<div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (lusule @ 2/12/2005, 13:47)</div><div id='QUOTE' align='left'>Salve a tutti, è il mio primo post, ma non la mia prima visita. E&#39; infatti da parecchio che vi leggo con molto piacere in quanto tra queste pagine colgo spunti interessanti.<br>Tempo fa qualcuno postò la notizia del progetto di un&#39;azienda spagnola di produrre energia dallo scarto delle olive.<br>Qui la mia domanda: credete che una cosa simile sia possibile in Italia?<br>Si potrebbe, tramite questo forum, dare il via a qualcosa di sperimentale in tal senso?<br>Mi viene assurdo pensare come ad esempio da me in Puglia lo scarto delle olive rappresenti un problema di impatto ambientale e di come invece sarebbe utile ed eticamente corretto produrre energia pulita da questi residui (invece che usare derivati del petrolio come fanno nella termoelettrica di Cerano, Brindisi, con migliaia di persone con insorgenze tumorali <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/mad.gif' alt='mad.gif'> ).<br><br>Aspetto una vostra risposta.<br><br>In seguito vorrei approfondire anche la questione etanolo da barbabietola per medesimi fini, ovvero produzione energetica.<br><br>Ciao a tutti. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' alt='wink.gif'></div></div><br>Ciao, la sansa esausta, derivata da quella vergine, risulta gia&#39; usata per produrre energia termica.<br>A Monopoli (Ba) c&#39;è un oleificio che utilizza sansa (non so se vergine o esasta) per produrre energia elettrica.<br><br>Martino

<div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (lusule @ 2/12/2005, 13:47)</div><div id='QUOTE' align='left'>...In seguito vorrei approfondire anche la questione etanolo da barbabietola per medesimi fini, ovvero produzione energetica...</div></div><br>Anch&#39;io pensavo potesse essere redditizio trasformare lo zucchero delle barbabietole in alcol, ma sembra siano composte per la maggior parte di acqua. Altre coltivazioni avrebbero una resa decisamente piu&#39; significativa, visto che si possono trasformare anche le parti cellulosiche (es mais e frumento, comprensivi di stocchi e paglia).