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Camino chiuso ventilato

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  • Camino chiuso ventilato

    Un amico mi chiede un consiglio su quale camino chiuso ventilato abbia una resa superiore all'80%, sia in grado una volta caricato completamente di regolare la combustione e far durale la legna il più a lungo possibile (almeno 5 - 6 ore?).
    Io non so cosa dirgli sugli idro sono un pò informato ma su questi niente.
    Grazie e ciao a tutti

  • #2
    Ciao,

    per la mia conoscenza non ne esistono come dici tu!

    CIAO

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    • #3
      x cenlui
      non so rispondere alla tua precisa domanda. fino a 2 mesi fa tenevo un caminetto ventilato di una nota ditta della potenza di 4 Kw (era la potenza intermedia). L'ho eliminato perchè scaldava solo il soggiorno ed era fastidiosissimo con la sua rumorosità. Una carica completa poteva durare fino a 4 h. Per esperienza, la sera verso le 20 caricavo l'ultima legna e la ventola si fermava di notte verso le ore 2 -3 (si sentiva al piano di sopra, il piano notte !). La mattina toglievo la cenere (cassetta quasi piena !!) e dopo potevo caricare con legna fine per riprendere la combustione, senza particolari accorgimenti. A mio avviso il caminetto chiuso fatto funzionare a pieno regime deve sempre essere sorvegliato, saltuariamente da una persona.
      Ciao.

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      • #4
        Ciao,
        io ho un camino chiuso a legna con autonomia superiore alle 10 ore ma alcuni tipi superano le 12 ore, scaldo tutta la casa senza ventole grazie alla convezione naturale e non consumo corrente. Quando mi alzo la mattina o rientro dal lavoro, la casa è ancora decentemente calda e devo solo ravvivare il fuoco senza riaccenderlo da capo! Consiglio di visitare il sito che parla di questi tipi di stufe e camini, *** visitate anche la sezione sulla sicurezza, è molto importante!


        Note di Moderazione:
        I link commerciali sono riservati agli utenti supporter

        Ultima modifica di gymania; 04-09-2009, 11:00.

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        • #5
          emiliano, visto che il sito è tuo e tu sei un venditore, evita di far finta di niente..... ehehehehe
          fai correttamente come fanno i venditori dichiarati, come lo sono io. Così puoi firmare le tue risposte con il tuo indirizzo.
          riscaldamento a biomassa e PDC
          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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          • #6
            emiliano, interessante il sito da te proposto, ma, per quanto riguarda i prodotti non si capisce niente.
            Ho scoperto una macchina interessante, produzione belga, rendimento 75 - 78%, durata di una carica anche 12 ore, bella estetica, non ne conosco il prezzo e neppure la qualità generale del prodotto, ma a prima vista sembra ottima, non vorrei sbagliarmi credo sia Marten Woodbox, qualcuno la conosce?
            Comunque credo che in Italia abbiamo tanti buoni prodotti nel settore camini e stufe.....

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            • #7
              errore, si tratta di nestor martin, ma probabilmente questa lunga durata è dovuta al fatto che gli si toglie aria, quindi qualsiasi camino moderno con la regolazione della combustione gli si può avvicinare

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              • #8
                esatto cenlui, non si tratta assolutamente di nulla di nuovo. Regolando l'aria comburente si allunga il tempo di carica. E' anche logico dire che + si allunga il tempo, meno potenza sviluppa il camino (è una cosa elementare che sanno anche i bambini).
                1kg di legna sviluppa sempre le stesse calorie, che siano spalmate su 1 ora, 2, 3, ecc ecc..... le calorie sviluppate sono sempre quelle.
                riscaldamento a biomassa e PDC
                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                • #9
                  Buongiorno CENLUI,
                  in effetti nel sito non cito marchi nè parlo di prodotti, c'è un abbozzo di prodotti incomprensibile, perchè sto provando un programma per il commercio elettronico ma non metto marchi od altro proprio perchè non vendo nessun prodotto, tra qualche anno mi piacerebbe pure ma oggi non è così. Non ho nessun negozio, nè io, nè i miei parenti o amici!
                  Siccome ho ri-scoperto questo nuovo/vecchio sistema di riscaldamento mi permetto di parlarne, ne ho parlato anche sul sito della "decrescita felice".
                  Il marchio da lei citato, è tra i marchi a lunga autonomia, credo anche io che sia di ottima qualità ma non l'ho mai avuta in casa e non le so dire di più. Con rammarico, devo dire, che a mia conoscenza, ad oggi, non mi risulta che nessu produttore Italiano abbia costruito focolari con più di 7, forse 8 ore di autonomia, anzi, generalmente non superano le 5 ore! Questo perchè sono meno ermetiche, è una scelta tutta Italiana, in compenso hanno altri grandi pregi come la cura estetica, il rendimento, alcuni accorgimenti pratici per la cenere...

