Impianto pirogassificazione a Ivrea - TO - EnergeticAmbiente.it

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Impianto pirogassificazione a Ivrea - TO

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  • Impianto pirogassificazione a Ivrea - TO

    Saluti a tutti,

    Vorrei condividere con voi la notizia della fresca installazione a Ivrea di un impianto di pirogassificazione a biomasse di ultima tecnologia (200 kw, si alimenta a scarti agricoli e materiale proveniente dalla pulizia boschi). Attualmente è già in funzione e riscalda con il recupero dell'energia termica una casa a 3 piani.

    Per tutti gli interessati l'impianto sarà visitabile da gennaio quando sarà stato allacciato alla la rete, quindi chi volesse prenderne visione può scrivermi in modo da ottenere informazioni e recapiti.

    Mi auguro che la cosa possa suscitare interesse, e di contribuire al dibattito in materia di cogenerazione e impianti a biomasse.

    Un saluto!
    daniele

  • #2
    Ciao Daniele, interessante l'informazione anche se se ne parla molto però gli impianti sono veramente pochi, facci sapere quando sarà visitabile , se è una cosa che vuoi dire mi piacerebbe sapere la ditta che lo ha prodotto grazie .

    Cordialmente Claudio
    Siamo tutti mendicanti, fino a che pretendiamo la ricompensa per quello che facciamo.

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    • #3
      Originariamente inviato da 3Tau Visualizza il messaggio
      200 kw, si alimenta a scarti agricoli e materiale proveniente dalla pulizia boschi). Attualmente è già in funzione e riscalda con il recupero dell'energia termica una casa a 3 piani.
      200 kW elettrici?

      se così fosse, come immagino (non conviene fare gassificatori troppo piccoli) ci sono almeno 400 kW termici
      Quindi puoi scaldare a Ivrea un paese di 400 abitanti, non una casa

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      • #4
        Originariamente inviato da claudio5 Visualizza il messaggio
        se è una cosa che vuoi dire mi piacerebbe sapere la ditta che lo ha prodotto grazie .
        forse ti è sfuggito il nick che ha scelto

        Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
        200 kW elettrici?
        ci sono almeno 400 kW termici
        Quindi puoi scaldare a Ivrea un paese di 400 abitanti, non una casa
        potrebbe anche essere se il grosso del termico lo usasse per essiccare l'immondizia che in arrivo sarà sicuramente oltre il 30% di umidità
        OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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        • #5
          Con 400 kWt ci scaldi al massimo un condominio, non un paese.

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          • #6
            Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
            potrebbe anche essere se il grosso del termico lo usasse per essiccare l'immondizia che in arrivo sarà sicuramente oltre il 30% di umidità
            I gassificatori in effetti per lavorare bene hanno bisogno di un umidità inferiore al 15%,bisogna valutare a quant'è l'ingresso
            ma credo non ci sa molto da essiccare, gli scarti dei boschi di piccola pezzatura sono in genere secchi

            Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
            Con 400 kWt ci scaldi al massimo un condominio, non un paese.
            un condominio? un colabrodo forse

            Considera che un classe C siamo sui 50 W/mq di progetto (per Ivrea -5 esterni)
            considera poi che la cogenerazione non viene MAI dimensionata per i carichi di punta, altrimenti antieconomica,per i carichi di punta esistono accumuli, caldaie (es Quingetole),

            Con 400 KWth riscaldi 8 mila metri quadri,ovvero 24 mila metri cubi

            Alla faccia del condominio

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            • #7
              Grazie a tutti per le risposte, cerco di non dimenticarmi nessuno:

              L'impianto è a 200 kw elettrici; il calore dei fumi del generatore viene usato sia per essiccare la biomassa in ingresso che come fonte di preriscaldo del processo di pirogassificazione stesso. Il calore rimanente è pari a circa 150 kw, che teoricamente potrebbero servire un'area maggiore ma che al momento sono collegati con solo un condominio.
              La biomassa necessita comunque di essere essiccata con una grande variabilità a seconda della composizione e della stagione. Questa variabilità influisce sulla disponibilità di calore recuperato e limita quindi le possibilità di installazione, che devono essere dimensionate adeguandosi ai valori più bassi.
              Aggiungo che l'acqua condensata alla fine del processo utilizza un innovativo sistema di fitopurificazione.

