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CONTO TERMICO e CALDAIE a BIOMASSE

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  • CONTO TERMICO e CALDAIE a BIOMASSE

    Come molti sapranno il DM Conto Termico è in corso di pubblicazione in gazzetta ufficiale e dopo una lettura approfondita ho rilevato alcuni problemi che potrebbero rendere inefficace questo decreto per i privati che decidono di installare una caldaia a biomasse con potenza inferiore a 50Kw.

    In particolare, si legge che tra i requisiti minimi obbligatori, la caldaia a biomasse deve aver conseguito

    1) una certificazione rispetto alla UNI-EN 303-5 classe 5 e rendimento termico utile non inferiore a 87%+log (Pn) dove Pn = potenza nominale.

    Ora da una primo esame delle caldaie a pellet con potenza compresa tra 18 e 32 Kw non ho trovato prodotti certificati in classe 5 (al massimo in classe 3). Avete notizie di prodotti che soddisfano questi requisiti tra le caldaie a pellets?

    2) deve essere installato un sistema di accumulo termico dimensionato: (a) per le caldaie con alimentazione manuali in base alla norma EN 303-5; (b) per le caldaie con alimentazione automatiche con almento 20 dm3/kWT

    Come utente, neofita del settore, non ho letto la norma EN 303-5, ma vorrei sapere cosa prevede come dimensionamento nel caso 2A ed inoltre se, a vostro parere, una caldaia a pellet deve essere considerata come dotata di caricamento manuale o automatico.

    Ritengo che l'argomento possa essere di interesse per molti partecipanti al forum e per questo lascerei un thread specifico sull'argomento.

    Grazie e buon anno a tutti.
    MP

  • #2
    Il conto energia termico si trova già in gazzetta :Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni. (12A13721) (GU n.1 del 2-1-2013 - Suppl. Ordinario n. 1)
    Questo decreto nonostante possano esserci dei punti migliorabili va nella giusta direzione in quanto va a promuovere le caldaie a biomassa più efficienti e che producono meno particolato e in particolar modo le caldaie a pellet.
    Anche le caldaie a pellet dovranno essere dotate di un accumulo inerziale di almeno 20 litri per KW.
    Per le caldaie manuali si intendono le caldaie a Legna per quelle cippato e pellet si dovrà fare un adeguato dimensionamento anche del locale stoccaggio o silos.
    Alcuni punti importanti ai fini dell'accesso al contributo:
    1 le caldaie dovranno essere certificate da un ente terzo secondo l'ultima norma europea (EN 303-05:2012) risultante la classe 5 le caldaie Austriache quasi tutte sono già conformi e diverse aziende italiane si stanno certificando in quanto o sei classe 5 o niente incentivi, inoltre se nel caso si riesce a stare al di sotto dei 30 mg/ Nm3 esempio caldaie a pellet da 32 Kw con un certificato che ne attesti le immissioni sotto i 10 mg si può accedere ad un contributo di oltre € 7.000,00 quindi direi che per il cliente finale diventa molto vantaggioso.

    2 Il D.Lgs.n 28/2011 prevede che gli installatori e manutentori di caldaie, caminetti e stufe a biomassa, di sistemi solari fotovoltaici e termici e sistemi geotermici a bassa entalpia e di pompe di calore hanno l'obbligo di fare un corso di qualificazione per poter essere abilitati ad installare gli impianti, nel caso il cliente finale non usi un'installatore con abilitazione non potrà accedere al conto energia termico gli installatori inoltre saranno soggetti ad esami per l'ottenimento del titolo abilitativo.
    N.B gli installatori potranno installare in deroga fino a luglio dopo di che dovranno avere il titolo abilitativo.

    Quindi direi che il decreto è efficace anche per le caldaie sotto i 50 Kw certo che dovranno avere delle caratteristiche di alta qualità e rendimento minimo del 87% + Log (Pn) quindi circa del 90% in sù. e immissioni che non superino il limite massimo di 40 mg normal metrocubo per le caldaie a legna e cippato, per quelle a pellet massimo 30 mg normal metro cubo.
    Sono esclusi dall'incentivo i bruciatori a pellet inseriti in caldaie esistenti

    Altre cose le sto studiando adesso spero di poterle interpretare in modo esatto.
    Ultima modifica di FORESTA SILVESTRE; 03-01-2013, 23:46.

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    • #3
      Molto interessante, spero ci saranno aggiornamenti. Le mie curiosità sono: Quali sono gli enti terzi autorizzati a certificare ? IMQ, Istituto Giordano...... .Chi organizza i corsi per istallatori? Quali caldaie Italiane sono già in classe 5? Per il pellet chiedono 20lt/kw, stessa cosa per la legna?.

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      • #4
        Eccovi dove potete scaricare gli allegati buona lettura:
        In Gazzetta i decreti su rinnovabili termiche e certificati bianchi | QualEnergia.it

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        • #5
          Scusate l' irruzione, ma esistono caldaie onnivore ertificabili come UNI-EN 303-5 classe 5? per il momento ho trovato solo classe 3!

