Miglioramento efficienza impianto radiante a pavimento ed eventuale integrazione con PDC - EnergeticAmbiente.it

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Miglioramento efficienza impianto radiante a pavimento ed eventuale integrazione con PDC

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  • Miglioramento efficienza impianto radiante a pavimento ed eventuale integrazione con PDC

    Salve a tutti, leggo spesso con attenzione tutti i consigli che vengono riportati in queste discussioni e devo ammettere che imparo sempre cose nuove. Chiedo l'aiuto di tutte le persone di buona volontà e appassionate di questo genere di argomenti per sottoporre le problematiche che ho riscontrato nel mio impianto di riscaldamento e vi chiedo un parere su quanto ho in mente per risolverle e per migliorare l'efficienza energetica.
    Ho una casa di circa 140 mq su unico piano con riscaldamento a pannelli radianti (pavimento) installato nel 2004 con caldaia a condensazione Vailant VMW 286-7-H che utilizzo anche per ACS istantanea. L'impianto è costituito da due collettori che servono rispettivamente la zona notte (camere e bagni) e la zona giorno (cucina, soggiorno, studio), su ogni collettore sono montate delle elettrovalvole comandante da due cronotermostati ambiente di tipo on/off. Non ho una centralina di termoregolazione. I due collettori sono collegati direttamente alla caldaia senza valvole miscelatrici intermedie. Il funzionamento ottimale di un impianto di a pannelli radianti sarebbe tramite la regolazione della temperatura dell'acqua in funzione della temperatura esterna, purtroppo qua sorgono i primi problemi. Indipendentemente dalla mancanza della centralina, imposto io a mano la temperatura di mandata in base alla temperatura esterna, il problema che ho riscontrato è che la caldaia non consente di impostare una temperatura nominale di mandata inferiore ai 35°C e con un temperatura esterna superiore ai 7°C sarebbe sufficiente mantenere una T acqua intorno ai 25° per bilanciare il calore disperso dall'involucro. Recentemente ho messo un cappotto esterno di 6 cm su quasi tutte le pareti e sul soffitto del portico e del garage. Per ovviare a questo problema nelle stagioni intermedie spengo il riscaldamento di notte ma ho l'impressione che non sia il massimo per quanto riguarda l'efficienza energetica.
    Altro problema che ho riscontrato, soprattutto se uno dei due collettori è chiuso, il bruciatore non riesce a stabilizzarsi e continua ad attaccare e staccare rendendo impossibile una corretta regolazione della temperatura di mandata. Per risolvere parzialmente il problema ho impostato un tempo di blocco bruciatore prima della succesiva riaccenzione pari a 30 minuti. Ovviamente la situazione descritta non è il massimo per garantire un funzionamento efficiente dell'impianto ma non mi vengono in mente altre soluzioni, credo che la potenza minima della caldaia sia sovradimensionata rispetto alle esigenze del mio impianto.
    Per risolvere il problema avrei pensato di affiancare alla caldaia una pompa di calore da utilizzare nei periodo meno freddi dell'inverno, con temperature superiori ai 5°C, per sfruttare al massimo il COP. La caldaia rimarrebbe per la produzione di ACS e per i periodi più freddi da valutare anche in base all'efficienza di funzionamento. Si seguito riporto una tabella con i miei consume medi di metano nella situazione attuale e una previsione di consumi, ancora abbastanza approssimativa, con l'utilizzo di una PDC. Immagino che con una buona PDC con inverter non abbia più problemi di regolazione della temperatura di mandata dell'acqua.
    Media consumo metano ACS giornaliera Consumo metano ACS Annuali Media consumo metano riscaldamento giornaliero Consumo metano Annuali riscaldamento Ipotesi consumo EE Pompa di calore solo risc
    Mese Giorni M3 smc KWh smc Kwh Costo M3 smc KWh smc Kwh Costo COP Kwh Costo
    Ottobre 31 1 1,027 11,02 31,84 341,5 31,2 1,5 1,54 16,52 47,76 512,26 46,80 4,7 108,99
    Novembre 30 1,15 1,18 12,67 35,43 380,1 34,72 4,9 5,03 53,98 150,97 1619,41 147,95 4,1 394,98
    Dicembre 31 1,2 1,23 13,22 38,2 409,8 37,44 9,8 10,06 107,96 312,00 3346,79 305,76 3 1115,60
    Gennaio 31 1,2 1,23 13,22 38,2 409,8 37,44 10 10,27 110,16 318,37 3415,09 312,00 3 1138,36
    Febbraio 28 1,15 1,18 12,67 33,07 354,7 32,41 9,2 9,45 101,35 264,56 2837,83 259,26 3,5 810,81
    Marzo 31 1 1,03 11,02 31,84 341,5 31,2 3,1 3,18 34,15 98,69 1058,68 96,72 4,2 252,07
    Aprile 30 0,8 0,82 8,813 24,65 264,4 24,16 0,8 0,82 8,81 24,65 264,39 24,16 4,5 58,75
    Maggio 31 0,7 0,72 7,711 22,29 239,1 21,84 0 0,00 0 0 0 0,00
    Giugno 30 0,65 0,67 7,161 20,03 214,8 19,63 0 0,00 0 0 0 0,00
    Luglio 31 0,6 0,62 6,61 19,1 204,9 18,72 0 0,00 0 0 0 0,00
    Agosto 31 0,3 0,31 3,305 9,551 102,5 9,36 0 0,00 0 0 0 0,00
    Settembre 30 0,65 0,67 7,161 20,03 214,8 19,63 0 0,00 0 0 0 0,00
    TOTALE 365 324,2 3478 317,7 1217 13054 1193 3879,56 814,71
    Potere calorifico superiore 38,31 Mj/smc 10,73 Kwh/smc
    Costo energia elettrica 0,21 €/Kwh
    Costo medio metano 0,98 €/smc

