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Riscaldamento casa, quale via percorrere...

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  • Riscaldamento casa, quale via percorrere...

    Buongiorno a Tutti, sono Piero di Ferrara e con le mie due bimbe e mia moglie abitiamo in una casa singola, nella campagna ferrarese, disposta su 2 piani di circa 160 mq. Ho letto parecchio qua sul forum ma purtroppo non ho le idee per nulla chiare, mi sono iscritto per condividere con Voi la mia situazione e cercare così di fare la scelta più opportuna visto che ho già sbagliato una volta....... Innanzitutto informazione primaria, non abbiamo il gas metano e non ce lo possono fornire causa prossimità alla linea ferroviaria , seconda info al secondo piano non ho un sottotetto, ma vedo direttamente il colmo dell'abitazione, non so che tipo di coibentazione abbia il tetto. Dopo il primo inverno trascorso nella casa ristrutturata da circa 12 anni che abbiamo acquistato ci siamo ritrovati nel fare un pieno di gpl al mese (circa 700/800 litri) con ovvi disagi economici nel periodo invernale. All'acquisto la certificazione energetica mi indicava classe G, ora ho sostituito gli infissi con doppi vetri e taglio termico ed ho installato (purtroppo) di testa mia un inserto a pellet in un camino esistente nel salone. Lavoro svolto a regola d'arte e funziona molto bene però la resa, essendo solamente ad aria, non mi soddisfa le esigenze tutta la casa, soprattutto i bagni. Ora cosa succede, che il pieno di gpl non lo faccio tutti i mesi ma ogni mese e mezzo, capirai, perché devo necessariamente tenere accesa la caldaia per riscaldare i bagni e le camere da letto in quanto troppo lontane per godere della stufa, caldaia molto vecchia quindi con consumi elevati. Mi sono informato e con la sostituzione con una a condensazione avrei un risparmio tra il 18 ed il 25% rispetto all'attuale in base alla caldaia prescelta. Intervento tra i 2500 ed i 4000 euro. Sommando il gpl al costo del pellet spendo esattamente come prima ed ho speso circa 4000 euro tra inserto a pellet, serbatoio supplementare e cappa camino. Quindi, come vi dicevo prima, un errore e grosso, l'ho già fatto avendo fretta e non valutando le idro. Ora sono ad un bivio, so che sarebbe meglio mettere un bel cappotto ma 20.000 euro non li ho, mi domando se sarebbe meglio investire qualcosa per sostituire la caldaia a gpl vecchia oppure installare una bella caldaia a pellet andando così ad alimentare i termo di tutta la casa? Considerando una 20kw circa, quale consumo reale di pellet potrei aspettarmi? Voglio dire, per esempio, nella Nordica HP22 la scheda tecnica parla di 1,5 fino a 5,2 kg/h, secondo voi per farmi due conti mediamente quanto dovrei consumare? Lo so che dipende dalla temperatura che voglio ottenere e dal freddo fuori casa, era solamente per capire, ma soprattutto, dovrei considerare di tenerla accesa h24 come faccio con la mia ad aria? Come leggete ho parecchia confusione in testa, molte idee e ben incasinate.Piano piano grazie al VS. aiuto vorrei capire i concetti base per fare una scelta non dico ideale perché quella è dettata dal soldo, ma quantomeno oculata in base ai costi/benefici. Potrei valutare anche la legna ma prima vorrei capire cosa sarebbe meglio fare per poi scendere nel dettaglio........ Spero di essere stato abbastanza chiaro e che abbiate voglia e tempo di darmi qualche consiglio... grazie in anticipo, Pierre!

  • #2
    Benvenuto nel forum!!

    Puoi fare subito alcuni conteggi, cioè verificare quanti kwh/anno consumi per avere in casa una temperatura che tu ritieni decente.

    Quei kwh (cioè la quantità di energia termica necessaria a riscaldare la tua casa) puoi ottenerli con diversi combustibili:

    1- gpl.

    pro: trovi caldaie a condensazione che aumentano la resa del combustibile dagli attuali 85-90% della tua vecchia caldaia a 105-115% delle nuove a condensazione
    contro: costa davvero tanto, cioè comunque sia quel kwh prodotto con il gpl da bombolone ha un costo elevatissimo (ne so qualcosa ero nella tua situazione fino a 5-6 anni fa!!)

