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produzione ACS con serpentino

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  • produzione ACS con serpentino

    Buongiorno a tutti!
    sto per realizzare l'impianto di casa mia come progettato dal termotecnico:
    - HP 22 della Nordica
    -Puffer Ecocombi 1 600 LT Cordivari
    -riscaldamento a pavimento e produzione acs da serpentino nel puffer.
    La mia domanda è questa:
    quanta acs a 45-50-55-60 produrrò con il puffer a 70-75-80-85... ?
    grazie a tutti!

  • #2
    dipende da quanti gradi entra l'acqua dall'acquedotto.....
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      è fattibile ipotizzare 10°? in inverno dico? abito in provincia di Verona 169 m.s.l.m.

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      • #4
        è un calcolo matematico
        se non prelevi riscaldamento, avrai un tot delta termico da scaricare dal puffer.
        e cmnq mai è realistico, in quanto il puffer stratifica e la serpentina acs si sviluppa in altezza, quindi a diverse T° di scambio nel puffer.

        perchè fai questa domanda ?
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #5
          chiedevo per capire come sarà la mia situazione acs... nel senso se tengo una temperatura di riaccensione nel puffer di 55 °, quanta acqua per docce o vasche viene prodotta senza che io debba aspettare che il sistema torni a regime?

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          • #6
            troppo bassa 55° se letta in alto
            diciamo mediocre se letta a metà puffer
            se vuoi aumentare le prestazioni acs, boiller esterno o piastra di scambio
            poi, dipende da quanti rubinetti apri contemporaneamente, cioè dal prelievo che fai
            nulla è così scontato come credi....
            altro punto poi se monti anche il solare, e se con lo stesso vuoi fare o meno integrazione sul riscaldamento visto che hai radiante
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #7
              ok, ma secondo te, ipotizzando di avere tutto l'accumulo a t min di 55 ° l'acs che entra a 10° a che temperatura esce?

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              • #8
                duda, per farti contento ti dico 45, ma è un'emerita "bufala"

                la tua domanda può avere mille come nessun a risposta.

                55° in che posizione?
                con caldaia accesa o spenta?
                con riscaldamento acceso o spento?
                con quanti lt prelevati al minuto?
                sai che se apri un rubinetto e prelevi 8 lt al minuto, con un delta di 35° (45°-10°), pelevi dal puffer circa 300 kcal al minuto, e quindi il puffer dopo 5 minuti di doccia ha già perso 2.5/3° totali?
                e poi altre mille variabili.....

                quindi, rovescia la domanda, e chiedi di cosa hai bisogno come acs, per quanto tempo, e per quanti lt al minuto.
                riscaldamento a biomassa e PDC
                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                • #9
                  ok, allora diciamo che vorrei fare 4 docce da 100 lt... diciamo. Io imposterei il puffer con due sonde. una alta di on a 55-60 ° e una bassa di off a 75°. come la vedete?

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                  • #10
                    con quei dati le 4 docce (100 lt totali, una doccia consuma circa 20 lt di acqua..) puoi farle benissimo.
                    riscaldamento a biomassa e PDC
                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                    • #11
                      ok, bene. in pratica dovessi trovarmi con l'acqua tiepida non faccio altro che alzare il minimo di accensione della caldaia giusto? nell'ipotesi che io non volessi inserire boiler o scambiatore a piastre quali consigli tecnici mi potete dare per aumentare le prestazioni di sistema? temperature del puffer o cronotermostati o chennesò...

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                      • #12
                        .... ti sei risposto da solo!!!!

                        Vuoi aumentare le prestazioni: "in pratica dovessi trovarmi con l'acqua tiepida non faccio altro che alzare il minimo di accensione della caldaia giusto".

                        Vuoi un po di piu'.... metti il setpoint della caldaia a 80-85 gradi!

                        Il bello degli accumuli è che ti danno il tempo di reagire !! o meglio hanno un bello spunto in partenza!

                        Poi a tutto c'è un limite. Esistono delle formule matematiche per il calcolo esatto, trovi tutto, se ricordo bene, sui quaderni "caleffi", liberamente consultabili in rete dal loro sito!

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                        • #13
                          grazie scresan e dr nord est, ma un set point più alto 80-85 oltre ad aumentare le prestazioni, porta miglioramenti anche nella resa, o tecnicamente è meglio trovare un giusto compromesso tra set point e richiesta poichè più la temp massima è bassa migliore è la resa?

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                          • #14
                            Nelle caldaie a biomassa piu' pulite rimangono le zone di scambio fumi-acqua piu' rendono!

