Buongiorno a tutti,
sono un'architetto e ho apprezzato sul questo sito la competenza nelle discussioni, vi prego di darmi dei consigli data la specificità e complessità di queste competenze.
Mi è stato chiesto di intervenire su un appartamento di 100mq: palazzina di due piani a Cremona (zona E credo), del dopoguerra, con infissi in legno e vetrocamera (cambiati circa 8 anni fa), e pareti di forati accoppiati con un minimo (5cm) di intercapedine, cui sempre anni fa è stato applicato un intonaco isolante di 30mm. Riscaldamento a termosifoni con caldaia a metano tradizionale (rotta)
L'appartamento può usufruire di una superficie di circa 40mq di un tetto esposto totalmente a sud ed inclinato circa 20°. I proprietari vorrebbero per ragioni di consumi (oggi intorno alle 2600 euro annue tra riscaldamento e elettricità ed acqua calda sanitari) e anche per ragioni etiche, muoversi nel senso del risparmio energetico.
Ipotesi:
1- rifacciamo i pavimenti e mettiamo pannelli radianti ad acqua gestiti da una caldaia a condensazione - difetti valutati: onere di demolire i pavimenti fino al solaio, non si sfrutta il tetto, si rimane dipendenti dal combustibile fossile. Vantaggi: clima salubre invernale e raffrescamento estivo possibile nello stesso sistema se integrato oppurtunamente. Esteticamente valido
2- Stessa idea di sopra ma alimentata da pompa di calore. Confronto? Dubbi: rumore? consumi...Vantaggi: utilizzo dei 40mq di tetto per il fotovoltaico che dovrebbe assolvere alla richiesta energetica (corretto?)
3- Tutto elettrico con pannelli radianti a pavimento o moduli a parete. Dubbi: consumi. vantaggi: come sopra e in più il minor impatto "distruttivo" a livello del pavimento
4(soluzione di minima)- ho letto che c'è chi sostiene che i radiatori esistenti possano ben funzionare anche a basse temperature. E' vero?. Se si conviene gestirli con la pompa di calore (sempre per sfruttare il fotovoltaico)?
dubbi e domande generali:
i sistemi a pavimento hanno un inerzia molto alta? si adattano anche a chi sta poco in casa? (per lavoro, attività) è vero che la temperatura invernale che si ottiene è sempre bassa max 18°
Io non amo gli split e i sistemi ad aria calda per ragioni di benessere ambientale (oltre che di natura spaziale estetiche) ma molti (clienti) mi chiedono queste soluzioni per la flessibilità d'uso e quindi, secondo la loro opinione, per una migliore gestione dei consumi. Cosa ne pensate?
Grazie dell'attenzione. Ho guardato ne forum se già trovavo e risposte ed in parte mi è stato utile per formarmi queste opinioni, ma un consiglio diretto mi sarebbe davvero utile!
grazie ancora
Silvia
sono un'architetto e ho apprezzato sul questo sito la competenza nelle discussioni, vi prego di darmi dei consigli data la specificità e complessità di queste competenze.
Mi è stato chiesto di intervenire su un appartamento di 100mq: palazzina di due piani a Cremona (zona E credo), del dopoguerra, con infissi in legno e vetrocamera (cambiati circa 8 anni fa), e pareti di forati accoppiati con un minimo (5cm) di intercapedine, cui sempre anni fa è stato applicato un intonaco isolante di 30mm. Riscaldamento a termosifoni con caldaia a metano tradizionale (rotta)
L'appartamento può usufruire di una superficie di circa 40mq di un tetto esposto totalmente a sud ed inclinato circa 20°. I proprietari vorrebbero per ragioni di consumi (oggi intorno alle 2600 euro annue tra riscaldamento e elettricità ed acqua calda sanitari) e anche per ragioni etiche, muoversi nel senso del risparmio energetico.
Ipotesi:
1- rifacciamo i pavimenti e mettiamo pannelli radianti ad acqua gestiti da una caldaia a condensazione - difetti valutati: onere di demolire i pavimenti fino al solaio, non si sfrutta il tetto, si rimane dipendenti dal combustibile fossile. Vantaggi: clima salubre invernale e raffrescamento estivo possibile nello stesso sistema se integrato oppurtunamente. Esteticamente valido
2- Stessa idea di sopra ma alimentata da pompa di calore. Confronto? Dubbi: rumore? consumi...Vantaggi: utilizzo dei 40mq di tetto per il fotovoltaico che dovrebbe assolvere alla richiesta energetica (corretto?)
3- Tutto elettrico con pannelli radianti a pavimento o moduli a parete. Dubbi: consumi. vantaggi: come sopra e in più il minor impatto "distruttivo" a livello del pavimento
4(soluzione di minima)- ho letto che c'è chi sostiene che i radiatori esistenti possano ben funzionare anche a basse temperature. E' vero?. Se si conviene gestirli con la pompa di calore (sempre per sfruttare il fotovoltaico)?
dubbi e domande generali:
i sistemi a pavimento hanno un inerzia molto alta? si adattano anche a chi sta poco in casa? (per lavoro, attività) è vero che la temperatura invernale che si ottiene è sempre bassa max 18°
Io non amo gli split e i sistemi ad aria calda per ragioni di benessere ambientale (oltre che di natura spaziale estetiche) ma molti (clienti) mi chiedono queste soluzioni per la flessibilità d'uso e quindi, secondo la loro opinione, per una migliore gestione dei consumi. Cosa ne pensate?
Grazie dell'attenzione. Ho guardato ne forum se già trovavo e risposte ed in parte mi è stato utile per formarmi queste opinioni, ma un consiglio diretto mi sarebbe davvero utile!
grazie ancora
Silvia
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