    2- pellet

    pro: trovi in commercio delle caldaie che sono quasi completamente automatiche, cioè hanno un funzionamento simile a quelle a gpl (uguale ma i costi salgono direi sopra i 5000 euro solo per la caldaia a pellet automatica), hanno buone rese, mediamente puoi considerarle vicine al 90%.

    contro: il kwh ottenuto dal pellet comunque ha i suoi costi, ma diciamo che puoi avere un risparmio del 20-30 % dipende dai prezzi rispetto al pellet, serbe un po' di manutenzione in piu' rispetto alla caldaia a gpl.
    Devi prevedere anche una zona della casa dove fare un po' di magazzino pellet, ovvero se riesci ad acquistarlo fuori stagione il prezzo sarà molto piu' basso (immagino che sul pellet avrai già una certa esperienza)

    legna:

    pro: è e rimane il carburante piu' economico per il riscaldamento!! (costi quasi dimezzati rispetto al pelelt)

    contro: serve una nuova caldaia, puffer e spazio per la sala termica, tempo da dedicare ogni giorno almeno 5 minuti per il carico-pulizia.


    Ora fatti due conti dei kwh / anno che la tua casa consuma, calcolati i qli di ogni carburante diventa semplice capire quali sono le convenienze, esigenze e a seconda dello spazio, tua disponibilità e budget potrai cercare una soluzione.

    Spero di averti dato una risposta generale che ti aiuti a restringere il campo sulle scelte da fare!

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    • #3
      se il metano non te lo allacciano , se non erro puoi accedere anche al conto termico se passi dal gpl alle biomasse
      quando m'ero informato a mè dissero ciccia perchè ho il gpl e il metano d'avanti a casa.
      "non sono una persona mattiniera...penso sia perchè ho cosi tanti pensieri profondi ,che la mia mente ha bisogno di molto tempo per rigenerarsi"

      http://gospa87.blogspot.it

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      • #4
        Grazie per le risposte! Vedo di calcolare il fabbisogno di kwh e vi aggiorno.......... Conosco bene i vantaggi della legna ed ho una segheria di fianco a casa, magari potrei informarmi SE ci fosse la possibilità di attingere agli scarti...... il problema sarebbe lo spazio per caldaia e puffer, non voglio sacrificare il garage........ attualmente la mia caldaia a gpl si trova nel fondo di un corridoio in un'ala della casa nella quale solitamente non si va se non per andare in garage o nella seconda cucina ed in questo corridoio spazio sufficiente per tutto non cè! Amoreeeeeeee, posso rottamarti la seconda cucina appena sistemata per fare un locale caldaia? glielo chiedete voi?????? :-))))))

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        • #5
          Ciao Piero e benvenuto a bordo...

          L'amico Scresan ti ha esposto due soluzioni....io te ne voglio segnalare una terza!!

          - Legna / Triti
          dove per "triti" si intendono tutte le biomasse granulari quali: pellet, nocciolino, mais, gusci vari, pks, ecc.

          Potresti tirar via l'inserto a pellet (magari lo rivendi usato sul web o a qualche amico/conosciente) e sostituirlo con un termo camino poli combustibile.
          Queste macchine consentono di bruciare praticamente quasi ogni tipo di biomassa; hanno la possibilità di avviarsi in automatico a triti e continuare a bruciare legna quando la aggiungi, sospendendo in automatico l'invio al bruciatore del combustibile granulare.
          Inizialmente puoi benissimo installarlo senza accumuli inerziali (puffer/boiler), cosa che potrai benissimo fare in seguito se lo riterrai opportuno. (=spesa minima e massimo beneficio immediato).
          Sono generatori in grado di produrre direttamente anche l'ACS (Acqua Calda Sanitaria), hanno ormai caldaie capienti (oltre i 100 lt) che ti garantiscono un discreto volano termico per riscaldamento e ACS.

