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Vorrei sapere cosa ne pensate

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    Oggi ho letto il nuovo manuale URSA che è stato pubblicato sul loro sito alcune osservazioni che mi hanno lasciato basito...
    Ero intenzionato a utilizzare alcuni loro sistemi e a prescriverli in un lavoro che sto seguendo...però leggendo bene al pagina 115 e 116 (http://www.ursa.it/_files/Insulation...anual_2010.pdf)

    mi sono sentito offeso in quanto progettista.
    Offeso... per un semplice motivo; nei miei progetti molto spesso uso materiali MRF ( o multistrato termoriflettenti ) così come aereogel o VIPs...ect logicamente in base alle mie esigenze o a quelle dei miei committenti.
    Secondo quello che ho lett , loro a quelli come me e forse come voi ....li definiscono "poco professionali".
    chiedo:
    1) siamo poco professionali perchè usiamo nuove tecnologie? oppure perchè non usiamo URSA? ( il che sarebbe pretestuoso)

    Infine vista l'eperienza che ho nel settore..(ormai da più di 20 anni) ed avendo girato il mondo e vari cantieri, ho avuto occasione di vedere molte flussimetrie in ISO9869 così come termografie o test d'irragiamento con globotermometri ect ect ...che mi hanno fornito risultati molto reali in situ.
    La norma ISO 9869 è anche pubblicata dall'ANIT come certif. necessaria e più vicina al vero...e i materiali innovativi mi hanno sempre fornito questi dati che la URSA critica pretestuosamente.

    Allora ora chiedo io a loro
    come mai URSA che è una multinazionale non inevste 4 soldini e fa questi test a norma ISO?
    forse hanno paura dei risultati?
    oppure non la conoscono?( il che mi risulta strano).

    sta di fatto che siccome sono la URSA...si credono di poter dire e offendere come gli pare..forse non li userò mai più.

    vorrei davvero sapere cosa ne pensate in merito.
    Grazie

  • #2
    Secondo me hai frainteso, per utilizzo da parte di "utenti non professionali" intende che sono utilizzati più da privati che da professionisti o progettisti per i motivi che sotto elenca.....non dice nulla di strano....

    Poi scusa, una ditta dovrebbe spendere soldi per certificare un prodotto che con commercializza????????

    A me lascia basito questo tuo post ;O)

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    • #3
      Allora, preciso che poco professionali chi li uilizza o chi li prende in considerazione...come i progettisti o come le imprese comprende un ampio raggio, quindi dovrebbero comunque scusarsi.
      Poi io intendevo certif. i loro prodotti con le ISO 9869....tutto li.
      ma RIPETO Forse hanno paura dei risultati reali????

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      • #4
        A parte che continuo a non leggere quello che tu scrivi...almeno alle pagine che hai indicato...
        Che senso avrebbe certificare con la ISO 9869 una prestazione in opera quendo i materiali sono certificati in laboratorio con UNI EN specifiche per ogni materiale? Per chi legge la norma citata indica come misurare un flusso termico in opera e su un pacchetto costruttivo intonaco+muro+isolante+ecc...

        Le misurazioni in opera e non certo sui flussi ma sui consumi, sulle temperature interne, sul surriscaldamento, ecc...sono state fatte e tutt'ora vengono fatte a partire dalle case passive...
        In una scuola a Bolzano di cui non ricordo il nome stanno riproponendo uno studio simule paragonando varie situazioni...ma se interessa lo cerco...

        Paura?? bho,,, e di che cosa..non capisco e continuo a rimanere basito (

        Credo sia giusto che l'Admin inoltri il link della discussione di magnetico alla URSA per eventuali prese di posizione o semplici risposte

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        • #5
          Paolo io comunque ti ringrazio del tuo pensiero, però continuo a sostenere il fatto che loro scrivendo su un manuale pubblico una farse di quel tipo (cito testualmente la frase) :
          "Gli MRF stanno diventando popolari soprattutto fra gli utenti non
          professionali
          …",

          Penso abbiano offeso non solo chi pensa e progetta, ma anche gli innumerevoli produttori di questi sistemi, così come le università o enti che stanno studiando su questi sistemi, a me pare poco professionale scrivere questo.
          Inoltre oggi ho preso informazione e a proposito di questi sistemi esiste un protocollo molto chiaro che è in attuazione per normalizzare i valori di questi prodotti presso lo stess CEN ( Workshop 36 attuale WS13 )....forse anche loro sono poco professionali?
          per quanto concerne la ISO 9869 è stata pubblicata anche dalla stessa Anit ( ing. Panzieri ) come procedura A VALORI REALI per la trasmittanza richiesta dalla UNI TS11300 ( vedi l'articolo di neoEubios http://www.anit.it/PDF/articolo%20termoflux.pdf ).

