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Progettazione impianto

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  • Progettazione impianto

    Sto pensando di mettere una caldaia a biomassa in casa mia perchè sono stufo di spendere un capitale di gpl e stare al freddo.
    La mia è una casa indipendente, sita sulle colline astigiane (altitudine circa 400 msl). Zona climatica E, gradi giorno 2498 Non ci sono case confinanti per cui è esposta sui quattro lati.
    Il piano abitato ha una superficie utile riscaldata di circa 120mq. Al piano superiore c'è una mansarda e a quello inferiore la cantina e i garage. Questi locali, come la tromba delle scale, non sono riscaldati.
    L'impianto di riscaldamento è costituito da 9 termosifoni in ghisa a colonne + 1 termoarredo. In pratica c'è un termo in ogni locale tranne la sala e il bagno dove ce ne sono 2. La rete di distribuzione è a vista sul soffitto della cantina ed è fatta con tubi di rame coibentati. Non c'è un collettore.
    L'isolamento non è elevatissimo in quanto la costruzione è degli anni '70. I muri sono di mattoni vuoti con in mezzo un'intercapedine contenente lana di vetro o qualcosa di simile. Le finestre le ho cambiate tre anni fa e sono in pvc con doppio vetro bassoemissivo della Internorm.
    Attualmente la scaldo con gpl e 2 stufe a legna. Accendo i termo due ore al mattino o quando rientro e poi mantengo con le stufe. Temperatura sui 20° dove ho le stufe (sala e cucina) e 2-3 gradi in meno nelle altre.
    Quando ho sostituito i serramenti in tecnico ha stimato il mio consumo per riscaldamento post-intervento in 22300 kWh/anno.
    Pensavo di mettere una caldaia di 30 kWh (da tenere accesa 24/24 h)ricavando un locale dalla cantina (seminterrato) visto che arriva la canna fumaria attualmente usata dalla stufa. Potrei anche ricavarci un silos per stoccare il combustibile sfuso, ma questo è un problema che affronterò in un secondo momento.
    Ho visto alcune caldaie in zona è mi è parsa interessante la D'alessandro CSI 30, per la quale credo di aver avuto un buon prezzo, mentre sulla Tatano mi hanno spaventato...
    Pensavo di metterci anche un puffer + acs ma qui ci capisco ancora meno, anche perchè vorrei riservarmi la possibilità di collegarci in futuro un solare termico.
    Se qualcuno ha qualche suggerimento o vede che sto facendo cavolate è tutto ben accetto.
    Grazie.

  • #2
    Ciao e benvenuto.
    Il Puffer fai bene a metterlo,almeno un 1000 LT tank in tank con un serpentino a cui potrai collegare il solare,sarebbe un accumulo con all'interno un'altro serbatoio più piccolo destinato a contenere l'acqua sanitaria.questo viene riscaldato essendo immerso dall'acqua del riscaldamento in inverno,in estate o hai i pannelli collegati al serpentino o devi accendere la caldaia ogni tot di GG per scaldarlo.
    Riguardo alla caldaia io ho una D'Alessandro CS25 in funzione da ottobre e ne sono soddisfatto...
    D'Alessandro CS 25
    Zona climatica E

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    • #3
      Prima di spendere tanti soldi in un impianto a legna sarebbe meglio milgiorate la coibentazione della casa tipo aumentare l'isolamento della copertura e fare un cappotto esterno, a quel punto sarà molto meno costoso riscaldare la casa ed inoltre con l'aumento della temperatura superficiale delle pareti esterne aumenterà il confort in casa. Per quanto l'impianto a legna io sconsiglio il tank in tank perchè se l'acqua sanitaria ha molto calcare con il tempo il bollitore interno si può bucare e ti tocca sostituire tutto l'accumulo, molto meglio mettere uno scambiatore istantaneo esterno oppure l'accumulo con serpentino interno in acciaio inossidabile.

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      • #4
        beh, il calcare non buca, al massimo ostruisce.....
        e prima di ostruire lo spazio di 250 lt di un combi da 1.000 lt, ce ne vuole di anni...... forse secoli !!!

        AUGURI A TUTTI !!!!!!!!!!!!!!!!!
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #5
          Per Laremi
          Sulla coibentazione hai sicuramente ragione ma il costo è molto elevato. Ho un perimetro di circa 48mt su tre piani di sviluppo!

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          • #6
            Ma secondo voi con un impianto di questo genere, supponendo di mettere il puffer con tank in tank, ha senso mettere il solare termico o è meglio terene la caldaia gpl per la sanitaria in estate (giusto per non stare troppo dietro alla caldaia a biomasse anche d'estate...)
            E grazie per le risposte.

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            • #7
              dipende sempre dai costi....
              se prendi il combi con serpentina, e quindi quel costo non lo ritrovi poi sul solare, è tutto da valutare.
              carta e penna per i conteggi.....
              riscaldamento a biomassa e PDC
              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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              • #8
                Tank in Tank

                Il calcare col tempo aggredisce il il rivestimento protettivo e può facilitare la corrsione specie se non si controlla nel tempo l'anodo al magnesio, dire che un bollitore può durare centinaia di anni mi sempra un po' eccessivo anche perchè altrimenti la garanzia dovrebbe essere illimitata e invece è tanto se dura 2 anni....

