Salve a tutti, sono qua per chiedervi una conferma e considerazioni su dei calcoli che riguardano la riduzione della corrente dovuta all'inserzione di un trafo bt/bt (100 kVA) di un impianto fv da 100 kWp (per la precisione 99,36 kWp).
I cavi utilizzati sono 4 cavi unipolari da 120 mmq - FG7R- di collegamento del trafo a un quadro a bordo lotto interrati a circa 1 metro in tubo protettivo.
Il ragionamento che ho seguito č quello di assimilare l'inserzione del trafo a quella di un cto cto (in particolare per i mie calcoli mi sono riferito ad un cto cto trifase).
I dati di partenza sono :
Rl (resistenza linea) = 0,161 ohm/km x 0,240 km(lunghezza tratto di linea) = 38,64 mohm;
Xl (reattanza linea) = 0,0939 ohm/km x 0,240 km(lunghezza tratto di linea) = 22,5 mohm.
A questi dati vanno sommati i dati del trafo:
I2n = 100000/rad3 x 400 = 144,5 A;
Rtrafo = Pcc / 3 x (I2n)^2 = 1648 / 3 x (144,5)^2 = 26,3 mohm;
Ztrafo = (V20)^2 x Vcc%/100 x Pnom. = (400)^2 x 4/100X100000 = 64 mohm;
Xtrafo. = sqrt[(ztrafo)^2-(Rtrafo)^2] = 58,34 mohm.
Sommando resistenza trafo e linea e reattanza trafo e linea ottengo:
Rtot = 64,94 mohm;
Xtot = 80,84 mohm.
L'impedenza Ztot = sqrt[(Rtot)^2 + (Xtot)^2] = 103 mohm.
da cui Icc = 230 /103 mohm = 2233 A.
Nel caso trascurassi la linea avrei:
Icc = (100 x I2n)/Vcc% = (100 x 144,5)/4 = 3621,5 A
Allora, la riduzione della corrente di cto cto a fondo linea sarā dell'ordine del 38%.
Questo valore di riduzione applicato allo spunto del trafo ovvero 144,5 x 15 = 2167,5 A diventa 1360 A.
La conclusione č che posso usare un interruttore con una magnetica di 1600 A fissa senza che all'atto dell'inserzione ci siano dei problemi.
che ve ne pare?
Grazie in anticipo anche per la pazienza.
Gianluca
I cavi utilizzati sono 4 cavi unipolari da 120 mmq - FG7R- di collegamento del trafo a un quadro a bordo lotto interrati a circa 1 metro in tubo protettivo.
Il ragionamento che ho seguito č quello di assimilare l'inserzione del trafo a quella di un cto cto (in particolare per i mie calcoli mi sono riferito ad un cto cto trifase).
I dati di partenza sono :
Rl (resistenza linea) = 0,161 ohm/km x 0,240 km(lunghezza tratto di linea) = 38,64 mohm;
Xl (reattanza linea) = 0,0939 ohm/km x 0,240 km(lunghezza tratto di linea) = 22,5 mohm.
A questi dati vanno sommati i dati del trafo:
I2n = 100000/rad3 x 400 = 144,5 A;
Rtrafo = Pcc / 3 x (I2n)^2 = 1648 / 3 x (144,5)^2 = 26,3 mohm;
Ztrafo = (V20)^2 x Vcc%/100 x Pnom. = (400)^2 x 4/100X100000 = 64 mohm;
Xtrafo. = sqrt[(ztrafo)^2-(Rtrafo)^2] = 58,34 mohm.
Sommando resistenza trafo e linea e reattanza trafo e linea ottengo:
Rtot = 64,94 mohm;
Xtot = 80,84 mohm.
L'impedenza Ztot = sqrt[(Rtot)^2 + (Xtot)^2] = 103 mohm.
da cui Icc = 230 /103 mohm = 2233 A.
Nel caso trascurassi la linea avrei:
Icc = (100 x I2n)/Vcc% = (100 x 144,5)/4 = 3621,5 A
Allora, la riduzione della corrente di cto cto a fondo linea sarā dell'ordine del 38%.
Questo valore di riduzione applicato allo spunto del trafo ovvero 144,5 x 15 = 2167,5 A diventa 1360 A.
La conclusione č che posso usare un interruttore con una magnetica di 1600 A fissa senza che all'atto dell'inserzione ci siano dei problemi.
che ve ne pare?
Grazie in anticipo anche per la pazienza.
Gianluca