Buongiorno a tutti e complimenti ai curatori di questo forum, sempre ricco di informazioni di ottimo livello.
Vorrei se possibile qualche chiarimento sul criterio di scelta della velocità in una condotta forzata: nelle discussioni precedenti, a meno che non mi sia perso qualcosa, non ho trovato nessuna trattazione specifica. Magari la domanda è banale, in questo caso abbiate pazienza: sono un elettronico...
Mi è chiaro come si dimensiona il diametro di una condotta per la massima portata richiesta (applicazione micro hydro, attorno ai 20-30 KW) tenendo conto delle perdite di carico con la formula di Hazen-Williams, tuttavia ottengo come risultato diametri minimi in base ai quali la velocità ottenuta è abbastanza elevata (anche maggiore di 8 m/s).
Quindi dovrei aumentare il diametro della condotta per ottenere una velocità più bassa, e considerando che questo diventa un aumento di costo, mi servono dei criteri per scegliere il giusto compromesso.
Ecco quindi le mie domande:
1 - Ho letto in una discussione sul forum che si suggerisce un limite max di 1,5 m/s. Questo valore è "assoluto", ossia è consigliato per tutti i tipi di condotte in tutte le condizioni, oppure dipende da qualche fattore ? E' di derivazione empirica o ci sono tabelle e/o formule per i vari casi ?
2 - Lo scopo del fissare una velocità limite è legato solo alla necessità di avere moto laminare e non turbolento all'interno della condotta oppure ci sono altri aspetti di cui tenere conto ? In questo caso va bene scagliere la max velocità limite per cui si ha ancora moto laminare ? Se sì come la si calcola ?
Vista la mia inesperienza qualsiasi info - anche se per voi è ovvia - sarà utile. Grazie a tutti !
Vorrei se possibile qualche chiarimento sul criterio di scelta della velocità in una condotta forzata: nelle discussioni precedenti, a meno che non mi sia perso qualcosa, non ho trovato nessuna trattazione specifica. Magari la domanda è banale, in questo caso abbiate pazienza: sono un elettronico...
Mi è chiaro come si dimensiona il diametro di una condotta per la massima portata richiesta (applicazione micro hydro, attorno ai 20-30 KW) tenendo conto delle perdite di carico con la formula di Hazen-Williams, tuttavia ottengo come risultato diametri minimi in base ai quali la velocità ottenuta è abbastanza elevata (anche maggiore di 8 m/s).
Quindi dovrei aumentare il diametro della condotta per ottenere una velocità più bassa, e considerando che questo diventa un aumento di costo, mi servono dei criteri per scegliere il giusto compromesso.
Ecco quindi le mie domande:
1 - Ho letto in una discussione sul forum che si suggerisce un limite max di 1,5 m/s. Questo valore è "assoluto", ossia è consigliato per tutti i tipi di condotte in tutte le condizioni, oppure dipende da qualche fattore ? E' di derivazione empirica o ci sono tabelle e/o formule per i vari casi ?
2 - Lo scopo del fissare una velocità limite è legato solo alla necessità di avere moto laminare e non turbolento all'interno della condotta oppure ci sono altri aspetti di cui tenere conto ? In questo caso va bene scagliere la max velocità limite per cui si ha ancora moto laminare ? Se sì come la si calcola ?
Vista la mia inesperienza qualsiasi info - anche se per voi è ovvia - sarà utile. Grazie a tutti !
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