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Follia del Governo.Nuovo taglio del 30% alle rinnovabili

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  • Follia del Governo.Nuovo taglio del 30% alle rinnovabili

    30 giugno 2011 - 15:00
    energia. manovra. indiscreto. oggi tagliano del 30% tutti gli incentivi. TUTTI. ecco il testo.



    questa sarebbe la norma che è stata portata al preconsiglio dei ministri e aggiunta all’articolo 33.

    il consiglio dei ministri comincia alle 15


    10. allo scopo di ridurre il costo finale dell’energia per i consumatori e le imprese, a decorrere dal 1° gennaio 2012, tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni comunque gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia elettrica e del gas naturale, previsti da norme di legge o da regolamenti, sono ridotti del 30% rispetto a quelli applicabili alla data del 31 dicembre 2010.

    11. in attuazione del comma 10, con decreto del ministero dello sviluppo economico, adottato su proposta dell’autorità del gas e dell'energia elettrica entro 90 giorni, è rideterminata l’entità degli incentivi, benefici e agevolazioni.

    Blog Correnti di Jacopo Gilberto
    Fonte www.sole24ore.com

    nb: avrei voluto mettere un punto interroggativo al titolo del blog, il giornale della Confindustria pero' non lo mette.davvero brutto segno.

  • #2
    come si può commentare te e quel che sta succedendo? non ho più parole...

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    • #3
      Che sia l ultima goccia??????????????
      ..

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      • #4
        oh beh, pare che abbiano deciso per un aumento dei costi di energia elettrica e gas. ironicamente direi che anche questo è un modo per arrivare alla grid parity

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        • #5
          se ce l'avessero detto prima magari si pagavano meno i pannelli

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          • #6
            Il nuovo taglio agli incentivi e' saltato nelle ultime ore e francamente dopo il disastro di marzo-aprile mi sembrava impossibile che provassero ancora a intervenire in questo settore. Per incrementare le rinnovabili pero' si puo' fare anche altre cose oltre che difendere gli incentivi, si puo'creare un ' informazione su questi temi dedicata non solo ai tecnici e formare gli addetti ai lavori non solo dal punto di vista tecnico ma anche imprenditoriale e della cultura energetica in generale.
            Il vero paradosso e' che Greenpeace quando parla di Energy (R)evolution non dice che questa e' necessaria anche perche' la produzione petrolifera ormai e' ai suoi massimi e un miliardo di persone non ha ancora energia elettrica. E sbaglia anche chi parla di tentativi di uccidere le rinnovabili.
            Il futuro non puo' che essere solare, eolico ed e' indispensabile e avverra' sicuramente una rivoluzione nell' efficienza energetica.
            Scusate la divagazione ma il mondo dell' energia mi sembra composto da compartimenti stagni, quello che si dice in un ambiente e' ignorato da un altro.

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            • #7
              Io concordo con il sito di Gaetano Buglisi: “La Robin tax dovrebbe distinguere tra le aziende che ancora hanno a rischio il loro investimento, come quelle del comparto rinnovabili di recente creazione, da chi invece l’investimento iniziale l’ha già ammortizzato negli anni e sta facendo utili grazie alle concessioni pubbliche”.

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              • #8
                il governo non sà più cosa deve fare, le rinnovabili sono il futuro di tutti noi per vivere più serenamente ed ecologicamente più sani senza inquinanti che ci distruggono ogni giorno, poi questa decisione di tagliare del 30% alle rinnovabili è assurda.

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                • #9
                  Sagliauntiamo a revisione degli incentivi per le rinnovabili

                  Ultim' ora lunedi 24 ottobre

                  Su Repubblica Affari e Finanza il sottosegretario all' energia Saglia scrive che :

                  "Pertanto per le rinnovabili puntiamo ad una revisione degli incentivi , allo sviluppo delle reti contestualmente allo sviluppo degli impianti (con l' autorizzazione unica), ad una maggiore capacita' di programmazione territoriale da parte delle regioni, e a eventuali limiti alla potenza installabile nei casi di pericoli per la sicurezza del sistema"

                  Scrive questo in risposta ad Agostino Conte,Vice-Presidente Comitato Energia Confindustria che la settimana precedente aveva scritto una lettera sempre a Repubblica Affari e Finanza dicendo che:

                  "Con l' escalation senza precedenti delle rinnovabili, ed in particolare del fotovoltaico, la situazione e' "definitivamente impazzita":a) si fanno impianti soprattutto a sud, dove la domanda di energia e' bassa aggravando ulteriormente l' eccesso di elettriticita' consumata:b)i sistemi di trasmissione e distribuzione sono in difficolta'nel veicolare dal sud al nord l' energia rinnovabile soprattutto eolica......diamo gli incentivi piu' elevati del mondo per produrre energia soprattutto dove non riusciamo a consumarla e rischiamo di dover sussidiare gli impianti termici appena costruiti per evitarne la chiusura (perche' lavorano poche ore), impianti che sono pero' indispensabili per tenere il sistema elettrico in sicurezza.

                  Insomma lo sviluppo eccezionale delle rinnovabili ha bisogno di reti intelligenti e sistemi di accumulo ai quali Terna,gestore della rete elettrica, sta gia' lavorando. Pero' mette in crisi anche gli impianti inquinanti di energia che lavorando meno non sono piu' tanto economici.

                  Tutto questo in un momento di bassa domanda per la crisi economica che ha ridotto i consumi anche di energia dal 2008.
                  Aggiungo inoltre che l' Eni ha contratti di fornitura trentennali a causa dei quali deve pagare la quantita' prefissata di gas anche nel caso che non venga poi effettivamente importata e bruciata.

                  Insomma lo sviluppo delle rinnovabili e' stato eccezionale, funzionano , non inquinano, e creano problemi soprattutto agli impianti inquinanti, i problemi di rete sono risolvibili. Quelli delle imprese che gestiscono energia da fonti fossili NO, SONO SENZA FUTURO, almeno nei tempi lunghi ed anche medi.

                  Il quarto conto energia che prevede 23 GW alla fine del 2016 e un tetto agli incentivi vedra' i suoi obiettivi raggiunti almeno due anni prima del previsto, ma rischia di essere rivista prima del tempo come e' accaduto al terzo conto energia.

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