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impianto fai da tè no solar tour ahiaiahi

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  • impianto fai da tè no solar tour ahiaiahi

    guardate un pò che giocattolo io ci avevo pensato ma è già stato realizzato.

  • #2
    forse stavolta ci riesco
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    • #3
      ...non è che sia una novita... ho un libro degli anni novanta sul fotovoltaico e già dividevano i pannelli in quelli che richiedevano un inverter e quelli che non lo richiedevano....proprio perchè avevano un inverter a bordo...


      il problema di un pannello così è che per la conversione perdi un botto di kwh, cioè non so se hai notato che tipo di dissipatore ha...moltiplicalo per 20 pannelli di un impiantino medio...ecco....quella è tutta energia che non utilizzerai....e poi... chi ti li mette sul tetto i pannelli? cioè, una struttura di ancoraggio la devi mettere lo stesso....certo volendo si può fare il faidate...ma anche adesso lo fanno...io come azienda non voglio sentire niente...se ti fai male son pifferi tuoi...

      cioè...quello che cambia in un pannello così è solo il modo di connetterlo in rete...un modo mooolto sconveniente energeticamente parlando...
      sigpicI problemi di un impianto cominciano con la porta di una banca e finiscono davanti alla sua cassaforte

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      • #4
        In Italia non sono omologati i moduli con inverter integrato... fine dei discorsi!
        2,64 kWp - n°12 Suntech Pluto 220 - PowerOne Aurora 3.0 - tilt 19° - az. -10°

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        • #5
          diciamo che questo è un giocattolo,per quelli che vorrebbero il fotovoltaico
          ma non possono spendere migliaia di €,senza CE nell'articolo parla di 20 anni
          per ammortizzarlo,però l'ho postato perchè ogni tanto c'è qualcuno che vorrebbe farsi l'impianto fai da tè,fissi il pannello sul tetto o nel giardino inserisci la spina nell'impianto elettrico e parti subito quando va bene elimini qualche stand by,naturalmente sarebbe fuorilegge,però chissà fra qualche
          anno saranno in vendita all'ipermercato e così ci potremmo mettere la coscienza a posto,di fare qualcosa per salvare il pianetadall'autodistruzione,come quando doni 1 € col telefonino per beneficenza

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          • #6
            e comunque devi fare in ogni caso il ce, altrimenti il contatore non bidirezionale ti conteggia l'energia prodotta come consumata....
            2.76 Kwp
            12 pannelli sunways sm230W
            inverter sunways at2700
            15°Est - tilt 17°

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            • #7
              ma l'avete letto l'articolo si tratta di un pannello da 120 wp con microinverter niente CE attacchi la spina e vai,fuorilegge ma per il momento tollerato in spagna con quella potenza è difficile immettere energia in rete,è solo un giochino,lo puoi mettere anche nel balcone, credo che sia una soluzione che se permessa e con contatore bidirezionale può avere una sua nicchia di mercato con taglie di potenza anche superiori 300 500 wp,ribadisco niente CE progettista e installatore,giusto per autoconsumare l'energia che ogni casa abitata consuma costantemente,naturalmente il prezzo deve essere adeguato a una produzione di serie e tutti potranno ostentare in terrazzo il loro impianto fotovoltaico,naturalmente è bene avere un'assicurazione nell'eventualita che il pannello non sia stato fissato adeguatamente.

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              • #8
                Chiedo scusa se mi aggancio a questa discussione, ma volevo fare presente un prodotto che da diversi mesi tengo sotto osservazione, parlo di questo :
                Enphase Microinverter - Products - Enphase Energy
                Nessuno ne sa niente in merito.
                Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                • #9
                  ottimizzatori di potenza o microinverter per spremere più energia dai pannelli
                  specialmente se ci sono ombre o posizioni non omogenee dei pannelli,naturalmente l'impianto costa qualcosa in più occorre aspettare qualche anno e vedremo il prodotto vincente che saprà offrire vantaggi a costi contenuti ed affidabilità del prodotto

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                  • #10
                    Meglio ancora chi produrra con la luna
                    AUTO BANNATO

