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nuova impianto

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  • nuova impianto

    Mi appresto a installare un nuovo impianto a biomassa (pellets, sansa, no legna) e volevo seguire delle indicazioni che ho trovato sul forum tra cui l'installazione della valvola anticondensa. Ne ho parlato con il mio idraulico e non conosce l'oggetto. Mi ha parlato di una valvola miscelatrice il cui costo si aggirerebbe sui 500-600 €.

    Chiedo :
    1) è esatto quello che mi dice ?
    2) potreste consigliarmi qualche marca (anche più di una per non fare pubblicità)
    3) mi potreste dare uno schema di montaggio

    Più in generale vi chiedo se è possibile avere uno schema dell'impianto (da sottoporre al mio idraulico) che dovrebbe avere:

    1) caldaia a biomassa (modello elettronico 34KW) (questa già è stata acquistata)
    2) vaso espansione chiuso
    3) acqua sanitaria
    4) valvola anti-condensa
    5) crono-termostato ambiente
    6) predisposizione per allaccio pannelli solari per acqua sanitaria con boiler. Questa opzione sarà realizzata enl 2010, ma volgio già portarmi avanti con il lavoro.

    Ringrazio anticipatamente

  • #2
    allora se la tua previsione è di montare il solare, ti consiglio di montare già il boiller con serpentina, così la caldaia lavora meglio e le spese idrauliche si riducono.
    una semplice valvola anticondensa costa qualche decina di euro o poco +.
    eccone un esempio:
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      e se un idrailico non conosce la funzione di una valvola anticondensa.... guardati in giro...... e fai domande
      Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
      cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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      • #4
        giuggiolo, non avevo pensato a questa risposta............la + logica !!!!!!!!
        e se poi vai a consigliare qualcosa agli idraulici, questi si offendono pure !!!!!!!!!!!!
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #5
          Eccola.

          Valvole miscelatrici termostatiche anticondensa per caldaie e termostufe

          mi arriva in settimana Esbe mod VTC511

          €.111,00 trasporto compreso.

          saluti.

          frack

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          • #6
            Originariamente inviato da psnfri Visualizza il messaggio
            1) caldaia a biomassa (modello elettronico 34KW) (questa già è stata acquistata)
            2) vaso espansione chiuso
            3) acqua sanitaria
            4) valvola anti-condensa
            5) crono-termostato ambiente
            6) predisposizione per allaccio pannelli solari per acqua sanitaria con boiler.
            con vaso chiuso come postato nello schema di dr è importante montare la valvola di sicurezza 3 bar se non già inclusa nella caldaia,e la valvola di scarico termico omologata ispesl.
            unico appunto,l'anticondensa per diversi motivi è meglio montarla sul ritorno insieme alla pompa.
            poi se hai intenzione di fare un bell'impianto pensa a montare una valvola miscelatrice climatica tra puffer ed impianto,oltre a migliorare il comfort,ti fà risparmiare abbastanza.

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            • #7
              per curiosità, su che valori ci si aggira come temperatura di ritorno consigliata alla caldaia per favorire buon funzionamento e durata?
              Il probelma che si verifica esattamente quale è, quando la temperatura di ritorno alla caldaia è troppo basso?

              Ciao

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              • #8
                minimo 55 gradi.
                quando l'acqua di ritorno ha una temperatura inferiore a tale valore si crea condensa ,che raccogliendo l'acidità dei fumi corrode il metallo portando ad un precoce invecchiamento della caldaia.

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                • #9
                  ok, grazie Alessio per l'informazione!

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                  • #10
                    Originariamente inviato da alessio37 Visualizza il messaggio
                    minimo 55 gradi.
                    quando l'acqua di ritorno ha una temperatura inferiore a tale valore si crea condensa ,che raccogliendo l'acidità dei fumi corrode il metallo portando ad un precoce invecchiamento della caldaia.
                    io tendo a programmare la centralina sui 60°
                    riscaldamento a biomassa e PDC
                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                    • #11
                      ok. Ne approfitto per fare una domanda correlata al discorso condensa: se porto l'aria di combustione direttanente alla caldaia, non rischio di avere problemi di condensazione o cali di resa quando la temperatura dell'aria esterna è molto bassa (casa in montagna, t esterna -20°C)! Eventualmente come risolvo il problema senza dover prendere l'aria dalla stanza??

                      ciao

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                      • #12
                        Originariamente inviato da sergio.r Visualizza il messaggio
                        se porto l'aria di combustione direttanente alla caldaia, non rischio di avere problemi di condensazione o cali di resa quando la temperatura dell'aria esterna è molto bassa
                        Parlo di caldaie perchè per le stufe è più complicato: no, la condensa c'entra ben poco se parliamo di fumi, ed al limite influirebbe in minima parte solo in zona combustione perchè dall'aria viene prelevato quel 21% di ossigeno in essa contenuto e quindi la reazione avviene nel focolare della caldaia a T° appropriata; certo che se possibile converrebbe evitare di portare dentro freddo e relativa acqua che si somma a quella del combustibile, quindi se parliamo di resa e di sprechi energetici sì: in un locale caldaia converrebbe prelevare aria la più calda possibile al soffitto e convogliarla al ventilatore, che altrimenti per essere scaldata e far evaporare l'acqua le calorie da qualche parte si devono prendere.
                        OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                        • #13
                          Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
                          Parlo di caldaie perchè per le stufe è più complicato
                          Ok, grazie. E se invece parlassimo di stufe installate all´interno di un ambiente riscaldato, in quel caso quale sarebbe il problema, e come risolverlo?

