Ciao a tutti,
Purtroppo, per questioni paesaggistiche, il comune di Genova mi ha impedito l'installazione del fotovoltaico su un tetto a falda. Quindi, ciao ciao pompa di calore.
Avendo a disposizione parecchia legna, riterrei a questo punto ideale dotarmi di un termocamino combinato legna/pellets.
Goggle alla mano, ho spazzolato la rete e scoperto che, rispetto a qualche anno fa, sono davvero molti i costruttori di termocamini legna/pellet.
Allego uno screenshot della ricerca iniziale, tanto così per condividere qualche info.
La casa (bifamiliare) e' stata costruita prima del 50, esposta a SUD, zona climatica D (gr/g 1435), in Genova, altezza 120m slm. Viviamo al piano terra, 110mq (350 metri cubi circa). Serramenti in PVC, doppio vetro trasmittanza sotto i 1.4W/m2K. Riscaldamento tramite termosifoni in alluminio a parete. Niente cappotto.
Attualmente, la calderina (Junkers 24kW) svolge il suo lavoro in maniera accettabile ma, non completamente soddisfacente. Quando fuori ci sono 2-3 gradi, non ha grossi problemi a mantenere i 20 interni, ma se per il gusto di smanettare, si provava a richiederne anche solo 22 fatica tantissimo.
Il cronotermostato attuale è impostato per mantenere 17 gradi durante la giornata/notte, a 20 dalle 7 alle 8:30, e dalle 16:00 alle 21:00.
Per il momento, per svariati motivi, non posso prendere in considerazione l'adozione di un cappotto esterno. In futuro forse..
Il termocamino idro funzionerebbe abbinato all'attuale calderina a gas.
Veniamo al dunque, alle domande:
a] prenderei un termocamino da almeno 28kW. Siete daccordo ?
b] come fare per evitare di evaporare dal caldo nella stanza del TC ? Da che dato posso risalire a questo ? Potenza resa all'aria ? Che fare quando questa info non è dichiarata?
c] qualsiasi consiglio/sconsiglio su marche modelli di TC è molto gradito. Ne avete ?
d] mi aspettavo il dato di rendimento fornito dal costruttore fosse il rapporto diretto tra potenza totale camino/somma potenze erogate in riscaldamento fruibile. Cosa sbaglio ?
e] mi sono fatto l'idea che più o meno i termocamini si equivalgono. A far la differenza è l'impianto. Siete daccordo ?
f] il dispositivo contro il ritorno di fiamma in coclea è obbligatorio per legge ?
g] ACS si o no ?
h] per quel poco che ne capisco, (dispersioni a parte) mi sentirei più tranquillo su un impianto a vaso aperto. Concordate ?
i] mi pare di capire che una qualsiasi caldaia/termocamino, ha il maggior rendimento quando a pieno regime. In modulazione invece non è molto conveniente. Di conseguenza, un puffer è quasi obbligatorio anche quando si va a pellets. Concordate ?
Sull'impiantistica ci sono tantissimi post sul forum.
Spesso composti da molte pagine e, purtroppo, nonostante l'interesse e la buona volontà, gli impegni lavorativi e familiari mi consentono la lettura solo nelle ore tarde della sera, quando il calar della palpebra è alle porte..
Voi veterani, sapreste consigliarmi un link a un qualche esempio di impianto, come dire.. risparmioso/intelligente ?
GRAZIE 1000
Purtroppo, per questioni paesaggistiche, il comune di Genova mi ha impedito l'installazione del fotovoltaico su un tetto a falda. Quindi, ciao ciao pompa di calore.
Avendo a disposizione parecchia legna, riterrei a questo punto ideale dotarmi di un termocamino combinato legna/pellets.
Goggle alla mano, ho spazzolato la rete e scoperto che, rispetto a qualche anno fa, sono davvero molti i costruttori di termocamini legna/pellet.
Allego uno screenshot della ricerca iniziale, tanto così per condividere qualche info.
La casa (bifamiliare) e' stata costruita prima del 50, esposta a SUD, zona climatica D (gr/g 1435), in Genova, altezza 120m slm. Viviamo al piano terra, 110mq (350 metri cubi circa). Serramenti in PVC, doppio vetro trasmittanza sotto i 1.4W/m2K. Riscaldamento tramite termosifoni in alluminio a parete. Niente cappotto.
Attualmente, la calderina (Junkers 24kW) svolge il suo lavoro in maniera accettabile ma, non completamente soddisfacente. Quando fuori ci sono 2-3 gradi, non ha grossi problemi a mantenere i 20 interni, ma se per il gusto di smanettare, si provava a richiederne anche solo 22 fatica tantissimo.
Il cronotermostato attuale è impostato per mantenere 17 gradi durante la giornata/notte, a 20 dalle 7 alle 8:30, e dalle 16:00 alle 21:00.
Per il momento, per svariati motivi, non posso prendere in considerazione l'adozione di un cappotto esterno. In futuro forse..
Il termocamino idro funzionerebbe abbinato all'attuale calderina a gas.
Veniamo al dunque, alle domande:
a] prenderei un termocamino da almeno 28kW. Siete daccordo ?
b] come fare per evitare di evaporare dal caldo nella stanza del TC ? Da che dato posso risalire a questo ? Potenza resa all'aria ? Che fare quando questa info non è dichiarata?
c] qualsiasi consiglio/sconsiglio su marche modelli di TC è molto gradito. Ne avete ?
d] mi aspettavo il dato di rendimento fornito dal costruttore fosse il rapporto diretto tra potenza totale camino/somma potenze erogate in riscaldamento fruibile. Cosa sbaglio ?
e] mi sono fatto l'idea che più o meno i termocamini si equivalgono. A far la differenza è l'impianto. Siete daccordo ?
f] il dispositivo contro il ritorno di fiamma in coclea è obbligatorio per legge ?
g] ACS si o no ?
h] per quel poco che ne capisco, (dispersioni a parte) mi sentirei più tranquillo su un impianto a vaso aperto. Concordate ?
i] mi pare di capire che una qualsiasi caldaia/termocamino, ha il maggior rendimento quando a pieno regime. In modulazione invece non è molto conveniente. Di conseguenza, un puffer è quasi obbligatorio anche quando si va a pellets. Concordate ?
Sull'impiantistica ci sono tantissimi post sul forum.
Spesso composti da molte pagine e, purtroppo, nonostante l'interesse e la buona volontà, gli impegni lavorativi e familiari mi consentono la lettura solo nelle ore tarde della sera, quando il calar della palpebra è alle porte..
Voi veterani, sapreste consigliarmi un link a un qualche esempio di impianto, come dire.. risparmioso/intelligente ?
GRAZIE 1000
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