          Quindi credo che se Ursa o altri facessero questi test forse ci lascerebbero più tranquilli quando dichiariamo un valore.

          Paolo inoltre pensavo ad una cosa, non so come la vedi tu ma leggendo la norma che prevede l'esame hot box ho appreso che la conducibilità termica ad oggi si registra a 10°C , quindi il lambda a questa temperatura mi risulta più basso (linearmente il flusso fra le piastre impega più tempo perchè le molecole si agitano meno )....ora mi chiedo è megliol questo valore di un test in opera a conferma della trasmittanza?...Una resistenza termica derivante da una flussimetria è sicuramente più veritiera di un calcolo effettuato a camici bianchi....
          Infine io uso anche prodotti come gli Aereogel che hanno marcature CE o Vips che rispondono al marchio CE....ma sono comunque MCF.....sono o no lo stesso poco professionale?

          Ps: l'articolo della scuola mi interessa molto grazie..se puoi e vuoi iop ho il tempo di saperlo attendere.

          Grazie

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          • #6
            Anch'io non vedo alcun intento offensivo. A mio parere si voleva evidenziare la facilità della posa, al punto che chiunque dotato di un po' di manualità può pensare di utilizzarli. Essere popolari tra gli utenti non professionali non significa che chi li usa sia poco professionale, altrimenti secondo questa logica qualsiasi prodotto di facile uso, preferito dall'hobbista, dovrebbe passare per poco professionale, francamente mi pare una grossa forzatura.

            Dei loro prodotti, che richiedono interventi qualificati, tendono a voler dimostrare che affidarsi a un professionista può valerne la pena perché la maggiore spesa iniziale viene ammortizzata con un risparmio energetico più consistente: questa è reclame e come tale va presa, non potevano mica dire diversamente se volevano vendere il loro prodotto a qualcuno.

            P.S.: Il mio vicino di casa è nel settore e ha costruito la sua nuova casa, davanti alla vecchia, con tecniche di casa passiva: coibentazioni, cappotto, esposizioni solari, serra, pannelli e pavimenti radianti, geotermico, fotovoltaico e solare termico con accumulo giornaliero, settimanale e stagionale. Non vi spaventate, è il suo mestiere e tutto questo lo ha realizzato anche con lo scopo di portarci i possibili clienti in visita, per questo ha monitorato ogni cosa, con una vera e propria centrale di acquisizione dati. Proverò a chiedere a lui cosa ne pensa di quell'articolo e se vi ravvisa un tono offensivo.
            Ultima modifica di nll; 14-10-2010, 14:47.

            ••••••••••••

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            • #7
              Magnetico, stai facendo un po' di confusione, è vero che l'articolo riguarda la misura dei valori reali, ma parlando di certificazione dell'esistente ed in cui non siano noti i materiali della stratigrafia..
              Capisci che se devo certificare la trasmittanza di un pacchetto basandomi su trasmittanze date da UNI in base al periodo ed allo spessore, è logico preferisca la misura di un flussometro, specie per "appartamenti" dove , anche se "datati" una classe D o E non è poi cosi' impossibile.

              Non leggo da nessuna parte nell'articolo che tale situazione sia migliorativa anche nel NUOVO dove sono in possesso di TUTTE le CERTIFICAZIONI dei materiali utilizzati e quindi senza tener conto delle variabili di costruzione (che essendo variabili non possono entrare in un dato standardizzato)!

              Riguardo all'esperimento, lo cerco mi sembra fosse stato su un numero di casaclima

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              • #8
                ps. anch'io sono un tecnico, ma non mi sento offeso dalla frase...mi sembra pretestuoso il contrario ;O)

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                • #9
                  Io concordo con Magnetico....più che presuntuso, mi sembra poco pertinente parlare di prodotti che non si conoscono, ma sopratutto dandone dei giudizi tecnici o di valutazione.
                  Penso che sia solo un fatto di quote di mercato che forse stanno perdendo ad averli spinti a parlare di materiali a loro sconosciuti....non è vietato, ma sicuramente è poco elegante e a parere mio poco professionale.
                  Chi perde tempo per parlare di altri , forse ha poco da dire su se stesso!

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