              Per quanto riguarda il nome dell'azienda, non l'ho scritto per attenermi alle regole del forum che vieta la pubblicità e lo scopo del mio intervento è di natura del tutto informativa e non pubblicitaria. Mi spiego: so bene che, per acquisire credito (e credibilità), comunicare dati e informazioni quanto più reali sia cosa gradita, ma essendo a uno step non ancora 'ufficiale' ho preferito per ora non mettere tutto per esteso. Come scritto l'impianto sarà visitabile da gennaio, con dati e specifiche di funzionamento una volta che sia stato collegato alla rete. Spero di non urtare né le persone né di venir meno alle regole stesse del forum, in caso contrario mi adeguo alle direttive degli amministratori. Posso comunque dire che non sono io il costruttore né la ditta per cui lavoro, che però collabora direttamente con il produttore.

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              • #8
                Caro 3Tau, grazie per la discrezione,
                rispetto ai tanti venditori di fumo che a fasi alterne si insinuano in questo forum tu sei una perla rara.
                Qualche informazione in più però.....
                Dici che si tratta di pirogassificazione,l'agente ossidante sarà aria o ossigeno? Utilizzerà vapore? Necessiterà di un sistema di quenching con uno scrubber ?
                In un panorama fatto di importatori dall'India, inventori che spariscono ( dopo aver costruito macchine che non funzionano) Università che rifanno il Roma con tanti soldi pubblici e lo spacciano per una innovazione fantastica ..... facci sognare un po'

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                • #9
                  L'argente ossidante è l'aria opportunamente trattata (deumidificata e preriscaldata - con i fumi della generazione). Non utilizza vapore e, specialmente in questa prima fase, si utilizzano tutti gli accorgimenti possibili per migliorare la purificazione dei gas, ivi compreso lo scrubber integrato in un sistema che "ciclona" ripetutamente il syngas.
                  Per quanto riguarda il progetto non c'è nulla di innovativo in valori assoluti (trattandosi di processi già conosciuti), tuttavia l'intento dei partner coinvolti è quello di creare lo stato dell'arte del settore concentrandosi sull'implementazione e sul rapporto qualità/prezzo degli impianti.
                  Spero di non averti riportato bruscamente a terra e ti ringrazio per le parole spese sulla condotta!

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                  • #10
                    Ammiro anch'io la discrezione

                    al tempo stesso qualche informazione in più, come

                    Rendimento elettrico, al netto degli ausiliari

                    Di cosa è, grosso modo, composta la carica, qualche percentuale

                    E' proprio necessario uno scrubber? come sappiamo, crea molto rifiuti liquidi che necessitano di trattamento

                    non è meglio optare ad altro per purificare il gas? piuttosto che scrubber + fitodepurazione
                    esistono modi molto meno impattanti e più efficienti a secco

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                    • #11
                      Il rendimento globale è 1kWh per chilogrammo di biomassa, con un costo di impianto pari a 3200€ per kW elettrico installato.
                      Sicuramente esistono metodi più efficienti ed economici per purificare il gas - che tra l'altro sono anche implementati nelle fasi successive del processo - ma in questo impianto abbiamo voluto inserire diverse tecnologie per verificarne l'impatto. La fitodepurazione ci è stata suggerita dalla Facoltà di Agraria dell'Università di Torino, che ha partecipato allo sviluppo; nei successivi impianti che verranno commercializzati il processo di depurazione verrà ottimizzato. Cosa intendi esattamente per composizione della carica?

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                      • #12
                        Assunto per ipotesi 4200 Kcal/kg il PCI della biomassa, il rendimento elettrico diviene 0,21

                        Ma sono stati scorporati i consumi degli ausiliari?

                        Sono un sostenitore accanito della fitodepurazione, la metterei ovunque, ma per trattare le acque grigie domestiche, quelle delle cucine degli alberghi, delle mense, le acque gialle, non per i rifiuti di uno scrubber, oltremodo evitabilissimo

                        Per favore, non ascoltare gli agrari, si occupino di altro, la purificazione del syngas non è il loro mestiere

                        Sia che lo scrubber sia usato soprattutto per deumidifacare, che per abbattere alcuni inquinanti, esiste altro più efficiente e meno impattante che non produce rifiuti liquidi

                        Per composizione della carica intendo cosa viene introdotto e in che percentuali

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                        • #13
                          Gli ausiliari sono stati scorporati e assorbono tra 15 e 20 kW, a seconda anche qui della composizione della biomassa e della stagione.