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                  • #10
                    emiliano, ti faccio una somanda.
                    se una data abitazione ha bisogno di 18 kw/ora per scaldarsi, tenendo conto che la legna dà circa 4 kw, per le otto ore che tu dici, carichi 36 kg di legna????
                    ma sai cosa vuol dire???
                    se intendi che resti la brace, in qualsiasi caldaia la brace resta molte più ore di 8, ma non scalda di certo....
                    per favore, diamo dati corretti, grazie. E non solo idee strampalate.....
                    riscaldamento a biomassa e PDC
                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                    • #11
                      Buongiorno DR, lei è un po’ provocatorio ma le sue domande sono estremamente interessanti e stimolanti… non so se sono all’altezza di risponderle, non sono un termotecnico ed inoltre non escludo a priori che possa essere meglio utilizzare una caldaia.
                      <o></o>
                      Non essendo un termotecnico mi baserei sul fabbisogno termico in altri termini da quello da lei definito in 18Kw/ora, riferendomi ai consigli dei fabbricanti e ad un po’ di esperienza, vorrei sapere quanti metri cubi occorre riscaldare? Che tipo di muri e coibentazione ha l’abitazione? Dove è posta o si può costruire la canna fumaria e di quale diametro? ….Ecc….ecc……
                      <o></o>
                      Mi è impossibile rispondere con certezza assoluta ma credo fortemente che in questa situazione ci vorrebbe una stufa irraggiante ed in più a convezione naturale, posta in posizione semicentrale ed al piano abitato inferiore, della potenza di 21 KW nominali (essa esiste!) con 52,5 kw di potenza massima. Ipotizzo che la stufa contenga a pieno carico circa 23 kg di legna, e sviluppi quindi 4kw*23kg= 92kw con una carica.
                      92kw/ 8 ore =11.5 kw ora …lei dirà: così mi ha dimostrato che sono insufficienti! E’ vero, sono insufficienti, ma occorre considerare altri elementi:
                      <!--[if !supportLists]-->1)<!--[endif]-->nelle prime 3 ore certamente la stufa emetterà i 18 kw da lei richiesti: 18*3= 54kw
                      <!--[if !supportLists]-->2)<!--[endif]-->nella 4a ora, ipotizzo circa 12kw: 54+12=66kw e ne restano 26kw
                      <!--[if !supportLists]-->3)<!--[endif]-->nella quinta ora si riduce ancora l’emissione di calore a 8 kw (ipotetici) ma ancora ci sono molte braci ed il sistema non è in crisi perchè è tutto bello caldo. 26-8=18kw rimanenti.
                      <!--[if !supportLists]-->4)<!--[endif]-->Nelle restanti 3 ore rimangono i soli 18 kw a decrescere che fanno in media solo 6 kw all’ora e qui iniziano i problemi ma occorre ancora considerare i seguenti punti…
                      <!--[if !supportLists]-->5)<!--[endif]-->Tutti i muri nei pressi della stufa sono tiepidi (quello dietro alla stufa può essere addirittura caldo o molto caldo) e sono anch’essi kw utili (come il serbatoio inerziale d’acqua nelle caldaie) che non ho conteggiato e vanno quindi aggiunti al totale perché immagazzinati nella giornata precedente e non nella notte… quanti kw sono? Non ne ho idea, essi iniziano ad essere ceduti all’ambiente quando la stufa non li sostiene più, cioè dalla 5° o sesta ora, aiutando nella fase in cui la stufa riduce la sua emissione di calore.
                      <!--[if !supportLists]-->6)<!--[endif]-->nel caso limite di un mese estremamente freddo, la persona potrebbe essere disposta a chiudere la porta di una stanza che non utilizza nella notte (un salone, una camera degli ospiti non utilizzata, una palestra, uno studio) per migliorare il riscaldamento delle parti utili e poi riaprirla appena si alza al mattino ed attenderne il riscaldamento (che a massima potenza è piuttosto rapido) mentre si fa una doccia o la colazione.
                      <!--[if !supportLists]-->7)<!--[endif]-->se la temperatura dell’abitazione a causa di un inverno molto rigido, verso il mattino si abbassasse scendendo a 18 gradi, credo non generebbe nessuna sofferenza se non, nel sonno, lo spontaneo movimento del braccio, per coprirsi meglio!
                      <!--[if !supportLists]-->8)<!--[endif]-->La stufa è posta nell’abitazione quindi le braci rendono calore diretto che forse non si disperde nel trasferimento all’acqua dei termosifoni?
                      <o></o>
                      Ultimo elemento, la lunga autonomia non serve solamente ad allungare la curva termica spalmandola meglio nelle ore, ma è indispensabile per trovare la stufa accesa, in questo modo è molto rapido riavviarla a massima potenza senza doverne riorganizzarne l’accensione. E' questo il beneficio, non dico che dia i 18 kw che reputa indispensabili!

