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Sezionamento inverter

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  • Sezionamento inverter

    La CEI 64-8/7 prevede il sezionamento dell'inverter sia lato CC che CA.
    Per quale motivo il sezionamento lato CA deve essere il più possibile vicino all'inverter?
    C'è qualche norma che regolamenta il dimensionamento sulla corrente nominale del sezionatore di manovra lato CC?
    Grazie in anticipo

  • #2
    Per quale motivo il sezionamento lato CA deve essere il più possibile vicino all'inverter?
    per essere sicuri di lavorare fuori tensione...basta un colpo d'occhio se è li vicino. Obbligo che "adesso" non c'è più con la 0-21

    C'è qualche norma che regolamenta il dimensionamento sulla corrente nominale del sezionatore di manovra lato CC?
    si, la 64-8: Ib <= In <= Iz

    senza far scomodare in questo caso l'integrale di Joule
    6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
    9.670 kWh nel 2013
    (1611 kWh/kWp)
    9.590 kWh nel 2014 (1598 kWh/kWp)

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    • #3
      E io che vado sempre a pensare a motivazioni tecniche raffinate....
      Si vede che per il momento ho un pò di teoria (non aggiornata) e molta poca pratica.

      Comunque per il il dimensionamento intendevo la corrente ininterrotta nominale Iu non la In per il dimensionamento delle protezioni da sovracorrente.
      La domanda è piuttosto stupida, ti spiego però il motivo: ad un amico di un amico che di lavoro vende componenti elettrici tra cui anche sezionatori, il cliente gli ha contestato la poca bonta del materiale a seguito del danneggiamento dello stesso (ha preso fuoco) e di altre parti dell'impianto durante il normale funzionamento in una calda giornata di Giugno.
      Il cliente che è anche progettista aveva messo un sezionatore da 32A o di poco inferiore, per 4 stringhe da Isc=8A, collegate ovviamente in parallelo.
      Se lo avessi fatto io, ma non penso di essere il solo, lo avrei messo almeno da 40A, tenendo conto delle condizioni di sicurezza per irraggiamento >1000W/m2.
      Si tratta di dimostrare che l'errore è del cliente e stavo cercando di capire se c'erano riferimenti di norma che dimostrino che oltre al buon senso non sono stati rispettati neanche parametri oggettivi di progettazione.

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      • #4
        Comunque per il il dimensionamento intendevo la corrente ininterrotta nominale Iu non la In per il dimensionamento delle protezioni da sovracorrente.
        vabbè...ci siamo capiti la chiave è che il sezionatore deve avere corrente nominale almeno pari alla corrente di utilizzo e [non vale per il PV per i motivi ben noti] un'energia specifica passante tollerata superiore a quella che viene fatta lasciare dal dispositivo automatico di protezione a inizio linea...

        [QUOTE]il cliente gli ha contestato la poca bonta del materiale a seguito del danneggiamento dello stesso (ha preso fuoco) e di altre parti dell'impianto durante il normale funzionamento in una calda giornata di Giugno.
        Il cliente che è anche progettista..................[/QUOTE]

        ma...x caso.....chint????????????????????????!!!

        comunque l'errore è del cliente/progettista senza alcun dubbio: se i moduli [e le stringhe] hanno Isc pari a 8 A, mi sembra una condizione normale sforare i 32 A con 4 stringhe in parallelo...già 4x8=32....
        di pure all'amico del tuo amico che è libero di prenderlo pure a brutte parole...!!!


        io lo avrei messo da:

        1,25x1,25x4x8= 50 A

        vedi un 1,25 "in più" perchè ho l'abitudine di nn portare mai oltre il 75% i vari componenti nelle peggiori condizioni prevedibili.....ecco forse perchè non ho [quasi] mai grattacapi :-P
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        • #5
          Si vede benissimo che questi progettisti non hanno mai visto un impianto in funzione .......
          Nel mio con pannelli da Isc = 8,15A ho visto in piu' di un occasione corrente CC di oltre 9,5A nel normale funzionamento, se si mette un sezionatore gia' sottodimensionato alla Isc che volete che non prenda fuoco ?!?!
          AUTO BANNATO

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          • #6
            Ok siamo tutti daccordo che il progettista probabilmente di lavoro fa qualcos'altro.
            Meglio quindi mettere un 1.25^2 come dice Mappazzo.
            Mi interessava però capire quali sono i vincoli di norma che l'amico del mio amico potrebbe impugnare.
            So che la soluzione alla mia domanda è semplicemente quella di comprarmi la norma, ma sono tempi di crisi....
            Mi confermate quindi che la 64-8 prescrive:
            -corrente nominale ininterrotta>=corrente di impiego
            -energia passante dalla protezione<= K^2xS^2

            Scusate l'ignoranza...

