Allora, la mia lunga, lunghissima ristrutturazione sta andando avanti, per ovvi motivi pratici mi sono dovuto un pò allontanare dal forum e soprattutto ho dovuto staccare la testa dall’impianto di riscaldamento anche se qualcosa mi ricordo ancora.</SPAN>
Adesso torno abbastanza urgentemente sul discorso e spero vivamente di trarre le giuste conclusioni anche perché proprio in questi giorni devo passare i tubi!</SPAN>
Più che altro vediamo quello che mi ritrovo e cerchiamo di metterlo insieme (sempre e solo grazie ai vostri consigli).</SPAN>
- Radiatori in acciaio con valvole termostatiche e due collettori (uno per piano)</SPAN>
- Pannelli rotex con relativa centralina.</SPAN>
- Sanicube Rotex 538 (con due serpentine??)</SPAN>
- Caldaia metano Vaillant 245 con acs instantanea e con centralina e sonda esterna.</SPAN>
- Termocamino jolly-mec termojolly 80 senza produzione di acs istantanea e a vaso chiuso con kit idraulico già montato</SPAN>
A grandi linee questo è quanto.</SPAN>
Ora, per voi sarà facile assemblare il tutto...ma per me no di sicuro e quindi vi chiedo aiuto su come fare, anzi, su cosa è meglio fare!</SPAN>
Il mio ideale sarebbe questo (già citato in altri vecchi post) e forse chiamato impianto “in scarico” ossia, il mio bel termocamino mi scalda il sanicube (anche i pannelli contribuiscono piu o meno a seconda delle stagioni), l’uscita passa attraverso la caldaia che asua volta, sentita la temperatura dlel’acqua entra o meno in funzione e mi scalda i miei bei termosifoni…</SPAN>
Quindi, se basta il termocamino (sia per i termosifoni che per l’acs) ok, altrimenti si accende in automatico il metano?</SPAN>
È possibile o è fantascienza?</SPAN>
Grazie.</SPAN>
Davide</SPAN>
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