          Puoi programmare accensione/spegnimento con un semplice crono termostato ambiente, al resto ci pensa il TC.

          Vantaggi:
          - possibilità di bruciare legna e triti di vario tipo;
          - spesa ridotta circa 4000€;
          - riscaldamento di tutta la casa + ACS con un solo generatore;
          - gestione automatica della combustione;
          - Possibilità di fare arrosti;
          - Generatore Plug & play (esiste la versione con kit idraulico Riscaldamento/ACS già di fabbrica, vanno solo allacciate le tubazioni).
          - Calore della fiamma.

          Contro:
          - Spazi per stoccaggio combustibili (come gli altri generatori a biomassa);
          - Costo più elevato di un generatore mono combustibile di fascia media.

          Pensaci.


          Saluti
          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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          • #6
            Se hai il GPL lascia stare le caldaie a condensazione, col gpl non rendono come col metano , e comunque al massimo risparmi un 10/15%, un risparmio che si azzererà facilmente non appena riaumenterà il petrolio.

            Se vuoi il massimo del risparmio punta dritto su una caldaia a fiamma inversa e lascia stare termocamini, caldaie policombustibili e fuffa varia che han solo rese inferiori e costi superiori. In alternativa ovviamente il pellet, di cui esistono millemila tipi di caldaie per tutte le esigenze e tasche.
            Quot homines tot sententiae

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            • #7
              Ciao, siamo a 14.700 kcal pari a circa 17 kwRenato, eliminare l'inserto vuol dire anche demolire tutta la struttura in pietra vecchia e la cappa, un lavoro grosso e costoso...Poi rivendendolo potrei ricavare 1000/1500 euro a fronte dei 4 e oltre spesi 2 anni fa...Insomma, ogni soluzione ha diverse controindicazioni ma preferirei mantenere l'esistente e fare una nuova installazione.Comincio a pensare però che per limiti di spazio io debba semplicemente sostituire la caldaia a gpl con una più performante e risparmiosa...

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              • #8
                Ciao Daniel, non avevo visto il tuo intervento...A fiamma inversa sono a legna giusto?

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                • #9
                  Si, a legna

                  Se non vuoi sostituire il tuo inserto a pellet si riducono le scelte che puoi fare, però comunque, dal mio piccolo, ti consiglio di valutare bene il plus di avere un generatore policombustibile.
                  Leggi qui per qualche info in più:
                  Nocciolino, sansa, gusci di nocciola. Viaggio tra le biomasse da riscaldamento meno conosciute | Greenews.info

                  Un generatore monocombustibile, anche se più efficiente, ti lega per anni alla scelta che stai facendo. Sei quindi più soggetto a speculazioni. Una policombustibile ti lascia margini di manovra e puoi di volta in volta acquistare quello che troverai più a buon mercato.

                  Poi dipende anche da quanta facilità di stoccaggio hai. Un mio conoscente la settimana scorsa si è andato a caricare a 200km di distanza del nocciolino per tutta la stagione invernale 2016. Si...2016!! Rispetto a quanto danno ora il pellet ha risparmiato moltissimo (...per l'anno prossimo poi, chissà a quanto arriverà il pellet, qualcuno di voi l'ha capito!?).

                  Sul GPL bhè, il costo del combustibile è quello che è. Caldaie super tecnologiche aiutano, ma il concetto è sempre quello.


                  Premesso questo, se proprio vuoi un generatore "mono", informati sulle caldaie a legna, che è sempre un combustibile che da molte garanzie.


                  Ultima modifica di Spagho; 27-01-2015, 00:26.

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                  • #10
                    Ciao Spagho e grazie per l'intervento! Non escludo assolutamente le policombustibile, si tratta di capire in base agli spazi a disposizione ed alle esigenze termiche, come diceva scresan, quale soluzione potrebbe meglio soddisfare le mie esigenze. Perché comunque ho capito che non esiste la soluzione ideale per tutti, esiste il meglio per ogni diversa situazione.... Domanda, su 3 lati della casa ho un bel portico che copre circa 1,8 metri di marciapiede, sarebbe possibile posizionare in esterno, magari su un lato, la caldaia? Dentro casa credo che l'unica soluzione sia il garage ma mi è parso di capire che legalmente non sarebbe possibile......

