Cari esperti del Forum, vi espongo il mio quesito, omettendo per brevità dati impliciti nella descrizione. Mi hanno installato un termocamino Nordica WF25DSA a vaso aperto che alimenta un puffer da 500 lt. (con 3 serpentine di cui una per eventuale "solare") , altresì alimentato sussidiariamente da una caldaia a gas preesistente Ariston Egis 24 FF senza boiler e con vaso d'espansione. Ebbene, ho verificato il consumo eccessivo di gas per riscaldare quando il termocamino è spento o insufficientemente carico di legna, dovendo la caldaia portare e mantenere a temperatura i 500 lt. d'acqua del puffer da cui si alimentano i cicuiti ACS e i termosifoni, secondo lo schema tipico di impianti di questo tipo. Il mio quesito, un 'idea forse balzana,concerne la possibilità di modificare l'impianto dimodochè: 1) il puffer sia alimentato solo dal termocamino ed eventualmente da pannelli solari ; 2) il puffer , a sua volta alimenti la caldaia a gas ( a richiesta della stessa ) , che riceverebbe acqua calda, ma non troppo , da portare col suo scambiatore alla temperatura giusta , per alimentare i circuiti ACS e dei termosifoni. Sono stato chiaro? Sto dicendo assurdità ? Vi prego, datemi il vostro illuminato parere con le raccomandazioni tecniche per operare opportunamente le modifiche.
Inoltre se dovessi farmi installare i pannelli solari ( soprattutto per ACS 8-9 mesi e un aiuto seppur modesto al riscaldamento solo per 3 mesi, non avendo sole da metà novembre a metà febbraio ) , dovrei sottodimensionare adeguatamente i mq. dei collettori per evitare eccesso di temperatura nel puffer da cui la caldaia a gas preleverebbe l'acqua in entrata o è adottabile altra soluzione ? Con sincera gratitudine, vi saluto