    Volevo avere un parere circa il possibilità di sfruttare al meglio una pdc nella modalità di me pensata.
    Devo ancora approfondire quanto sarà il costo dell'energia elettrica e quale tariffa sarebbe la più conveniente.

    Devo aggiungere che io ho anche un impianto fotovoltaico da 2,1 Kwp con una produzione media annuale di 3100-3200 Kwh ed energia immessa in rete e non sfruttata pari a circa 400 Kwh annuali.

    Ringrazio molto tutti in anticipo.

  • #2
    Con la D1 il costo marginale, cioè variabile è di 0,22 auro al kwh..compreso dei fissi (nel caso tu debba aumentare la potenza del contrato di qualche kw), diventa circa 0,245.

    Il costo metano che indichi mi pare alto. puoi trovare di meglio mi sa..e comuqnue è vero compreso fissi, ma per avere quel risaprmio devi levare contratto, e quinid passare a cucina induzione.

    400 kw di esubero FV sono nulla..per fare un bel lavoro devi mettere altri 3 kw di FV in Scambio.

    Mi pare strano 10.72 kwh al smc per metano..non è che è il PCS invece del PCI? se si, usa il PCI e poi fai una valutazione dell'efficienza di funzionamento..visto quanto male funziona, probabilmente non è altissima..penso molto sotto 100% (frequanti accensioni e spegnimenti + funzionamento mai sotto 35°C)

    Di certo con la pdc avresti grandi soddisfazioni..c'è da investire molto però..ma si hanno elevate detrazioni...questi 2 espetti sono rilevanti tanto quanto i risparmi. Sappi che devi anche comprare un boiler per fare acs..infatti se mtti pdc e fv il gas non conviene usarlo nemmeno per fare acs, costa meno farla con la pdc(ma serve un boiler, normale, ben isolato, costo contenuto..300 lt ad esempio))
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
      ........Mi pare strano 10.72 kwh al smc per metano..non è che è il PCS invece del PCI? se si, usa il PCI e poi fai una valutazione dell'efficienza di funzionamento..visto quanto male funziona, probabilmente non è altissima..penso molto sotto 100% (frequanti accensioni e spegnimenti + funzionamento mai sotto 35°C)
      Di solito si usa il PCI 9,7 kWh/smc.
      Non so se il rendimento a 35°C è molto inferiore al 100% perchè comunque un po' condensa.
      L'influenza dell'intermittenza........ non so, sto cercando anch'io di capire con la mia caldaia.