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                    • #11
                      Se avete navigato nel sito, avrete visto diverse cose.
                      - Allo stesso microinverter, puoi collegare pannelli di diverso tipo e diversa resa fino alla concorrenza della sua capacità di targa.
                      - In caso di guasto, la filiera non si interrompe, per cui solo il pannello / inverter guasto cesserà la produzione
                      - Il costo di un microinverter di capacità da 190 W con connettore tyco si aggira sui 179 $ Enphase Micro Inverters - Solar Micro Inverter - Learn, Compare, Buy > EcoDirect.com pari a circa 135 € tasse incluse, un tipico impianto da 3Kw richiede di media 16/18 pannelli per un costo complessivo pari a 2.160 / 2.430 € poco di più rispetto per esempio al IG30 Fronius che si piazza a 2.028 €
                      - Ogni singolo microinverter ha un proprio MPPT 99,6% per ottimizzare la resa del pannello, evitando così di gestire la separazione in stringhe dell'impianto, contro il 94,3% medio di un inverter tradizionale a singola stringa.
                      - Ogni microinverter ha un MBTF ( tempo medio fra i guasti ) pari a 331 anni, di tutti gli altri non ho mai trovato questa specifica.
                      - La massima efficienza di conversione di un inverter è del 94,3% contro il 95,5 % del microinverter
                      - Tramite la centralina enlighten ( costo 350 $ ) si può monitorare la capacità del SINGOLO pannello Enphase Energy ed eventualmente monitorare a distanza l'impianto come da molti esempi sul sito. Enphase Energy - Enlighten | Enphase Energy - Reference Installations
                      - Se volessi ampliare l'impianto da 3Kw a 3,5 Kw, è sufficiente aggiungere 2/3 pannelli e relativi inverter ed ho terminato, non devo sostituire inverter centralizzati o rimappare stringhe o sovradimenzionare l'impianto alla partenza.
                      - Se volessi essere davvero sicuro potrei tenermi di scorta un inverter in caso di guasto ad uno installato potrei rimettere in funzione IL SOLO modulo che crea problemi ( investirei solo135€ ) oppure aspetto 10/15 gg e solo quel pannello sarà inproduttivo 180W ma gli altri 2820W continuano a produrre regolarmente.

                      Insomma è una tecnologia sulla quale io credo moltissimo ( non so se si è capito ).

                      Gradirei sinceramente dei commenti, anche per cercare di disilludermi ( cosa che gradirei ancora di più ), forse capirei che mi sbaglio ed un sistema tradizionale alla fine è migliore.
                      Fatevi sotto
                      Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                      • #12
                        Elisabetta Meli,
                        sono pienamente d'accordo.
                        Vedi anche azienda Israeliana Solaredge.

                        ciao
                        4,42 kWp:26x170 Wp Solterra SOL170H mono
                        Power One PVI 4.2 outd; Solarlog 200
                        incl.16°; azimut -36° EST; Lurate Caccivio CO
                        Radiografia del mio impianto on-line: http://www.luratecaccivio.org
                        http://www.sonnenertrag.eu/it/lurate...201/12635.html

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                        • #13
                          Grazie platorello,
                          In effetti il modello da te suggerito non è come quello che monitorizzo io, mi spiego meglio, il solaredge non si occpa della conversione da dc ad ac, ma ottimizza solamente MPPT e monitorizza il pannello, tanto che richiede in ogni caso l'uso di un inverter.
                          Quello che monitorizzo io invece, si occupa della conversione " a bordo " da dc ad ac occupandosi di rifasare i 50/60 hz della 110/220 V AC.
                          Questo rappresenta un ulteriore vantaggio poichè non hai a che fare con amperaggi spropositati con relativi problemi di sezione del cavo DC e rischi ad esso connessi sia in installazione che in manutenzione, ma ottieni già i 220 V alternati molto meno rischiosi per la sicurezza attiva e passiva direttamente all'uscita del modulo, semplificandoti l'installazione e la manutenzione.
                          Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                          • #14
                            intanto bisogna vedere se possono accedere al conto energia,se nò per il momento stiamo parlando di niente,il microinverter è un opzione che il mercato valuterà promuoverà o boccerrà,io tutti questi vantaggi rispetto agli altri ottimizzatori non li vedo poi dubito che un microinverter abbia un'efficenza migliore di un'inverter più potente

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Elisabetta Meli Visualizza il messaggio
                              - Ogni singolo microinverter ha un proprio MPPT 99,6% per ottimizzare la resa del pannello, evitando così di gestire la separazione in stringhe dell'impianto, contro il 94,3% medio di un inverter tradizionale a singola stringa.
                              - La massima efficienza di conversione di un inverter è del 94,3% contro il 95,5 % del microinverter
                              Sicura di quello che stai scrivendo o sono dati a caso , (come ha scritto anche Pox1964) e' la prima volta che sento che piu' piccolo e' l'inverter maggiore e ' il rendimento
                              Vai a leggerti le specifiche del power one 3.0 per rimanere nei 'piccoli' o vai in quelli piu' grandi dove si supera il 98% , il rendimento dell'MPPT che quasi tutti hanno elevato oltre le cifre che hai scritto non incide poi cosi' tanto nel rendimento generale.
                              AUTO BANNATO

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                              • #16
                                Pox1964, vorrei capire meglio il tuo concetto di "possono accedere al conto energia".