                      Con questo non voglio assolutamente sostituire le caldaie con delle stufe! Ad ognuno il suo metodo, liberamente, a seconda delle sue aspirazioni, esigenze ed inclinazioni ma in linea di massima, a differenza da ciò che si è sempre pensato, una stufa (non una qualunque) può costituire il principale sistema di riscaldamento ancora oggi, con i ritmi delle famiglie moderne.
                      <o>> </o>>
                      Naturalmente lei può sollevare ulteriori obiezioni ma sappia che anche io avrei una serie di obiezioni sulle caldaie a biomassa.
                      <o></o>
                      Ribadisco che non conosco le caldaie ma direi che mentre condurre una caldaia è paragonabile a condurre una nave a motore (nave a carbone se la caldaia è a legna o nave a gasolio se la caldaia è automatizzata a pellet od altro), condurre una stufa è come condurre una barca a vela, con il piacere ed i limiti che essa ha.
                      <o></o>
                      PS: sono sempre estremamente interessato a conoscere le caldaie! Anzi, se lei che è esperto, volesse scrivere qualche pagina ed acconsentire alla pubblicazione, potrei inserirla con piacere nel mio sito!
                      <o>
                      </o>Allego grafico teorico della curva del calore: curva rossa delle 3 ore e curva arancio dell 10 ore
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                      • #12
                        perfetto emiliano, ora sei stato chiaro.
                        Io purtroppo non sono un grande oratore, ma le caldaie che tratto le conosco (e qui non sbaglio....) meglio di qualsiasi altra persona che scrive in questo forum.
                        Quindi, riassumendo, mi sento di dire che una stufa può essere usata come fonte di calore, ma non assolutamente come "unica" fonte di calore.
                        Infatti, manca ACS e le curve che tu dici, portano ad un certo "problema di benenessere", sia per continue diversità di temperature dell'ambiente, sia per l'estrama poca praticità della gestione.
                        Come già detto molte volte, la maggior parte delle sftufe ad aria sono usate per un discorso di piacere proprio, perchè è bello vedere la fiamma ed è bello caricare la legna con le proprie mani..... si, ma a seconda dei punti di vista.
                        Pure io ho una stufa ad aria come quelle che dici tu, ma brucerò si e no 5 ql di legna l'anno, solo per il piacere saltuario di vedere la fiamma, per il piacere nelle fredde giornate d'inverno di tornare a casa e mettere le mani davanti al fuoco, ma non scaldo certo la casa con quella............. La scaldo con una caldaia a biomassa, e montata pure male perchè lo spazio eè molto limitato (castronate dei tempi passati, in cui si costruivano grandi case con vani caldaia ridicoli..... YouTube - K25 Tatano )
                        Sono due cose completamente diverse, batsa che il cliente sappia questo.
                        Poi, libera scelta........ come sempre.
                        riscaldamento a biomassa e PDC
                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                        • #13
                          Sono piuttosto d’accordo: la stufa con lunga autonomia può sostituire quotidianamente la fonte di riscaldamento ambientale, 24 ore su 24 ma non sostituisce la fonte per ACS, al più potrebbe permettere di cucinare. In aggiunta, il sistema termico entra in crisi quando ci si allontana da casa per più giorni ed al rientro si ritrova la casa gelida (a meno di accendere in questi casi, in sostituzione, un’altra fonte termica).<o></o>
                          <o></o>
                          La caldaia che tu installi, credo sia in grado lavorare al meglio anche in questi 2 casi, sostituendo ogni altra fonte (purché in normale presenza di energia elettrica).<o></o>
                          <o></o>
                          Riguardo alla praticità, io trovo che essa sia notevole, direi decisamente maggiore rispetto alla gestione di una caldaia a sola legna ma certamente minore rispetto alla gestione di una caldaia automatizzata a pellet od altro… ma qui bisognerebbe addentrarsi in un campo ampio, che potrebbe anche ribaltare un po' la frittata a favore della stufa, a causa delle più difficoltose manutenzioni ordinarie e straordinarie della caldaia.<o></o>
                          <o></o>
                          Il “problema di benessere” dovuto al variare della temperatura verso il mattino, direi che nel mese più freddo può presentarsi (dipende molto anche dalla sapiente installazione della stufa). Per contro, il benessere dovuto all’irraggiamento diretto del corpo riscaldante quando la stufa è a regime, è superiore a quello di un termosifone, il ricambio di aria continuo ossigena l’aria, crea benessere e toglie le muffe e le condense interne (se ci sono). La biancheria asciuga facilmente anche d’inverno ed il benessere della visione della fiamma ha un suo “chè”.<o></o>
                          <o></o>
                          Gli aspetti sono veramente innumerevoli e non possiamo citarli tutti né io né tu.



