Un'azienda a suo tempo realizzò un impianto da circa 100 kW in cessione totale incentivato col 3° conto. Pochi anni dopo la stessa azienda ha iniziato ad avere seri problemi ed è andata in liquidazione. In questo periodo molto probabilmente non pagò le fatture ENEL relative alla fornitura SOLO PASSIVA che alimentava lo stabilimento. Nel frattempo la gestione fallita cedeva l'attività a un nuovo soggetto e intestava a questo l'utenza elettrica passiva, "dimenticandosi" del fotovoltaico. Proprio in quel periodo ENEL si accorgeva della morosità, ma non poteva andare a distaccare l'utenza morosa in quanto la trovava ormai intestata a un nuovo soggetto. Dunque ENEL si rivaleva distaccando l'unica utenza ancora intestata al cliente moroso, ovvero quella del fv in cessione totale (1,5 kW di ss. aa. a parte ovviamente l'immissione). Innanzitutto secondo voi non c'è qualcosa da eccepire in questo comportamento da parte di ENEL?
Ma ammettiamo che sia giusto così. Ora il nuovo proprietario vuole riattivare il fotovoltaico ed intestarlo a sé. Ma ENEL gli ha fatto una brutta sorpresa: ha affermato che non è possibile riattivare il fotovoltaico dopo la cessazione della relativa utenza se non ricominciando da capo: ovvero, nuova domanda di connessione, nuovo iter, e ovviamente nessun incentivo. Potete immaginare lo stato d'animo del proprietario... ora vorrei chiedervi in virtù di quali leggi o norme ENEL si comporti così, e se secondo voi tutto ciò è lecito.
Ma ammettiamo che sia giusto così. Ora il nuovo proprietario vuole riattivare il fotovoltaico ed intestarlo a sé. Ma ENEL gli ha fatto una brutta sorpresa: ha affermato che non è possibile riattivare il fotovoltaico dopo la cessazione della relativa utenza se non ricominciando da capo: ovvero, nuova domanda di connessione, nuovo iter, e ovviamente nessun incentivo. Potete immaginare lo stato d'animo del proprietario... ora vorrei chiedervi in virtù di quali leggi o norme ENEL si comporti così, e se secondo voi tutto ciò è lecito.
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