      @Casta_fed
      Di dove sei o indica i gradi-giorno.
      Classe energetica dell'edificio? se non c'è l'hai indica come è isolato l'edificio.
      1200 mc di metano all'anno non mi sembrano poi così tanti, ma dipende sempre dalle dmensioni dell'edificio e isolamento.
      Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
      attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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      • #4
        La mia casa è nella Pianura padana in provicnia di Novara, non ho la certificazione energetica ma ho fatto mettere un cappotto esterno l'anno scorso. Dimensione dei pannelli di polistirolo 6 cm sulle pareti e 10 cm sotto al portico. La casa si sviluppa su un piano ed è di circa 140 mq. Sulla parete a nord non ho potuto mettere il cappotto per diverse ragioni ma durante la ristrutturazione, nel 2003, è stato inserito dell'isolante nell'intercapedine del muro. Purtroppo non conosco gli spessori.
        Il consumo di metano non è molto elevato anche perchè nelle mezze stagioni cerco di utilizzare il termocamino appunto perchè ho difficoltà a regolare la temperaura del circuito dei pannelli radianti. E' un peccato perchè secondo me non riesco a sfrutta a pieno le potenzialità dell'impianto.

        Credo di avr utilizzato il PCS per i calcoli, è il parametro P indicato in bolletta dove peraltro manca anche l'unità di misura.
        Quaindi mi consigliate di utilizzare il valore di 9,7 Kwh/smc per stimare l'energia termica fornita dal metano, ma in questo valore è già stato considerato il rendimento dell'impianto?

        Per quanto riguarda il fotovoltaico piacerebbe anche a me espandere l'impianto ma fino al 2027 non posso toccarlo per via degli incentivi conto energia. Non credo che sia conveniente affiancare un nuovo impianto che dovrei mettere sulla falda ovest perchè la sud è già impeganta da quello esistente.

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        • #5
          dai consumi risulta un fabbisogno di 85 kW/mqa , classe D alta. Se riferito al 13/14, probabilmente siamo a 95 reali.Se integri col camino, ancora peggio.
          A meno di gravi problemi di efficenza impianto, che non sembrano esserci, è l'involucro ad essere troppo disperdente. Hai scritto che hai fatto il cappotto, ma i serramenti come sono ? il tetto ?i ponti termici ? La T interna ? Passare ad una pdc sarebbe utile ma la ammortizzeresti in parecchio tempo non risolvendo il problema alla base. Cmq se hai possibilità, fai montare la sonda, anche se servirebbe a poco. Alternativamente montare una miscelatrice con regolazione in curva climatica.O ancora, lavorare 1 ora ogni 3 etc etc.
          ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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          • #6
            I dati che ho inserito nella tabella provengono da una media dei consumi degli utlimi 8 anni per cui non scontano i benefici del cappotto che ho messo l'anno scorso.
            I serramenti sono a doppio vetro con telaio in legno, intercapedine tra i vetri circa 1 cm ma dovrei recuperare i dati tecnici se sono importanti comunque sono del 2003.
            Il sottotetto è stato isolato nel 2003 con uno strato di materiale apposito messo a spruzzo, purtroppo non conosco le caratteristiche del materiale e lo spessore ma credo che sia un isolamento adeguato almento per gli standard di 10 anni fa.
            Ho forti dubbi in merito ai ponti termici dovuti alle strutture portanti, non credo che in fase di costruzione siano state adottate particolari cure per eliminarli ma attualmente non saprei come identificarli e soprattutto risolvere eventuali problemi.
            La temperatura interna impostata non è mai molto elevata, diciamo che che si mantiene sui 17°C.

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            • #7
              Originariamente inviato da Lucas2 Visualizza il messaggio
              Alternativamente montare una miscelatrice con regolazione in curva climatica..
              cosi è ancora peggio..perchè se gia oggi dice che è esuberante pur andando diretta sul radiante con intervalli di 30 minuti fra accensioni..se mette una miscelatrice, la caldaia sentira subito il ritorno caldo e si spegnerà subito..ma poi per scaldare sarà constretto ad abbassare il tempo di pausa per farla ripartire, e questo provocherà continui on/off

              Io ho convissuto 11 anni con una 35 kw miscelata su un radiante..che modulava solo sino a 10 kw..e meno male che poteva scendere anche a 25 di mandata...ma con quella potenza non riusciva a tenerli..ero obbligato forzare on e off io con un programmatore giornaliero, che pero mi consentiva solo 3 fasce.

