Problemi gravi con Thermorossi LE 35 COMBI - EnergeticAmbiente.it

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Problemi gravi con Thermorossi LE 35 COMBI

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  • Problemi gravi con Thermorossi LE 35 COMBI

    Salve, ho acquistato una caldaia come da oggetto, (legna-gasolio), un paio di anni fa per sostituirla al vecchio impianto a gasolio dai costi proibitivi. L'impianto idraulico collegato alla caldaia è stato progettato ed eseguito male, (attualmente è in rifacimento totale), per cui esso ha sempre dato problemi di funzionamento regolare e di resa. All'inizio dell'inverno, tuttavia, alla riaccensione della combustione a legna, è avvenuto un serio problema poichè la caldaia, durante la notte, è andata in ebollizione e gran parte dell'acqua del puffer è fuoriuscita dal vaso aperto allagando tutto, fatto mai accaduto prima. A causa di ciò, convocavo di mia iniziativa deiu tecnici qualificati che certificavano, appunto, la cattiva progettazione ed esecuzione dei lavori originari.
    Convocato un tecnico autorizzato Thermorossi, egli effettuava l'accurato check-up della caldaia, certificando che era tutto perfettamente funzionante e che la colpa dell'accaduto era da imputarsi unicamente all'impianto mal concepito, non ad un malfunzionamento della caldaia stessa. Attualmente, con l'ausilio del progetto di un ingegnere termotecnico qualificato, si sta rifacendo l'impianto ex novo ma, per mantenere attivo il riscaldamento della casa, è stato fatto un collegamento diretto temporaneo dell'impianto a gasolio, bypassando completamente l'impianto preesistente, che è in via di demolizione, ma utilizzando comunque la centralina della caldaia per il controllo. Il paradosso è che l'impianto a gasolio, nonostante la fiamma si spenga normalmente una volta raggiunta la temperatura impostata, surriscalda ugualmente, (i tubi diventano bollenti...), e va in blocco! Il tecnico Thermorossi asserisce che ciò accade per 'inerzia', ma, pur non essendo il mio mestiere, mi torna perlomeno molto strano il fatto che una volta spentosi il bruciatore a 65°, (tale è la regolazione del termostato), la temperatura continui a salire fino a raggiungere quasi l'ebollizione a 98-99°. Questo è, oltretutto, lo stesso problema che credo abbia provocato l'ebollizione precedente durante il funzionamento a legna! A questo punto non ci capisco più nulla! Qualcuno parla di malfunzionamento delle sonde, che peraltro sono state verificate. Esiste qualcuno tra voi che possa darmi delle dritte su quanto accade e sulle eventuali soluzioni? Ho speso una montagna di denaro!
    Grazie
    Ultima modifica di giumak; 17-01-2011, 11:48. Motivo: precisazione, correzione

  • #2
    ciao. se il bruciatore si spegne regolarmente alla temperatura prefissata è quasi impossibile che per inerzia raggiunga quei valori, comntrolla che la pompa-pompe funzionino correttamente, che non ci siano valvole miscelatrici totalmente chiuse o rubinetti chiusi(anche le valvole e i detentori sui radiatori)ciao

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    • #3
      praticamente, la verifica a cui alludi verrà eseguita integralmente ora che sarà rifatto completamente l'impianto. La mia preoccupazione è che, nonostante il totale rifacimento attuale, il problema persista anche dopo e che la causa possa essere insita altrove.
      Grazie per la risposta.

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      • #4
        per me un minimo di verifica ti conviene farla anche prima, se vuoi scaldarti con la caldaia a gasolio senza che ti bolla in continuazione, anche se l'impianto è allacciuato provvisoriamente(presumo che tu in casa voglia scaldarti) la pompa deve girare, le valvole devono essere aperte, ecc ecc.....

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        • #5
          Ok, lo farò. Una ulteriore domanda: attualmente il bruciatore a gasolio è collegato direttamente all'impianto della casa ed è comandato da una pompa, (1), che spinge l'acqua riscaldata dal bruciatore in circolo e da un'altra, (2), che dallo scambiatore, (oramai, mio malgrado, parlo come un tecnico consumato), la fa girare nell'impianto di riscaldamento vero e proprio. La prima pompa, (1), è comandata dal pannello della caldaia, la seconda, (2), è comandata dal termostato ambientale. Credi che possa esserci antagonismo fra le due? Come posso farlo controllare? Non ci sono altri rubinetti o saracinesche o radiatori chiusi da nessuna parte.

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          • #6
            fermo restando che se sei spento, non capisco dove prenda il calore per arrivare in ebollizione..... la pompa DOPO lo scambiatore dovrebbe essere comandata dalla caldaia, se questa infatti va in ebollizione accende la "sua" pompa , che non scarica calore in quanto di la dallo scambiatore è spenta. e quindi in teoria ti va in ebollizione anche lo scambiatore....... ora non so che centralina ha la caldaia. ma nel mio caso ANCHE cono lo scambiatore le pompe devono essere controllate dalla caldaia, che a sua volta viene comandata dal termostato.....da quello che ho capito io tu hai la caldaia sempre in temperatura, con il circolatore sempre acceso , e quando si accende la seconda pompa (quella che va all'impianto) porta via calore e la caldaia si riaccende... in questo caso (soprattutto a legna) è molto facile che vada in ebollizione, il termostato che spegne a 65, di chi è?? nel senso è interno alla caldaia ,è esterno a collare, o cosa......potrebbe anche essere questo che è difettoso e anche se "sente" 65 poi arriva in ebollizione, ma la cosa dovrebbe essere ovviata dall'accensione della pompa, che però non riesce a "scaricare" il calore.... credo che il problema più che idraulico sia elettrico..
            Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
            cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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            • #7
              quindi, tu dici, si tratterebbe di un problema elettrico di coordinazione delle pompe?
              Il quadro elettrico di comando è quello di serie fornito con la caldaia Thermorossi e gli allacciamenti alle pompe dovrebbero essere quelli consigliati dallo schema elettrico originale. Anch'io, da profano, sarei portato a credere che ci sia un problema elettrico alla base di tutto, chi dovrebbe verificarlo, il tecnico Thermorossi oppure un elettricista?
              Grazie anche per la tua risposta.

