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TEMPERATURE: Sonde/Monitors/Visori -- Quali/Costi/Dove

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  • TEMPERATURE: Sonde/Monitors/Visori -- Quali/Costi/Dove

    Mi sto avvicinando a questo mondo (vorrei produrre acqua calda col sole) e vorrei realizzare un pò di esperimenti su cui prima fare però un pò di tests.. in modo da comprendere dove nn è conveniente prescindere e come realizzare il mio miglior risultato...

    Sono convinto che al di la dell'efficienza specifica di ogni singolo pannello solare.. la realizzazione dell'impianto ne determini invece con una % più netta la maggiore efficenza beneficiabile.. insomma per spiagarmi meglio se il mio pannello mi restituisse il 60% dell'energia del sole ma il mio impianto di trasferimento del calore ottenuto e le sue modalità (velocità di circolazione/temperature/dispersione) al puffer di stoccaggio avvenisse nella maggiore efficienza possibile.. che so il 90% per esempio.. ALLORA otterrò molto di più che un pannello che mi rende il 75% dell'energia del sole ma poi la mia efficienza di trasferimento subisse negatività intrinseche da limitare il mio risultato di trasferimento al 60% nel trasferimento...

    Per fare un esempio banale se nel mio puffer inserissi acqua fredda dall'alto otterrei un effetto negativo sulla stratificazione intaccando in negativo la mia % di efficienza di mantenimento.. parimenti se il mio circolatore facesse circolare nel pannello troppo velocemente l'acqua.. probabilmente le temperature dell'acqua non raggiungerebbero le temperature ottenibili con velocità inferiori.. ovvero se aumentassi il tempo di esposizione al sole.. e viceversa il contrario.. stesso dicasi se il mio pannello per efficenza od esposizione mi sta producendo troppa temperatura.. in questo caso velocizzare il tempo di esposizione aumentando la velocità nel circolatore mi aiuterebbe ad ottenere sicuramente una miglior efficienza.. per non parlare che se il mio puffer è freddo.. velocizzare il tempo di scambio anche se non ottenendo le massime temperature di cui è capace il mio pannello aiuterebbe invece ad accelerare i tempi per passare nel mio puffer nel range di temperatura (per fare un esempio) da 20 a 30° ...e tutto questo ovviamente va calato nelle 1000 variabili di utilizzo... se è nuvoloso.. se è estate.. se è inverno.. che temperatura ho nel puffer.. quale sul pannello.. che azimut ha in quel momento il sole.. che ora è.. se una nuvola passa e mi copre tutto.. quanta acqua ho appena utilizzato rivariando tutte le componenti in gioco sino a 5 minuti prima.. eccetera eccetera.. potremmo fare milioni di esempi tutti diversi..

    Di certo è che per riuscire a comprendere tutto questo nella realtà del nostro impianto.. posizione.. logistica.. lunghezza tubi.. esposizione.. e chi + ne ha + ne aggiunga.. bisogna rilevare delle informazioni di temperature in vari punti dell'impianto (molte di queste all'esterno ed anche esposte al sole o al freddo) e poi ipotizzare alcune soluzioni specifiche.. molte di queste sono accorgimenti replicabili e che spesso già ho visto essere state utilizzate dai vari partecipanti al forum.. che prima di me a loro volta si saranno posti il problema ed hanno toccato con mano le loro realtà e fatto i loro esperimenti.. di certo tutti quanti abbiamo una unica variabile comune.. quella di RILEVARE LE TEMPERATURE con PRECISIONE..!!

    Mi sembra evidente che l'ago meccanico dia delle indicazioni relativamente grossolane.. come è certo che inoltre sono molti i casi dove sarebbe anche totalmente inusabile.. ad esempio un meccanico all'uscita di un pannello che viene colpito dal sole che lo scalda direttamente non potrebbe che aumentare il "delta errore" delle sue informazioni infatti basta prenderlo in mano per vederlo reagire semplicemente alla nostra temperatura corporea... quindi come minimo URGE almeno gestire un monitor digitale LCD che abbia la capacità di gestire in dettaglio una sonda o + sonde separate.. conoscere a che distanza posso remotare le mie letture dalla sonda.. ed eventualmente sapere se ve ne sono alcuni con uno o più relè a soglia.. ecc.. ecc..

    BENE: adesso che sapete il TEMA a cui sono interessato quello che mi interessa comprendere (in base alle vostre esperienze ed esigenze di impianto personali) e comprendere cosa avete adottato nonchè.. :

    1) SONDE : quante e quali sonde e che precisione di range riuscite a visualizzare o gestire

    2) LCD : che precisione di visualizzazione avete e se ne avete abbinati a relè gestibili su soglie di temperature..