              Casta , un secondo FV a Ovest in SSp lo puoi mettere quando vuoi, sempre sotto attuale contatore. Ad ovest massimizzi anche autocosnumo rispetto a Sud...cosa che senza incentivi è interessante.
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • #8
                Originariamente inviato da Casta_Fed Visualizza il messaggio
                I dati che ho inserito nella tabella provengono da una media dei consumi degli utlimi 8 anni per cui non scontano i benefici del cappotto che ho messo l'anno scorso.
                La discussione perde di significato perchè non ci sono i dati di consumo attuali, con il cappotto. Dovrebbero essersi anche dimezzati e pertanto poco utile programmare un cambio generatore ( tempo di ammortamento troppo alto). Ti conviene piuttosto montare una sonda e/o programmare dei cicli di funzionamento distanziati tra loro. Quanto consumi in queste settimane ?
                ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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                • #9
                  @Lucas2, i consume dell'anno scorso sono di non facile interpretazione perchè oltre l'effetto del cappotto è necessario considerare che la temperatura esterna è stata piuttosto calda rispetto alla media stagionale. Comunque appena recupero i dati li metto a disposizione.
                  In queste settiman con una temperatura esterna di circa 6-7 °C il consumo si aggira intorno ai 7-8 mq al giorno compresa produzione ACS.

                  Per quanto riguarda la miscelatrice credo di essere d'accordo con marcober, probabilmente sarebbe utile nel caso ci fosse un serbatoio di accumulo ma in presa diretta non mi sembra che possa risolvere il problema.

                  Secondo me ci potrebbe essere, ma è solo una mia ipotesi non so fino a quanto fondata, un problema di perdita di carico nel circuito perchè non è normale che impostando la temperatura nominale a 35 °C a regime la caldaia rimane accesa meno di 2 minuti la temperatura di mandata sale subito a 40 °C il bruciatore stacca ma la temperatura di ritorno è a 23°C. Sembra quasi che l'acqua non circoli bene.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Casta_Fed Visualizza il messaggio
                    ....Quaindi mi consigliate di utilizzare il valore di 9,7 Kwh/smc per stimare l'energia termica fornita dal metano, ma in questo valore è già stato considerato il rendimento dell'impianto?
                    No, devi moltiplicarlo per il rendimento della caldaia. Bisognerebbe valutare quello attuale (a 35°C e intermittente) e confrontarlo con quello ottimale con T continua minore di 35°C. Secondo me non si giustifica una spesa significativa, secondo marco, anche nell'ottica di un investimento, si.

                    Io ho una casa su 3 piani ma in termini di superficie è simile alla tua (100 mq utili più piano interrato di altri 50 mq ma riscaldato a solo 18 °C). Ho fatto un cappotto da 6 cm di polistirolo e isolato il sottotetto con 25 cm di fibra di cellulosa.
                    Ti posso assicurare che consumo la metà (l'ultimo inverno ho consumato circa 600 mc di metano contro i 1200 della villetta gemella alla mia senza isolamento). Considera che però ho il solare termico per l'ACS per cui aggiungi pure 200 mc.
                    Con una spesa di 700 €/anno di metano non farei proprio nulla.

                    Strano che che con un ritorno di 23°C il bruciatore si spegni.
                    Non è che hai davvero l'elettrovalvola che non si apre del tutto?
                    Io ho avuto grossi problemi che elettrovalvole a bulbo termostatico. Alla fine le ho sostituite con quelle azionate da motorino.
                    Ultima modifica di nll; 16-12-2014, 10:37. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
                    Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                    attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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                    • #11
                      Si spegne perchè il controllo lo fa sulla temperatura di mandata e questa schizza subito sopra i 40°C ed è questo che non riesco a spiegarmi.

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                      • #12
                        Ma secondo te l'ha sempre fatto, lo fa solo nelle mezze stagioni o ti sei accorto solo recentemente.
                        Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                        attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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                        • #13
                          L'ha sempre fatto, il fenomeno è accentuato quando apro solo una parte di circuito. Con tutto il circuito aperto il fenomeno è molto attenuato. Se apro solo nella zona notte e lascio la caldaia sui 35 °C è quasi come lasciasre spento, la temperaura dell'acqua in circolo non supera i 20 °C.

