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stato dell'arte del "solar cooling"?

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  • stato dell'arte del "solar cooling"?

    Ciao, ho cercato le discussioni passate in merito all'argomento, ma ho visto che sono un po' vecchiotte (da uno a 3 anni fa). Mi chiedevo se, essendo un settore in "fermento", ci fossero state evoluzioni interessanti negli ultimi periodi.
    Più che altro vorrei capire se è effettivamente fattibile, fare raffrescamento estivo tramite pannelli solari e macchine ad assorbimento, e soprattutto per chi (grandi strutture con grandi spazi, sia per i pannelli che per le macchine, oppure anche condomini e abitazioni civili...) anche ovviamente in base agli effettivi costi e prospettive di rientro dell'investimento.

    O forse quella di solare termico e macchina ad assorbimento è ancora un'accoppiata troppo onerosa?

    In Italia quanti impianti funzionanti ci sono?

  • #2
    IN TEORIA un impianto acqua-zeolite, e quindi adatto anche all'integrazione del riscaldamento, dovrebbe essere fattibile a prezzi ragionevoli e con ingombri relativamente contenuti. IN PRATICA, a fronte dei parecchi studi svolti a riguardo negli ultimi venti o trent'anni, la prospettiva non sembra troppo allettante per i produttori di apparati commerciali, dato che non mi sembra si siano messi a produrre impianti integrati solari ad assorbimento per utenze domestiche.
    Io continuo a chiedermi senza trovare risposte plausibili perché la tecnologia del solare termico sia rimasta così indietro rispetto, ad esempio, all'evoluzione dei compressori per pompe di calore. Faccio un esempio. I tubi solari sotto vuoto con heat pipe sono ormai diffusissimi, ma vengono montati pannelli "stupidi" ed inutilmente costosi mettendo in parallelo più tubi (tanto li comprano in Cina per "quattro soldi"), quando invece la caratteristica più interessante di tali "convertitori luce-calore", ovvero la loro bassa dispersione termica ad alta temperatura, dovrebbe far piuttosto pensare ad utilizzi ad alta temperatura con pochi tubi al fuoco di paraboloidi di concentrazione (motorizzati o non motorizzati), possibilmente per scaldare aria e rigenerare un assorbitore di zeolite o silica gel per far andare una pompa di calore "statica" senza consumare elettricità e senza usurare organi meccanici.
    Ah, già forse sta proprio lì la risposta, se non c'è usura non c'è consumo, di materiali o di energia.
    La nostra "civiltà" si basa sui consumi...

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    • #3
      eh si, è proprio così.

      al momento la tecnologia c'è, ma costa molto.. troppo per essere ripagata. Un chiller da 7 kW termici a acqua-silica gel costa almeno 15 mila euro, e poi necessita comunque di almeno 0,4 kWh a regime (tra circolatori e ventole per il radiatore).

      Se pensi che la materia prima è poco più che sabbia non si capisce dove siano questi 15 mila euro di valore. Ho visitato una fabbrica in Germania che produce queste macchine, e al momento della mia visita erano ancora a forte caratterizzazione artigianale: non c'erano i numeri per acquistare macchine per produrre in serie. E' un cane che si morde la coda, con i prezzi alti il mercato non decolla, e senza mercato le industrie non si espandono e i prezzi non scendono.

      Riguardo la questione dei consumi, non è una novità che i forti investitori preferiscano mettere i soldi su tecnologie che creano dipendenza oggi al petrolio, domani al pezzettino di ricambio........
      SunHeat

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      • #4
        Peccato, sarebbe una bella "valvola di sfogo" per il solare termico estivo...
        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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        • #5
          Beh, si potrebbe provare ad utilizzare un disseccante (silica gel o zeolite) a basso costo per deumidificare un ambiente in cui è in funzione uno di quei raffrescatori evaporativi intesi normalmente per un utilizzo all'aperto, poi, durante la notte, o comunque quando quell'ambiente non è utilizzato, rigenerare il silica gel (o la zeolite) soffiandoci sopra aria calda da un radiatorino di auto anche di recupero, scaricando quindi l'eccesso di calore dal boiler di accumulo. Naturalmente conviene trasferire l'unità col disseccante all'esterno del locale, o per lo meno prevedere uno sfogo all'esterno per l'aria calda e umida a meno che non si voglia usare il locale per fare la sauna la mattina seguente...
          Ovviamente perché la cosa possa funzionare bisogna tenere in conto quantità di disseccante non inferiori al quintale, e boiler da almeno 500 litri.

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          • #6
            se vuoi trasformare casa in una fungaia puoi farlo.. ma se l'umidità non è tua amica allora è meglio non fare una cosa del genere

            pensa che un normale deumidificatore d'ambiente ha già delle difficoltà a smaltire l'acqua che viaggia nell'aria durante l'afa estiva.. se poi aggiungiamo gli spruzzatori è troppo impari.

            sono più propenso per la tecnologia (già provata, funzionante, e duratura) dei chiller ad assorbimento, si tratta solo di attendere altri 5-10 anni che qualche industria inizi a produrre in serie.. in alternativa gli onnipresenti cinesi sono ormai molto esperti nei chiller a acqua/bromuro di litio e ad acqua/ammoniaca ma comunque si trovano solo per grandi potenze e questi due sistemi richiedono grandi salti termici per funzionare discretamente, nell'ordine dei 150-200°C. Il silica gel è eccezionale perchè lavora egregiamente già a 40°C di delta tra alimentazione e ricondizionatore.
            SunHeat

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            • #7
              Solar cooling, yes we can

              Ciao,
              posso dire che lavoravo per un'azienda, Ebner Solartechnik, che ha messo in funzione presso la propria sede un impianto di solar cooling con macchiana ad assorbimento. Nel progetto era coinvolto anche l'EURAC di Bolzano.
              L'azienda era dotata di 150mq di pannelli piani con cui fa caldo e freddo. L'impianto è funzionante e monitorato dal 2007. L'unico inconveniente di questa tecnologia sono i costi, ma i prezzi delle macchine si stanno abbassando continuamente e l'efficenza sta aumentando. Diciamo che conviene sicuramente se si ha del calore a perdere o una grande superficie di pannelli solari.
              Questo argomento è molto interessante, mi piacerebbe sentire la voce di chi ha esperienza diretta.

              Saluti.
              www.morenorodighiero.it

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              • #8
                Originariamente inviato da sunheat Visualizza il messaggio
                se vuoi trasformare casa in una fungaia puoi farlo.. ma se l'umidità non è tua amica allora è meglio non fare una cosa del genere
                Forse ti è sfuggito il "piccolo" particolare del quintale di disseccante. Il problema casomai è come disporlo perché abbia sufficiente contatto con l'aria. Ovviamente un sistema del genere, perché abbia un rendimento accettabile, deve prevedere anche un dispositivo di condensazione nella fase di rigenerazione del disseccante, altrimenti butti via con l'acqua sporca anche il bambino ( o per meglio dire, l'umidità con il calore latente).
                Ultima modifica di eribird; 21-09-2010, 16:47.

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