    3) SOLUZIONE ADOTTATA per ogni specifica operatività : modello e marca nonchè rapporto prezzo/caratteristiche

    4) DOVE si comprano (!) dal momento che i grossi magazzini di idraulica.. sino ad oggi (almeno quelli in cui sono stato io in periferia di milano) sembra gestiscano solo strumenti atti a dei rilievi sommari (principalmente termometri ad ago meccanici alquanto grossolani e limitati sulle temperature massime) mentre da foto e da filmati vi vedo ovviamente tutti attrezzati diversamente con strumenti adeguati tipo quelli che sto cercando io.. e da quanto ho compreso li avete trovati anche a prezzi molto competitivi (spesso molto sotto i 50euro)

    Bene.. visto che sono anche io uno dei tanti che l'acqua calda la vorrei produrla.. ma non "inventarla".. ogni vostra preziosa esperienza sarà sicuramente ben accolta e di aiuto.. magari non solo a me ma anche per molti altri che come me si vogliono inserire attivamente in questa realtà....


    Ringrazio tutti anticipatamente..

  • #2
    Comincio col dirti quel non molto che ho capito io.

    Sensori:
    Esistono nell'uso comune almeno 3 tipi:

    1) Sensori bimetallici, sono quelli utilizzati per azionare aghi metallici su quadrante circolare.

    2) Sonde a capillare
    Sono costituiti da un contenitore in rame pieno di gas posto in contatto con la zona di cui si vuole rilevare la temperatura, aumentando la temperatura il gas si espande e crea un aumento di pressione. Il contenitore ha un tubetto che trasmette la pressione del gas, naturalmente a distanza (decine di cm) e con precisione limitata, un sensore di pressione rileva la temperatura. Credo fossero abbastanza usate in passato (le vecchie caldaie ne sono piene) ma ora stiano andando in disuso sostituite dalle sonde elettroniche.

    3) Sonde elettroniche
    Sono semplici termoresistenze, cioe' resistenze che variano il loro valore di resistenza in funzione della temperatura. Le piu' comuni sono le PT100 (resistenza a 0 gradi di 100 ohm) e le PT1000 (resistenza a 0 gradi di 1000 ohm). Trasformare il valore di resistenza in un segnale elettrico analogico e' semplice, per un valore digitale serve un convertitore AD (analogico digitale), a quel punto si puo' visualizzare su un LCD come qualunque valore digitale.
    Le centraline solari prevedono in ingresso sonde di questo tipo e sono gia' predisposte per digitalizzarne il valore di temperatura. Ho anche visto su eBay tedesco un termometro a sonda PT1000 per 20 euro circa.

    ciao
    Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
    Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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    • #3
      Non vorrei sembrarti superficiale ma dal tuo approccio sembra che piu che un po di acqua calda stai cercando di monitorare un impianto di una certa complessita /potenza dove può essere utile monitorare la temperatura in maniera precisa e continua.

      Per esperienza personale se l'impianto è ben proporzionato alle tue esigenze la precisione di un termometro a lancetta da 5 euro e di qualche sonda pt 1000 (per esempio) è piu che sufficiente ad ottenere dei buoni risultati, contando che poi certe centraline memorizzano lo storico giornaliero e mensile senza avere dei costi esorbitanti con una precisione sufficiente, direi che non dovresti avere problemi anche se sei un po' esigente.
      Se pensi a fare integrazione al riscaldamento con un impianto di una certa importanza allora lo studio preliminare diventa piu importante, se solo per il sanitario in genere basta un dimensionamento molto semplice nel senso che è meglio un m2 iln piu che tante ore perse a capire l'ottimo.

      saluti

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      • #4
        Cerca le mie discussioni sulla 1wire, sensori precisi a 1 euro l'uno, tutto collegato al pc e possibilità di grafici, log, statistiche e tutto quello che ti serve.
        Pannelli 56 tubi U-pipe Apertura 8,84 m2 Orient./Inclin.:SUD-SUD/EST /60°
        Caldaia Condensazione 24 kW Termostufa Legna: 13,8 kW (3 kW ambiente 10,8 kW Acqua)
        Puffer 750 L 3 serpentine
        Riscaldamento: pannelli radianti 130 m2 + Scalda-salviette
        Località: Cannobio - Prov. VB - Gradi Giorno 2.583 - Zona Climatica E

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