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          • #6
            È un vero e proprio incentivo senza calcolare se hai capienza o meno."Il meccanismo d’incentivazione premia quei soggetti che erano stati esclusi dalle detrazioni fiscali del 55/50% poiché non soggetti a IRPEF o IRAP, quindi soprattutto le amministrazioni pubbliche, ma anche quegli altri soggetti che, avendo redditi limitati, non potevano beneficiare a pieno delle suddette detrazioni. Il contributo, elargito dal GSE in rate annuali uguali per 2 o 5 anni, dipende dal tipo di intervento oggetto dell’incentivazione e equivale mediamente a circa il 40% delle spese sostenute."

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            • #7
              Per il momento quindi le uniche che possono sfruttare queste agevolazioni sono le caldaie a condensazione e qualche tedesca?

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              • #8
                Magari qualcuno postasse le italiane in classe5. Anche se piccolo è un contributo alla nostra scassata economia.

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                • #9
                  secondo me di onnivore non ve ne sono ancora. Ovvero ancora non sono state certificate. Ci sono alcune che riportano genericamente rendimenti prossimi o superiori al 90% e adatte alla classe 3 ma niente ancora.

                  Siccome io verso giugno vorrei installare la caldaia sarebbe interessantissimo sfruttare un incentivo del 40% in2-5 anni invece che dei canonici 10!

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                  • #10
                    Leggendo e cercando di approfondire il decreto ma anche la nuova norma europea che prevede la classe 5 e visti i limiti di immissioni giustamente stabiliti nel decreto penso che non ci sarà nessuna possibilità di incentivare le caldaie onnivore in quanto non danno nessuna garanzia sui valori di particolato che riuscirebbero a garantire e non sarebbero nemmeno certificabili con più combustibili.
                    Quindi si dovranno acquistare delle caldaie efficienti e certificate per un unico combustibile solido, che sia Legna, cippato, o pellet ecc.
                    Da quello che riesco a capire sicuramente le caldaie a pellet sono le più premiate.
                    Per quanto riguarda la classe 5 per le Italiane vi sono già delle aziende italiane che si stanno certificando.
                    Tieni conto che comunque questo decreto seppur in modo inferiore incentiva anche le stufe a pellet e gli apparecchi domestici e qui gli italiani sono i maggiori produttori e la maggior parte sono in regola con quanto stabilito dal decreto, quindi una ricaduta economica su tutte queste aziende ci sarà.
                    Penso che questo decreto come già detto vada nella giusta direzione anche se per ogni cosa vi possono essere dei punti migliorabili.
                    Inoltre obbliga gli installatori a qualificarsi come già succede da anni nei paesi come Austria e Germania. quindi ho si qualificano o saranno tagliati fuori dal mercato.
                    Ultima modifica di FORESTA SILVESTRE; 06-01-2013, 14:30.

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                    • #11
                      @FORESTA SILVESTRE: Ho effettuato un controllo sui diversi siti web dei maggiori produttori e fino ad ora non ho trovato nessuna caldaia a pellets con potenza inferiore a 32KW certificata E303-5. Dovendo effettuare la sostituzione a breve potresti indicarmi qualche produttore che possiede caldaie già certificate?

                      temo che, come al solito, i produttori italiani abbiano avviato la certificazione in ritardo e se come dicono il certificato sarà disponibile solo a Giugno 2013 i fondi per quella data saranno già esauriti. Si parla infatti di un click-day per la fine di marzo 2013 e per quella data deve essere già tutto installato e fatturato.
                      Ultima modifica di M-ax; 06-01-2013, 16:12.

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                      • #12
                        @stefano2010 hai ragione. sarebbe molto utile. fino ad ora i siti web dei produttori (non solo italiani) non pubblicizzano il possesso della certificazione en303-5.
                        Ultima modifica di M-ax; 06-01-2013, 16:12.

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                        • #13
                          Mi sembra di aver capito che a parte la norma, è la classe 5 difficile da raggiungere.

                          Commenta


                          • #14
                            Io credo si tratti di un problema di anzianità dei prodotti: quelli immessi sul mercato fino al 2012 hanno la certificazione en303-5 classe 3 e credo che le caldaie più evolute possono tranquillamente ottenere la classe 5. Il problema è che fino al 3 gennaio 2013 forse nessuno dei produttori ha preso in considerazione l'eventualità di ricertificare i modelli di caldaia presenti sul mercato forse per questione di costi.

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                            • #15
                              Quelle che non avranno la classe5 oltre a non usufruire del recupero fiscale, possono essere istallate dappertutto?Presumo non nei comuni di fascia A oppure solo con eventuali filtri per polveri sottili o con prove di combustione.