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                          • #14
                            Si ok..ma già hai problemi di esubero..se poi chiudi zone o stanze con valvole di zona o di stanza..addio.
                            Imposta poche ore di funzionamento e sempre tutto aperto..terostati non devono esistere su un radiante..se fa caldo in generale, taglia il tempo di ON..se fa caldo in alcne zone, strozza QUEI flussi.
                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                            • #15
                              Oltre ad avere una caldaia troppo potente, modula anche poco (circa 1:2).
                              Il rendimento comunque anche a 35°C non dovrebbe essere malvagio, bisogna vedere quanto influisce l'intermittenza.
                              File allegati
                              Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                              attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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                              • #16
                                Grazie egi per la scheda tecnica, da cosa vedi che modula poco? Sarebbe il rapporto potenza termica ridotta/nominale (13.1/22.0)?
                                So che si può mettere una centralina per la termoregolazione ma secondo me con questo accessorio non migliora la capacità di modulare la potenza della caldaia.

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                                • #17
                                  Potresti contattare la Vaillant e spiegare la tua situazione, magari qualche cosa si può fare (oppure è giusto così).
                                  La mia caldaia ha impostato tra un'accensione e l'altra un tempo minimo di 3 minuti. Io credo che passati quelli se il bruciatore riparte anche per poco tempo non è poi così dannoso, basta che la pompa di circolazione continui a girare.
                                  Per una PDC credo che l'intermittanza sia molto più dannosa (per il compressore).
                                  Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                                  attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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                                  • #18
                                    dannoso no..solo che il bruciatore nei transitori di attacco e stacco rende molto poco..e quando è spento comunque disperse 1 o che % dal camino la sua energia residua nelo scambiatore..e se acqua vi circola dentro, disperde l'energia del sistema dal camino..sempre poco..ma non zero. Se invece lavora la minimo no...
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • #19
                                      Giusto Marcober, infatti la mia preoccupazione non è il danneggiamento della caldaia ma un calo del rendimento. Io ho impostatao un lungo tempo tra un accensione e l'altra proprio per evitare troppi cicli ravvicinati. Per la pompa di circolazione ho impostato un tempo di funzionamento post spegnimento bruciatore di 4 minuti, tanto è inutile far girare acqua alla medesima temperatura, sbaglio?

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da egimark Visualizza il messaggio
                                        Oltre ad avere una caldaia troppo potente, modula anche poco (circa 1:2).
                                        Il rendimento comunque anche a 35°C non dovrebbe essere malvagio, bisogna vedere quanto influisce l'intermittenza.
                                        la sua caldaia non è quella da te postata , ma un altro modello che modula 1:4 ,con potenza minima di 6 e rotti kW. Cambia poco in ogni caso.
                                        Cmq, tornando in topic, secondo me hai i circuiti troppo strozzati, ragion per cui hai T basse in casa e T di mandata alta ( la T di mandata cresce velocemente). Può darsi anche che ci sia una dispersione alta nel tratto caldaia-collettore, che si surriscalda senza passare il calore completamente al radiante. Apri tutti i flussostati e vedrai che la T dell'intero inpianto sarà più omogenea, chiudendo parzialmente appunto solo dove serve meno calore. Sono aggiustamenti da fare lentamente.
                                        Anche secondo me cmq hai una spesa indicativa sui 7-800 all'anno, max 900, per cui è difficile ammortizzare una pdc in poco tempo. Per il momento ti conviene fare prove con questa caldaia , lavorando sulle impostazioni del radiante e del bruciatore, raccogliendo i dati di consumo giornalmente, assieme alla T media esterna ( rilevabile dalla stazione meteo ufficiale a te più vicina, nel tuo caso Cameri, se sei nella pianura novarese). Se magari hai voglia di mettere una foto del collettore sarebbe meglio ciao.
                                        Consigliabile inoltre controllare e migliorare l'isolamento del sottotetto, se ti è possibile, altrimenti i miglioramenti saranno cmq solo dell'ordine di qualche punto percentuale, non di più.
                                        ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Lucas2 Visualizza il messaggio
                                          ...la sua caldaia non è quella da te postata , ma un altro modello che modula 1:4 ,con potenza minima di 6 e rotti kW.....
                                          Che modello è allora? Puoi postare la scheda tecnica.
                                          Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                                          attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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                                          • #22
                                            Lucas..ma confermi che la caldaia non puo scendere sotto 35 di mandata?
                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                            • #23
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                                              @lucas: purtroppo ho già provato ad aprire tutti i flussostati ma senza apprezzabili miglioramenti. Appena posso metto foto dei collettori.
                                              Sono diversi anni che ho provato tutte le combinazioni possibili ma le uniche ipotesi che mi sembrano credibili sono:
                                              1. caldaia con potenza minima eccessiva
                                              2. difficoltà di circolazione dell'acqua nell'impianto anche se non sono riuscito a capirne il motivo.

