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tubazioni nuovo impianto

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  • tubazioni nuovo impianto

    Ciao a tutti
    sto valutando come istallare la mia nuova caldaia a legna all'impianto di casa,
    ho il dubbio se utilizzare i tubi zincati o quelli di ferro da saldare.
    penso siano meglio i tubi zincati , non dovrebbero far ruggine, ma l'idea di filettare di qua e di la non mi va a genio,
    girando su internet ho visto tanti impianti fatti così e pochi con tubi a saldare,
    è solo questione pratica o cosa?
    grazie a tutti

  • #2
    le tubazioni zincate non vanno bene per gli impianti di riscaldamento sopratutto se si tratta di caldaie dove le temperature del fluido in gioco "staccano" letteralmente la zincatura (annullando di fatto i pregi della zincatura, e andando a intasare serpentine, scambiatori etc.. insomma un bel guaio.

    in linea di massima rame tra caldaia e eventuale miscelatrice, dopo la quale puoi fare affidamento a rame/multistrato.

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    • #3
      Mi intrometto per chiedere consigli sulle tubazioni o meglio i raccordi tra tubazioni e puffer...Mi hanno appena installato un puffer della solarbayer con sistema ad alta stratificazione SPS e sul manuale riporta "Bisogna prestare attenzione a quelle che possono essere le possibili reazioni elettrochimiche quando si scelgono i materiali delle tubazioni per i collegamenti (installazione mista). Non utilizzare tubi zincati per le connessioni"Bene...per modo di dire... il mio idraulico per connettere il puffer che se non sbaglio dovrebbe essere in ferro alle tubazioni in rame che vanno al termocamino ha appunto inerposto delle curve e dei nipple zincati. L'ho fatto notare e mi ha detto che se si sta a guardare tutto quello che dicono le case costruttrici non se ne esce più. Ora cosa può succedere? Altra domanda.. il puffer deve essere collegato alla messa a terra dell'impianto di casa? Idem per il tc deve essere collegato anche lui? Ogni tanto quando tocco lo sportello del tc prendo delle piccole scosse... grazie a tutti.
      Loc: Milano - Zona Clim. E - Gradi Giorno 2448 Abit.: Casa Singola 160mq Due piani - Classe Energ. B
      Impianto:
      Tc legna/pellet: 34,8 Kw focolare - 27,84 Kw globale - 22,14 fluido - 5,70 Kw aria - PUFFER Solarbayer 800Lt + BOILER Cordivari 300Lt - Radiante Pav. 160 mq - Solare 20 tubi - Ap. 2,12 m2 - Orient. Sud/Sud-Ovest - Inclin21°(da portare a 30°)

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      • #4
        il discorso dell'uso dei differenti metalli è legato alle correnti galvaniche , ovvero correnti elettriche che si verificano o meglio che vengono generate quando due materiali metallici (differenti tra loro) vengono posti a contatto uno con l'altro.
        In questi casi i metalli meno nobili vengono lentamente corrosi da tali correnti creando poi inconvenienti più o meno gravi a seconda della tipologia di installazione e delle condizioni di utilizzo (pressione, temperatura etc).

        Per quanto riguarda la messa a terra , questa, è fondamentale che venga realizzata in modo opportuno; sostanzialmente ogni oggetto metallico deve essere messo a terra utilizzando cavi di sezione appropriata e cercando di collegare i singoli elementi al comune centro di massa evitando, per quanto possibile , di collegarsi a cavi di massa di altri elementi.

        La messa a terra dell'impianto idraulico (se ben realizzata) è utile al fine di prevenire , ad esempio, il fenomeno delle correnti vaganti (sostanzialmente tale fenomeno si verifica quando si è in presenza di correnti continue , tali correnti possono derivare ad esempio dalla vicinanza con una linea ferroviaria etc..);
        questo fenomeno porta ad esempio alla formazione di microbuchi nelle tubazioni in rame , frequente causa di perdita negli impianti.

        Correnti galvaniche e correnti vaganti sono due fenomeni completamente distinti.

        Ti invito a documentarti in merito anche sul web trovi molto materiale utile sia alla comprensione personale, sia alla comprensione degli errori che spesso gli installatori compiono più o meno in buona fede.

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        • #5
          mi intrometto anchio, sono in procinto di sostituire/modificare il mio impianto di riscaldamento poichè quando sono entrato in questa casa non ne avevo le possibilità e anche perchè inesperto e poco preparato per quello che potevo vedere.........
          il mio problema o il mio dubbio è quale tipo di soluzione e quale materiale sia il più adatto, in questo momento nel mio impianto che riscalda una parte di casa con radiatori in ghisa ho una capacità di circa 400 LITRI di acqua , la sola dorsale che si sviluppa prima delle colonne che portano ai radiatori è ben di 220/240 Litri, il tutto in ferro saldato e isolato con un pò di lana di roccia fermata con bende e gesso.
          Avevo pensato ad un impianto con tubo multistrato poichè avendo una miscelatrice dopo il puffer , l'aqua calda non ha una temperatura così elevata per recare danni a questo tipo di soluzione però le sezioni da usare mi danno ancora da pensare, un'altra idea che mi era venuta era quella di dividere in più zone l'impianto (giorno,notte,bagni) visto che i radiatori hanno colonne indipendenti.
          Ci sono regole o soluzioni da tener conto per le sezioni dei tubi?
          La soluzione multistrato può essere una buona idea?
          La divisioneimpianto è meglio a valvole di zona con pompa elettronica o pompe indipendenti?
          Se divido in zone quale tipo di soluzione adottare per controllare gli ambienti?
          Grazi 1000 e scusate le troppe domande