                          Se si ha la possibilità (tecnica ed economica) di installare una buona caldaia non vedo perché non farlo, si avranno i vantaggi (ed i pochi limiti) della caldaia! <o></o>
                          Se si hanno problemi (tecnici od economici) porto a conoscenza che con una stufa a lunga autonomia si possono ottenere risultati inaspettati, con i vantaggi e limiti della stufa.<o>></o>>
                          Penso che non tutti possano installare e gestire la caldaia e forse ancor meno la stufa a lunga autonomia, ma molti, dopo averlo fatto saranno estremamente soddisfatti!

                          <o>
                          </o>

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                          • #14
                            Camino chiuso ventilato

                            Buongiorno a tutti, se possibile vorrei qualche chiarimento... dunque io ho da scaldare 3 piani per un totale di circa 80 mq "chiusi" cioè senza possibilità che il calore si sposti naturalmente verso l'alto per convenzione perché le scale sono strette ed isolate da muri. In casa non ci siamo mai o quasi tranne il fine settimana, il che vuol dire che partiamo la mattina alle 7 e torniamo la sera alle 18 circa. Premetto che abbiamo molto bosco di proprietà e che non vogliamo andare a pellet (in modo prioritario) né per adesso acquistare una cippatrice; che ho già girato molto e chiesto preventivi, anche con sopralluoghi, e che sono consapevole che la soluzione ideale nel mio caso sarebbe mettere una caldaia tatano esterna da collegare ai termosifoni, ma, a causa della conformazione della casa, posizione dei collettori, distanza tra la caldaia e la casa ecc., mi verrebbe a costare intorno ai 15.000 euro, cifra di cui attualmente non dispongo. Allora avevo pensato di ripiegare su stufe del tipo woodbox oppure quelle cb della Jotul... volevo a questo proposito sapere, premettendo che a me basta arrivare a casa e non trovare una ghiacciaia.... diciamo avere una temperatura media di almeno 15 gradi :
                            - se metto una stufa al pian terreno c'è la possibilità di scaldare tutti e tre i piani tramite "radiatori" applicati sulla canna fumaria? Con la Jotul pare di no per via dei fumi freddi ecc. ecc. ma il rivenditore della n.m. mi ha detto di si, a me pare strano.... è veramente possibile?
                            - se brucio robinia ben stagionata per quanto tempo posso sperare di avere la stufa accesa, anche al minimo?