                          Riguardo allo scrubber e agli altri metodi di purificazione del syngas, Mauro hai sicuramente ragione. Tieni però conto che questi metodi sono stati implementati per venire incontro alle diverse esigenze degli impianti che verranno commercializzati. Uno dei parametri più importanti è infatti la flessibilità, motivo per cui abbiamo cercato di 'arricchire' il più possibile questo impianto con tecnologie ridondanti. La percentuale tra pezzatura di boschi e scarti agricoli è di circa 2/1.

                          Al posto dello scrubber, Mauro, cosa vedi come più vantaggioso?

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                          • #14
                            Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                            Assunto per ipotesi 4200 Kcal/kg il PCI della biomassa
                            Ma se non arriva neppure il pellet di pura segatura vergine a quel PCI come potrebbe mai arrivarci una miscela di schifezze?
                            (pardon, biomasse lignocellulosiche)
                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
                              Ma se non arriva neppure il pellet di pura segatura vergine a quel PCI come potrebbe mai arrivarci una miscela di schifezze?
                              (pardon, biomasse lignocellulosiche)
                              in effetti 4200 è un valore riscontrabile, ma non frequente, la paglia di riso essiccata arriva a 4000 kcal/kg
                              3500 è forse un valore più consono a quelle che alimenterà,ma va verificato

                              In tal caso il rendimento diviene 0,23, scorporando gli ausiliari (6-7%) si arriva a 0,22 in linea con l'Ankur

                              Originariamente inviato da 3Tau Visualizza il messaggio
                              Al posto dello scrubber, Mauro, cosa vedi come più vantaggioso?
                              Lasciate perdere lo scrubber con la fitodepurazione

                              Se volete pubblicizzare la fitodepurazione, fare una vetrina (avete il mio appoggio morale , secondo me è il futuro in moltissimi ambiti) fatelo altrove, applicatelo ad una scuola per gli orinatoi, ad un'azienda zootecnica (in serie al biogas da deiezioni animali è il fiore all'occhiello, potete trattare l'azoto e rispettare così la direttiva nitrati)

                              ma non per trattare il syngas, è illogico

                              Un aiuto disinteressato posso dartelo (non vendo trattamento fumi, ma ne ho avuto a che fare) ma dovresti dirmi a quale scopo avete scelto d'installare lo scrubber

                              1) abbassamento repentino della T?
                              2) de umidificazione?
                              3) abbattimento gas acidi,se presenti?

                              In base alle funzioni che gli avete proposto si può scegliere l'alternativa a secco, posso scriverti le tecnologie,poi sarete voi a scegliere le aziende

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                              • #16
                                un condominio? un colabrodo forse
                                Considera che un classe C siamo sui 50 W/mq di progetto (per Ivrea -5 esterni)
                                considera poi che la cogenerazione non viene MAI dimensionata per i carichi di punta, altrimenti antieconomica,per i carichi di punta esistono accumuli, caldaie (es Quingetole),Con 400 KWth riscaldi 8 mila metri quadri,ovvero 24 mila metri cubi
                                I condomini che avevo in assistenza in quella zona hanno tutti una caldaia da 350/450 kW. Poi in molti hanno sostituito il centralizzato con le caldaie autonome. Ognuna da 30 kW, con tre appartamenti per piano, per sei piani: totale, 540 kW. Il termosifone della mia cucina ha 4 kW di elementi, e sono 25 m2 (e non 80 m2, cioè 4 kW diviso 50 W al metro.) E non esiste casa che abbia più di dieci anni situata in quella zona, che non assorba meno di 40 W/m3.
                                Fai tu.