                                pox1964 e spider61, sono daccordo con voi quando asserite che un inverter più potente ha una possibilità di resa superiore, ma, intanto parliamo di decimi di resa 94,3 - 95,5 - 96,8 e per gadagnare ancora qualche decimo probabilmente dovrei mettere su un impianto non prorpio di uso casalingo ma quasi industriale da produttore.
                                Ovvio che se dovessi pensare ad un impianto di medio/randi dimensioni 50Kw 200Kw o più, preferirei scelte diverse, ma se si parla di un uso " friendly " casalingo appunto, credo possa essere preferibile, lo 0,X % che perdo mi offre innumerevoli vantaggi rispetto ad un GRANDE impianto che in ogni caso non farei, quindi non otterrei neanche quel 0,X % in più, ma con altri problemi.
                                Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                • #17
                                  per accedere al conto energia occorre che i pannelli e gli inverter siano approvati,difficilmente dei microinverter avranno un rendimento medio oltre il 90%

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                                  • #18
                                    Quindi la vostra opinione è ferma su due punti.
                                    - Che un microinverter NON può essere migliore di un grande inverter
                                    - Che occorre la approvazione del modello per accedere al conto energia
                                    Mi sembrano tutte e due motivazioni qualunquistiche, senza nessun fondamento tecnico e/o di conoscenza specifica, ma pura e semplice presa di posizione fino a smentita con dati alla mano.
                                    Io cerco qualcuno che possa smentire le mie ipotesi per le quali ho fornito dati, produttore e dettagli con altrettante motivazioni dettagliate.
                                    Resto in attesa.
                                    Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                    • #19
                                      Elisabetta,

                                      non è l'opinione di tutti.
                                      Mi sono documentato sui microinverter, dei quali avevo già sentito parlare; sono una soluzione che risale a molti anni addietro ma non ha preso piede a causa della tecnologia che ancora non permetteva affidabilità e costi adeguati. Al giorno d'oggi invece, darebbero tutti i vantaggi che hai menzionato, inclusi gli altissimi rendimenti.
                                      L'unica cosa, è vero che devono essere listati nella lista ENEL dei dispositivi conformi alla Guida Connessioni BT per poterli utilizzare su impianti incentivati; quindi devono essere certificati.
                                      Saluti
                                      4,42 kWp:26x170 Wp Solterra SOL170H mono
                                      Power One PVI 4.2 outd; Solarlog 200
                                      incl.16°; azimut -36° EST; Lurate Caccivio CO
                                      Radiografia del mio impianto on-line: http://www.luratecaccivio.org
                                      http://www.sonnenertrag.eu/it/lurate...201/12635.html

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                                      • #20
                                        E ci si troverebbe anche la norma che se si mettono piu' di 3 inverter DI esterna , anche se immagino che un microinverter non l'abbia implementata al suo interno ?!
                                        AUTO BANNATO

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                                        • #21
                                          Benissimo Spider61.
                                          Ti riferisci al DDI ( dispositivo di interfaccia ) come da direttiva DK 5940 II ( 2006 ) che prevede la serializzazione in caso di più di 3 inverter che intervengano sulla protezione di interfaccia al fine di interrompere l'erogazione in BT verso l'ENEL in caso i mancanza di alimentazione da parte della stessa.
                                          Ti seguo, anche se preferirei tu fossi meno criptico. :-)
                                          Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                          • #22
                                            Salve,non ho pareri tecnici da dare ma anche a me piace molto questa tecnologia ma da me idealmente abbandonata dopo aver letto un interessssante articolo sulla rivista Photon del 11/2009 nel quale si scrive che la durata media di questi apparecchi non era molto garantita.E aspettavo che facessero i test che dicevano di voler fare su questi nuovi microinverter,ma non ne ho piu letto niente.Pero hanno anche rilevato che dopo il "successo" avuto negli anni 90 ora ce una forte ripresa di interesse (sopratutto mi pare in USA ci sono 8 nuovi prodotti)e anche la SMA a preso come collaboratore uno che mi sembra venga considerato il padre dei microinverter (l olandese HenkOldenkamp)per produrre nel 2010/11un nuovo prodotto .Probabilmente in 10/15 anni la tecnologia ha permesso di annullare (o almeno ridurre)i problemi che affliggevano queste macchine.Ora un po mi pento di non aver approfondito l argomento visto il dato che Eli. ha citato(mi riferisco a quello che definisce MBTF,che cosa vuol dire?).Salvo aver cercato inutilmente notizie della ditta Eshia SL(Spagna)che produce questo tipo apparecchi,ne sapete niente ?
                                            ..