                            vi ringrazio molto anticipatamente, anche per la pazienza di leggere,

                            claudia

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                            • #15
                              claudia, scusa, ma chi ti ha fatto un preventivo di 15,000 euro per una tatano?
                              mi sembra un tantino esagerato.....(poi per 80 m2....) e io la tatano la conosco bene, eheheheheheh
                              riscaldamento a biomassa e PDC
                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                              • #16
                                la persona è assolutamente affidabile... il preventivo è comprensivo di 30 metri di tubazioni scavi e ripristini (cotto ecc.)

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                                • #17
                                  ti ho scritto in privato. Il costo è esageratamente alto.
                                  riscaldamento a biomassa e PDC
                                  Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                  • #18
                                    ciao....

                                    grazie intanto dell'interessamento. C'è da dire che in realtà per adesso mi hanno fatto una stima "ad occhio". Oggi pomeriggio porto le piantine della casa ed avrò tra qualche giorno un preventivo preciso... spero che tu abbia ragione e che il preventivo si abbassi, sinceramente mi piacerebbe molto una soluzione di questo tipo, anche per chè eviterei di mettere le mani in casa.... La ditta a cui mi sono rivolta è assolutamente seria e di lunghissima esperienza. E' il rivenditore autorizzato nella nostra zona e, conoscendolo personalmente, mi fido della sua onestà. Anche loro vantano decine e decine di impianti l'anno.... non so che dire.... vieni tu a farmi un preventivo? ahahahah! Mi sa che sei un po' fuorimano!
                                    Grazie di nuovo... casomai, se non chiedo troppo, una volta che ho le cifre esatte te le mando, per un parere, che ne dici?



                                    Rinnovo a chi più competente di me le richieste di chiarimenti per le stufe a doppia combustione di cui sopra, grazie!

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da claudia capponi Visualizza il messaggio
                                      Buongiorno a tutti, se possibile vorrei qualche chiarimento... dunque io ho da scaldare 3 piani per un totale di circa 80 mq "chiusi" cioè senza possibilità che il calore si sposti naturalmente verso l'alto per convenzione perché le scale sono strette ed isolate da muri. In casa non ci siamo mai o quasi tranne il fine settimana, il che vuol dire che partiamo la mattina alle 7 e torniamo la sera alle 18 circa. Premetto che abbiamo molto bosco di proprietà e che non vogliamo andare a pellet (in modo prioritario) né per adesso acquistare una cippatrice; che ho già girato molto e chiesto preventivi, anche con sopralluoghi, e che sono consapevole che la soluzione ideale nel mio caso sarebbe mettere una caldaia tatano esterna da collegare ai termosifoni, ma, a causa della conformazione della casa, posizione dei collettori, distanza tra la caldaia e la casa ecc., mi verrebbe a costare intorno ai 15.000 euro, cifra di cui attualmente non dispongo. Allora avevo pensato di ripiegare su stufe del tipo woodbox oppure quelle cb della Jotul... volevo a questo proposito sapere, premettendo che a me basta arrivare a casa e non trovare una ghiacciaia.... diciamo avere una temperatura media di almeno 15 gradi :
                                      - se metto una stufa al pian terreno c'è la possibilità di scaldare tutti e tre i piani tramite "radiatori" applicati sulla canna fumaria? Con la Jotul pare di no per via dei fumi freddi ecc. ecc. ma il rivenditore della n.m. mi ha detto di si, a me pare strano.... è veramente possibile?
                                      - se brucio robinia ben stagionata per quanto tempo posso sperare di avere la stufa accesa, anche al minimo?


