Salve a tutti mi presento, mi chiamo domenico brun ma gli amici mi chiamano mimmo 4 giorni fa ho avuto l'idea del motore a magneti permanenti e cominciato a fare ricerca su internet, ho visto bellissimi video su youtube e sono inciampato volentiri sul vostro forum.
Ragazzi io ci credevo ho dato anche un paio di risposte sul vostro forum.
Quello che ho notato è che quelli che dicono che non funziona spesso lo fanno in modo arrogante, questo atteggiamento non porta a niente, solo a divisioni e le divisioni portano alle perdite di tempo.
Ho sentito risposte del tipo:
"Non funziona perchè viola il primo principio della termodinamica." Per quanto questa affermazione sia corretta e possa convincere chiunque abbia un minimo di conoscenza di fisica, non convince chi come me si approccia alla fisica in modo pratico e vuole delle risposte più "concrete" più terra terra.
heistein diceva:
"Non sai veramente come funziona una cosa fino a quando non la sai spiegare a tua nonna".
Ed eccomi qui ciò ragionato e ho la spiegazione per la nonna.
Se avvicini il polo nord di una calamita al polo nord di un altra questa dopo u pò si sposta, lo spostamento ha generato un lavoro quindi sembra che il campo magnetico abbia un energia interna ed è questa energia che farebbe muovere il motore. la realtà però è ben diversa e sta nel fatto che molti di noi non sanno cosa sia un campo magnetico.
mettiamo da parte un attimo le calamite e prendiamo 2 pezzi di legno a forma di parallelepipedo. prendiamo due molle e incolliamo una molla sulla base di un legno e l'altra sulla base dell'altro
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|______|v^v^v v^v^v|______|
(lo so come disegno fa schifo ma spero renda l'idea)
il sistema legno più molla a riposo credo siate d'accordo tutti è privo di energia.
quando avvicino il legno all'altro le due molle si toccano, continuando ad avvicinare un legno all'altro le due molle cominciano a comprimersi e ad accumulare l'energia che io sto imprimendo. ad un certo punto la forza d'attrito tra il secondo legno e il piano su cui è appoggiato cede e il secondo legno si allontana e le molle si rilassano e tutta l'energia che ho speso per avvicinarli viene convertita in movimento del secondo legno e calore d'attrito tra il secondo legno e il piano. Quindi l'energia del movimento è minore di quella da me fornita e se potessimo riutilizzarla non riusciremo a comprimere la molla come prima.
ora le due calamite sono un sistema analogo, una calamita presente nel rotore per essere spinta con una certa forza da una dello statore deve avvicinarsi alla calamita dello statore con una forza maggiore (per colpa dell'attrito) di quella che riceverà uscendo in un secondo momento ma ciò è impossibile.
Le calamite come le molle non hanno energia c'e lhanno solo se prima gliela dai e a causa delle perdite quella che viene convertita in movimento è sempre minore e non riesce a caricare la mollac-calamita come prima
spero di essere stato sufficientemente chiaro (mia nonna l'ha capito), grazie a tutti dell'attenzione
Ragazzi io ci credevo ho dato anche un paio di risposte sul vostro forum.
Quello che ho notato è che quelli che dicono che non funziona spesso lo fanno in modo arrogante, questo atteggiamento non porta a niente, solo a divisioni e le divisioni portano alle perdite di tempo.
Ho sentito risposte del tipo:
"Non funziona perchè viola il primo principio della termodinamica." Per quanto questa affermazione sia corretta e possa convincere chiunque abbia un minimo di conoscenza di fisica, non convince chi come me si approccia alla fisica in modo pratico e vuole delle risposte più "concrete" più terra terra.
heistein diceva:
"Non sai veramente come funziona una cosa fino a quando non la sai spiegare a tua nonna".
Ed eccomi qui ciò ragionato e ho la spiegazione per la nonna.
Se avvicini il polo nord di una calamita al polo nord di un altra questa dopo u pò si sposta, lo spostamento ha generato un lavoro quindi sembra che il campo magnetico abbia un energia interna ed è questa energia che farebbe muovere il motore. la realtà però è ben diversa e sta nel fatto che molti di noi non sanno cosa sia un campo magnetico.
mettiamo da parte un attimo le calamite e prendiamo 2 pezzi di legno a forma di parallelepipedo. prendiamo due molle e incolliamo una molla sulla base di un legno e l'altra sulla base dell'altro
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(lo so come disegno fa schifo ma spero renda l'idea)
il sistema legno più molla a riposo credo siate d'accordo tutti è privo di energia.
quando avvicino il legno all'altro le due molle si toccano, continuando ad avvicinare un legno all'altro le due molle cominciano a comprimersi e ad accumulare l'energia che io sto imprimendo. ad un certo punto la forza d'attrito tra il secondo legno e il piano su cui è appoggiato cede e il secondo legno si allontana e le molle si rilassano e tutta l'energia che ho speso per avvicinarli viene convertita in movimento del secondo legno e calore d'attrito tra il secondo legno e il piano. Quindi l'energia del movimento è minore di quella da me fornita e se potessimo riutilizzarla non riusciremo a comprimere la molla come prima.
ora le due calamite sono un sistema analogo, una calamita presente nel rotore per essere spinta con una certa forza da una dello statore deve avvicinarsi alla calamita dello statore con una forza maggiore (per colpa dell'attrito) di quella che riceverà uscendo in un secondo momento ma ciò è impossibile.
Le calamite come le molle non hanno energia c'e lhanno solo se prima gliela dai e a causa delle perdite quella che viene convertita in movimento è sempre minore e non riesce a caricare la mollac-calamita come prima
spero di essere stato sufficientemente chiaro (mia nonna l'ha capito), grazie a tutti dell'attenzione
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