            Ma il K^2xS^2 non si applica solo ai cavi?
            Guardavo sul catalogo della ABB sui sezionatori di manovra per CC in bT e non fà riferimento all'energia passante.

            Nel caso in questione, 4 stringhe da 8A di Isc, collegate in parallelo, il sezionatore in questione, lato cc vicino all'inverter, (come anche il cavo tra punto di parallelo stringhe e inverter) non ha bisogno di protezione dato che:
            - il contributo al corto circuito dal lato inverter è trascurabile
            - il contributo al corto circuito lato moduli può essere al massimo 8 x 1.25^2 x 4
            Non dovrebbe quindi servire un interruttore automatico per questa parte, se cavi e sezionatore hanno, Iz e Iu rispettivamente >Isc x 1.25^2 x 4.
            La protezione lato CC in questo caso si mette solo alla fine di ognuna delle 4 stringhe.
            Ci sono degli errori o sto cominciando a capirci qualcosa?

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            • #7
              Originariamente inviato da maximilianII Visualizza il messaggio
              Ma il K^2xS^2 non si applica solo ai cavi?
              si...il k2s2 è l'energia specifica passante tollerata e si tratta di cavi...ma è pari all' i2t!
              il punto è che qualsiasi cosa interessata da una corrente di guasto ha un limite (per esempio gli scaricatori che hanno bisogno del fusibile...li il parametro che fa "paura" è appunto l'i2t, stessa cosa per i contattori...)
              puoi trovare informazioni su un qualsiasi catalogo dove si parla di interruttori automatici e filiazione/backup/sostegno (esempio utilizzare un 6kA come generale di consegna BT monofase e dei 4,5kA a valle se l'interruttore a monte limita la i2t al valore massimo sopportato dal 4,5, appunto tabellati)...considera che gli IMS sono pari pari ai corrispondenti automatici a meno dei dispositivi di sgancio termico e magnetico...oppure pensa agli IMS in MT che vengono dati per 12,5kA o 16 kA o 20 kA ecc. per un secondo...significa appunto che rimangono integri se gli fai passare rispettivamente 12,5/16/20 kA per max un secondo......

              lato cc nel PV non ha alcun senso perchè le correnti di corto sono pari alle correnti di max potenza circa....con l'integrale di Joule si mettono in conto grosse energie da smaltire che non hanno nulla a che vedere con il [quasi] funzionamento ordinario....

              Nel caso in questione, 4 stringhe da 8A di Isc, collegate in parallelo, il sezionatore in questione, lato cc vicino all'inverter, (come anche il cavo tra punto di parallelo stringhe e inverter) non ha bisogno di protezione dato che:
              - il contributo al corto circuito dal lato inverter è trascurabile
              - il contributo al corto circuito lato moduli può essere al massimo 8 x 1.25^2 x 4
              Non dovrebbe quindi servire un interruttore automatico per questa parte, se cavi e sezionatore hanno, Iz e Iu rispettivamente >Isc x 1.25^2 x 4.
              La protezione lato CC in questo caso si mette solo alla fine di ognuna delle 4 stringhe.
              si, come ti avevo spiegato a suo tempo su un altro thread
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              • #8
                Chiaro ed esauriente.
                Grazie mille

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                • #9
                  ho dovuto consultare dei cataloghi e visto che c'ero ho controllato...viene indicata o l' i2t (direttamente in J o A^2*s - tanto è uguale) o la Icw, ovvero la max corrente di breve durata supportata per 1 s.
                  trovo per esempio Icw=10 kA x 1 s relativamente un sezionatore da 63 A.
                  ciò vuol dire:

                  i2t max= (10*10^3)^2 [A^2] * 1 [s] = 10^7 J

                  lasciando da parte il potere di chiusura in cortocircuito Icm (valore di cresta)...

                  ciao
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