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Nuova casa: quale impianto di riscaldamento scegliere?

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  • Nuova casa: quale impianto di riscaldamento scegliere?

    Ciao a tutti, esperti e non. Sono nuovo del forum, mi ci sono imbattuto perché sto letteralmente impazzendo con dei preventivi per il riscaldamento. Andiamo con ordine.

    L'anno prossimo dovrei trasferirmi con la mia compagna in una nuova casa di circa 200mq, recente (anni 90-2000 credo), in campagna, sottoposta al piano stradale ma luminosa, con terrazzo, niente vespaio al pavimento, guaina isolante tra terreno e muri e corridoio perimetrale (percorribile, una cantina luuuunga diciamo) per evitare umidità di risalita. Gli infissi sono nuovissimi, legno e doppi vetri. I tubi per il riscaldamento sono già stati "piazzati" e dovrebbero essere in ghisa. Termosifoni in ghisa recuperati da una vecchia casa.

    Abito a Lecce, diciamo che il sole ce lo godiamo per tutto l'anno bene o male.

    Abbiamo fatto fare diversi preventivi, ma tra chi si lamenta di non aver messo i tubi di rame, chi consiglia stufa a pellet + solare per acqua sanitaria, chi caldaia a pellet + solare per acqua sanitaria, chi tutto questo + caldaia a gas, non ci sto capendo nulla.

    Chi mi può dare gentilmente delucidazioni su cosa mi converrebbe fare? non vorrei sperperare una fortuna in scelte poco azzeccate. Ho letto altre discussioni e ho visto che molti di voi sono super preparati, mi fiderei di gente come voi molto più che dei commessi dei negozi!

  • #2
    troppi pochi dati...
    se la casa è nuova spero proprio sia isolata decentemente, com'è possibile che sia senza vespaio? Cosa c'è sotto?

    Am Lecce immagino non ci siano grosse spese di riscaldamento comunque, quindi eviterei il pellet, che ha una manutenzione più onerosa...

    Il gas lo avete o no? Se si, direi sicuramente caldaia a gas, magari a condensazione (ma per sfruttarla bene la casa deve essere abbastanza isolata e i termosifoni sovradimensionati).

    Se per riscaldare basta poco e invece pensi di dover anche raffrescare.... magari valuterei anche la PdC, specie se avete possibilità di fotovoltaico.

    Insomma...a parte i commessi, ci vorrebbe un tecnico per consigliarvi un po' meglio!
    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
    https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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    • #3
      Dovrebbe essere isolata decentemente, ma non essendoci quando è stata costruita non so se sotto il pavimento c'è il vespaio o meno. Ricordo solo che prima della posa della pavimentazione c'era il massetto. E comunque non c'è di sicuro riscaldamento sotto la pavimentazione. Il gas dovrebbe raggiungere la zona dove c'è la casa, ma nessuno degli idraulici inviati dalle ditte ci hanno mai detto che conviene mettere il gas. La caldaia a condensazione non è utile solo nel caso ci sia riscaldamento a pavimento?

      I pannelli solari volevamo metterli per l'acqua sanitaria, il prezzo di una Pdc per riscaldare una casa di 200 mq quale potrebbe essere?

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      • #4
        La condensazione lavora meglio a bassa temperatura, e si può fare anche coi caloriferi (dimensionandoli opportunamente)

        Con la caldaia a condensazione puoi anche prendere più incentivi, ma nel tuo caso non so s e ti spettano le detrazioni.

        Il gas non è che 'conviene', ma se la casa è isolata e magari spenderai 6-700 euro l'anno, vale la pena mettersi in ballo con pellet e sacchi da trasportare? Fatti fare preventivi diversi poi ci ragioni
        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
        https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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        • #5
          Io non sono nessuno ma sono sicuro che a Lecce anche nella giornata più fredda non servano più di 50 gradi di mandata ai caloriferi, quindi non avrei dubbi sulla caldaia a condensazione.
          PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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          • #6
            Eh si, il più delle volte il freddo non è mai intenso e si va sotto zero solo molto raramente!

            Concordo in ogni caso con Riccardo che al posto dei termosifoni l'ideale sarebbe una buona pompa di calore dimensionata adeguatamente ed un impianto tutto ad aria (specialmente se la casa è isolata almeno in modo accettabile)! Avresti il comfort massimo in climatizzazione estiva ed anche invernale, a patto di fare le cose per bene, inoltre potresti associarlo ad un sistema di ricambio d'aria a recupero aspirando dai bagni e cucina e reimmettendo nelle camere da letto e zona giorno. Ovviamente non sono i soliti banali split che vanno bene in questa situazione!