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                    • #11
                      perchè in garage non deve essere legale? basta che divi il locale .
                      comunque se hai spazio esterno personalmente sfrutterei quello, puoi sempre farti una di quelle baracchette con le lamiere coimbentate
                      "non sono una persona mattiniera...penso sia perchè ho cosi tanti pensieri profondi ,che la mia mente ha bisogno di molto tempo per rigenerarsi"

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                      • #12
                        nel catasto dove si installa la caldaia, non deve risultare garage
                        riscaldamento a biomassa e PDC
                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                        • #13
                          La caldaia a fiamma inversa richiede un'accumulo inerziale.......forse a qualcuno è sfuggito questo:
                          Originariamente inviato da =PJ= Visualizza il messaggio
                          il problema sarebbe lo spazio per caldaia e puffer, non voglio sacrificare il garage........ o nella seconda cucina ed in questo corridoio spazio sufficiente per tutto non cè!
                          Resta sempre l'opzione posizionamento esterno....sempre se possibile e con le dispersioni del caso....

                          Saluti
                          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                          • #14
                            =PJ=

                            Personalmente, pur installando di tutto, sono fermamente contrario alle policombustibili. Da noi al nord non ci sono tutti sti triti da poter scegliere, scartata qualche zona in cui si trova sansa e nocciolini, rimane solo il pellet che al limite integri con qualche ciocco di legna, ma ha senso solo se hai un quantitativo minimo di legna autoprodotto da smaltire. Altrimenti, ripeto meglio investire su una monocombustibile specifica, che ha rese maggiori e basse emissioni.

                            Sai che con una fiamma inversa ti serve spazio (non poco), ma come risparmio siamo al massimo possibile, con i consumi che hai e il 50% di detrazione, ti ripaghi l'investimento in 3-4 anni. Dimensionata bene, ti permette di avere elevate autonomie e pochi sbattimenti, un paio di cariche al giorno, una pulizia sommaria alla settimana e una più approfondita al mese o meno. Senza considerare poi l'affidabilità: niente coclee, motori, motoriduttori, frizzi e lazzi, solo un ventilatore. Certo, se poi in inverno ti fai lunghi soggiorni a Saint Moritz, puo' essere un problema quando torni, perchè devi riscaldare tutto da 0.

                            Col pellet ovviamente hai il massimo della comodità e il puffer non è indispensabile, spendendo, come gestione poco meno del metano. Sicuramente la scelta ideale per chi non ha tanto spazio in casa e vuole un generatore più 'pulito' nella gestione quotidiana.
                            Quot homines tot sententiae

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                            • #15
                              Comincio a chiarirmi le idee e Vi ringrazio molto ragazzi! In primis al catasto è garage e cominciamo con l'escluderlo purtroppo, in casa se non tolgo (e non lo tolgo) l'inserto siamo molto risicati come spazio, soprattutto per una caldaia. Ieri sera ho buttato li l'ipotesi smantellamento seconda cucina (sarebbe l'ideale) ma non ho trovato grande appoggio....... Alla fine o cambio la caldaia con una a condensazione ma voi mi insegnate che la resa non è ottimale e cmq sempre gpl sarebbe, oppure valuto il retro della casa chiudendo il tutto con un lamierato o simili Ora rimane da chiarire COSA mettere nel retro della casa, partendo dal presupposto che esco di casa alle 8:00 ed alle 12:30 sono di ritorno fino alle 14:30 per poi tornare verso le 19:00 direi che a livello cariche non avrei problemi ed è una cosa che già faccio quotidianamente così come ogni giorno spengo e pulisco la stufa a pellet, si, ogni giorno, quindi la svolta sarebbe per me vantaggiosa sia in termini economici che di sbattimento pulizia Rimango solamente in dubbio tra solo legna che Daniel caldeggia oppure poli considerando il costo del pellet notevolmente aumentato negli anni e che altri prodotti non saprei ne dove reperirli ne dove stoccarli (avendo già 8/10 bancali di legna dietro casa) Casa non rimane mai senza nessuno per giorni, capita la gita fuori porta ma l'accumulo mi aiuterebbe, solo nel caso di settimana bianca potrei mettere la caldaia a gpl a 16 gradi per esempio e recuperare in fretta la temperatura al nostro ritorno. sarà il male di una giornata ma con tanti soldini risparmiati.......