                                Commenta


                                • #17
                                  Ed io pensavo di vivere in una casa dispersiva... qui c'è chi usa 4 kW per scaldare la cucina, un utente di questo forum con 4kW scalda la casa ed è un 130 mq in classe B/C,

                                  Riguardo la scelta nota, di molti condomini di abbandonare il centralizzato per l'autonomo, noto che in Italia si va sempre verso il peggio, invece di progredire, regrediamo,

                                  Peri condomini potremmo adottare piccole unità di cogenerazione da usare in bioraria quando l'elettricità è più cara (alimentati da piccoli digestori che usano le acque brune e i FOP) con puffer/volani termici,
                                  facciamo sempre le scelte peggiori, buona parte della colpa ce l'hanno anche gli operatori di settore, non tutti, ma molti (c'è chi propone ancore la caldaie non a condensazione solo perché abbiamo i magazzini da svuotare e chi le rifila gode di forte sconti, sconti che non arrivano ai clienti finali)

                                  scusate la polemica, ma il teleriscaldamento non si dimensiona MAI per i carichi di punta, a differenza delle caldaie, per poter sfruttarlo appieno almeno 4 mesi l'anno

                                  PS scusate l'OT
                                  Ultima modifica di Mauro1980; 14-11-2011, 18:55.

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                                  • #18
                                    Ciao,scusate l'OT, ma Mauro forse non sa che molti condomini hanno l'impianto in comune a colonna, niente zone, si certo in stallando valvole termostatiche o elettriche ad ohni termosifone forse si può risparmiare qualcosina ,ma considerando i costi... tali palazzi hanno dli impianti con tubi sovra dimensionati per favorire l'auto circolazione e poco isolati o per nulla dentro le murature, una dispersione pazzesca, per non parlare di magari dover scaldare 30 appartamenti per magari tener Caldo a 5/10 famiglie,in tal caso meglio il riscaldamento autonomo anche se con un aggravio di spese non indifferente !!!
                                    Cerchiamo di essere realistici e non fantasticare,i serbatoi di accumulo termico costano e da li si recupera veramente poco, meglio investire sull'isolamento e serramenti, si parla di case anni 50! poi la manutenzione chi lafa, una caldaietta a gas installata a dovere praticamente non ne a parte la burocrazia

                                    le piccole unità di cogenerazione vanno bene solo sulla carta e questo si é capito da anni,come quelle a turbina di taglia non inferiore a i 100kwe, dopo 3/4 anni dall'acquisto se non prima vengono abbandonate, per via dei costi di manutenzione e gestione...


                                    Tornando al discorso del pirogassificatore ecc ecc o gassificatore che sia (un po come lo spazzino e l'operatore ecologico)
                                    Brucia legna vergine o altro ?
                                    che marca di motore usa ?
                                    non sto a chiedere inutilmente il sitema di filtraggio del syngas...
                                    mi incuriosisce per via della bassa potenza, quasi quasi ci secendo a vedere (che serate anni fa al Milu...)
                                    Ciao

                                    Commenta


                                    • #19
                                      So bene Buran in che stato sono alcuni condomini,ma penso ad Ivrea certe cose non esistano più

                                      Detto queste le unità di cogenerazione abbinate ad un volano termico per disaccopiare il funzionamento elettrico-termico sono realtà.
                                      Un puffer solare-turbina o solare-motore alternativo non sono valide solo sulla carta, ma funzionanti oramai da più anni anche con combustibili sporchi come biogas, gas di sintesi (c'è un condominio con una caldaia Riello a biogas da deiezioni suine in un condominio a 2 km da casa mia accoppiato ad un puffer da 5000l con 20 pannelli sul tetto, sono energeticamente INDIPENDENTI)

                                      Di microturbine funzionanti a gas ce ne sono molte (viste anch'esse coi miei occhi) Pavia, Lucca, purtroppo quest'ultime sono ancora care, ma esistono i motori alternativi a prezzi competitivi

                                      Le valvole di zona, coadiuvate dalle termostatiche possono ridurre i problemi di cui parli

                                      La caldaia per ogni appartamento è ciò di cui più insensato si possa mettere

                                      scusate l'OT

                                      Commenta


                                      • #20
                                        ma funzionanti oramai da più anni anche con combustibili sporchi come biogas
                                        Ciao, si sono decenni che si usano daltronde sono nate negli anni 50, ho anche visto una APU in funzione,ho pure "acceso" un turbo automobilistico per sperimentare, poi mi ero fissato con EFGT,nel vecchio forum se ne era discusso anni fa con l'uso insieme al syngas,però il problema era pressurizzare il gas e i costi esorbitanti,lo ritenevo il sitema migliore da accoppiare ai gassificatori downdraft.