            Prima di tutto dovresti far fare una perizia energetica alla casa, poi si può vedere il resto!
            Anche casa dei miei (guarda caso in Salento!) per gli standard dell'epoca in cui è stata costruita era eccezionale (1991 circa) ma adesso si becca una miserrima classe energetica E! Ma nonostante tutto stiamo abbandonando la caldaia in favore delle PDC perché più convenienti visto il clima invernale favorevole se non pochi giorni l'anno di freddo intenso.

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            • #7
              Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
              Io non sono nessuno ma sono sicuro che a Lecce anche nella giornata più fredda non servano più di 50 gradi di mandata ai caloriferi,
              non è detto , non si sa classe energetica della casa. Se mal coibentata, altro che 50 gradi, anche in virtù della ventosità della zona e dell'isola di calore, parametri non preso in considerazione nelle certificazioni energetiche.

              Per esempio, un appartamento nel centro di milano in mezzo ai palazzi avrà un fabbisogno, a parità di gradi giorno, inferiore rispetto ad uno della periferia del comune, per via di:
              - isola di calore
              - riparo dai venti /windchill inferiore

              Viceversa, una casa in classe a/b, difficilmente necessita di T di mandata caloriferi ( sì metterei anche quelli in classe a) oltre i 40°C.

              Quindi a lecce non è vero che non fa freddo , primo perchè le temperature scendono mica da ridere in inverno, secondo per via della ventosità alta che aumenta il fabbisogno a parità di Temperatura esterna visto che dice che è in campagna.
              Quindi è consigliabile di rivedere bene la coibentazione dell'edificio, visto che sono 200 mt e che scaldarlo potrebbe essere un salasso. Non sarebbe una gran cosa pentirsi dopo qualche anno.
              ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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              • #8
                Cmq ad oggi sconsiglierei di mettere il gas metano, meglio pdc od altri metodi + piano ad induzione e si risparmia oltre a tutto anche sull'allacciamento e sulle spese fisse di un'altra utenza ;-) più su eventuali errori di bollettazione tipici del metano.
                ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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                • #9
                  Mi sembrano due interventi un po' in contraddizione l'uno con l'altro: vuoi fargli mettere una pdc senza sapere la classe energetica della casa?

                  Peraltro la tua affermazione sulle "temperature che scendono mica da ridere in inverno" a Lecce mi sembra esattamente contraddetta da chi - forse - ne sa un po' più di te (di clima di Lecce intendo), al post esattamente prima del primo dei tuoi due.
                  PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                  • #10
                    Scusate il ritardo nella mia risposta, ma sono rimasto senza internet per qualche giorno.
                    Conoscete qualche professionista in zona (mi rivolgo a coloro che hanno detto di conoscere il salento) che possa fare una valutazione della classe energetica della casa?

                    Purtroppo mi rendo conto di non conoscere perfettamente tutti i parametri relativi alla costruzione.
                    Però, giusto per arricchire un po' la descrizione, vi posso dire che comunque la casa non è esposta ai quattro venti, in quanto (come accennato nel primo post) sottoposta al piano stradale; per cui diciamo che spunta fuori dal "livello 0" solo per un 70 cm. Le zone più esposte al vento sono pertanto il terrazzo e due delle pareti perimetrali dov'è posto l'ingresso di casa, cui si accede scendendo da uno scivolo carrabile.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                      Mi sembrano due interventi un po' in contraddizione l'uno con l'altro: vuoi fargli mettere una pdc senza sapere la classe energetica della casa?
                      se la classe è alta sì

                      Peraltro la tua affermazione sulle "temperature che scendono mica da ridere in inverno" a Lecce mi sembra esattamente contraddetta da chi - forse - ne sa un po' più di te (di clima di Lecce intendo), al post esattamente prima del primo dei tuoi due.
                      Ho portato la tesi della ventosità che purtroppo incide molto. Nella scelta dei gradi giorno e dunque nella certificazione energetica ho scoperto che il vento incide a livello di parametro secondario. Quindi sui tre anni più rappresentativi (i più vicini alla media)viene prescelto quello col vento medio minore. Scelta discutibile perchè il vento dovrebbe essere un parametro primario in quanto il windchill incide sulla disperisione di calore di un corpo molto più dell'irraggiamento verso lo spazio. In condizioni di vento forte su 4 lati più il tetto , il vento incide su tutti tranne il lato sottovento che risente lo stesso di turbolenze. Lo dico perchè so cosa vuol dire il vento in puglia, soprattutto in alcune zone.
                      In ogni caso tutto dipende dalla classe energetica dell'edificio. Se bassa servono ben più di 50 °C di picco considerato che a lecce può fare zero gradi ventosi.
                      Prendiamo il caldo gennaio 2013 a galatina:
                      Weather History for Lecce, Italy | Weather Underground

