Come da oggetto, ho una casa singola divisa in due appartamenti da 130 e 100 mq con contatore elettrico in comune ma con riscaldamento separato.
Al piano da 130 mq ho termosifoni in ghisa con caldaia a metano NON a condensazione. Calcolando che si cucina poco a casa mia il consumo è quasi totalmente a carico di ACS e riscaldamento ed è pari a 2.400 smc, equivalente a circa 25 MWh annui.
Al piano da 100 mq invece ho dei termoconvettori con bruciatore incorporato e alimentazione a bombola, ma li uso talmente di rado che non penso di toccarli per ora.
L'impianto elettrico invece è formato da 1 contatore da 4.5kw ed il consumo annuo è di 6,2 MWh.
Siccome ho una falda esposta a SSE di 140 mq con inclinazione di 22° vorrei sapere se secondo voi è possibile scollegare totalmente la fornitura di metano facendo un impianto sovradimensionato e accumulando acqua calda nelle ore di sovraproduzione da riutilizzare nelle ore notturne per scaldare.
L'altra domanda a cui non riesco a trovare una risposta certa è, una pdc che è sicuramente preferibile ad un boiler, riesce ad arrivare alla temperatura richiesta da dei termosifoni in ghisa?
PS: per lo spazio di accumulo acqua non ho problemi, ho una mansarda inutilizzata di altri 150mq da utilizzare.
Grazie per ogni consiglio che saprete darmi.
Dimenticavo: sono di Brescia, zona climatica E
Al piano da 130 mq ho termosifoni in ghisa con caldaia a metano NON a condensazione. Calcolando che si cucina poco a casa mia il consumo è quasi totalmente a carico di ACS e riscaldamento ed è pari a 2.400 smc, equivalente a circa 25 MWh annui.
Al piano da 100 mq invece ho dei termoconvettori con bruciatore incorporato e alimentazione a bombola, ma li uso talmente di rado che non penso di toccarli per ora.
L'impianto elettrico invece è formato da 1 contatore da 4.5kw ed il consumo annuo è di 6,2 MWh.
Siccome ho una falda esposta a SSE di 140 mq con inclinazione di 22° vorrei sapere se secondo voi è possibile scollegare totalmente la fornitura di metano facendo un impianto sovradimensionato e accumulando acqua calda nelle ore di sovraproduzione da riutilizzare nelle ore notturne per scaldare.
L'altra domanda a cui non riesco a trovare una risposta certa è, una pdc che è sicuramente preferibile ad un boiler, riesce ad arrivare alla temperatura richiesta da dei termosifoni in ghisa?
PS: per lo spazio di accumulo acqua non ho problemi, ho una mansarda inutilizzata di altri 150mq da utilizzare.
Grazie per ogni consiglio che saprete darmi.
Dimenticavo: sono di Brescia, zona climatica E
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