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                                            • #23
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                                              MBTF,che cosa vuol dire?
                                              E' il tempo medio di funzionamento tra un guasto e l'altro.....
                                              AUTO BANNATO

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                                              • #24
                                                Si esatto, MBTF = "mean time between failures " tempo medio fra i guasti, lo avevo specificato, che si attesta a 331 anni dichiarato dal produttore, e sono in attesa di certificarlo per 365 anni.
                                                Normalmente questo dato lo trovi sugli HHDD dei conputer, ma espresso in ore, per esempio MBTF 1.200.000 ore , ovvero 137 anni, ma in quel caso si riferisce al singolo cluster, per cui, un uso intensivo da parte della fat che predilige il mbr 0, allunga il tempo dei cluster poco utilizzati a scapito di quelli , da cui l'importanza della allocazione da parte della fat utilizzata. Ma questo è un'altro film.
                                                Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                                • #25
                                                  Ci sono due scuole nei microinverters :
                                                  a) quelli tipo Solar Edge - di fatto dei regolatori di tensione CC che poi fanno capo ad un inverter (SolarEdge – Power Optimizers, Solar PV Inverter and PV Monitoring)
                                                  b) i microinverters veri e propri (Enecsys)

                                                  A quanto mi risulta, ambedue sono CE compliant e quindi dovrebbero essere utilizzabili.

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                                                  • #26
                                                    Grazie UbUb del tuo prezioso contributo.
                                                    Dovessi dirla tutta, propendo per la serie b) :-)
                                                    Con i semplici regolatori di tensione che fanno capo ad un inverter restano due problemi da superare.
                                                    - Il dimensionamentoi dell'impianto è sempre delegato all'inverter, per cui un eventuale incremento o decremento di potenza necessita di una rivisitazione della capaacità dell'inverter. ( forse meno in caso di decremento ).
                                                    - Le tensioni di stringa da gestire in CC sono sempre da diversi Ap con le relative problematiche di sicurezza e cablaggio, sopratutto se non o poco supervisionate.
                                                    Di contro avresti quali vantaggi ?
                                                    - su grandi impianti una capacità di un grosso inverter di ottimizzare la conversione ( da verificare sul campo per le perdite di potenza sulla lunghezza del cablaggio )
                                                    poi ???
                                                    Sulla questione CE compliant è da verificare, credo che ( da quanto si dice ) che se non risultano sulla lista dei prodotti certificati, la cosa sia se non impossibile almeno irrealizzabile, quantomeno nel prossimo futuro.
                                                    Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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                                                    • #27
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                                                      eff. max 95,6,il prezzo è ancora elevato circa 0,70 € per w, che li rende più costosi degli ottimizzatori,

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                                                      • #28
                                                        Intendi dire degli ottimizzatori + inverter?
                                                        ..

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                                                        • #29
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                                                          MTBF significa "medium time between failures" (mean che c'entra?). Ciò premesso, che un dispositivo elettronico possa avere un simile MTBF mi pare alquanto strano. A parte che tempi del genere sono ovviamente non verificabili, credo che siano anche non realizzabili a causa dell'invecchiamento della componentistica, e del decadimento delle caratteristiche del materiale dielettrico, che già dopo alcuni decenni può farsi sentire. Per non parlare dell'obsolescenza tecnologica.

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                                                          • #30
                                                            fmdl: mean, termine matematico per identificare la media, cerca con traduttori, oppure leggi quì Tempo medio fra i guasti - Wikipedia

                                                            Per il resto, posso anche convenire con te, peròconsidera che questi sono protocolli internazionali sui quali esiste un accordo preciso sulle regole ed i criteri da applicare, non sono ciarlanaterie da vù cumprà.

                                                            pox1964: 0,70 € * 235W = 164,50 € che mi sembra perfettamente in linea con quanto esposto da me, ovvero per 3.000 W occorrono 2,100 € tanto quanto un inverter tradizionale + o -
                                                            Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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