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                              • #16
                                dott appunto ho parlato di dividere il locale , ora non sò il costo delle pratiche (ho in casa chi me le fà a gratis)
                                ma se posso preferisco farlo internamente che esternamente, quel poco che disperdo almeno è pur sempre dentro casa .

                                dopo se non ha posto o un garage piccolo anch'io lo farei esternamente, tanto i pannelli isolati non costano poi cosi tanto.
                                "non sono una persona mattiniera...penso sia perchè ho cosi tanti pensieri profondi ,che la mia mente ha bisogno di molto tempo per rigenerarsi"

                                http://gospa87.blogspot.it

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                                • #17
                                  Ciao Harry, il garage è abbastanza grande, quasi per due macchine però valutavo che caldaia, almeno 1 puffer, più parete divisoria ambienti, praticamente non ci starebbe più neanche una macchina o forse di sigillo una utilitaria. Sinceramente mi dispiacerebbe sacrificare il garage nel quale comunque metto attualmente anche 3 bancali di pellet oltre biciclette, mille oggetti ed una macchina sui 4 metri. Avendo invece nel fianco o nel retro casa spazio disponibile, forse, dico forse, sarebbe meglio occupare quest'ultimo anziché rubarmi spazio dentro casa...... Tornando invece al discorso dei soggiorni lunghi fuori casa, mantenendo l'inserto potrei sempre puntare quest'ultimo per far si che la temperatura non scenda troppo oppure farla riportare in alto poco prima del rientro..........

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                                  • #18
                                    Buongiorno ragazzi, una domanda per piacere, le caldaie a legna vanno tenute accese, quindi alimentate h24? Immagino di si. Ma è quindi possibile caricare anche con bruciatore in funzione? Il mio dubbio è questo, se sulle fiamma inversa si utilizzano ceppi da 50 per riempire al meglio il serbatoio, è possibile farlo anche con caldaia accesa? Voglio dire, sulle "normali" su più buttare dentro "a muzzo", basta alimentare, sulle fiamma inversa no, è quindi possibile farlo in maniera corretta mentre è in funzione? Grazie!

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                                    • #19
                                      Le caldaia a legna vanno affiancate ad un capiente puffer. Anche se la caldaia ha terminato la legna al suo interno, con presenza di sole braci e cenere sul fondo, il calore nella casa continua ad essere garantito dal puffer, che aveva accumulato l' energia in eccesso.

                                      In questo modo, con una gestione appropriata delle cariche, quando andrai a caricare la caldaia troverai le sole braci e potrai effettuare le operazioni di riempimento perfetto del magazzino senza problemi!!

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                                      • #20
                                        Una sola osservazione: il comfort di una casa sicuramente è dato dalla temperatura interna e si studiano i sistemi più efficienti proprio per garantire tale temperatura, così come voi avete suggerito.
                                        Non ci dimentichiamo però che il comfort di una casa è dato anche dalla mancanza di "scocciature".
                                        Un esempio lampante è l'acqua imbottigliata: Andare al supermercato, trasportarla a casa, stivarla in garage, ricordarsi di portarla a casa etc etc. Risultato: Ho installato un gasatore con filtro al rubinetto di casa ed il mio comfort è di molto aumentato, nel senso che sto senza pensieri (tranne quello di cambiare il filtro una volta ogni 6 mesi).
                                        Dicasi la stessa cosa per caldaie a legna, pellet etc... magari è vero, economizzano il tutto, ma pensiamo anche al nostro comfort ed agli anni che passano? Il pellet o la legna, poi, chi ce la porta?
                                        Credo che il futuro debba andare sicuramente verso la direzione del risparmio, ma anche verso quella del benessere.

