper.it/uploads/media/forum_biomasse.pdf
                      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                      • #12
                        vinacce

                        BIO io non ho fatto riferimenti ma la Cav...non è l'unica, volevodire con il tardi che sono migliaia le fonti di conbustibile, il problema che è sempre conbustibile, perciò fa bruciato, è in questa chiave di volta che il genero umano è prigioniero, saluti

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                        • #13
                          Che problemi può darmi la vinaccia per quanto riguarda la combustione?

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                          • #14
                            Originariamente inviato da bacco Visualizza il messaggio
                            Che problemi può darmi la vinaccia per quanto riguarda la combustione?
                            Visto che altri lo fanno già , se problemi esistono , son problemi che si risolvono. Detto tra noi, ma di quante tonnellate asciutte parli ? E visto che son tutte prodotte in meno di un mese , dove le metti per il resto dell'anno? e se non le essichi tutte subito , come blocchi i processi fermentativi che fan calare la biomassa trasformandola in CO2 ?
                            La vinaccia puo' essere un combustibile come altri, non ti viene in mente che la stagionalità può essere un problema più difficile da risolvere della buona combustione ?

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                            • #15
                              vianaccia

                              la stagionalita' e' sicuramente un probema, visto che la vinaccia
                              esce in 2 mesi.
                              occorre un essiccatore di grosse dimensioni per essiccarla tutta in tempi brevi e stoccarla, magaridopo averla brichettata. Tra l'altro per evitare la fermentazione bisogna arrivare almeno al 14/15%.

                              poi non ci sono grossi problemi di combustione.

                              Ciao

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                              • #16
                                business

                                la trasformazione delle vinacce in energia pulita sarebbe una ottima soluzione anche per le piccole medie aziende vitivinicole ma come la mettiamo con l'obbligo delle prestazioni viniche ? il business rimane sempre in mano a pochi grandi grossi distillatori ?

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                                • #17
                                  vinacce

                                  uno che ha capito cher non si puo fare tutto in casa

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Allora com'è da intendersi questa almeno per gli agricoltori?


                                    -VINACCIA ESAUSTA E BIOGAS
                                    Secondo l’articolo 2bis del presente decreto legge ,le vinacce vergini nonché le vinacce esauste ed i loro componenti, bucce, vinaccioli e raspi, derivanti dai processi di vinificazione e di distillazione, che subiscono esclusivamente trattamenti di tipo meccanico fisico, compreso il lavaggio con acqua o l'essiccazione, destinati alla combustione nel medesimo ciclo produttivo sono da considerare sottoprodotti soggetti alla disciplina di cui alla sezione 4 della parte II dell'allegato X alla parte quinta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Si ricorda che la parte quinta del dlgs 152/2006 è quella relativa alle norme in materia di tutela dell’aria e della riduzione delle emissioni in atmosfera , mentre l’allegato X a tale parte è quello sulla disciplina dei combustibili , la parte II è quella sulle caratteristiche merceologiche dei combustibili e la sezione IV è quella specifica sulle caratteristiche delle biomasse combustibili e relative condizioni di utilizzo.
                                    E' sottoprodotto della distillazione anche il biogas derivante da processi anaerobici di depurazione delle borlande della distillazione (quindi non da rifiuti per intenderci) destinato alla combustione nel medesimo ciclo produttivo, ai sensi della sezione 6 della parte II dell'allegato X alla parte quinta del citato decreto legislativo n. 152 del 2006».

                                    http://www.tuttocamere.it/modules.ph...owpage&pid=202

                                    oltretutto la regione Sardegna già va, giustamente, per i fatti suoi:

                                    http://www.regione.sardegna.it/j/v/2...5&v=2&c=35&t=1
                                    Ultima modifica di biomassoso; 26-07-2009, 10:02.
                                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                    • #19
                                      vinacce

                                      BIO, si puo fare ma dove trovi i soldi?, dove trovi persone che non raccontano frottole con mecchanismi cosi complicati che non capisci c'ò che che ti dicono ma di ubriacano, poi dove è tutta questa collaborazione fra aziende e produttori per trovare reali siti dove senza distruggere con la scusa che dopo siamo ecologici, ho con trasporti asssurdi dalsud al nord e viceverasa, poi chi controllerà tutto questo per le emissioni,

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                                      • #20
                                        Salve,
                                        trovo molto interessante la discussione sopra esposta.
                                        Supponendo di avere a disposizione le quantità di biomassa di seguito riportate, qualcuno riesce a darmi un'indicazione sulle dimensioni dell'impianto e sul ritorno economico dello stesso?