                          Grazie

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                          • #14
                            grazie comunque a tutti per le risposte. Chiedo

                            1) penso che il costo di un valvola sia quello indicato da frack71. Chiedo a DR Nord Est se forse stava pensando a un altro tipo di valvola. grazie

                            2) Non essendo un idraulico, e sto cercando di cambiare il mio, per curiosità, ma quando l'ingresso al ritorno alla caldaia è chiuso dalla valvola anticondensa (per il fatto che l'acqua non ha raggiunto la temperatura impostata) l'acqua che dovrebbe essere in circolo che fine fà, cioè non si crea una pressione enorme nel circuito , per il fatto che c'e' una chiusura (proprio dalla valvola) ? (spero di essermi spiegato)

                            3) le valvole di non ritorno dove vanno installate ? Se l'acqua circola in un certo verso (determinato dalla pompa di circolo) perchè dovrebbe tornare indietro e quindi la necessità della valvola di non ritorno ?

                            4) se non avessi il boiler, il cronotermostato dove va collegato, cioè cosa dovrebbe fermare ?

                            grazie.

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                            • #15
                              1) no, intendevo 80/90 euro + iva, quindi va bene
                              2) quando la valvola è chiusa, l'acqua ritorna in caldaia, nulla di più
                              3) montale dove potrebbero servirti in caso di svuotamento di parte dell'impianto. Quindi, è da valutare in loco durante l'installazio0ne o in via di schema.
                              4) dipende dal tipo di scheda che la caldaia monta (di solito la manda in mantenimento o toglie l'alimentazione, dipende)
                              riscaldamento a biomassa e PDC
                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                              • #16
                                Originariamente inviato da sergio.r Visualizza il messaggio
                                Ok, grazie. E se invece parlassimo di stufe installate all´interno di un ambiente riscaldato, in quel caso quale sarebbe il problema, e come risolverlo?

                                Grazie
                                ti parlo per esperienza personale,portando l'aria direttamente alla stufa eviti spifferi fastidiosi in casa,per contro quando fa molto freddo il rendimento della stufa peggiora in maniera vistosa,per i motivi che ti ha spiegato biomassoso.
                                inoltre nelle giornate molto ventose il vento entra direttamente nella camera di combustione passando attraverso il tubo che porta aria direttamente da fuori,causando a folate un forte eccesso d'aria(combustione irregolare), il saltellamento del pellet fuori dal bracere ancora incombusto,e in casi limite anche lo spegnimento della stufa (a me è successo).
                                tira tu le somme.

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da alessio37 Visualizza il messaggio
                                  il rendimento della stufa peggiora in maniera vistosa,per i motivi che ti ha spiegato biomassoso.
                                  Ok, grazie per la risposta, per altro avvalorata dall'esperienza diretta!
                                  Devo dire che mi sono riletto la spegazione di biomassoso:

                                  certo che se possibile converrebbe evitare di portare dentro freddo e relativa acqua che si somma a quella del combustibile, quindi se parliamo di resa e di sprechi energetici sì
                                  <certo possibile="" converrebbe="" evitare="" portare="" dentro="" freddo="" relativa="" acqua="" che="" si="" somma="" a="" quella="" del="" combustibile,="" quindi="" se="" parliamo="" resa="" e="" di="" sprechi="" energetici="" sì=""><certo possibile="" converrebbe="" evitare="" portare="" dentro="" freddo="" relativa="" acqua="" che="" si="" somma="" a="" quella="" del="" combustibile,="" quindi="" se="" parliamo="" resa="" e="" di="" sprechi="" energetici="" sì="">
                                  e devo dire che non mi convince molto: in termini assoluti, il contenuto d'acqua per metro cubo di aria sarà ben più basso nell'aria fredda che viene dall'esterno che in quella calda che al contrario preleverei dalla stanza (e su questo, non ci sono dubbi). Non mi risulta che il contenuto di ossigeno in termini assoluti per m3 di aria vari tra l'aria esterna fredda e quella interna calda, però di questo non sono certo. Secondo me il calo di resa si giustifica solo per la temperatura dell'aria in ingresso, si tratterebbe di capire quanto sia significativo (soprattutto se dall'altra parte ho aria fredda che mi entra in casa) e se sia in grado di compromettere la qualità della combustione (questo bisogna evitarlo).
                                  Per i problemi citati dovuti all'effetto delle raffiche di vento: mi chiedo Alessio se il tuo collegamento caldaia - esterno sia molto diretto (che ne so, un pezzo di tubazione diritta di breve durata), e se magari per migliorare la prestazione non sia sufficiente rendere un po' più contorto il percorso che fa l'aria nella tubazione prima di giungere in caldaia...
                                  ciao!</certo></certo>