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                                        • #21
                                          Avendo a che fare con un inserto a pellet che carico ma soprattutto pulisco quotidianamente, il passaggio ad una caldaia a legna non mi preoccupa assolutamente da questo punto di vista ed avendo 38 anni per ora non mi preoccupo neppure dell'attività fisica che ne comporta. Fra 20/30 anni ci saranno sistemi sicuramente più confortevoli per me e magari mi sarò pure fatto sto benedetto cappotto all'abitazione.......

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                                          • #22
                                            @Ertraffik

                                            Beh certo che uno ha le possibilità economiche, piazza una "bella" caldaia a gas o gasolio e non sta sicuramente li trifolarsi i maroni con le gestioni delle biomasse he!!! Fino a li penso ci arrivi chiunque!!! Io prima di passare alle biomasse chiamavo l'autobotte del gasolio due volte l'anno, PAGAVO, e festa finita.
                                            Come pensi si scaldano le chiappe i nostri "bei" politicanti a pellet???
                                            Qua la maggior parte di noi sono si molto attenti all'ambiente ma ancor di più al portafogli, che in tempi di crisi NERA è sempre più vuoto...
                                            Certo è che occorre fare una attenta analisi di fattibilità e gestione prima di passare alle biomasse e prima ancora, magari vedere il livello d'isolamento dell'involucro che è lui che da il RISPARMIO VERO nel tempo.
                                            Molti sono dovuti passare alle biomasse perchè purtroppo non avevano alternative. Pagare 3000 e passa € per scaldarsi, era diventato insostenibile e su un misero bilancio familiare di 1200€/mese (quando c'è) fa la differenza eccome spenderne la metà, anche a costo di qualche sacrificio fisico.

                                            Non ci dimentichiamo però che il comfort di una casa è dato anche dalla mancanza di "scocciature".
                                            Sono perfettamente d'accordo!!! Ecco perchè prima di buttarsi a capofitto su una soluzione a biomasse/solare, ecc. occorre fare un'ATTENTA analisi costi/benefici/sbattimenti.
                                            Più è semplice l'impianto meno cose si rompono, più è semplice pulire generatore, canna fumaria, ecc e meno rogne, (quindi meno costi) ci saranno da sostenere, più varietà di combustibili posso bruciare e più sarà facile risparmiare e/o caricare il generatore; idem dicasi per l'impianto solare termico, ecc, ecc.
                                            Insomma prima meglio farsi almeno un'idea in proprio di ciò che si vuole e di ciò che si è disposti a spendere e solo in seguito rivolgersi ad un professionista (serio) per progettazione/realizzazione di tutto l'ambaradan.


                                            Saluti
                                            Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                            • #23
                                              .... altrimenti un bel fotovoltaico sul tetto, una buona pompa di calore da collegare all' impianto a termosifoni, la caldaia a gpl per quando fuori ci sono meno di 5-6 gradi, e ti dimentichi di tutto !!

                                              L' investimento iniziale potrebbe essere maggiore, anche se va ben valutato il tutto. Sul forum ci sono degli esempi di utenti che vanno solo ad energia elettrica, pare molto soddisfatti!

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                                              • #24
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                                                perchè se non sarei li sarei su internet ad ammazzare il tempo.
                                                quando sarò inabile (ho 27anni) vedremo, per ora pur avendo una caldaia a legna rottame e un'impianto montato insieme alla buona
                                                mi trovo bene, vedendo gli impianti di alcuni utenti direi che lo sbattimento rasenta lo 0!
                                                "non sono una persona mattiniera...penso sia perchè ho cosi tanti pensieri profondi ,che la mia mente ha bisogno di molto tempo per rigenerarsi"