                            Farle lavorare ad alte temperature (80-85 invece che 60-65) significa tenere queste parti più pulite, con cenere grigio-marrone e non nera, secca e fine non grossolana ed umida.

                            Provare per credere!

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                            • #15
                              ok, l'hp 22 ha la possibilità di impostare la temp acqua da 60° a 80°. quindi potrei impostare 80° temp caldaia, ma le temp di accensione e spegnimento del puffer? può andare 55 sopra 80 sotto?

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                              • #16
                                il puffer impostalo sempre 2/3° in meno alla caldaia, altrimenti la pompa non si ferma mai
                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                • #17
                                  ok, bene. per temp di start? può andare? o meglio alzarla?

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                                  • #18
                                    se hai sistema anticondensa, non importa, può andar bene
                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                    • #19
                                      OK, ho l'anticondensa, ma a livello di performance è migliore aumentare o diminuire il delta?

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                                      • #20
                                        più alto è il delta (logicamente con il minimo che sia sufficiente al fabbisogno), maggiore è la resa
                                        riscaldamento a biomassa e PDC
                                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                        • #21
                                          Sotto metti a 75 per fermare la caldaia.

                                          Sopra prova a 55 la ripartenza, sempre che a 55° il sistema ti produca abbastanza acs per il tuo fabbisogno.
                                          Cioè se devi fare 3 doccie (a casa mia quando le donne di casa si mettono in bagno .... serve acqua calda come in una centrale nucleare!!!) e con il puffer a 55 riesci a farle, ok. Alrimenti se la 3a è tiepida (significa che il tempo affinché la caldaia si attivi ed inizi a caricare il puffer è troppo) prova a portare a 60 gradi, se non hai problemi potrebbe andare bene anche 50!

                                          l' impianto di riscaldamento deve essere "condotto" dal proprietario in base alle sue esigenze.

                                          spero di aver reso l' idea!

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                                          • #22
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                                            e questo mi entusiasma un sacco! non vedo l'ora di iniziare a gestire l'impianto, ma per il momento approfitto della vostra esperienza. scusa se mi impiccio... tu che impianto hai? se posso chiedere...
                                            grazie

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                                            • #23
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                                              l' impianto va condotto, appunto, perché è molto difficile automatizzare tutto, anche se qualche volta ci si riesce al 80% !!

                                              Nel mio impianto ci sono 2 caldaie, una a triti ed una a legna. La gestione e le regolazioni della centralina che controlla i carico dei puffer è diversa per i triti e per la legna:

                                              1 -tendo a massimizzare l' accumulo con la caldaia a legna, riempiendo al 100% i due puffer, dato che se possibile preferisco fare pochi carichi di legna (il meno possibile!), e comunque senza mandare la caldaia in mantenimento con troppa legna nel magazzino (va caricata in base alla stagione, temperatura esterna etc!)

                                              2 -al contrario con la caldaia a pellet riduco la quantità d' acqua calda presente nel puffer, regolando diversamente una centralina della resol (deltasol E) in modo che rimanga calda solo la parte alta del puffer combi, ed il piu' freddo possibile quella bassa dove il solare anche se poco riesce a contribuire anche nelle mezze stagioni ed inverno nelle belle giornate soleggiate, semplicemente modificando sulla centralina i sensori di controllo delle temperature ( sensore di riferimento temperatura puffer in alto, invece che quello in basso).

                                              Come vedi 1 impianto 2 diversi modi di condurlo!

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                                              • #24
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                                                Per ogni stanza abbiamo predisposto ma non ancora montato un termostato.
                                                cosa ne pensate dei termostati nel mio tipo di impianto?
                                                suggerimenti?
                                                grazie

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                                                • #25
                                                  Non credo che con un impianto a pavimento sia conveniente gestire le stanze separatamente tramite termostati.

                                                  Di solito c'è una "gestione climatica" della casa, con regolazione continua della temperatura di mandata dell' acqua tecnica verso i pavimenti seguendo una curva climatica programmabile (la centralina che miscela l' acqua ha tutto il necessario) a seconda della "reazione di risposta" della casa (ci sono 5-10 curve impostabili).

                                                  La centralina tiene cono della temperatura esterna e di quella interna.

                                                  Potresti pensare a 2 zone, una per piano, ma di solito una è sufficiente, basta in un secondo momento "equilibrare" l' impianto, in modo che le stanze piu' fredde ed esposte abbiano una portata maggiore di acqua tecnica nel pavimento, mentre quelle piu' interne e calde, minore. Si agisce sui regolatori presenti nei collettori dove arrivano i tubi del pavimento.