                                        Peccato che quando chiedi lumi al telefono direttamente da chi ne fa uso (faceva)con gas metano ti dicono che sono anni che sono fermi e che non ne vale la spesa,qui dalle mie parti ce ne sono ben 2 ferme,i motivi sono i costi di gestione e manutenzione,sai com'é meglio pagare di piu diluito nel tempo e avere meno rogne...
                                        Non parliamo poi dei sistemi a motore,vanno per 3 massimo 4 anni poi basta,sono troppo piccoli e durano poco e per farli girare 4 anni sono piu i costi che altro,qui abbiamo esperienza per le zone fuori rete,come alberghetti rifugi ecc, devo dire che anche dove sarebbe lideale la cogenerazione si preferisce un gruppo elettrogeno per uso continuo e il riscaldamento viene fatto tramite radiatori elettrici !
                                        meglio un motore a ciclo otto al quale ci puo mettre le mani il meccanico sotto casa e reperire i pezzi da un riccambista che una turbina strapagata e ferma perché qualcuno é andato a quel paese e ha deciso di chiudere (uno dei 2 casi sopra citati)

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Visto coi miei occhi microturbine (2) funzionare a biogas prodotto da digestori anaerobici alimentati a fanghi biologici ispesstiti in depuratori civili,

                                          Funzionare ININTERROTTAMENTE per 8000 h/anno da 4 anni, tranne il fermo di qualche ora per l'ispezione

                                          Col calore residuo scaldavano il digestore, un giocattolino alto come una casa di 4 piani e 10 metri di diametro
                                          E il biogas è MOLTO più problematico del gas naturale, (problemi di corrosione da controllare)

                                          Se vuoi Buran organizziamo una visita

                                          PS mi scuso con 3Tau se siamo usciti dal topic, ma quando leggo di condomini e vedo costruzioni NUOVE a Milano, città all'avanguardia, con le caldaie autonome in ogni appartamento, noto quanti operatori edili siano miopi e "poco evoluti"
                                          Ultima modifica di Mauro1980; 15-11-2011, 10:52.

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                                          • #22
                                            per chi avesse voglia di cacciare 30 eurucci per questa tesi, la taglia è quella

                                            Tesi - Laurea Triennale - Analisi tecnico-economica di un impianto di trigenerazione abbinato ad un impianto fotovoltaico
                                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                            • #23
                                              ne trovi 1000 di tesi simili, e non serve una tesi per fare 10 calcoli, oltretutto l'80% di quelle tesi sono copie,

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                                              • #24
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                                                Tale sitema con la gassificazione sarebbe molto vantaggioso sia in inverno che in estate,ma i costi sarebbero assurdi !

                                                mi stupisce il fatto delle turbine che girano 4 anni, questo c'é scritto solo sulla carta e nei deplian pubblicitari,la realtà é diversa e ne sono certo,capisco che il gas dei digestori é piu pulito di quello dei gassificatori,ma su queste taglie tra turbina Turbec,Capstone,MTT,Elliott,ecc ecc la resa é inferiore al motore e per di piu il gas va compresso con un compressore apposito che ciuccia altra potenza oltre a costare.
                                                Sarà che come gia detto una di quelle che ho visto é ferma per via che la socetà composta da diverse multi nazzionali si é sciolta e non si trovano i ricambi (dopo 30.000 ore la girante della turbina é da buttare e visto che c'é pure quella del compressore ... certo ci vuole poco ma se non la trovi, spegni tutto e monti una bella caldaia a condensazione di pari potenza termica !
                                                sono rimasto deluso anche da un altra che dopo aver fato i conti (non io) dopo 3 anni di utilizzo a gas metano non converniva piu spendere soldi per mantenerla... Il problema é che sono troppo costose e in Italia il gas costa,anche se al confronto sulle ore di lavoro sono fantastiche, a dicapito però di un efficienza più bassa.
                                                Ciao

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                                                • #25
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                                                  ma rimango della mia idea: la cosa più moderna è attualmente ancora la vecchia locomotiva a vapore....