                                                http://gospa87.blogspot.it

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                                                • #25
                                                  Giorno Ragazzi, queste giornate di bora che si insinua in casa e mi disperde il calore pagato tanto caro (proprio oggi ho fatto un altro pieno di gpl, 650 litri per 618 euro) mi portano a riflettere sul riscaldamento... Ora mi domando, poiché ho un terrazzo aperto di circa 25 mq. al secondo piano della mia abitazione e poiché in futuro vorremmo chiuderlo per recuperare una stanza, sarebbe possibile ed intelligente secondo voi anziché fare il discorso della caldaia a legna sotto al portico, mettere una stufa idro in questo terrazzo, ovviamente dopo averlo chiuso? in pratica vi domando, che differenza c'è fra una caldaia ed una stufa a parità di alimentazione? ovvio che se dovessi optare per la idro stufa andrei a pellet per non portarmi in giro per casa 10 bancali di legna in un inverno, ma la di là della bontà sulla scelta del cosa bruciare, vorrei capire le differenze sostanziali fa caldaia e stufa idro........ Vi ringrazio molto se mi potrete aiutare...... Piero

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                                                  • #26
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                                                    se vuoi max risparmio, la legna (riscaldamento e acs)
                                                    se vuoi max comodità, caldaia a pellet (riscaldamento e acs)
                                                    se vuoi un pò di estetica, idrostufa (ma sai che nelle mezze stagioni dovrai integrare col gpl per il sanitario)
                                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                    • #27
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                                                      • #28
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                                                        no, per collegare una idro non basta il semplice termo.....
                                                        riscaldamento a biomassa e PDC
                                                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                        • #29
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                                                          Le prime impressioni (circa 1 mese e mezzo di funzionamento) sono ottime !
                                                          Ho una 25Kw senza sonda lamba e due puffer da 1000 litri, uno dei quali modello kombi cioe' tank-in-tank per l' ACS.
                                                          Sono veramente contento dell' acquisto. Fino a qualche tempo fà facevo una carica (circa 30Kg) ogni due giorni, ora una al giorno. (era dicembre nella data del post)
                                                          Riscaldo un appartamente di circa 150 metri quadrati per un' ora alla mattina e dalle 16.30 alle 22.30 di sera.
                                                          In precedenza riscaldavo a GPL + stufa a legna nella quale bruciavo quasi quanto ora brucio nella caldaia per scaldare a mala pena due locali.
                                                          Mi trovo in Piemonte nella zona di Ivrea (TO) a circa 450 metri slm. Allora Ragazzi, mi riferisco alla parte in grassetto, come sarebbe a dire un'ora al mattino e alcune ore alla sera, se io facessi così morirei assiderato ed abito in pianura padana, nella mia testa, con un nuovo impianto di caldaia a legna come quello dell'utente, pensavo di avere i termosifoni caldi dal mattino alla sera, non solo alcune ore. Voi mi direte, Piero, basta caricare di più, vorrei capire secondo voi qual è la gestione corretta di questi tipo di impianti...... tra l'altro mandare in temperatura la caldaia per sfruttarne un'ora??????????? Lasci che tutto il calore confluisca nei puffer, ma a che pro se non usi questa energia? Forse qualcosa mi sfugge..... Per intenderci, con una carica, quanto tempo posso permettermi di tenere (mediamente intendo) i termosifoni caldi? 4 ore di combustione più altre 4 grazie al puffer? la gestione come sopra descritta mi ha spiazzato perché avevo inteso una cosa totalmente differente, sbaglio? Cosa sbaglio nel ragionamento? Grazie per il supporto, è importante, molto! Piero

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                                                          • #30
                                                            il riscaldamento andrebbe gestito a fasce orarie eventualmente
                                                            poi dipende dall'isolamento dell'abitazione, dell'utilizzo che si vuole fare del riscaldamento, ecc ecc... ogni persona lo gestisce a modo proprio.

                                                            evidentemente l'utente da te citato è interessato a scaldare la sua abitazione quando si alza e quando torna dal lavoro. Magari per il tempo rimanente la casa è ben isolata e mantiene la T°, boh....

                                                            una carica di quella caldaia dura circa 4/5 ore, mentre la durata dei puffer dipende da quanto la casa disperde e da quanta energia hai accumulato.
                                                            non esiste una regola per tutti.

                                                            qui ad esempio altro utente con la stessa caldaia: http://www.energeticambiente.it/biom...e-friwa40.html
                                                            riscaldamento a biomassa e PDC
                                                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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