                                        Abbiamo la disponibilità di intervenire su un’area a spiccata coltura vitivinicola, in grado di produrre annualmente una quantità di vinaccia pari a circa 84000 T, a questa va aggiunta la disponibilità di circa 21000 T di feccia.

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                                        • #21
                                          ciao, a che umidità? quante calorie sviluppa? modo di stoccaggio?
                                          riscaldamento a biomassa e PDC
                                          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                          • #22
                                            non ho ancora questo tipo di info.
                                            hai qualche dato di riferimento?
                                            Cercando su internet ho trovato valori molto differenti tra di loro.

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                                            • #23
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                                              devi chiedere al produttore
                                              cmnq, così ad occhio, può fare un impianto medio/grande
                                              riscaldamento a biomassa e PDC
                                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                              • #24
                                                scusa se insisto.
                                                Sapresti darmi un riferimento di MWe per tonnellate di prodotto utilizzato?

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                                                • #25
                                                  Originariamente inviato da nicotrasebastiano Visualizza il messaggio
                                                  scusa se insisto.
                                                  Sapresti darmi un riferimento di MWe per tonnellate di prodotto utilizzato?
                                                  Scusa se mi intrometto , se ti desse dei riferimenti senza esaminare i parametri che ti ha chiesto ti darebbe i numeri da giocare all'enalotto. L'umidità è fondamentale perchè la sua presenza riduce l'energia a disposizione e ne consuma di ulteriore per eliminarla. Se non appuri la percentuale d'acqua della biomassa che vuoi adoperare non puoi determinarne la redditività energetica

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                                                  • #26
                                                    umidità alla raccolta tra 45 e 50%

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      l' ordine di idee è 11.000 T/h per un impianto da 1 MW e in questo caso la vinaccia rappresenta circa il 35 % della ricetta di alimentazione, assieme ci sono mais, liquame, pollina, e altri substrati.... L'impianto non funziona solo a base di vinaccia...

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da nicotrasebastiano Visualizza il messaggio
                                                        umidità alla raccolta tra 45 e 50%
                                                        Lo studio che avevo fatto mi dava di più , circa il 10% dovrebbe essere eliminabile con un filtro pressa , il restante 30 % consumerà almeno il 15 % della biomassa totale ( non hai il tempo di essicarla a bassa temperatura ) . Ti rimangono c.a. 80.000 ton di biomassa con un contenuto energetico di .... 3500 kcal.
                                                        Con un impianto tradizionale a vapore sono almeno... 7 Mwe . Bisogna verificare i sistemi di abbattimento perchè ricordo sto problema del rame che inquina i catalizzatori. Da qui in avanti cene sono molti più bravi di me sull'argomento .

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          ora abbiamo qualche dato in +
                                                          per il discorso dell'umidità non c'e' nessun problema, si elimina con un tunnel di essicazione alimentato dal calore "di scarto" del sistema.
                                                          quindi le tue 105.000 ton si riducono a circa 68.000 ton al 10% di umidità.
                                                          mettiamo 70.000 a 4.000 cal (sono sempre conti ipotetici se non si hanno analisi certe)
                                                          70.000 ton diviso le classiche 8.000 ore di funzionamento, danno 8.75 ton ora.
                                                          quindi, circa 35.000.000 cal ora.
                                                          con tale caloria, penso tu possa produrre circa 7.000 kw.
                                                          tutto questo logicamente in via ipotetica.
                                                          riscaldamento a biomassa e PDC
                                                          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                          • #30
                                                            vinaccia

                                                            considerando le quantita' di cui parli, credo che le vinacce provengano da varie cantine, percio' che il possibile impianto verrebbe localizzzato in un sito a se stante.
                                                            hai gia' pensato come utilizzare il termico risultante dall'impianto?

                                                            ciao

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