                                                  che in giro gli impianti di chi gassifica son "quasi" tutti fermi e alcuni vengono riaccesi solo in fase di visita sul campo del pollo di turno...poi se di nascosto vai a vedere quanto han prodotto in termini elettrici ti cadono le pa@@e

                                                  N.B. naturalmente generalizzo e non sto parlando di questo impianto minimale specifico che non conosco ma che mi farebbe comunque sommo piacere visitare una volta in funzione, come sarebbe anche MOLTO interessante conoscere qualità, umidità e costo della biomassa a bocca impianto

                                                  domanda: il piro in questione ha per caso a che vedere col sig. Marasà?
                                                  Ultima modifica di biomassoso; 15-11-2011, 14:23.
                                                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                  • #26
                                                    Purtroppo continuiamo a ragionare come fossimo nell'Europa prebellica, continuiamo a riproporre macchine che derivano dal progenitore Imbert . Questa premessa pone limiti insuperabili nel tentavo di utilizzo della biomassa solida nei motori a c.i. rispetto alle macchine a c.e. come affermano qui e in altre discussioni Biomassoso e Mauro 1980.
                                                    Personalmente non vedo altra soluzione che l'utilizzo di tecniche diverse derivanti da altri campi ( sia nella gassificazione del carbone che nella trasformazione degli idrocarburi esistono già tutte le applicazioni industriali per far diventare combustibili gassosi e liquidi la biomassa solida ) e la relegazione degli Imbert e simili ai musei dove mostrare alle generazioni future come in caso di assoluta necessità si possa pensare di produrre un po' di corrente e tanto calore come in una stufa economica.

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                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                                      Purtroppo continuiamo a ragionare come fossimo nell'Europa prebellica, continuiamo a riproporre macchine che derivano dal progenitore Imbert . Questa premessa pone limiti insuperabili nel tentavo di utilizzo della biomassa solida nei motori a c.i. rispetto alle macchine a c.e. come affermano qui e in altre discussioni Biomassoso e Mauro 1980.
                                                      Personalmente non vedo altra soluzione che l'utilizzo di tecniche diverse derivanti da altri campi ( sia nella gassificazione del carbone che nella trasformazione degli idrocarburi esistono già tutte le applicazioni industriali per far diventare combustibili gassosi e liquidi la biomassa solida ) e la relegazione degli Imbert e simili ai musei dove mostrare alle generazioni future come in caso di assoluta necessità si possa pensare di produrre un po' di corrente e tanto calore come in una stufa economica.
                                                      Tra i gassificaori di piccola taglia quelli a letto fisso sono ancora quelli più semplici da progettare e realizzare. Almeno rispetto a quelli a letto fluido o trascinato che sono più adatti per applicazioni di grande potenza.
                                                      Tra i reattori a letto fisso di tipo down-draft, la configurazione Imbert è mio modesto pare quella quella che garantisce una minore produzione di tars grazie alle maggiori temperature di esercizio che si realizzano strozzando la zona di reazione e che permettono un parziale cracking termico dei tars. La produzione degli di tars negli Imbert alimentati con legna risulta pari 2 - 3 mg/Nm3 contro i circa 5 mg/Nm3 dei downdraft di tipo Open Core.
                                                      Teniamo conto che un mci per poter funzionare senza interruzioni per almeno 5000 ore/anno deve essere alimentato con un gas contenente non più di 100 mg/Nm3 di tars. Per cui per impianti di piccola taglia la configurazione Imbert può essere ancora adatta in quanto richiede un impianto di pulizia del syngas più piccolo, sebbene richieda una minore umidità del combustibile (circa 10%) e una maggiore uniformità di granulometria del combustibile (pochi fini e grossi). Insomma tutto dipende dal tipo di appliazione.