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                • #9
                  dipende sempre dal materiale di costruzione:
                  - zincato
                  - smaltato
                  - vetrificato o porcellanato
                  - acciaio
                  io scarterei i primi due, per tenere buoni i secondi due....
                  costano di +, ma durano molto di +
                  riscaldamento a biomassa e PDC
                  Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Laremi Visualizza il messaggio
                    invece è tanto se dura 2 anni....
                    Veramente la garanzia minima è due anni, se già vai su un prodotto un poco migliore passa a 5 anni, e comunque un boiler elettrico ha una vita media di 10 anni, e quasi sempre si buca per problemi di correnti galvaniche e non per calcare.
                    A casa di mia madre ne ho sostituito uno dopo 30 anni, era completamente pieno di calcare ma non era bucato.
                    Dipende anche dal tipo di impianto, se utilizzi materiali diversi, inevitabilmente si creano correnti galvaniche che corrodono il matereriale meno nobile. L'acciaio è meno nobile del rame, spesso usato per i tubi, pertanto anche un boiler in acciaio, se non protetto con anodo di magnesio, oppure con anodo elettronico, rischia di bucarsi in poco tempo.
                    Anche le navi e i binari dei treni vengono protette dalla corrosione causata dalle correnti galvaniche con dei panetti di zinco, e ti garantisco che l'acciao usato per le navi e spesso parecchi centimetri.

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                    • #11
                      Salve a tutti
                      concordo con NinoS, l'incrostazione è dovuta principalmente ai sali di Calcio, Magnesio e Silicati che sono presenti nell'acqua ( la famosa durezza).
                      In determinate condizioni di temperatura, questi sali formano anidride carbonica, la quale governa gli equilibri di trasformazione dei bicarbonati e carbonati, che precipitano ed incrostano.
                      La corrosione è principalmente un fenomeno elettrochimico, ( pile galvaniche) composta da un anodo ( elettrodo) ed un catodo. Quest'ultimo in presenza per esempio di una conducibilità elettrica evidente si scioglie e corrode.
                      Da precisare che in effetti il fenomeno delle corrosioni e delle incrostazioni sono molto più complessi e presentano delle difficoltà enormi. Per evitare tali disaggi, non sarebbe opportuno istallare un semplice impianto ad osmosi inversa?
                      saluti Giovanni

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                      • #12
                        .. ma non si usano gli anodi al magnesio o elettronici? Il calcare sicuramente si forma di piu' quando:

                        1- temperature oltre i 60 gradi
                        2- acqua particolarmente dura

                        Sipossono utilizzare per evitare che i cristalli di caldare si depositino, in seguito al riscaldamento dell' acqua, diversi metodi:

                        1- temperature sotto i 60 gradi
                        2- cartucce a resine
                        3- cartucce per osmosi
                        4- dosatori di sali (polifosfati)
                        5- kit elettronici (molto utilizzati per la stabilizzazione dei sali anche nei vini: viene applicato un campo magnetico ad impulsi alternati invertendo le fasi..... credo!)

                        Tutti hanno pregi e diffeti, e costi diversi.
                        Nel mio impianto utilizzero' il primo e l' ultimo, con cicli settimanali di rialzo termico del bollitore antilegionella!

                        Vedremo con il tempo se funzionano!!!!

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                        • #13
                          Ciao Scresan
                          Se la durezza è composta da Calcio e Magnesio, e inserisci un anodo di Magnesio, che serve per le corrosioni e non per le incrostazioni, questo sciogliendosi al posto del metallo, dove va a finire. Sempre nell'acqua ti rimane.
                          Anche a temperature basse le trasformazioni di bicarbonato di magnesio e carbonati di magnesio, oltre a quelli di calcio, si formano ugualmente, in tempi più lunghi ma ugualmente.
                          La differenza nelle alte temperature (100 °C) è che il fenomeno si autoinnesca da solo.
                          Considera che determinate sostanze poi, rimangono in soluzione con l'acqua.
                          I filtri e le cartucce, riducono senz'altro la quantità di sali, ma non completamente, per cui si andranno a concentrare in caldaia col passare del tempo.
                          Per esperienza posso dirti che le cartucce ad osmosi, non centrano niente con un'impianto. La maggior parte di questi prodotti sono solo specchietti per le allodole, in quanto non garantiscono la piena efficienza. In sostanza mancano le pressioni d'esercizio adeguate.
                          saluti Giovanni

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                          • #14
                            Neuro74 - prog. impianto

                            A mio parere non conviene pensare al solare come una fonte conveniente per la produzione di acqua calda sanitaria se non ci sono grossi consumi di acqua a bassa temperatura (40/45°C). In una famiglia di 4 persone il consumo d'acqua è per lo più alla sera. E' anche vero che il modesto consumo d'acqua calda fa innalzare molto la temperatura dell'accumulo solare con conseguente perdita di rendimento del sistema. Poi quando si va via per le ferie, ed è il momento di insolazione più forte, si può produrre anche vapore con tutte le conseguenze del caso. Il solare per acqua sanitaria va bene per le strutture alberghiere, campeggi, ecc. Applicato a queste utenze risulta ragionevolmente conveniente e ammortizabile.
                            Per l'acqua calda estiva io userei un semplice boiler a gas (gpl?) che nei mesi di spegnimento della caldaia a legna non consuma una cifra spropositata.
                            Per il tipo di boyler il migliore è quello vetrificato.

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