                                      vi ringrazio molto anticipatamente, anche per la pazienza di leggere,

                                      claudia


                                      Ciao,
                                      certamente immagino che la caldaia sia la soluzione che dà maggiori garanzie di non commettere errori di dimensionamento, se MT ti fa un prezzo adeguato potresti trovare una soluzione decisamente superiore alle tue aspettative.
                                      Io parlo di stufe e non di caldaie perchè ho una minima competenza solo in questol
                                      Per inserire i radiatorini nella canna fumaria occorre che la canna fumaria in metallo sbuchi in ogni piano e darà certamente problemi di frequenti pulizie della canna e immagino scarsi risultati termici... forse neppure i 15 gradi???
                                      Maggiori risultati di comfort e consumi minori problemi direi con una stube verticale con grande autonomia... ma essa forse ti costerebbe come una caldaia, certo andresti solo a legna.
                                      Per spendere poco restano 2 possibilità:
                                      la più cara con una stufa pellet/legna convettiva (con o senza canalizzazione) oppure collegata ai termosifoni.
                                      La meno cara con una semplice stufa a legna convettiva (la convezione naturale generalmente è sufficiente) posta al piano inferiore.
                                      L'aria deve assolutamente salire per le scale (l'aria calda sale da sola) lasciando le porte aperte oppure per agevolarla devi fare 2 piccoli buchi nel soffitto per sbloccare un eventuale effetto tappo della scala.
                                      Per l'autonomia pellet/ legna non ha problemi ma andrai a legna solo quando sarai a casa.
                                      La stufa a legna convettiva adeguata alla tua casa non credo che possa garantirti più di 10 ore di autonomia, ma la cosa va ben valutata, se hai abbastanza dispersioni forse puoi metterne una più potente che dovrebbe raggiugere le 15 ma non la ho provata personalmente e quindi non la garantisco...certo andresti solo a legna!

                                      Se tu avessi una superficie molto superire e parecchi soldi potresti ambire ad una stufa da 17 ore ma non fa sicuramnente al caso tuo!

                                      Bye

                                      Sono stato molto generico.

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                                      • #20
                                        ok, grazie emiliano... ho capito. Per la termostufa mista mi sono informata... pare che quelle con una sola camera di combustione non funzionino e quelle a due camere.... be... praticamente mi conviene la caldaia tatano.
                                        Per stufa convettiva cosa intendi esattamente? Una stufa a legno normalissima? Io ho una vecchia argo in casa ma si spenge rapidamente ed il mio problema è il tempo massimo in cui la stufa riesce a scaldare, che deve essere il più lungo possibile. Per quasto volevo un po' sapere se, con il tipo di legna che posseggo e con le stufe che sopra ho citato (o di altre marche di cui io non sono a conoscenza) posso sperare in una combustione di almeno 8 ore.
                                        Per quanto riguarda la possibilità che l'aria vada naturalmente verso l'alto... non so... io non me ne intendo ma tutti mi hanno detto che in casa mia non può funzionare... scale troppo strette, muri spessi che le chiudono, porte basse ecc.

                                        Ulteriori consigli? Grazie di nuovo,

                                        claudia

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                                        • #21
                                          Anche io prima avevo Argo.
                                          Se hai già la stufa sarà più facile avanzare passo passo!
                                          La tua vecchia Argo è convettiva? Lo è se ha delle intercapedini nelle quali entra aria dal basso ed esce molto riscaldata verso l'alto della stufa
                                          Attendo risposta!

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                                          • #22
                                            Mah .... no, non direi.... è una vecchissima stufa di ghisa, a parallelepipedo che poggia sulla base + stretta. In basso ha uno sportelletto che serve sia per svuotare la cassetta della legna posta all'interno, sia per consentire l'entrata dell'aria. Nella parte superiore c'è soltanto un'apertura "a soffietto" da cui si carica la legna ma la base superiore non è forata, anzi fa le veci di un piano cottura (di quelli con tre anelli concentrici).

