Salve a tutti! Premetto che questo è il mio primissimo post in questo forum, per cui mi scuso in anticipo con i moderatori nel caso questo non fosse il posto adatto alla mia domanda.
Ho fatto una ricerca nel forum e con mia grande sorpresa non ho trovato grandi discussioni riguardo all'argomento che vorrei sottoporvi. Altrove ho trovato grandi dibattiti, ma tutti piuttosto datati. Quindi forse la comunità si è già schierata (e io non lo so ) oppure in effetti l'argomento non è così conosciuto. Comunque cerco di farla breve.
Sto preparandomi a una pesante ristrutturazione di un appartamento molto grande (circa 180-200mq su due livelli) al quinto piano di un palazzo "abbastanza vecchio" di Firenze. Con "abbastanza vecchio" intendo dire che probabilmente risale alla metà del '900 se non prima (mi informerò ma ancora non sono in possesso di tutti i dati esatti).
Inizialmente ero orientato verso un riscaldamento a pavimento di tipo "tradizionale", ovvero con caldaia (a condensazione, pensavo, anche se ancora l'impianto non è stato progettato nel dettaglio), e integrato da un pannello solare (nella mia testa, termodinamico, ma non è molto importante...). Persone di mia fiducia però mi hanno proposto un sistema di riscaldamento elettrico basato su cavi in fibra di carbonio.
Alcuni vantaggi di questo sistema mi sembrano evidenti: minore tempo di posa, minore possibilità di guasti o errori di montaggio, manutenzione nulla, elevata modularità (gli stessi pannelli si possono montare a pavimento, a parete e a soffitto) e possibilità di controlli "sofisticati". Mi dicono, anche, che avrebbero un costo di installazione di molto inferiore.
Al primo impatto, ho storto il naso. Non sono un esperto di termodinamica, ma ho fatto ingegneria e qualche ricordo "universitario" ancora ce l'ho, e la resistenza elettrica nei miei ricordi non mi pare il più efficiente dei sistemi per riscaldare. Ma qui si parla di fibra di carbonio e non ho idea di quanto questo cambi le cose (anche se il produttore fornisce una documentazione tecnica abbastanza approfondita, mi pare...). Mi piace molto tutta la parte "senza": senza manutenzione, senza caldaia, senza tubi, senza acqua... ma non so rendermi conto di quanto possa essere il costo di esercizio di una simile soluzione. Ho visto dei "dati" di questo oggetto, ma le potenze riportate (del tutto indicative) non si capiva a cosa fossero riferite (di picco? mah...)
Concludo con alcune info a mia disposizione. La classe energetica dell'abitazione non la conosco. Al momento secondo me è estremamente bassa (ipotizzerei una G) anche perchè il tetto è completamente da rifare (bucato!). Ma proprio perchè è da rifare del tutto, suppongo che sulla classe energetica si possa intervenire pesantemente (per il sistema elettrico l'azienda produttrice raccomanda almeno la classe C). L'appartamento è su due livelli, di cui il secondo è il sottotetto del palazzo. A parte questo, l'appartamento è esposto su entrambi i lati nord e sud (principalmente a sud però). Infine, una novità dell'ultima ora. Sembrerebbe che lo spazio a disposizione sul tetto sia insufficiente a installare un pannello solare di dimensioni "convenienti", per cui: niente solare termodinamico per il "tradizionale" e niente fotovoltaico per l'elettrico.
Che dire... spero di non avervi annoiato, e aspetto i vostri commenti, ma soprattutto i consigli. Nel frattempo, cerco di procurarmi dei dati più precisi...
Grazie in anticipo!
Ho fatto una ricerca nel forum e con mia grande sorpresa non ho trovato grandi discussioni riguardo all'argomento che vorrei sottoporvi. Altrove ho trovato grandi dibattiti, ma tutti piuttosto datati. Quindi forse la comunità si è già schierata (e io non lo so ) oppure in effetti l'argomento non è così conosciuto. Comunque cerco di farla breve.
Sto preparandomi a una pesante ristrutturazione di un appartamento molto grande (circa 180-200mq su due livelli) al quinto piano di un palazzo "abbastanza vecchio" di Firenze. Con "abbastanza vecchio" intendo dire che probabilmente risale alla metà del '900 se non prima (mi informerò ma ancora non sono in possesso di tutti i dati esatti).
Inizialmente ero orientato verso un riscaldamento a pavimento di tipo "tradizionale", ovvero con caldaia (a condensazione, pensavo, anche se ancora l'impianto non è stato progettato nel dettaglio), e integrato da un pannello solare (nella mia testa, termodinamico, ma non è molto importante...). Persone di mia fiducia però mi hanno proposto un sistema di riscaldamento elettrico basato su cavi in fibra di carbonio.
Alcuni vantaggi di questo sistema mi sembrano evidenti: minore tempo di posa, minore possibilità di guasti o errori di montaggio, manutenzione nulla, elevata modularità (gli stessi pannelli si possono montare a pavimento, a parete e a soffitto) e possibilità di controlli "sofisticati". Mi dicono, anche, che avrebbero un costo di installazione di molto inferiore.
Al primo impatto, ho storto il naso. Non sono un esperto di termodinamica, ma ho fatto ingegneria e qualche ricordo "universitario" ancora ce l'ho, e la resistenza elettrica nei miei ricordi non mi pare il più efficiente dei sistemi per riscaldare. Ma qui si parla di fibra di carbonio e non ho idea di quanto questo cambi le cose (anche se il produttore fornisce una documentazione tecnica abbastanza approfondita, mi pare...). Mi piace molto tutta la parte "senza": senza manutenzione, senza caldaia, senza tubi, senza acqua... ma non so rendermi conto di quanto possa essere il costo di esercizio di una simile soluzione. Ho visto dei "dati" di questo oggetto, ma le potenze riportate (del tutto indicative) non si capiva a cosa fossero riferite (di picco? mah...)
Concludo con alcune info a mia disposizione. La classe energetica dell'abitazione non la conosco. Al momento secondo me è estremamente bassa (ipotizzerei una G) anche perchè il tetto è completamente da rifare (bucato!). Ma proprio perchè è da rifare del tutto, suppongo che sulla classe energetica si possa intervenire pesantemente (per il sistema elettrico l'azienda produttrice raccomanda almeno la classe C). L'appartamento è su due livelli, di cui il secondo è il sottotetto del palazzo. A parte questo, l'appartamento è esposto su entrambi i lati nord e sud (principalmente a sud però). Infine, una novità dell'ultima ora. Sembrerebbe che lo spazio a disposizione sul tetto sia insufficiente a installare un pannello solare di dimensioni "convenienti", per cui: niente solare termodinamico per il "tradizionale" e niente fotovoltaico per l'elettrico.
Che dire... spero di non avervi annoiato, e aspetto i vostri commenti, ma soprattutto i consigli. Nel frattempo, cerco di procurarmi dei dati più precisi...
Grazie in anticipo!
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