                                                      Saluti
                                                      Govanni

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                                                      • #28
                                                        X Giovanni,
                                                        non vorrei alimentare una polemica sterile. Concordo con tutto ciò che affermi, tecnicamente è ineccepibile. Peccato che si scontri con un dato di fatto , impianti funzionanti a gasogeno con regolarità in Italia non ce ne sono. Non sarebbe meglio percorrere altre strade? Come stanno provando da altre parti in Europa ,produrre un syngas molto ricco di idrogeno , metanarlo e invece di usarlo per alimentare una centrale immetterlo in rete dopo un upgrading ? La legge c'è , manca il regolamento attuativo ma non potranno trascinare a lungo la lacuna .
                                                        A quel punto non sarebbe meglio portare i ragazzini a Sarre - Union o a Torino al Biscaretti di Rufia per vedere come era fatto un gasogeno e alimentare i motori a gas naturale sintetico evitando tutti i problemi di abbattimento a monte e a valle ?

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                                                        • #29
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                                                          la via MIGLIORE è la combustione

                                                          più affidabile, non richiede particolari trattamenti della biomassa solida all'ingresso, i fumi possono essere depurati con tecnologie semplici (cicloni, filtri a maniche, scr,ecc...) e si hanno rendimenti attorno al 20% o superiore sia con un ORC che grazie ad un EFGT o addirittura un ciclo a gas a combustione interna come propongono alcuni.

                                                          Giusto ciò che dice Sulzer su carbone ed affini (come scisti o TAR), ma solo su grosse taglie, non sui 100 o 200 kW

                                                          Sulle taglie di cui discutiamo non considererei la gassificazione, troppi problemi per essere un piccolo impianto.

                                                          Importante, il rimanente calore non convertito in energia elettrica va ASSOLUTAMENTE utilizzato a fini nobili, quale riscaldamento domestico in edifici efficienti, sanitari, applicazioni artigianali ed industriali (essiccamento in primis), il raffrescamento

                                                          Senza cogenerazione significativa io come sindaco non autorizzerei nemmeno quest'impianti

                                                          Quindi i vari impresari devono adoperarsi per posare l'impianto nei pressi delle utenze
                                                          Ultima modifica di Mauro1980; 17-12-2011, 12:33.

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                                            X Giovanni,
                                                            non vorrei alimentare una polemica sterile. Concordo con tutto ciò che affermi, tecnicamente è ineccepibile. Peccato che si scontri con un dato di fatto , impianti funzionanti a gasogeno con regolarità in Italia non ce ne sono. Non sarebbe meglio percorrere altre strade? Come stanno provando da altre parti in Europa ,produrre un syngas molto ricco di idrogeno , metanarlo e invece di usarlo per alimentare una centrale immetterlo in rete dopo un upgrading ? La legge c'è , manca il regolamento attuativo ma non potranno trascinare a lungo la lacuna .
                                                            A quel punto non sarebbe meglio portare i ragazzini a Sarre - Union o a Torino al Biscaretti di Rufia per vedere come era fatto un gasogeno e alimentare i motori a gas naturale sintetico evitando tutti i problemi di abbattimento a monte e a valle ?
                                                            Non so se la discussione sia sterile Sulzer1. Per me è comunque stimolante e interesante.
                                                            Sicuramente gli impianti di gassificazione di biomassa che attualmente in commercio presentano limiti che non sono tecnologici ma economici. Per far funzionare bene un impianto commerciale, il costo di gestione dell'impianto di gas cleaning sarebbe troppo alto per un impianto di piccola taglia.
                                                            Per cui si fornisce un impianto che costa poco e richiede molta + manutenzione.
                                                            A mio parere la gassificazione potrebbe essere economicamente interessante su una taglia di 20 MWe dove è possibile raggiungere delle economie di scala improponibili in un impianto di picola taglia, però un impianto di tali dimensioni ha sicuramente altri problemi non ultimo l'approvvigionamento della biomassa.

                                                            Per quanto riguarda l'arricchimento con idrogeno, ti assicuro che i catalizzatori (a base di metalli preziosi quali palladio, platino etc) richiedono una pulizia del syngas molto maggiore rispetto a quella richiesta da un motore. Se con un motore possono bastare 100 mg/Nm3 di tar nel syngas, un catalizzatore per CO shift ne richiede meno di 10mg /Nm3. Per cui è il problema è ancora maggiore a meno che non si usi antracite o coke metallurgico ma questo è tutto un altro discorso...
                                                            Per esempio in Cina da tempo si gassifica il carbone e lo si distribuisce nel gas di città.

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