                      si noti il giorno 6/01/2013 con T media di +10 ma vento medio di 31 km/h considerato che per esperienza tali strumenti di misura vento (non conosco quello di galatina) tendono per definizione a sottostimare. Quel giorno il consumo energetico di una classe C sarà molto più alto di un giorno con vento zero ( tipico invece della pianura padana) ed ancora più alto se la casa è in mezzo alla campagna e non nel centro storico in mezzo a case e condomini ( altro fattore correttivo non considerato nelle certificazioni energetiche.
                      Più è alta la classe e minore sarà l'influenza di tali parametri. Sono fattori correttivi abbastanza difficilmente calcolabili. Il fattore vento inoltre non viene considerato molto in quanto si usa l'anno caratteristico con meno vento e non quello con più vento per evitare evidentemente di utilizzare medie falsate dal vento con l'assunto ipotetico che il vento maggiore equivale a T maggiore.
                      Secondo me invece il vento dovrebbe essere un fattore primario fungendo da correttivo K=x con cui moltiplicare i gradi giorno. Non so perchè il comitato termotecnici non lo usi, forse per la scarsità di dati a disposizione e spero non per non conoscenza del fenomeno in questione. Anche se qui i dati del vento ci sarebbero:

                      http://www.enea.it/it/Ricerca_svilup...nto/rse206.pdf

                      A volte c'è anche una ottima preparazione teorica e matematica a fronte di una forte ignoranza di base dei fenomeni naturali . Una volta un prof di fisica ci spiegò che le precipitazioni partono in pioggia e si trasformano in neve provocando il riscaldamento dell'aria, motivando così l'aumento delle temperature durante una nevicata atlantica. Mi trattenni dalle risate e lo lasciai parlare.

                      Originariamente inviato da letissier85 Visualizza il messaggio
                      Purtroppo mi rendo conto di non conoscere perfettamente tutti i parametri relativi alla costruzione.
                      Però, giusto per arricchire un po' la descrizione, vi posso dire che comunque la casa non è esposta ai quattro venti, in quanto (come accennato nel primo post) sottoposta al piano stradale;
                      per cui diciamo che spunta fuori dal "livello 0" solo per un 70 cm. Le zone più esposte al vento sono pertanto il terrazzo e due delle pareti perimetrali dov'è posto l'ingresso di casa, cui si accede scendendo da uno scivolo carrabile.
                      Ha poca importanza il livello( rispetto alla strada) di costruzione della casa. Se non ha altri palazzi sui lati subisce in ogni caso il vento.
                      L'ideale è trovare un certificatore che ti faccia la certificazione.
                      Ciao.
                      Ultima modifica di Lucas2; 29-10-2013, 00:10.
                      ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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                      • #12
                        Scusa, non lo dico per fare polemica o per spocchia. Voglio solo capire come vanno le cose. Se l'immobile ha tre pareti circondate da terra e mattoni, come fa a risentire del vento? non ne risentono solo terrazzo e parete libera (per approssimazione)?

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                        • #13
                          Torno a questo post dopo un po' di tempo, perché vorrei che (preventivi alla mano) mi consigliaste cosa prendere.
                          Alla fine la scelta è ricaduta sui sistemi a pellet, stufa o caldaia.

                          ci sono state proposte:
                          Caminetti design | Caminetti moderni per arredamento a 2500€ + iva

                          Caminetti design | Caminetti moderni per arredamento a 2600€ + iva

                          EG-PELLET (10, 15, 25, 40, 60, 75 kW) | Eko2020 a 3900€ (marca che IO non ho mai sentito)

                          Caminetti design | Caminetti moderni per arredamento a 2700€ + iva


                          Cosa prendereste voi?

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                          • #14
                            Per cominciare non avrei messo un impianto a pellet... ma in ogni caso prenderei la quarta.
                            Ma in quella cifra ti hanno messo anche l'installazione e il boiler per l'acqua sanitaria?

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                            • #15
                              letissier85 cosa signfica che la tua casa è sottoposta al piano stradale ?
                              ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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                              • #16
                                @alfagammatronico: l'installazione è esclusa da quella cifra, l'acqua sanitaria viene gestita dall'impianto solare. La stufa o caldaia servirebbe solo per riscaldare la casa tramite termosifoni. la tua scelta ricade sulla quarta per quali motivi?

                                @Lucas.: non so come spiegarlo meglio... per cui lo faccio col professionalissimo Paint http://imageshack.com/a/img201/6066/hs7.png in pratica solo un lato dei quattro è esposto ai 4 venti

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                                • #17
                                  è un marchio che conoscevo già e poi è una vera caldaia, quindi è fatta apposta per gestire un impianto tutto idronico, l'unica cosa che mi turba è il deposito del pellet che è piccolino ma appunto, lo riempirai quando dovrai pulirla... ovvero sempre.
                                  Se pensi di scaldare l'acqua sanitaria solo coi pannelli solari durante tutto l'inverno senza apporti di altre fonti energetiche, anche in Salento, sei molto ottimista.

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