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da sergio.r Visualizza il messaggio
                                    in termini assoluti, il contenuto d'acqua per metro cubo di aria sarà ben più basso nell'aria fredda che viene dall'esterno che in quella calda che al contrario preleverei dalla stanza (e su questo, non ci sono dubbi). Non mi risulta che il contenuto di ossigeno in termini assoluti per m3 di aria vari tra l'aria esterna fredda e quella interna calda..
                                    Ho ben premesso che parlavo di caldaie e quindi con proprio locale apposito, e l'aria sopra la caldaia ha ben poca umidità ma una T° ragguardevole.
                                    Per stufe in salotto o cucina collegate direttamente con tubazione di presa d'aria esterna: mai provato a tirarti in casa l'aria quando fuori vedi la rugiada nel prato verde? tutto sta a farsi le proprie valutazioni caso per caso, comunque l'aria più è calda meno spreco ci sarà per scaldarla.

                                    Certo che l'ossigeno in percentuale non varia con la T° ma ha solo la differenza data dall'altimetria, quindi trascurabile .
                                    Aria - Wikipedia
                                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                    • #19
                                      secondo me, in un ambito casalingo, condizionare la propria scelta di impianto in base alla T° dell'aria non è assolutamente da prendere in considerazione, in quanto le differenze tra 10° in + o in - dell'aria comburente dà una differenza di consumi che è trascurabile.
                                      Diverso il discorso se le potenze in campo sono maggiori; allora lì è da considerare.
                                      Dico questo facendo sempre il conto della serva: se per avere l'aria + calda devo sopportare costi di costruzione maggiori, lascio perdere. Se il costo di costruzione è uguale, allora scelgo l'aria + calda......
                                      Sempre rispettando le norme di legge logicamente.
                                      Piuttosto, a riguardo le raffiche di vento, consideratele bene per il camino, in modo che non influiscano più di tanto. Là si che fanno la differenza......
                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da DR Nord Est Visualizza il messaggio
                                        Dico questo facendo sempre il conto della serva: se per avere l'aria + calda devo sopportare costi di costruzione maggiori, lascio perdere. Se il costo di costruzione è uguale, allora scelgo l'aria + calda......
                                        Premesso che di stufette in casa non mi occupo in assoluto, in un locale caldaia a prescindere che il risparmio sia irrisorio, flangiare il ventilatore con un grosso tubo PVC in verticale non è che rappresenti chissà quale spesa col "fai da te", e "tecnicamente" con aria più calda la combustione non può che migliorare.
                                        OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
                                          Per stufe in salotto o cucina collegate direttamente con tubazione di presa d'aria esterna: mai provato a tirarti in casa l'aria quando fuori vedi la rugiada nel prato verde?
                                          non devi confondere umidità relativa con umidità in termini assoluti. La seconda sono i grammi d'acqua per m3 di aria, e sono quelli che eventlamente influenza la combustione.
                                          L'umidità relativa invece dipende dalla temperatura (che influenza la temperatura di saturazione dell'acqua): lo stesso m3 d'aria, con dentro la stessa quantità d'acqua in forma di vapore, quando viene rafreddato mantiene costante l'umidità assoluta, ma aumenta il valore dell'umidità relativa, eventualmente si raggiunge il 100% e li cominica la condensazione...
                                          Appena ho tempo di posto anche un esempio numerico.
                                          Ciao!

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                                          • #22
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                                            L'aria ha un calore specifico molto basso 0,241 kcal al kg e un metro cubo di aria ha un peso di 1,225 kg , si capisce quindi che non sono quantità tali, in una stufa o caldaia, da dover dare troppo pensiero (ovviamente sono valori medi).

                                            Ad ex 100mc d'aria presi a -10 gradi e riscaldati successivamente a +22 (ipotetica temperatura locale domestico) e quindi differenza dal prelevare aria interna o esterna sottrae in camera di combustione 974,24 kcal , e 100 mc di aria sono davvero tanti, ore e di lavoro della stufa o caldaia e meno di 1/4 del potere calorifico di un kg di pellet.

                                            I valori in gioco sono talmente bassi che hanno un senso solo in grandi impianti industriali.

                                            Discorso diverso per la stabilità di combustione che si può avere con aria alla stessa temperatura o grado di umidità....
                                            Tutto da valutare però nel rapporto costo impegno / benefici.

                                            Acqua, ogni kg d'acqua introdotto in camera di combustione sottrae mediamente 600kcal , i bilanci termici saranno diversi, se l'acqua, e introdotta con aria comburente, o attraverso umidità specifica del combustibile, creata per reazione della combustione , quindi idrogeno dei carburanti che reagisce con l'ossigeno.

                                            saluti,
                                            Daniel.
                                            La mia "Bimba":

                                            http://www.dr-energierinnovabili.it/index.php?option=com_content&view=article&id=44%3A 2203e-bd&catid=2%3Aultimi-lavori-eseguiti&Itemid=21?=it

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