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                                            • #23
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                                              • #24
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                                                • #25
                                                  E' troppo recente,
                                                  è già di quelle non più convettive!
                                                  Peccato.

                                                  In effetti se fosse stata convettiva avremmo potuto provare bene tutto il funzionamento fisico del riscaldamentto di tutta la casa e poi comprare una stufa più adeguata, essendo irraggiante sarà una prova molto molto meno efficace ma non impossibile.
                                                  Se adesso che non fa freddo accendi la stufa e scaldi bene il piano terra, aprendo la porta potrebbe salire un po' di caldo, se non sale devi aprire un po' la finesta al piano superiore ed un pochino anche al piano terra cercando se puoi di aprire in basso e non in alto, a questo punto dovrebbe salire (hai tolto il tappo- non ti preoccupare ti faccio aprire la finestra solo per non fare buchi tra i piani) Se il calore si ferma perchè la porta è bassa dovresti bucare sopra la porta, nella massima altezza... ma ora è solo una prova e buchi sarebbe meglio non farne. Mi spiace ma non so spiegarti meglio, ragiona e prova poi ne riparliamo.

                                                  Studiando la questione ed escludendo stufe troppo care, potresti riuscire nel tuo intento nel seguente modo:

                                                  1) installare una stufa con minimo 12 ore di autonomia... meglio ancora se sceglierai quella da 15 (ti consiglierò poi i marchi). Andrà ben valutata la potenza (poi vedremo). Come autonomia ti bastera!

                                                  2) Verificare se il calore sale: se non sale dalle scale occorre assolutamente fare un foro (apertura) direi bastino 8 cm, tra i 2 piani, in posizione "opposta-lontana dalla scala" inserendo una grigla regolabile per permettere di limitare, eventualmente la salita dell'aria.

                                                  A questo punto direi che sia impossibile che non salga l'aria calda al piano superiore! Abbiamo tolto "il tappo"!

                                                  3) Rimane il terzo piano! E' quello che mi preoccupa, è forse difficile regolare gli equilibri per riscaldare uniformemente gli ambienti? Con lo stesso sistema si fa un buco anche verso il terzo piano e la circolazione sarà attivata in tutta la casa.

                                                  Al piano terrreno avrai soprattutto l'irraggiamento della stufa che è il calore più piacevole. Ai 2 piani superiori avrai senza dubbio la convezione, ma attenzione su 2 piani distinti l'equilibrio funziona bene, occorre indagare e ragionare (anche sperimentare) per capire se su 3 piani con griglie regolabili si possa limitare la salita mantenendo equilibrio nel piano in mezzo che rischia di far salire troppa aria verso quello più in alto. Questa ad oggi è la mia preoccupazione!
                                                  Se tutto funzionasse potresti poi anche decidere di chiudere la porta delle scale con un'altro accorgimento...ma ora non ce ne occupiamo ancora.

                                                  Per ora mi fermo ed attendo prove e domande... con un lungo tubo che passa da un piano all'altro tramite le finestre potresti simulare il futuro buco tra i piani...riflettici tu!

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                                                  • #26
                                                    se hai tanto bosco,quindi legna gratis, perchè non metti una caldaia a legna a fiamma inversa con grande accumulo?da quello che si legge nei vari post la carichi 2 volte al giorno,mattino prima di andare via e sera quando rientri e sei a posto,casa sempre calda.per il locale caldaia non hai la possibilità di costruirne uno a misura attaccato alla casa?
                                                    ciao
                                                    D'Alessandro CS 25
                                                    Zona climatica E

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      ok provo... intanto ti ringrazio molto, a presto!
                                                      cla

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                                                      • #28
                                                        ciao frankin, grazie dell'interessamento...
                                                        non so bene che cosa sia... mi sai citare qualche discussione così chiedo?
                                                        buonagiornata intanto, cla

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