                                                  Per le centraline climatiche ..... non saprei aiutarti, ne esistono di piu' o meno valide, cos' come i prezzi!

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    ok, in questo momento ho due gruppi miscelatori della caleffi, uno per ogni piano dove ci sono collettori a nove vie per le varie stanze dei piani. il termotecnico non ha fatto obbiezioni quando abbiamo chiesto se era possibile fare un termostato per stanza... anche perchè volendo tenere i bagni sempre accesi a una buona temperatura, e le camere accenderle solo in certe fasce orarie sembrava una cosa giusta.
                                                    tu dici che non è conveniente per questioni economiche o di comfort?

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Con un riscaldamento a pavimento con risposta al termostato di minimo 3 ore..... la vedo un' operazione inutile!!

                                                      Nel bagno il tuo idraulico dovrebbe aver messo un reticolo di tubi nel pavimento doppi rispetto alle altre stanze, cos' come vicino alle portafinestre, porte e terrazze (spero anche in un bel taglio termico sotto ai serramenti).

                                                      In questo modo quasi automaticamente i bagni rimangono caldi. Se non basta devi agire sui regolatori di flusso delle varie stanze.

                                                      Non credo che tu possa accendere il riscaldamento mezzora prima del rientro! credo invece, lavorando sulle regolazioni, che tu possa giocare di 1-2 gradi massimo, cioè notte e casa vuota piu' fresca, giorno e casa occupata di 1-2 gradi piu' calda (forse, dipende dallo spessore del massetto e dall' inerzia termica della casa. Se ad esempio hai muti interni e capotto isolante esterno, l' inerzia, cioè la quantità di calore che si accumula in casa, sarà molto elevata, quindi poco gestibile.)

                                                      Per me con un pavimento riscaldante devi tenere una temperatura costante! che potrà essere piu' bassa che con i termosifoni, in quanto (sostengono chi c'è l'ha!) il calore è meglio distribuito. Personalmente sono un po' prevenuto in quanto mi piace tenere i piedi al fresco e la capa al caldo, ed in casa ho impianto a termosifoni, anche se a bassa temperatura.

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        ok, quindi potrei chiudere le valvole delle camere dei bambini (visto che ancora non ne abbiamo) e andare ad agire sulla temperatura del gruppo di miscelazione dei piani? prendendo per buono quest'ultimo come faccio nella zona notte dove ho bisogno di una camera con una temperatura bassa, da poter spegnere nel momento che si va a letto e una temperatura alta in bagno?
                                                        potrebbe essere un idea mettere dei termostati solo nelle camere, lasciando il bagno e e l'intera zona giorno in continua funzione, regolate unicamente dalla sola temperatura di mandata del gruppo di miscelazione?

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Puoi benissimo mettere un termostato per stanza, con la relativa testina che apre sul collettore la relativa linea.

                                                          Ma in un impianto a pavimento, come ti dicevo, quando in una stanza il termostato si accorge che serve calore, prima che il massetto del pavimento si riscaldi e trametta il calore alla stanza passano delle ore.

                                                          Per questo credo che siano tutti accessori inutili, anzi forse dannosi in quanto il sistema potrebbe soffrire di un effetto ping-pong generato dalla apertura e chiusura dei termostati.

                                                          Se proprio non sei sicuro, e sei in fase di installazione, per ora predisponi la scatola ed il corrugato per i collegamenti elettrici, la cassetta dei collettori un po' piu' alta per il montaggio delle valvole controllate dai cronotermostati ed aspetta di vedere come funziona il tuo impianto, in caso aggiungi!

                                                          Vedrai che è come ti dico, quando avrai equilibrato l' impianto (regolando la portata dell' acqua tecnica con i regolatori sui collettori di zona delle varie stanze) non avrai bisogno piu' di niente, se non di buon pellet! ..... fidati!

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                                                          • #30
                                                            guarda, per il piano terra lo farò certamente. L'unica cosa che mi lascia per il momento perplesso è la camera da letto. soffro molto il caldo, mi piace dormire al fresco... potrei tenere una temperatura di mandata bassa... ma il bagno? certo che mentre nelle altre stanze ho passo 150 mm nei bagni ho passo 50 mm oltre a un termoarredo che farò andare a bt... forse è sufficiente?? quindi mi vado a regolare i miei due gruppi a punto fisso di miscelazione e via? per misuarare la temperatura in casa metto un falso termostato o vado a sensazioni??

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