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                              • #16
                                Non esiste nessun Clik Day anche perche' si deve attendere che sia attivato il portale del GSE e questo a tempo 60 giorni. E poco ma sicuro che molti produttori italiani di caldaie si sono solo preocupati di fare bidoni brucia tutto e che costassero poco.... Adesso e giunta l'ora di investire altrimenti usciranno dal mercato. Questo decreto nonstante tutto avvia una piccola rivoluzione che andra' a premiare chi si impegna e si e' gia impegnato a produrre prodotti di alta qualita' se gli italiani sono in ritardo sicuramente non e' colpa di chi produce caldaie teutoniche tipo quelle auistriache.
                                Ultima modifica di FORESTA SILVESTRE; 06-01-2013, 17:16.

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                                • #17
                                  @foresta silvestre: Il GSE ha al massimo 60 giorni e non credo abbiano iniziato a lavorare al portale dal 3 gennaio 2013 :-)
                                  Concordo sul fatto che è stata avviata una rivoluzione e che i produttori italiani devono migliorare la qualità dei prodotti, però non mi hai ancora indicato un prodotto/produttore di caldaie a pellet (italiano o teutonico) fino a 32KW che abbia già la certificazione en 303-5 classe 5. Se vuoi inviami un messaggio diretto. Grazie

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                                  • #18
                                    M-ax Ti consiglio di chiamare direttamente le aziende scegli la marca che ti interessa di più e senti loro, in quanto sono loro che te li devono dare sicuramente le teutoniche più blasonate ti potranno dare più informazioni.

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                                    • #19
                                      Nel caso in cui fino a giugno voglio usufruire del 55% in 10 anni ed ho la classificazione energetica dell'edificio, vale la 303-5 classe 3 ?

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                                      • #20
                                        Lo puoi fare senza problemi

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                                        • #21
                                          Si, è sufficiente la en303-5 classe 3

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                                          • #22
                                            Le detrazioni fiscali del 50% e del 55% e conto energia termico avranno un periodo di convivenza fino a giugno dopo di che le detrazioni passano al 36% comunque per i beneficiari del conto termico con potenze fino ai 35 Kw e meglio un contributo in 2 anni che una dubbia detrazione in 10 anni.

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                                            • #23
                                              per foresta

                                              Perché affermate una "dubbia detrazione"?


                                              Grazie
                                              Remo

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                                              • #24
                                                Originariamente inviato da Remorauf Visualizza il messaggio
                                                per foresta

                                                Perché affermate una "dubbia detrazione"?
                                                Non è detto che tu abbia abbastanza "credito fiscale" per detrarre... va detto però che l'attuale 50% è molto meno restrittivo (essendo general generico per ristrutturazioni etc.). Tanto per cominciare non ti obbliga a rimuovere la vecchia caldaia (mentre nel nuovo conto termico si parla esplicitamente di sostituzione, di caldaie a gasolio o gpl....).

                                                Bisogna poi vedere se si troveranno le en303-5 classe 5. Io ho dato un occhio sui siti dei produttori tedeschi, ma non ne ho trovato nessuno che specificasse che le loro caldaie sono certificate in classe 5 (ma ammetto di non aver cercato benissimo)

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                                                • #25
                                                  sul nuovo conto non si parla di credito fiscale, e' un vero contributo, ti arriva un bonifico o sbaglio?

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                                                  • #26
                                                    Si arriva un bonifico dal GSE questo tipo di incentivo non grava sul bilancio dello stato, in quanto viene finanziato con un prelievo dalle bollette del gas metano. Possiamo dire che in europa siamo tra i primi dopo l'inghilterra ad attivare il conto energia termico come previsto comunque dalla normativa Europea per il raggiungimento degli obblighi stabiliti dal trattato 20.20.20 per questa volta possiamo dire che non siamo stati gli ultimi come spesso sucede.

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                                                    • #27
                                                      Sbaglio o l'incentivo sulle biomasse riguarda solo serre esistenti e fabbricati rurali esistenti?
                                                      Se è così tagliano fuori tutti i privati?


                                                      Gli interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza:a) sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;b) sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;c) installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.Infine, per le sole aziende agricole può essere incentivata, oltre alla sostituzione, l'installazione d’impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomassa, secondo le modalità di cui agli allegati al presente decreto.

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                                                      • #28
                                                        No Vale sopratutto per i privati per favorire la sostituzione delle caldaie a gasolio e vecchie caldaie a biomassa. in quanto dice in sostituzione di generatori di calore per la climatizzazione invernale e poi il resto e dopo la virgola in quanto ricade anche per quei soggetti.
                                                        vedi allegato 2 pagina 18.
                                                        Vedi anche che nella riga sotto che in certi casi sarà possibile sostituire anche caldaie a GPL ma solo con emissioni sotto i 10 Mg normal metro cubo.

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Alcune informazioni dal gse sul conto termico:
                                                          GSE - Come accedere agli incentivi

                                                          spero possano essere utili

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                                                          • #30
                                                            Io i conti li ho fatti, se accedo al CET mi spettano circa 2700€ all'anno per due anni. Mi tengo volentieri il 50% dell'investimento in dieci anni per spese di manutenzione straordinaria centrale termica.

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