                                              La soluzione che adotto è alzare la temperatura di mandata a 40° in modo da avere una temperatura di ritorno sui 26° quando apro solo il collettore della zona notte. Adotto questa confidurazione quando accendo il termocamino per cui ho necessità di chiudere il collettore della zona giorno.

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                                              • #24
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                                                Che modello è allora? Puoi postare la scheda tecnica.
                                                Chiedo scusa, quella che hai postato tu è quella giusta , ho letto male io. Ne avevo trovata un'altra, più recente ( che non era per altro il modello corretto) con modulazione 1:4. In ogni caso la minima mandata era +35 lo stesso.

                                                Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                Lucas..ma confermi che la caldaia non puo scendere sotto 35 di mandata?
                                                Si era cmq sempre 35, ma quella postata da egimark è quella corretta, chiedo nuovamente scusa.

                                                Originariamente inviato da Casta_Fed Visualizza il messaggio
                                                2. difficoltà di circolazione dell'acqua nell'impianto anche se non sono riuscito a capirne il motivo.
                                                C'è qualcosa che non va a questo capitolo. Il ritorno non può avere un delta così alto

                                                La soluzione che adotto è alzare la temperatura di mandata a 40° in modo da avere una temperatura di ritorno sui 26° quando apro solo il collettore della zona notte. Adotto questa confidurazione quando accendo il termocamino per cui ho necessità di chiudere il collettore della zona giorno.
                                                così , purtroppo , si peggiora ulteriormente.
                                                Ultima modifica di nll; 16-12-2014, 11:29. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
                                                ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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                                                • #25
                                                  Che cosa si peggiora ulteriormente? il rendimento?

                                                  La differenza di temperatura è così alta perchè il bruciatore si spegna quasi subito senza avere il tempo di scaldare tutta l'acqua del circuito.

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                                                  • #26
                                                    Casta ...ripeto..se hai un caldaia che modula in basso sino a 13 kw circa e tu con 1 circuito aperto ne hai bisogno 2..come fa a stare accesa? non è questione solo di T ma di ENERGIA.
                                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                    • #27
                                                      Concordo con te marcober, quindi l'unica soluzione che mi è venuta in mente, senza cambiare la caldaia, è quella di alzare la T di mandata per ottenere una temperatura più alta dell'acqua in circolazione. Io mi accontento di poco calore in casa ma con una temperatura dell'acqua di 21°C è troppo poco.

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                                                      • #28
                                                        Ripeto..puoi alzare a 100 la mandata..ma sempre 2 kw avrai bisogno di erogare in casa.
                                                        Poi in effetti se impostando alta T lei non sta accesa..allora probabilmnete va in protezione per mancanza di circolazine...probabilmnete quando hai molti circuiti chiusi non circola l'acqua minima che il suo flussostato richiede di entire....la pompa è gia a palla?
                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                        • #29
                                                          Alzando leggermente la T (da 35 a 40) ottengo il risultato voluto (alzare di qualche grado la temperatura del ritorno). L'unica seccatura è che devo modificare la temperatura di mandata in base al numero di circui aperti, non sarebbe una cosa regolare ma se è l'unico modo per ovviare al problema continuerò a fare così.
                                                          Il mio dubbio era solo che ci potesse essere una strozzatura nell'impianto ma credo che la causa principale sia la potenza minima troppo elevata.
                                                          Una volta appurato questo starò molto attento a questo parametro quando mi capierà di sostituire la caldaia. Ho anche capito che probabilemnte non sia conveniente intervenire prima del naturale termine della vita operativa della caldaia. In pratica il gioco non vale la candela.

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da Casta_Fed Visualizza il messaggio
                                                            non sarebbe una cosa regolare ma se è l'unico modo per ovviare al problema continuerò a fare così.
                                                            Il mio dubbio era solo che ci potesse essere una strozzatura nell'impianto ma credo che la causa principale sia la potenza minima troppo elevata..
                                                            la cosa non regolare è chiudere pezzi di impianto.. la strottazura esiste, ma la crei tu chiudendo circuiti.

                                                            la pompa è gia a palla?
                                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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