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          • #6
            se posso esser d'aiuto il mio impianto, visionandone qualcuno e setendo vari pareri che comunque non sono mai troppi,
            lo farò separato praticamente in 3 zone, sono su due piani, dunque pian terreno zona 1 e primo piano zona 2 i due bagni zona 3
            i bagni li collego in modo che rimangano sempre caldi, senza valvole di zona, quando parte la pompa l'acqua gira sempre in quella zona così l'eventuale calore che la caldaia sviluppa in mantenimento sfoga in quei radiatori, se non sufficente apro la valvola di zona 1.
            la zona 1 e 2 sotto termostato ambiente o sensore di temperatura che fanno aprire la valvola di zona corrispondente e danno il consenso alla pompa una volta aperte,
            ho di conseguenza una pompa sola a portata variabile e due valvole di zona, sto ancora cercando di capire se mi occorre un termostato ambiente che mi gestisca le tre zone e tre sensori di temperatura o tre termostati ambiente separati...
            per i tubi vado a sentire quanto costano quelli di rame, me ne serviranno una dozzina di metri poi userò a piacere uno dei vari tipi che già son presenti in casa...
            il mio impianto è fatto in parte da multistrato e in parte di rame dalla colonna ai termosifoni diametro 16mm
            dalla caldaia alle colonne da 25 in ppr

            domanda ma il pp-r è meglio o peggio del multistrato per il riscaldamento?
            Ultima modifica di nll; 10-09-2014, 01:29. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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            • #7
              impianto quasi finito... molto soddisfatto del lavoro
              mettero foto al più presto, ora è in fase di arrangiamento l'impianto elettrico...

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              • #8
                .... per quanto riguarda i tubi, il rame è il meglio, insieme all' inox (improponibile per i costi !) a scendere l' acciaio per le alte temperature che potrebbero uscire dalle caldaie a biomassa.
                Il multistrato è ottimo per tutto il resto, dato che è veramente economico e pratico da posare!

                Per la zincatura sarebbe un problema se fosse interna, in quanto lo zinco è un elemento sacrificabile, quanto il magnesio! Per fortuna i classici tubi in acciaio dalmine sono zincati esternamente!

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                • #9
                  ciao grazie della spiegazione...
                  ho impiegato soluzioni diverse tubo in ferro nero a saldare, tubo zincato(penso anche internamente, anche se per brevi tratte e raccordi) fino al ditributore principale e multistrato dal collettore di distribuzione al resto dell'impianto

                  per una piccola mania nell' esagerare (metto anche poca dimestichezza delle misure) ho fatto l' impianto con tubi da 1 1/2 pollici al posto del 1 1/4 di uscita della caldaia

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                  • #10
                    Personalmente di solito pretendo che la centrale termica venga realizzata con tubi in acciaio a saldare, se poi la realizzano con raccordi tipo a "scarpa" con basse perdite di carico ancora meglio. La centrale termica saldata e flangiata è a mio avviso più duratura (se ben realizzata). L'accoppiamento della raccorderia a saldare è molto più preciso di quella filettata che presenta ovviamente gradini e restringimenti che non fanno altro che aumentare le perdite di carico e il rischio di deposito di sporcizia.
                    Le reti di distribuzione secondarie (interne agli alloggi) si possono realizzare in multistrato, molto veloce e comodo da posare.
                    Fondamentale la messa a terrra dell'impianto.
                    Al posto dell'acciaio zincato che con il tempo tende a staccarsi preferisco additivi chimici anticorrosivi e un buon filtraggio e defangamento dell'impianto.

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                    • #11
                      defangatore magnetico montato, già che c'ero...

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                      • #12
                        Rame e multistrato...

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                        • #13
                          Originariamente inviato da anto81 Visualizza il messaggio

                          domanda ma il pp-r è meglio o peggio del multistrato per il riscaldamento?
                          Il PP-R è meno resistente alle alte temperature, tant'è che alcuni produttori neanche lo certificano per il riscaldamento. Inoltre è molto spesso quindi rispetto al multistrato, a parità di diamentro esterno, internamente ha meno passaggio. Entrambi i sistemi hanno raccordi che strozzano un pochino (dipende dal tipo), ma il multistrato ha dalla sua che gran parte delle curve le fai senza giunti. Per usi esterni però io mi sento di sconsigliarli entrambi, il PPR-R teme la luce a con l'acqua calda si affloscia, come anche il multistrato su lunghi tratti (se lo compri in rotolo poi ...). Come prezzo-qualità, per usi esterni io ti consiglio l'acciaio al carbonio a pressare, che è nato apposta per uso riscaldamento, anche industriale. Si tratta di tubazioni e raccordi zincati esternamente a freddo e internamente lasciati neri, con raccordi a pressare che non restringono il diametro interno
                          Quot homines tot sententiae

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