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              • #8
                Io di mestiere sono elettricista e forse posso esserti d'aiuto.
                Se ho capito bene la caldaia è a vaso aperto e l'impianto è a vaso chiuso, i due circuiti sono separati con scambiatore a piastre. OK?
                Allora io avrei fatto così:
                Io collegherei tutto alla caldaia, il termostato ambiente (dovrebbe avere un'ingresso dedicato) e i circolatori (entrambi in parallelo), se la caldaia ha un'uscita dedicata che le fa partire a caldo, altrimenti basta comandarle con un termostato a contatto (mai farle partire a freddo).
                Caldaia KWB Classicfire 18, puffer 2000, puffer 500 acs con 3 pannelli solari sonnenkraft, acs piastre ext.

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                • #9
                  Grazie anche per la tua risposta. A questo punto passerò le tue conclusioni all'elettricista ed al tecnico Thermorossi contemporaneamente.

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                  • #10
                    il problema è che le caldaie nascono per essere "le uniche" fonti di calore, e quindi la loro centralina comanda una pompa.....ma se tu dividi l'impianto con uno scambiatore hai 2 pompe, ma devono lavorare all'unisono, magari a velocità differenti, ma non ha senso accendere quella impianto se l'altra è spenta, e viceversa.....
                    Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
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                    • #11
                      Ciao giuggiolo,
                      Perchè i due circolatori devono partire insieme?
                      Io da tecnico arrangiato ed incompetente ( le uniche nozioni che ho le ho apprese un po' per logica e molto su questo forum) vedrei meglio la pompa 1 che venga attivata dalla temperatura di ritorno dello scambiatore sotto una certa soglia ( così che possa funzionare anche da anticondensa) e pa pompa 2 , quella dell'impianto parta su richiesta del termostato ambientale.
                      Ovviamente anche con la possibilità di "forzatura" da parte della caldaia nell'eventualità di surriscaldamento.

                      Ma non può esssere che il caso evidenziato possa essere semplicemente una sonda che legga errata la temperatura? nel senso che legge, per es. 65 mentre in effetti è 95?
                      Il surriscaldamento per una caldaia a legna è anche possibile ( anche se secondo me non sufficiente per portare continuativamente in ebollizione) ma a gasolio, mi sembra strano...
                      che dite?

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                      • #12
                        Tonno,come fai ad attivare la pompa lato scambiatore con un termostato sul ritorno? a cosa serve?Al limite quello che si può fare e far partire la pompa 5 minuti prima di quella del riscaldamento,solo per una sorta di ricircolo,per uniformare la temperatura in caldaia,tra la parte alta e la parte bassa

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                        • #13
                          alll'unisono io intendo che lo scambiatore è solo una separazione fisica.... quindi hai 2 circuiti e 2 pompe..... poi se gia che ci sei lo vuoi sfruttare da "anticondensa" o altre funzioni ...ok... ma devi comunque prevedere che in caso di sovratemperatura la pompa "lato " impianto si possa accendere quasi all'istante.......
                          Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
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                          • #14
                            Originariamente inviato da tom-tom Visualizza il messaggio
                            Tonno,come fai ad attivare la pompa lato scambiatore con un termostato sul ritorno? a cosa serve?Al limite quello che si può fare e far partire la pompa 5 minuti prima di quella del riscaldamento,solo per una sorta di ricircolo,per uniformare la temperatura in caldaia,tra la parte alta e la parte bassa
                            Ciao Tom tom,
                            oggi ci stiamo rincorrendo tra i vari 3d...

                            Ti parlo solo della mia esperienza:
                            ho un impianto a legna co scambiatore per sezionare dall'altra caldaia a gpl ... e senza puffer.
                            Il circolatore che manda l'acuq allo scambiatore si attiva quando la differenza di mandata e ritorno dell'acqua è superiore a 5°. Ciò distintamente se il termostato chiama o no acqua verso l'impianto.
                            Questo consente che abbia sempre una temperatura acqua piuttosto costante senza rischiare condensazioni.
                            Ovviamente quando il circolatore dell'impianto si attiva, abbassando la temperatura di ritorno in caldaia, fa si che la pompa dello scambiatore sia praticamente sempre accesa per mantenere in temperatura lo scambiatore.

                            E' sbagliato qualcosa?
                            per logica a me sembra funzionare; tecnicamente no?

                            grazie ancora

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                            • #15
                              Giuggioli,di solito lo scambiatore se viene messo,viene messo su caldaie a triti e non certo su caldaie a legna,su quelle a legna viene messo il puffer.Detto questo,le caldaie a triti o gasolio o gpl non hanno sovrattemperature visto che hanno le sicurezze come da normativa.Nel caso specifico della discussione, nutro forti dubbi che a gasolio a bruciatore spento, possa avere un innalzamento della temperatura così elevato,non mi convince assolutamente

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                              • #16
                                confermo che neanche a me convince (per me è un problema elettrico/sonde) ..... per il discorso scambiatore il mio era un esempio.....(magari poco esauriente)
                                Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                                cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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